GIORNO 1: PARTENZA DALL’ITALIA
Partiamo dall'Italia alla volta della Namibia, generalmente passiamo la notte in volo e atterriamo l'indomani.
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GIORNO 2: ARRIVO A WINDHOEK
Eccoci finalmente in Africa! Andiamo al nostro autonoleggio e ritiriamo subito le auto che saranno le nostre fedeli compagne di avventura nei prossimi giorni. Arrivati nella capitale namibiana, posiamo i bagagli e andiamo alla scoperta della città: adagiata a 1700 metri di altezza con un clima mite tutto l'anno, Windhoek reca i segni del suo passato coloniale, con gli eleganti edifici tedeschi visibili nel centro storico. Passeggiamo per Independence Avenue, dove troviamo l'imponente Christuskirche, il Museo dell'Indipendenza e i Parliament's Gardens.
Ci concediamo una bella cena, pronti per partire verso sud domattina.
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GIORNO 3: WINDHOEK - QUIVER TREE FOREST - KEETMANSHOOP (515 km - 5H)
Questa mattina lasciamo la capitale per dirigerci a sud e guidare per il tratto più lungo di tutto il nostro viaggio: ben 515 km di paesaggi solitari correndo al fianco del Kalahari, il secondo (e meno battuto) deserto del paese caratterizzato dalle enormi dune rosse. Arriviamo alla nostra prima tappa, la spettacolare Quiver Tree Forest (foresta degli alberi faretra): uno degli arbusti più caratteristici della Namibia, alto fino a 9 metri, l'albero faretra è in realtà un'aloe dalla forma impressionante.
Restiamo fino al tramonto per ammirare uno spettacolo indimenticabile, allungandoci a vedere anche il Giant's Playground, una distesa di rocce basaltiche che sembrano essere state ammonticchiate...da un gigante! Riprendiamo le auto per la nostra tappa finale, la cittadina di Ketmanshoop, dove pernottiamo.
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GIORNO 4: KEETMANSHOOP - KOLMANSKOP - LUDERITZ/AUS (470 km - 5H30)
Sveglia molto presto, riprendiamo l'asfalto per cercare di arrivare in mattinata a Kolmanskop, un sito di grande fascino. Ex centro minerario abbandonato e divorato dalle sabbie del deserto, era un tempo la cittadina più ricca della colonia tedesca dell'Africa Occidentale, grazie alla scoperta di importanti giacimenti di diamanti. Il lento declino cominciò dopo la prima guerra mondiale con la scoperta di giacimenti più ricchi, e Kolmanskop fu definitivamente abbandonata nel 1965. E' possibile ora aggirarsi tra gli antichi fasti sepolti quasi interamente dalla sabbia, che viene rimossa almeno 4-5 volte l'anno per evitare che il sito venga nascosto completamente.
Lungo la strada - se siamo fortunati- riusciremo ad avvistare i cavalli del deserto del Garub, portati qui dai tedeschi all'inizio del '900 e abbandonati ad adattarsi alla vita selvaggia del deserto.
Proseguiamo poi verso la costa fino ad arrivare a Luderitz, centro costiero isolato e sferzato dai venti, cittadina dal passato cruciale per la colonia tedesca soprattutto dopo la scoperta dei diamanti. Qui è possibile ammirare gli edifici colorati nel tipico jugendstil, passeggiare lungo l'oceano e perdersi nella penisola rocciosa abitata da fenicotteri e da balene, delfini e pinguini.
A seconda delle disponibilità di pernottamento, rimaniamo a Luderitz oppure ci avvantaggiamo per domattina andando a dormire ad Aus.
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GIORNO 5: LUDERITZ/AUS - SESRIEM (345 km - 7H30)
Questa mattina di buonora lasciamo il comfort dell'asfalto e cominciamo la nostra avventura off-road percorrendo una delle strade più solitarie e spettacolari della Namibia: ci apprestiamo a entrare nel deserto del Namib, uno dei deserti più antichi del mondo nonché uno tra i luoghi più iconici di questo paese, e la strada stessa si presterà a numerose pause panoramiche. Passano pochissime macchine...ma è questo il bello!
Arriviamo a Sesriem, al limitare delle dune, ed entriamo nel Namib-Naukluft National Park. Al tramonto possiamo salire sulla Elim Dune, e una volta scesi ci prepariamo alla nostra prima notte in tenda sotto una cascata di stelle.
