Chiapas e Yucatan freak style
15 Giorni - 14 Notti

27 Dicembre 2015

Viaggio passato

Chiapas e Yucatan freak style - 27 Dicembre

Viaggio Passato: 27 December 2015

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

27 Dicembre 2015    15 Giorni - 14 Notti

Questo è il forum del viaggio Chiapas e Yucutan Freak Style dal 27 dicembre al 10 gennaio 2015.

Con la Vagabonda DOC Michela Ladydelirio

image Michela fin da piccola è sempre stata innamorata dei libri, del teatro e della danza. Quando è cresciuta ha capito che il suo lavoro sarebbe stato quello della cantastorie, l'unico modo plausibile per incanalare la sua grande immaginazione. Per questo ha preso la drastica decisione di studiare Scienze della Comunicazione tra Bologna, Valencia e Milano ed è ora giornalista e blogger e si occupa prevalentemente di storie legate al cibo e alla cucina. 

Viaggiare per lei è un altro modo per trovare nuovi mondi, persone ed esperienze da raccontare, un modo che fa parlare i suoi piedi, i suoi occhi, le sue mani, la sua lingua perchè si può viaggiare con tutti i sensi e portarne con sè le tracce più disparate, piccoli germogli di storie nuove.

Perché il nick LadyDelirio? Deriva dal fumetto "il più bel fumetto del mondo"!

Parla inglese, spagnolo e un po' di francese.

Vagabondo DOC

Forum del viaggio

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Sono davvero contenta di poter condividere questo forum con voi. Vi va di parlarmi di voi e di cosa vi aspettate da questo viaggio?


Come avrete letto dal mio profilo sono una giornalista e mi occupo prevalentemente di cultura e cucina. Quindi, vorrei cercare di assaggiare insieme a voi quante più prelibatezze possibili. A fine settembre ho aiutato in cucina uno chef messicano, Oswaldo Oliva, e ho assaporato un mole meraviglioso creato da lui. Gli ho chiesto già alcuni suggerimenti per i luoghi che andremo a visitare.

 

A questo link l'evento su Facebook se volete condividerlo con i vostri amici: https://www.facebook.com/events/757136277749008/


A presto!

 

Michela

Mer 28/10/2015 - 16:21 Collegamento permanente

la cucina messicana è Patrimonio dell'Umanità Unesco?

 

nei prossimi giorni un approfondimento...ma intanto assaporate questa bella foto da un mercato tradizionale e stupitevi dell'enorme varieta di mole (salsa tipica). C'è praticamente una ricetta per ogni famiglia, un po' come il ripieno dei tortellini! Dentro c'è anche il cioccolato!

 

A presto!

Michela

Gio 29/10/2015 - 15:07 Collegamento permanente

 

Un gruppo di Vagabondi sta girando per il Messico in questo periodo speciale. Per le civiltà mesoamericane era molto importante il modo in cui le anime passavano dalla vita alla morte e non quello che avessero fatto durante il periodo di permanenza terrena. 

Quando gli spagnoli arrivarono in america nel XVI secolo fusero i propri riti a quelli degli indigeni locali, dando luogo ad un sincretismo che mescolò tradizioni europee e precolombiane. Il Giorno di tutti i Santi si fece coincidere alla celebrazione mesoamericana e si creo il Giorno dei Morti.  

Anche io noi saremo testimoni di diversi riti e usanze sincretiche durante la nostra tappa in Chiapas, ma di questo vi parlerò nel prossimo post.

Intanto, auguri a tutti! Io sono di origine pugliese e da noi è usanza fare gli auguri per Ognissanti :)

 

Dom 01/11/2015 - 12:53 Collegamento permanente

 

 

San Juan Chamula, un piccolo centro a 10 chilometri a nord-est di San Cristóbal de las Casas, è abitata da una comunità tzotzil fortemente indipendente. I maya tzotzil sono uno dei principali gruppi indigeni del Chiapas, e costituiscono circa un terzo della popolazione indigena dello stato.

Lo raggiungeremo da San Cristobal e cercheremo di osservare senza disturbare uno dei tanti riti che si svolgono nell’imponente e colorata chiesa che è il vero punto di aggregazione della comunità: la cattedrale di San Juan Bautista.  Lungo le sue pareti interne troveremo pregiate statue raffiguranti i santi e osserveremo il pavimento letteralmente coperto da aghi di pino e candele accese. Non potremo scattare fotografie, ma sarà uno di quei ricordi che terremo per noi.

I riti praticati dai maya Tzotzil di San Juan Chamula sono molto interessanti perché uniscono le tradizioni preispaniche e quelle cattoliche. Queste cerimonie comprendono abbondanti rinfreschi innaffiati dal posh, una bevanda alcolica a base di canna da zucchero.
I tzotzil praticano anche antichi rituali di guarigione, per alcuni dei quali utilizzano uova, ossa e polli vivi che sacrificano all'interno della chiesa per poi mangiarli come alimenti sacri o seppellirli davanti alla casa dei malati. Qui potremo inoltre visitare il vicino cimitero di questo centro e le rovine dell'antica chiesa di San Sebastián.

