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Martedì, 15 Dicembre 2015

VUELTA DE ARGENTINA

VUELTA ARGENTINA

 

 

Entrambi laureati ma ancora alla ricerca di un lavoro concreto, attinente ai nostri studi, che in Italia non avevamo avuto modo di trovare, io e la mia ragazza Agnese, approfittando anche del fatto che lei avesse degli zii a Moron, città a una trentina di km da Buenos Aires, abbiamo deciso di farci un'esperienza in terra argentina!

Siamo partiti da Roma il 7 ottobre 2011, senza una data già definitivamente fissata per il ritorno, ma dopo poco più di 6 mesi siamo tornati nella nostra “tanto desiderata” penisola!

Però prima di lasciare la terra di “Maradona”, abbiamo pensato bene di fare una vuelta di questo strano e diverso Paese!

 

 

13 APRILE 201114:45, ORA ARGENTINA,IN VOLO TRA BUENOS AIRES E MADRID

Destinazione Europa!

Siamo a bordo dell'aeromobile UX042 della compagnia Air Europa con il quale abbiamo lasciato l'aeroporto di Ezeiza di Buenos Aires alle 12:45 ora locale!

Fra qualche minuto usciremo dallo spazio aereo argentino iniziando la traversata dell'Oceano Atlantico! E poi, al di là dell'Oceano...l'Europa, il ritorno a casa!

Stiamo tornando a casa oggi, dopo aver passato i 6 mesi che avevamo previsto inizialmente; non abbiamo posticipato il ritorno perché non ci siamo trovati così tanto bene in Argentina, o meglio a Buenos Aires!!

Addirittura, dopo le prime settimane, già stavamo pensando di tornarcene subito in Italia o di scapparcene negli Stati Uniti, però...no! Abbiamo deciso di restare, perlomeno di provarci senza arrenderci subito...abbiamo provato a cercare un lavoro che riguardasse ciò che avevamo studiato, a vedere se ci fosse qualche possibilità di poter prolungare la nostra esperienza in terra argentina...però no...non era il caso!!

Non ce ne siamo andati subito...Ci siamo fermati i 189 giorni inizialmente previsti, però non un giorno di più!! L'alta percentuale di criminalità, il grosso rischio che correva la nostra incolumità personale, il vivere con la paura addosso, ci hanno portato a rinunciare al progetto di una permanenza più lunga di quella prenotata!!

Nonostante ciò, tutto sommato l'esperienza fatta è stata più che buona!

Abbiamo imparato e saputo vivere senza il minimo aiuto dei nostri genitori cercando e trovando lavoro in una terra a noi straniera dove si parla una lingua differente dalla nostra; abbiamo imparato bene la lingua spagnola, o meglio el castellano argentino; abbiamo conosciuto posti nuovi con gente e cultura molto diversa dalla nostra; e soprattutto abbiamo avuto l'opportunità di imparare alcune cose!

Prima di tutto abbiamo imparato, ancor di più, a non disprezzare nessun tipo di lavoro per quanto umile possa essere, perché abbiamo visto con i nostri occhi la povertà: gente che vive in condizioni disumane, oppure che manda i propri figli di 4-5 anni a chiedere scalzi l'elemosina, o ancora che dorme per strada su dei cartoni con la propria prole!! E chissà quanti di loro avrebbero tanto voluto avere la possibilità di svolgere un qualsiasi lavoro!

E poi abbiamo avuto l'opportunità di conoscere, di vivere una cultura molto distinta dalla nostra con i suoi pro ma anche con i suoi contro!

Sicuramente gli argentini sono un popolo caliente, accogliente ed amabile, però si vive con addosso una perenne paura del delinquente di passaggio che ti può assalire, derubare, addirittura rapinare anche in pieno giorno ed in pieno centro!

La loro vita non è routinaria e programmata, si vive molto alla giornata...però d'altra parte quasi nessuno, parente, datore di lavoro o amico che sia, rispetta la parola data...data come dicono loro, giusto per no caer mal!

D'altronde queste sono abitudini, è una costumbre differente!

Ma ciò che mi ha colpito molto, in senso positivo dell'Argentina, è stata la maravilla dei suoi paesaggi!

Il viaggio fatto il mese scorso è stato qualcosa di incredibile che nunca podre olvidar!