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GIORNO 6: SESRIEM - SOSSUSVLEI - SESRIEM (120 km a/r - 1H30)
Sveglia prestissimo perché siamo tra i privilegiati che dormono all'interno del parco e che avranno un'ora per godersi in solitaria l'alba al Deadvlei (letteralmente Palude Morta), forse la cartolina della Namibia. Siamo in uno dei luoghi più spettrali della terra: un tempo era la foce di un fiume, che per il cambiamento climatico rimase intrappolato tra le dune di sabbia provocando la morte delle acacie delle giraffe, i cui scheletri giacciono intoccati da centinaia di anni.
Ci spostiamo poi sull'enorme duna conosciuta come "Big Daddy" per ammirare lo spettacolo del Deadvlei dall'alto, prima di prendere l'auto e andare verso la zona di Sossusvlei, una vecchia palude prosciugata di un bianco cristallino circondata da altissime dune, che non a caso è una delle mete più ambite dai turisti in Namibia. Ci perdiamo in questo ambiente dal sapore marziano, spingendoci magari fino all'Hidden Vlei, meno frequentato degli altri vlei, dove se siamo fortunati riusciremo a scorgere qualche orice o springbook.
Al ritorno da Sossusvlei possiamo visitare anche il Sesriem Canyon, per poi finire in bellezza con il tramonto sulla Duna 45. Non dimentichiamoci di rientrare in campeggio prima della chiusura del gate! Seconda notte in campeggio a Sesriem.
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GIORNO 7: SESRIEM - SWAKOPMUND (410 km - 9H)
Sveglia presto, ci aspetto un'altra giornata davvero emozionante! La prima tappa sarà il remoto avamposto di solitaire per gustare il famoso strudel di mele della McGregor's Bakery nel bel mezzo del deserto. Rifocillati, dopo la foto di rito al famosissimo cartello del Tropico del Capricorno, proseguiamo poi verso la zona chiamata Moon Landscape, e non faticheremo a capire il perché! Qui le piccole alture ravvicinate di sabbia grigia ci faranno sentire come se stessimo attraversando una valle della Luna, un paesaggio di rara bellezza e difficilmente avvistabile altrove.
Continuiamo poi la nostra strada fino a sbucare sull'oceano, a Swakopmund, la seconda città del paese e il più importante centro costiero della Namibia. Qui ci rifocilleremo dalle fatiche del deserto e ci regaleremo un po' di comfort su un letto vero.
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GIORNO 8: SWAKOPMUND E DINTORNI
Oggi ce la prendiamo comoda e ci dedichiamo ad alcune escursioni nell'area di Swakopmund/Walvisbaai. Quella da non perdere è sicuramente la gita a Sandwich Harbour, ovvero un tour di mezza giornata sulle dune che si affacciano sull'oceano. Lo spettacolo è magico, e soprattutto lo vedremo comodamente seduti dalle jeep del tour operator.
Nel pomeriggio si può optare per le saline di Walvisbaai, con il Pink Lake e i la Flamingo lagoon, o andare in kayak o in barca a Pelican point, dove c'è una colonia di migliaia di pellicani e foche che, incuriosite, forse verranno a nuotare davanti a noi. Nel tardo pomeriggio possiamo fare una passeggiata al porto di Swakopmund e per il centro storico, dove sarà possibile vedere qualche antico edificio coloniale tedesco.
Notte a Swakopmund.
NB: il giro in kayak o in barca a Pelican Point è un'escursione extra non conteggiata nei costi di cassa comune.
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GIORNO 9: SWAKOPMUND - CAPE CROSS - SKELETON COAST - TWYFELFONTEIN (470 km - 7H30)
Questa mattina lasciamo Swakopmund per spostarci ancora verso nord e fare incetta di nuovi paesaggi spettacolari. Prima tappa sarà Cape Cross, una riserva di centinaia di migliaia di otarie, forse la più grande e impressionante del mondo.
Da Cape Cross ci spostiamo verso Twyfelfontein correndo lungo la spettacolare Skeleton Coast, un tratto di litorale davvero spettrale avvolto nelle nebbie dell'oceano Atlantico. Qui le fortissime correnti hanno spinto fuori rotta le navi che percorrevano questo tratto di costa per centinaia di anni, insabbiandole sulla desolata costa e provocando la morte di numerosi equipaggi. Sebbene molti dei relitti siano stati completamente sepolti e alcune delle navi ancora rimaste si trovino nell'inaccessibile parte nord della Skeleton Coast (raggiungibile solo in aereo), potremo comunque ammirare la Winston Shipwreck e la Benguela Wreck, oltre al vecchio sito minerario abbandonato Toscanini, e assaporare le tetre atmosfere di queste coste mortifere.