Le guide consigliano di avvalersi di una guida locale per imparare il più possibile su queste tradizioni. Io voglio approfondire, e voi?

 

Lun 02/11/2015 - 10:12 Collegamento permanente

 

Il nostro itinerario prevede qualche giorno di permanenza a San Cristobal de Las Casas che sarà la nostra prima tappa dopo l'atterraggio in terra messicana. 

Facevo il liceo nel 1994 quando sentii parlare per la prima volta dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale e del subcomandante Marcos e San Cristobal fu una delle cittadine da cui iniziò la rivoluzione. Mi ricordo che ritagliai alcune foto di Marcos e dei ribelli zapatisti e le misi nel diario perchè ne rimasi affascinata: la parola "rivoluzione" aveva un suono fresco nella mia testa e in più si parlava di comunità indigene sfruttate e di una lotta impari. 

Se vi state preparando a questo viaggio con la Lonely Planet credo sia meglio correggere il tiro con qualche approfondimento di cui potremo discutere in viaggio. Trovo che i redattori della guida abbiano una visione molto "di parte" sulla questione ed è meglio non lasciar cantare una sola voce. 

Era il 1° gennaio 1994, si diceva, e nel 2014 il Marcos ha dato l'annuncio della sua "morte" rinunciando al ruolo di portavoce e ritornando ad essere un comune cittadino dedito alla causa. Qui trovate un approfondimento con foto e vi consiglio la lettura di questi libri:

- Racconti per una solitudine insonne del Subcomandante Marcos con prefazione di Jose Saramago;

- Camminare domandando. La rivoluzione zapatista di Alessandro Marucci;  

A San Cristobal staremo per tre giorni pieni e sarà la base da cui partiremo per incontrare le comunità indigene chapaneche, capiremo il senso della loro ribellione, la loro connessione con la terra in cui abitano e, se vorremo, a San Juan Chamula potremo anche assistere a riti religiosi sincretici. 

Come per i migliori viaggi saremo circondati da case e gente colorata, cammineremo su vie di ciottoli ma questo non ci basterà. Seguiremo la storia di un popolo in anni che ci sembrano vicini per poi addentrarci ancora di più nella storia di un paese con una cultura antichissima.

Vi lascio con il discorso che Marcos ha scritto per celebrare i vent'anni della rivoluzione, poco prima di abbandonare il suo ruolo di portavoce. 

«Noi non siamo mai morti, anche se loro si sono impegnati a far credere ai media di ogni tipo che lo eravamo, noi siamo risorti come Indigeni Zapatisti che sempre siamo stati e sempre saremo.

In questi anni abbiamo potenziato e migliorato in maniera significativa le nostre condizioni di vita. Il nostro livello di vita è superiore a quello delle comunità indigene affini al governo di turno, le quali ricevono solo l’elemosina e sperperano quei soldi in alcool e articoli inutili. Le nostre abitazioni migliorano senza per questo intaccare la natura ed imponendole, quindi, un percorso che le è sconosciuto.

Nei nostri villaggi, la terra che prima era utile solo a ingrassare il bestiame dei latifondisti e dei proprietari terrieri, ora produce mais, fagioli e verdure che splendono sulle nostre tavole. Il nostro lavoro ci dona la doppia soddisfazione di provvedere al necessario per farci vivere onestamente e di contribuire alla crescita collettiva delle nostre comunità. I nostri figli e le nostre figlie vanno ad una scuola che le insegna la oro propria storia, quella della loro patria e del mondo, come insegna le scienze e le tecniche necessarie per accrescere il proprio sapere senza smettere di essere Indigeni.

Le donne indigene zapatiste non sono vendute come mercanzia. Le Indigene affiliate al PRI vanno nei nostri ospedali, cliniche e laboratori perché quelli del governo non hanno medicine né strumentazioni né dottori né personale qualificato.

La nostra cultura prospera, non per l’isolamento ma per l’arricchimento dovuto al contatto con le culture degli altri popoli del Messico e del Mondo.

Governiamo e ci governiamo autonomamente, cercando sempre il confronto prima dello scontro. Tutto questo è stato raggiunto non solo senza il Governo, la classe politica e i media che li appoggiavano, ma anche resistendo ai loro attacchi di ogni tipo.

Abbiamo dimostrato ancora una volta che siamo ciò che siamo.
Con il nostro silenzio abbiamo affermato la nostra presenza.

È territorio zapatista, è Chiapas, è Messico, è America Latina, è la Terra. Ed è dicembre 2013, fa freddo come 20 anni fa e, come allora, oggi ci ripara una bandiera: quella della ribellione.»

 

Mer 04/11/2015 - 09:25 Collegamento permanente

 

...o del perchè non vedo l'ora di partire per il Messico.

