PINKY54

Sin da bambina ho  sognato di  viaggiare  perché viaggiare è il passaporto per la “conoscenza”  e la conoscenza è arricchimento ed io volevo essere “ricca molto ricca”.  Quando si è trattato di scegliere l’indirizzo dei miei studi non ho avuto un attimo di esitazione:  lingue straniere!

Ma la mia storia è alquanto anomala perché fino a 20 anni  fa sono stata   una viaggiatrice diciamo  “virtuale” , lavoravo con l’estero, divoravo libri su viaggi ed avventure, stavo ore ed ore  inchiodata alla TV a sorbirmi lunghissimi  documentari ma in pratica non ero in grado di  schiodarmi da casa se non per visitare quello che era raggiungibile in macchina od in treno perché avevo  il terrore di……………viaggiare in aereo!  Sono sicura che molti di voi (giustamente) rideranno, ed avete ragione, ma vi assicuro che liberarsi da una vera e propria fobia è stato un  percorso lungo e faticoso e più faticavo a superare  l’ostacolo  più mi rendevo conto di quanto grande era la mia passione e più capivo che alla fine il premio sarebbe stato grande…..Ed alla fine ce l’ho fatta (completamente da sola) ed è una di quelle cose  nella vita di cui vado molto fiera perché viaggiare mi ha spalancato la porta verso la libertà, la bellezza, l’emozioni più svariate ed intense, ogni viaggio è stata una conquista che ha allargato i confini della mia conoscenza realizzando quel sogno infantile  di diventare “ ricca”.

Il mio primo viaggio importante da sola l’ho fatto in Sud Africa,  3 settimane, con una piccola Eastpack e nessuna prenotazione avvalendomi di guide zulu locali ingaggiate sul posto perché m’interessava soprattutto il contatto con i nativi e farmi raccontare la loro  versione di quello che era successo in quel Paese e da quel momento in poi non mi sono più fermata.

Ho accumulato centinaia e centinaia di  ore di volo, migliaia di km su  su strade e stradine, autostrade a piu’ corsie e sentieri impervi  percorsi con ogni mezzo a disposizione, anche a dorso di elefante se era necessario,  viaggi stupendi che mi hanno lasciato ricordi indimenticabili, la maggior parte in solitudine perché volevo sentirmi libera di andare o mollare in qualsiasi momento, di gustare ogni attimo,  d’incontrare gente nuova ma anche viaggi  in compagnia di quelle persone che riconosci subito perché simili a te e che si chiamano viaggiatori, guai a chiamarli turisti!