Il fascino delle maschere e dei carri del carnevale di Gualeguaychù, i fenomeni naturali della Cascata dell'Iguazu o delle montagne colorate di Purmamarca, o ancora dell'imponente ghiacciaio Perito Moreno, l'affascinante quanto desolata mitica Ruta 40, l'incredibile differenza di paesaggio e clima tra l'afosa Selva di Misiones e le fredde montagne della Cordigliera Andina, tra i cactus di Salta e Jujuy ed i pinguini di Ushuaia, l'indimenticabile (soprattutto per i nostri cuori) tragitto percorso col micro da Humahuaca a Iruya passando a lato di scoscesi dirupi e nel bel mezzo del letto di fiumi, sono cose che per sempre rimarranno nella mia mente!!!

Come, in fin dei conti, rimarrà nelle nostri menti e nei nostri cuori questa bella ed utile esperienza argentina!

ARTICOLO DI

pampers

5 MARZO 2011 ORE10:15, BUENOS AIRES(Provincia di Buenos Aires)

Siamo appena partiti dalla Terminàl degli autobus di Retiro qui in capitale a bordo del micro Nuevo Expreso! Destinazione: Gualeguaychù dove stasera è in programmail carnaval del Pays! C’è un solo inconveniente: siamo tutt’ora sprovvisti dei biglietti e di un alloggio per stanotte!!!

 

5 MARZO 2011 ORE18:50, GUALEGUAYCHU’(Provincia di Entre Rios)

Arrivati qui a Gualeguaychù verso le 2 di pomeriggio, con più di 2 ore di ritardo a causa dell’incredibile traffico dovuto al fin de semana largo, il peggio doveva ancora arrivare: non solo, come del resto avevamo immaginato, non c’era posto in nessun hotel, hostello o camping per dormire stanotte, ma incredibilmente non abbiamo trovato nemmeno lo spazio per una valigia nel deposito bagagli della terminàl!!! Comunque sia per fortuna, dopo più di un’ora di ricerca, alla fine abbiamo trovato una panineria che è al tempo stesso anche un parcheggio di stazionamento e dal momento che gliel’abbiamo chiesto si è trasformato anche in un deposito valigie! E tra l’altro anche vicino al corsodromo dove fra un 3 ore circa inizierà lo spettacolo del carnevale, la cui entrata l’abbiamo acquistata miracolosamente poco fa!

Ed ora un po’ di meritato riposo qui sulla panchina di piazza San Martin, al centro di Gualeguaychù!

 

6 MARZO 2011ORE 14:00,GUALEGUAYCHU’(Provincia di Entre Rios)

Stiamo prendendo un po’ di sole nei pressi della Costanera Norte sulle sponde del Rio Gualeguaychù nelle cui acque dolci mi sono fatto pure il bagno! Oggi, come ieri del resto, fa un caldo! Però qui, con una leggera arietta fresca che tira, si sta davvero bene!

Siamo ancora un po’ storditi dalla nottata appena trascorsa, ma ora sto molto meglio ed il bagnetto fluviale mi ha aiutato a riprendermi un po’, a darmi una svegliata!

Lo show carnevalesco è stato davvero eccezionale… a maggior ragione data la economicità del biglietto (solo 70 pesos che in questi giorni sarebbero circa solo 12 euro e mezzo!!!) Le maschere, o meglio le comparse come le chiamano qui, erano davvero straordinariamente belle! Il tutto è durato più o meno 5 ore, dalle 22 alle 3, e solo la stanchezza del viaggio poteva farci distogliere gli occhi da quei carri meravigliosi!

Terminato lo show, e ripresa la valigia, ci siamo diretti alla terminàl dove abbiamo passato la notte (o meglio 3 ore) su delle panchine! Devo dire che erano abbastanza dure! Fortunatamente poi stamattina si sono liberati dei posti al deposito bagagli cosicché abbiamo potuto lasciare il valigione e venircene a dormire un altre tre orette sotto gli alberi della Costanera! Ora a mangiare qualcosa e poi alle 6 si riparte con destinazione Puerto Iguazù!

 

7 MARZO 2011,ORE 18:30, PUERTO IGUAZU’(Provincia di Misiones)

Siamo arrivati nella cittadina all’estremo nord-est dell’Argentina al confine con Paraguay e Brasile, alle 9 e 20 di questa mattina, qualche minuto prima dell’orario previsto!

Una volta arrivati ci siamo subito diretti al nostro ostello che è situato proprio vicino alla stazione degli autobus!

Già al primo impatto con quello che, più che città, io definirei villaggio, è stato davvero buono: tanto verde, tanta natura e soprattutto anche molta pulizia!

Purtroppo la camera non era ancora pronta e così, lasciati i bagagli alla reception, ce ne siamo immediatamente andati alla catarata! Mamma mia che spettacolo!!!

