Simona_R

Mai come in questo periodo ho la convinzione di essere affetta dalla sindrome di wanderlust, la malattia più bella che ci sia. I sintomi? Sono sempre stata una persona curiosa e vivace, mi piace ascoltare e cercare di comprendere accenti o lingue diverse e ho fatto dello spagnolo il mio lavoro. 
Ho una valigia e uno zaino vicino al letto, insomma, sono sempre pronta per una nuova avventura. Amo tutte le fasi del viaggio: dalla programmazione, perché già immagino quello che potrò vedere, mangiare, sentire, vivere, al momento in cui mi immergo in quella sensazione di novità e scoperta di luoghi e persone. Le emozioni del rientro, poi, si mescolano alla voglia di organizzare quanto prima il viaggio successivo, che sia una nuova meta o una reunion con gli amici appena conosciuti, perché alcuni momenti di quel viaggio rimangono nel cuore, ti cambiano irrimediabilmente e speri di trattenerli a lungo. 
La mia lista di posti da visitare è ancora lunga e non vedo l'ora di condividere nuove esperienze con altri vagabondi.