 

 

"Macchè astronauta! Di sicuro è un viaggiatore del tempo!". Avrò avuto dieci anni e avevo letto sul sussidiario o su Topolino o su qualche altro libro in biblioteca, l'ipotesi fantascientifica che il bassorilievo del Tempio delle Iscrizioni di Palenque rappresentasse un astronauta. In effetti, si vede un uomo incastrato tra ghirigori che potrebbero sembrare tubi e circuiti cibernetici. Io pensavo, però, che non fosse un alieno, ma un viaggiatore del tempo ed esposi la mia tesi in un tema.

Non ricordo che voto presi, ma la maestra mi disse di coltivare fantasia e scrittura e magari di continuare ad appassionarmi all'archeologia (un tempo in cui le facoltà umanistiche erano valorizzate). Mi ricordo che immaginavo quest'uomo che incontrava i Maya e li aiutava nella coltivazione del Mais e gli spiegava piccoli trucchi per migliorare l'irrigazione. Poi, però, giungeva l'ora di volare verso altre avventure e tra luci, boati e tanto fumo spariva chissà dove. I Maya per ricordare il loro benefattore gli dedicarono un'opera scoperta solo moltissimi secoli dopo.

In realtà, pare che rappresenti il Re Pacal e sia una metafora del passaggio dalla vita alla morte visto che è il coperchio della sua tomba. Ma io a dieci anni non potevo mica pensare alle metafore della morte e con me erano d'accordo anche molti appassionati di fantascienza.

Vi dirò che l'uomo del tempo che arriva a Palenque lo sogno ancora ogni tanto. Ma vi lascio immaginare che cosa sono stata in grado di elaborare dopo aver scoperto l'esistenza di Doctor Who...magari ve lo racconto in viaggio

Gio 05/11/2015 - 09:28 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

RITUZZA

RITUZZA

Ciao Michela , sono Rita non vedo l'ora anch'io di partire per il Messico e di conoscerti! Spero si raggiunga presto il numero per confermare il viaggio ! Intanto mi piacciono molto le storie che pubblichi sul forum! A presto  

Ven 06/11/2015 - 14:12 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

LadyDelirio

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LadyDelirio

In risposta a di RITUZZA

 

Ciao Rita,

son qua dopo un weekend di relax in quel di Milano e Como. Raccontami un po' di te e delle cose che ti piacerebbe approfondire nel nostro itinerario così iniziamo a sognare insieme.

Manca pochissimo per la conferma del viaggio  io sto incrociando l'incrociabile :)

Grazie per i complimenti e a presto!

Michela

 

 

Lun 09/11/2015 - 11:52 Collegamento permanente

Foto della parata del Nuovo Anno a San Cristobal de las Casas presa da: https://www.thesper.com/wp-content/uploads/2011/01/P1030054.jpg

 

Noi per la precisione lo passeremo tra le strade di ciottoli e colori di San Cristobal de Las Casas, ma per prepararci all'evento vi metto qui le principali tradizioni della cultura messicana legate alla "Nochevieja".

I 12 chicchi d'uva
Ad ogni rintocco di campana della mezzanotte si mangia un chicco d'uva e per ognuno si espreme un desiderio che si andrà a compiere entro la fine dell'anno. Questo rito è di chiara derivazione spagnola.

Uscire di casa con le valigie
Siamo Vagabondi e come tali vogliamo viaggiare in ogni dove. Condividiamo questo desiderio con i messicani che allo scoccare della mezzanotte prendono una o due valigie vuote ed escono dalla soglia di casa per augurarsi tanti nuovi viaggi nell'anno che verrà.


Chiudersi in casa
Dare due mandate alla porta di casa per tenere lontane le cattive vibrazioni. Come si può notare, per i messicani l'ultimo dell'anno va festeggiato in casa e in famiglia circondati da affetto, amore e buonumore.

I soldi nelle scarpe
Prima della mezzanotte bisogna mettere biglietti e monete nelle scarpe che si indossano per attirare la fortuna. Non valgono gli assegni e le carte di credito ;)


Bruciare immagini del vecchio anno (Bruciare il Vecchione come si fa a Bologna, dalle mie parti)
Questa è un'usanza valida in alcuni stati del Messico come Veracruz, Oaxaca e Chiapas dove ci troveremo. Speriamo di trovare una piazza in cui assistere a questo spettacolo suggestivo.

Biancheria intima colorata
Qui ci sono alcune variazioni rispetto alle tradizioni italiane. La biancheria intima gialla attira denaro e fortuna. Quella rossa l'amore e in alcuni casi una vita sessuale molto intensa, ahem.

Intanto, sto cercando un ristorante carino dove festeggiare a San Cristobal insieme e tenendo incrociate le dita perchè il viaggio venga confermato!

 

Lun 09/11/2015 - 11:56 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

RITUZZA

RITUZZA

Ciao Michela , vedi , questo viaggio per me diventa sempre piu' interessante e , non e' per fare  una sviolinata , ma credo che la tua presenza e il tuo entusiasmo lo renderanno ancora piu' bello. Mi chiedi cosa vorrei approfondire ? Non lo so , io vorrei solo vivere delle emozioni.. Ma non conosci un rito propiziatorio per la conferma immediata del viaggio ?  

Lun 09/11/2015 - 14:42 Collegamento permanente

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