Qualcosa vista in foto ti può solo far immaginare la sua bellezza, vederla coi propri occhi è invece tutt’altra cosa!

E’ incredibile pensare a che cosa è capace di creare la natura! Cioè, eravamo dentro una vera e propria selva passeggiando tra alti alberi ed in un verde immenso, poi ad un certo punto…. la terra letteralmente aperta, ed in mezzo l’acqua che si buttava a picco da quel precipizio producendo una melodia assordante e di tanto in tanto una leggera pioggerellina che rinfrescava i nostri cocenti corpi sudati!!!

Per non parlare poi del gioco di colori creato da quelle cascate: innumerevoli arcobaleni si formavano a ridosso delle numerose cadute d’acqua e mentre passeggiavamo sulle passarelle del Paseo Superior ed Inferiore della Garganta del Diablo gli arco iris sembravano letteralmente accompagnarci! E tutto ciò mentre coloratissime farfalle ed affamati coaties in cerca di cibo, si aggiravano per il parco incuranti della presenza inoffensiva dell’uomo! In una parola sola: spettacolare!!! E dire che non abbiamo pagato nemmeno tanto: 100 pesos a testa (poco meno di 20 euro)

E domani a Foz do Iguaçu, la stessa cascata però dal lato brazilero!

 

 

 

8 MARZO 2011ORE 15:00, FOZ DOIGUAÇU (Brasile)

Siamo seduti su un fresco muretto proprio a ridosso della Garganta del Diablo, la più grande cascata tra le centinaia che fanno parte della Catarata Iguzù!

Lo scenario è unico, imponente! L’acqua che scende dalla Garganta del Diablo con tutta la sua forza scroscia vigorosamente sul sottostante suolo posto a decine e decine di metri più in basso, ed altrettanto violentemente sembra quasi fare un salto in avanti creando l’effetto di una fitta nebbiolina! Ed aldilà di questa semitrasparente massa di goccioline d’acqua lo sguardo riesce flebilmente a percepire tante altre innumerevoli cascate, alcune più piccole, altre più grandi, alcune più strette, altre più larghe…. ed il tutto crea un panorama eccezionale!

All’inizio non eravamo sicuri di voler entrare, dato che avremmo dovuto spendere altri 100 pesos (37 reali brasiliani) e la maggior parte della catarata l’avevamo vista ieri dal lato argentino! Ora, dopo aver avuto l’opportunità di assaporarne il panorama anche dal lato brasiliano, posso dire che ne è valsa davvero la pena entrare!

I due scenari sono tra loro diversi: quello argentino è più vasto, ti permette di percorrere quasi l’intera catarata; quello brasiliano d’altra parte ti dà una visuale più ampia di tutto il complesso delle cascate!

Anche se devo dire che, a mio avviso, tra le due viste quella argentina è la più meritevole! Ma d’altronde non si può negare che entrambi i percorsi sono da non perdere in modo da avere una visione più completa di questo incredibile fenomeno della natura!

 

 

9 MARZO 2011ORE 12:15, WANDA(Provincia di Misiones)

Fa davvero caldo!

Non so quanti gradi ci siano, ma una cosa è certa: se non riesci a trovarti un riparo sotto l’ombra rischi di bruciarti nel vero senso della parola!

Noi per fortuna abbiamo trovato il nostro “rifugio” sotto una cabina della fermata dell’autobus!

Siamo all’esterno della mina di Wanda a circa 40 km a sud di Puerto Iguazù, aspettando il coletivo che ci riporti al centro di questo piccolo villaggio da dove poi torneremo alla città fronteriza, e nel frattempo il sole picchia forte sulla tipica terra rossa di questo pueblicito!

Non ero mai entrato dentro una miniera, e nonostante quella che abbiamo appena finito di visitare non fosse molto grande, devo ammettere che è stato davvero interessante vedere come di punto in bianco affioravano pietre preziose come il quarzo, l’ametista, il topazio e tante altre “dall’interno” di rocce che a prima vista, dal di fuori, non sembravano nient’altro che sassi comuni!!!

Il prezzo dell’entrata alla miniera, che noi non abbiamo pagato dal momento che sull’autobus che dal centro ci portava alla mina abbiamo avuto il piacere di conoscere un signore sulla sessantina che ci ha detto di presentarci a suo nome e che alla fine pare essere il fratello di uno dei proprietari della miniera stessa,… dicevo, il costo dell’entrata di soli 10 pesos (meno di 2 euro) è veramente irrisorio rispetto allo splendore delle pietre viste, alla impeccabile spiegazione dataci dalla guida, ed alla possibilità offertaci di entrare perfino dentro la miniera mentre i minatori erano all’opera!