Arriviamo infine a Twyfelfontein, dove mettiamo le tende e pernottiamo in campeggio.
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GIORNO 10: TWYFELFONTEIN
Twyfelfontein, che in afrikaans significa "sorgente incerta", mentre in lingua damara significa "posto tra le rocce" è la zona con la più alta concentrazione di incisioni rupestri di tutta l'Africa. Sono circa 6 mila i petroglifi che si trovano sparsi su centinaia di lastre di arenaria cadute dalle sommità delle colline e sparse in tutta l'area.
Ma non solo incisioni rupestri: questo è l'unico luogo del paese (e forse del continente) dove potremo ammirare gli elefanti del deserto nel loro habitat naturale facendo un safari. Da non perdere assolutamente è un giro nella Petrified Forest, dove potremo invece scorgere tantissimi alberi pietrificati risalenti a milioni di anni fa.
Notte in campeggio a Twyfelfontein.
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GIORNO 11: TWYFELFONTEIN - ETOSHA (320 km - 3h45)
Oggi lasciamo Twyfelfontein per andare verso uno dei parchi più attesi del viaggio: l'Etosha national park, che con i suoi 22 mila kmq è una delle principali mete per l'avvistamento degli animali in tutta l'Africa. Il suo nome indigeno è molto evocativo: "luogo dei miraggi" o "lago delle lacrime di una madre", e si riferisce al gigantesco stagno salato lungo 110 km che si trova al suo interno, che visto dall'alto potrebbe assomigliare a uno specchio scintillante.
L'Etosha è la casa di numerosissimi mammiferi, tra cui spicca la più grande concentrazione di rinoceronti neri del mondo, e di nientemeno che 340 varietà di uccelli. La nostra base per i prossimi due giorni sarà Okaukuejo, dove ci accamperemo per i prossimi due giorni e dove cerchiamo di arrivare per l'ora di pranzo, in modo da partire subito alla ricerca degli animali.
Notte all'Etosha.
NB. In base alla disponibilità potrebbe essere prevista una o più notti all'esterno del parco in prossimità dell'ingresso.

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GIORNI 12 - 13: ETOSHA
Dedichiamo questi due giorni all'esplorazione di questo enorme parco nazionale, privilegiando prima la zona Ovest e poi spostandoci per la terza notte nella zona di Namutoni, a sud-est dell'Etosha Pan. Gli avvistamenti saranno numerosi e le emozioni forti.
Volendo, possiamo uscire per un drive con i ranger di primo mattino per cercare di avvistare i felini nel momento di maggiore attività. Pernottamento nei campeggi dell'Etosha.
NB: i safari con i ranger sono facoltativi e non sono stati conteggiati nelle stime di cassa comune.
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GIORNO 14: ETOSHA EST - OTJIWARONGO (295 km - 3h30)
Quest'ultima mattinata la dedichiamo al self-drive safari nella zona a Est e sudest dell’Etosha Pan, per poi muoverci dopo pranzo verso sud fino ad arrivare nella cittadina di Otjiwarongo, che sarà la nostra base per la visita del Waterberg Plateau domani.
Ci rilassiamo e approfittiamo delle comodità che ci sono mancate nei 5 giorni passati in campeggio. Notte a Otjiwarongo.
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GIORNO 15: OTJIWARONGO - WATERBERG PLATEAU NATIONAL PARK - WINDHOEK (390 km - 5h)
Finalmente possiamo fare qualche bella passeggiata dopo tanti giorni passati in auto! Il Waterberg Plateau è un enorme altipiano di arenaria, rigoglioso per via dei corsi d'acqua che si incanalano nella roccia e riemergono sotto forma di sorgenti, attirando tantissimi animali che qui in alto trovano anche protezione dai predatori. Tra i numerosi sentieri sceglieremo quello che più fa per noi e ammireremo la savana e il deserto del Kalahari che si stagliano ai nostri piedi.
Nel pomeriggio rientriamo poi a Windhoek, da cui tutto è cominciato, e festeggiamo la splendida avventura vissuta con una bella cena tutti insieme.
Notte a Windhoek.
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GIORNO 16: WINDHOEK - ITALIA
Restituiamo le nostre auto a noleggio e ci spostiamo in aeroporto per il nostro volo di rientro. Notte in volo e arrivo l'indomani.
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GIORNO 17: ARRIVO IN ITALIA
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