margo'

sin da bimba in cima alla lista dei desideri c'è viaggiare, per me la forma principe per esplorare il mondo e me stessa, ampliare gli orizzonti, confrontarmi con altre culture e crearne una di pace: esperire, conoscere ed evolvermi. Alla fine vivo ogni esperienza come un viaggio, la vita stessa

il mio viaggiare è curioso, spartano, aperto agli incontri e agli accadimenti, che possono variare i programmi. Quindi mai propriamente pianificato, elastico, sempre più lento - anche negli spostamenti - per sentire, ascoltare, cercare di entrare in contatto con le realtà locali: la gente, i costumi, i paesaggi. Prediligo i PAesi in via di sviluppo, più vicini all'essenziale e  alle loro radici culturali. Per me il viaggio non è finalizzato a un meta, ma l'intero percorso,  l'attraversare, sono il viaggio stesso, fonte di scoperta e conoscenza. Perciò sto sperimentando anche varie forme di cammino e di trekking itineranti. Amo il mare, la montagna, i fiumi, la campagna, il deserto... ma è il confronto con la gente, con altri modi di vivere e pensare che mi spinge ai viaggi lunghi. Pratico comunque anche frequenti fughe dalla metropoli per un escursione, un week-end o un  blitz in una capitale: dal ritiro in un monastero immerso nella natura al campeggio a picco sul mare all'immersione in un rutilante festival...