Quanto a Wanda invece, non abbiamo avuto l’opportunità di visitarla bene visto che nel frattempo già siamo saliti sull’autobus dell’impresa Martignoni che ci sta riportando a Puerto Iguazù, però da quello che abbiamo potuto osservare durante il tragitto di circa venti minuti dal centro alla miniera e viceversa (al ritorno però abbiamo fatto un altro percorso), l’impressione che ho colto è quella di un vero e proprio villaggio nel senso stretto della parola! Più della metà dei bimbi va girando scalza, invece di andare a scuola, sulla strada fatta di san pietrini che hanno preso il color rosso della terra, vendendo a pochi pesos le pietre della mina; la maggior parte delle poche macchine sono molto vecchie, così come gli autobus; molte case sono costituite semplicemente da mattoni e nient’altro, alcune sono di legno se non di semplice alluminio!

Tuttavia, nonostante tutta questa povertà, la gente ci è apparsa molto gentile e cordiale, tutti che ti salutano col sorriso sulle labbra…. Valori tipici di gente che pur non avendo niente, è felice di poter vivere la propria vita!

 

 

 

9 MARZO 2011 ORE 20:50, CIUDAD DEL ESTE (Paraguay)

Abbiamo da poco finito di mangiare una bella insalatona preparata da noi nella “nostra pentola da viaggio” e già ci apprestiamo per andare a dormire!

Ancora non sono le 9 di sera, ma è meglio rimanere qui all’hotel San Rafael a riposarci, sia perché siamo abbastanza stanchi per il percorso fin’ora fatto, e sia soprattutto perché non è proprio il caso di uscire per strada a quest’ora!!

Già appena siamo entrati in Paraguay, dalla frontiera brasiliana con “l’autobus”, se così lo si può definire, Nuestra Señora de la Asuncion, il panorama è cambiato notevolmente! Non si respirava più la sicurezza e la tranquillità di Puerto Iguazù, anzi… il disordine ed il pericolo uniti a tanta povertà, sin da subito hanno sostituito la calma del paesello argentino!!

Persino il poliziotto a cui abbiamo chiesto informazioni alla terminàl su come fare per farci mettere il timbro d’entrata sul passaporto, dato che alla dogana nessuno ci ha fermato per chiederci di che nazionalità eravamo(!), non mi ha dato l’impressione di essere una persona di cui fidarsi!! E perciò, invece di lasciare le valigie in gendarmeria mentre tornavamo alla dogana, come lui ci aveva consigliato, abbiamo ben deciso di portarcele con noi sul taxi!

Per non parlare poi di ogni negozio che abbiamo incontrato, mentre eravamo alla ricerca di un bancomat e di un supermercato, protetto da almeno un poliziotto con in mano un fucile pronto a far fuoco ad ogni evenienza!

Insomma: meglio approfittarne per riposare un po’ di più!

E domattina in giro per le bancarelle, che a quanto pare vendono articoli di tutti i generi ad un prezzo molto più economico, e poi nel pomeriggio prenderemo un autobus diretto alla capitale Asuncion nella quale permaneremo per due notti sperando che lì sia più tranquillo!

 

 

10 MARZO 2011 ORE 12:20, CIUDAD DEL ESTE (Paraguay)

Mattinata di compere a basso prezzo!

Dato che ieri siamo andati a dormire presto, oggi ci siamo svegliati quasi all’alba così da poter sfruttare tutta la mattinata per fare compere nei famosi shopping e bancarelle di Ciudad del Este rinomate per vendere di tutto a poco prezzo!

E così ne ho approfittato per comprarmi un paio di scarpe della Nike, due magliette, ed un cappello pagando il tutto 190 mila guaranies, che corrispondono a circa 30 euro! Niente!!!

Ed ora già siamo alla terminàl in attesa dell’autobus dell’impresa Expreso Guaranì che ci porterà ad Asuncion in circa quattro ore e mezza!

 

 

10 MARZO 2011 ORE 22:45, ASUNCION (Paraguay)

Finalmente si rimangia un po’ di carne!

Era da domenica sera, cioè da ben 4 giorni che non riassaporavo un bel pezzo di “ciccia”!

L’ultima volta che abbiamo mangiato un po’ di carne è stato durante il viaggio in autobus da Gualeguaychù a Puerto Iguazù quando nella cena offertaci dall’impresa Tigre-Iguazù abbiamo ricevuto la sorpresa di mangiare non un classico piatto freddo, ma anche due tenere fettine di manzo accompagnate da uno sformato di patate! Poi da allora solo panini, frutta e pasta!!

E così, per farci perdonare un po’ dal nostro stomaco, stasera, dopo essere arrivati in hotel (con ritardo da quanto previsto), siamo subito andati a mangiare in un tipico risto-pub praguayo nel micro centro a sole 5 cuadra dall’Hotel Cordoba!

E dato che avevamo voglia di carne, ci siamo presi un bel petto di pollo con salsa di formaggio roquefort e patatine ed un lomo di manzo ai funghi champignon e purè!

Davvero una delizia! E dire che abbiamo speso solo 15 euro in due prendendoci tra l’altro anche due coca cola!

Come ho accennato prima, siamo arrivati abbastanza con ritardo rispetto all’orario previsto!

Infatti invece di metterci 4 ore e mezza da Ciudad del Este ad Asuncion ci abbiamo messo più di 6 ore, arrivando in capitale più o meno verso le 18 e 40!!

Forse ci abbiamo messo così tanto tempo anche perché siamo passati in mezzo a tanti paesini, anzi più che altro villaggi dato che per più di metà del percorso oltre alla strada principale sulla quale circolava l’Expreso Guaranì, di strade asfaltate non se ne vedeva nemmeno l’ombra!

E ora a nanna così domani mattina ci svegliamo presto per visitare la Capitale!

 

11 MARZO 2011 ORE 23:45, ASUNCION (Paraguay)

Asuncion: piccola, molto calda e soprattutto tanto tanto povera!!

Sono stremato! Non che oggi abbiamo camminato chissà quanto (sicuramente molto di meno che alla cacata dell’Iguazù), più che altro mi sento sfinito per quanto caldo ha fatto oggi!!

Non ho idea di quanti gradi ci stavano verso mezzogiorno, ma dato che alle 5 di pomeriggio la radio ha annunciato che c’erano 34 gradi e che la sensazione termica era di 36 gradi, e siccome oggi sotto il sole non ci si poteva proprio stare, penso che a un buon 40 gradi di sensazione termica ci siamo arrivati!

E così per precauzione stamattina ci siamo comprati delle vitamine mentre gironzolavamo per il piccolo centro della capitale paraguayana!

In poco più di tre ore ce lo siamo girato tutto!

Dal maestoso Palacio Lopez dove oggi risiede il presidente della Repubblica del Paraguay al Cabildo, dalla Catedràl al Panteon a Los Heroes, da Plaza de la Democrazia a quella de l’Indipendencia!

Tutto era vicino e così passeggiando da un lato all’altro del centro, in una mattinata abbiamo visitato gran parte di Asuncion!

Il pomeriggio poi, dopo aver organizzato il viaggio per giungere a Salta (dato che non c’è un autobus che ci vada direttamente da qui, siamo costretti ad arrivare a Resistencia e da lì cambiare micro) ci siamo fatti un giro per le bancarelle di Plaza de la Libertad, e dopo aver comprato un po’ di insaccati per i panini che ci siamo appena preparati per domani, ci siamo fermati a mangiare in un chioschetto lungo la strada cose tipiche paraguaye! Io mi sono preso un lomito arabe, che assomigliava tipo ad un kebab, però con carne non speziata ed in più c’era l’uovo alla piastra! Il tutto accompagnato dalla fresca birra paraguayana Pilsen che a dire il vero non era male ma non era neanche niente di che!

Mamma mia che contrasto incredibile tra alcuni hotel di lusso e grandi shopping da un lato ed il resto della città dall’altro!

La povertà qui in capitale è tanta…i bambini sin da piccoli invece di andare a scuola stanno per la strada a lavorare, perlopiù vendendo coca cola, acqua ed altri articoli alimentari…le baracche sono proprio a ridosso del Congreso Nacional…la gente pratica per la strada lavori che da noi sono quasi scomparsi (come il lustrascarpe per esempio!), tuttavia mi è sembrata meno pericolosa di Ciudad del Este! Forse è solo un’impressione, ma a me è sembrata più tranquilla!

 

13 MARZO 2011 ORE 23:30, SALTA(Provincia di Salta)

Sono sdraiato sul letto della stanza numero 12 dell’hostelFerienhaus di Salta e con le ultime forze che mi sono rimaste butto giù queste poche righe per raccontare quello che è successo nella giornata odierna!

Abbiamo lasciato Asuncion ieri mattina verso le 11:30 e a bordo del microEl Pulqui siamo arrivati a Resistencia ieri pomeriggio alle 17:30 dove, dopo circa 90 minuti di attesa prevista per il cambio, abbiamo preso l’omnibus Norte Bis che ci ha portati qui a Salta!

Siamo arrivati alle 7 e 30 di questa mattina puntualmente com’era stato previsto, dopo aver passato una notte alquanto insonne, almeno da parte mia!!

Le numerosissime zanzare prima, una violenta tormenta di pioggia poi ed addirittura il “freddo” successivamente non mi hanno aiutato molto a riposare!!

E così già stamattina quando siamo arrivati non ero proprio nel pieno delle mie forze, ma tuttavia mi sentivo voglioso di fare, di andare, di scoprire la nuova città!

Quando però, nell’organizzare le escursioni per i prossimi giorni, mi sono reso conto che la mia carta di credito si era smagnetizzata, tutto quel fervore che avevo addosso si è scemato tutto ad un tratto!! Per fortuna che stasera alla fine sono riuscito a trovare un banco che mi ha permesso di prelevare e così sono riuscito a ritirare 3000 pesos argentini, cioè tra 550 e 600 euro! E dire che oggi, essendo domenica, la mia banca in Italia era chiusa!

Quanto alla visita del paesaggio, oggi ci siamo dedicati a qualcosa di tranquillo come conoscere il centro della città, abbastanza pulito e calmo, e scalare il CerroSan Bernardo con i suoi 300 metri circa di dislivello e dalla cui cima abbiamo potuto disfrutare della vista panoramica della città!

Mamma mia che differenza, abbiamo avuto l’occasione di notare, tra il paesaggio del nord-est argentino con lo scenario del nord-ovest! Dalla selva di Puerto Iguazù, all’aridità con palme secche di Formosa e Resistencia, giungendo alla fresca, anzi oggi a tratti la si poteva benissimo definire fredda, Salta, dato che tra ieri ed oggi siamo passati da 35 e più gradi di Asuncion agli scarsi 10 di qui!

 

 

 

 

14 MARZO 2011 ORE 22:00, HUMAHUACA(Provincia di Jujuy)

Abbiamo appena finito di cenare qui al ristorante Pinocho al centro del villaggio di Humahuaca, pueblicito situato a circa 220 km a nord di Salta e a ben 2939 metri sul livello del mare!

Ci siamo presi due belle empanadite (una con queso e una con carne) una costoletta di lama con purè e del vino salteño, il Domingo Molina!

Beh, dato che a pranzo abbiamo mangiato solamente delle empanade, ce la siamo proprio meritati sta cenetta!

Ah, nel frattempo che scrivo, un quartetto costituito da due adulti e da due ragazzini sta accompagnando la cena dei commensali con musica tipica del posto tocada con flautini, tamburo, una specie di chitarra chiamata charanco ed un altro strumento che non so proprio nemmeno a che cosa equipararlo!

La giornata di oggi è stata davvero spettacolare!

Sicuramente ci siamo stancati dato che siamo partiti da Salta con l’autobus dell’impresa Balutalle 5:30 di stamattina e siamo tornati qui ad Humahuaca alle 6 di pomeriggio, però è stata davvero una giornata indimenticabile!

La cosa più impressionante è stato il viaggio da Humahuaca ad Iruya, altro villaggio andino situato però più a nord, rientrando nella provincia di Salta!

I due villaggi sono separati da meno di 100 km, eppure per compiere il tragitto ci abbiamo messo più di 2 ore e mezza (solo andata)! E non perché c’era traffico o si era rotto l’autobus, semplicemente perché non abbiamo percorso una strada asfaltata, bensì un sentiero di montagna a bordo del colectivo locale Iruya S.A., un autobus di ferro!

A dire il vero un po’ di paura ce l’ho avuta, soprattutto quando passavamo vicino a degli strapiombi, però è stato un qualcosa di irripetibile! Abbiamo addirittura attraversato dei fiumiciattoli nel mezzo del loro letto!

E tutto ciò mentre sullo sfondo c’era un paesaggio eccezionale! Montagne che a tratti avevano differenti tonalità di colore (verde, rosso, arancione, giallo, blu!) a causa della strana natura delle rocce che le componevano, animali selvaggi lungo il cammino quali aquile e lama, tipiche case di pietra di antichi villaggi rimaste tutt’ora intatte, piccoli cimiteri posti su delle collinette!!!

Insomma: qualcosa di veramente unico!

Peccato che domani già lasceremo la nostra “stanza-capanna” dell’hotel Posada del Sol, ma altri meravigliosi paesaggi ci attendono!

 

 

 

15 MARZO 2011 ORE 13:00, PURMAMARCA(Provincia di Jujuy)

Sto aspettando il micro Evelia delle 13:00 che qui da Purmamarca, villaggio a circa 50 km a sud di Humahuaca, ci porti a San Salvador de Jujuy da dove poi prendere qualche coincidenza per Cafayate dove alloggeremo stasera!

Il paesaggio che mi si prospetta davanti agli occhi è incredibile!!!

Qui le montagne sono veramente colorate! E non a caso questo pueblo è noto per il Cierro de los siete colores!

Ci sono montagne rosse, arancioni, verdi, viola e poi sfumature di giallo, rosa, azzurro, bianco e grigio!

Da lontano sembrano veramente essere state dipinte, verniciate da qualcuno! Ma noi ci siamo avvicinati fino alla base, su alcune siamo pure saliti per un po’, e…sono vere!!! Sono realmente colorate!

E’ un qualcosa di incantevole!

 

 

 

16 MARZO 2011 ORE 17:05, CAFAYATE(Provincia di Salta)

Fra poco meno di un’ora partiremo per San Miguel de Tucuman…nel frattempo ci stiamo ricaricando un po’ le batterie qui in piazza 20 de febrero, la piazza principale di Cafayate, paese salteño a 180 km a sud di Salta capitale! Infatti oggi pensavamo fosse una giornata tranquilla da passare in giro per il paesello, ed invece…altro che relax! Ci siamo fatti una camminata di ben 6 chilometri arrivando fin dove terminava un sentiero ancora percorribile a piedi! Però, sicuramente, i nostri sforzi sono stati ricompensati da ciò che abbiamo avuto occasione di vedere!

Ma andiamo con ordine!

Ieri pomeriggio verso le 16:30 siamo giunti a San Salvador de Jujuy, e da lì a Salta da dove infine, dopo quattro ore di viaggio, con il micro Flecha Bus siamo arrivati verso le 21 qui a Cafayate! Stanchi, dopo una rilassante cena in uno dei ristorantini di piazza 20 de febrero, siamo andati a coricarci di buon ora, per prepararci al meglio ad affrontare una nuova giornata piena di cose da scoprire, vedere, vivere!

E così stamattina prima siamo stati a scattare un po’ di foto sulle sponde del Rio Colorado, che in realtà colorato non era, però c'era lo stesso un bel panorama dato che tale fiume scorreva a ridosso di montagne dal color verde rossastro piene di cactus che in questi luoghi sono numerosi a causa del clima arido, poi, riscendendo verso il paese ci siamo dapprima fermati a fare una mini escursione per ammirare delle pitture rupestri lasciateci da uomini vissuti in questi posti migliaia di anni fa su delle grotte raffiguranti dei volatili tipici del posto, i suri ( ed in una caverna ci siamo persino entrati dentro), dopodiché ce ne siamo andati a degustare dei vini nella cantina Finca las nubes, una delle migliori bodegas della provincia di Salta! A meno di 3 euro (15 pesos) abbiamo potuto degustare il Torrontes (bianco), il rosado, ed il cabernet (rosso)! Tutti e 3 davvero buoni con un odore ed un sapore fruttato!

Ed ora andiamo a prendere il micro sperando di poter vedere lungo il viaggio lo stesso panorama mozzafiato che abbiamo avuto l'opportunità di osservare ieri durante il tragitto da Salta fin qui….siamo passati nel bel mezzo della quebradura del Cafayate dove in alcune parti le montagne erano interamente di un color bianco panna o di un rosso acceso o ancora arancioni e bordeaux!!!

Rispetto al paesaggio di Purmamarca quello della quebradura del Cafayate era differente: i cerros avevano una minore varietà di colori, però la tonalità era più accesa!

E poi, mentre scendevamo verso il paese, tra queste montagne colorate scorreva un fiume le cui acque rispecchiavano il colore del cielo che pian piano si faceva sempre più scuro col tramontare del sole!

Era davvero un paesaggio pittoresco!!!

E pensare che qui ci sono ancora famiglie, discendenti dei clan indigeni che vivevano in queste terre, che abitano ancora in questi luoghi guadagnandosi da vivere principalmente con la vendita di prodotti tipici fatti a mano!

 

 

17 MARZO 2011 ORE 17:35, SAN MIGUEL DE TUCUMAN(Provincia di Tucuman)

Mi trovo qui all'ostello Backpacker's di San Miguel de Tucuman, capitale della provincia di Tucuman, ubicato a circa 500 metri da Plaza de Indipendencia.

Siamo arrivati, a bordo del micro Aconquija, qui a Tucuman ieri sera verso le 23 dopo essere passati quasi sulla cima di una montagna andina più o meno nei pressi di Aimacha del Valle, e stanchi, e per il viaggio e per la camminata di ieri, siamo subito crollati dal sonno!

Stamattina, invece, ci siamo fatti un giro per il centro della città visitando tra tutti il Paseo peatonal de la Indipendencia, la cattedrale, la casa de gobierno e la casa de la Indipendencia, dato che è proprio in questa città che è stata firmata l'indipendenza degli stati sudamericani dal dominio spagnolo!

Avevamo l'intenzione di visitare anche il museo dello zucchero, ma dopo aver camminato per quasi un km dalla stazione degli autobus, abbiamo avuto la sorpresa di trovarlo chiuso e mezzo abbandonato!!

19 MARZO 2011 ORE 03:00, MENDOZA(Provincia di Mendoza)

Sto per andare a dormire, pronto ad alzarmi di buon'ora, nonostante l'orario, in vista della partenza di domani per Santiago del Chile!

Siamo arrivati qui a Mendoza poco dopo le 11 e 30 di stamattina, con ben 3 ore di ritardo già accumulate sin dalla partenza dal micro dell'impresa Andesmar!

Il tempo di sistemarci nell'ostello Uma, che poco più tardi, verso le 13 è venuto a prenderci Conrado, il marito di una pareja che abbiamo conosciuto a Mar del Plata qualche mese fa, per portarci a mangiare a casa di una sua amica, anche lei conosciuta in tale occasione! E che mangiata!

In nostro onore hanno cucinato dei tagliolini caseros col ragù ammassati dalla stessa padrona di casa, delle empanadas di carne e dei dolci squisiti tra cui il migliore era quello con fragola e panna! Il tutto accompagnato da un ottimo vino mendocino: il Bianchi! Insomma ci hanno trattato proprio di lusso, facendoci sentire un po' a casa!

Nel pomeriggio poi siamo andati a farci un giro per il “non tanto grande” centro del departamentoLas Heras, credo il principale della capitale di Mendoza!

Purtroppo a causa della ristrettezza dei tempi, stavolta niente degustazione di vini dato che le maggiori cantine sono situate in un altro departamento, quello di Maipù!

Speriamo di poter andarci al ripasso!

 

 

20 MARZO 2011 ORE 19:55, SANTIAGO DEL CHILE (Chile)

Sono seduto su una panca di legno qui a Plaza de Armas inSantiago del Chile e affianco a noi c'è un mini palco con delle coppiette che si stanno dileggiando in balli tipici cileni!

Siamo arrivati nella capitale del Cile, con il micro Ahumada, ieri pomeriggio alle 18 e 30 con ben tre ore di ritardo a causa di una corsa ciclistica incontrata sulla ruta da Mendoza fino più o meno all'altezza dell'Aconcagua, il monte più alto delle Ande con i suoi 6 mila e più metri!

Una volta arrivati alla terminal del centro, quella de Los Heroès, ci siamo diretti all'hotel Plaza San Francisco, un hotel a 5 stelle prenotato appositamente per un'occasione speciale! Ed anche per la cena ci siamo trattati abbastanza bene andando a mangiare al barrio Bellavista pieno di tanti ristorantini multi etnici!

Noi ovviamente abbiamo optato per uno che fosse tipicamente cileno, il cui nome era Epicuro!

E che cena! Io mi sono preso del salmone sopra un letto di lenticchie rosse davvero squisito, mentre Agnese ha ordinato il mero, un pesce tipico dell'Oceano Pacifico a dir poco eccezionale! E dire che a me il pescado generalmente non piace! Il tutto accompagnato da un buon vino bianco cileno: el Nimbus Sauvignon Blanc!

Oggi invece ce ne siamo andati tutto il giorno in giro a conoscere Santiago! Il primo luogo dove siamo arrivati è proprio qui a Plaza de Armas visitando oltre alla piazza, la cattedrale metropolitana che, nonostante dal di fuori non sembrasse, era davvero linda ed il Museo storico nazionale! Dopodiché ce ne siamo andati a vedere l'ex Congreso Nacional, il Tribunale e Palacio Moneda, attualmente sede della Presidenza della Repubblica! E per concludere la visita della capitale siamo saliti fin sulla cima del piccolo Cerro Santa Lucia, dalla cui vetta si poteva disfrutare di un bel panorama della città!

Ed ora eccoci a qui, a goderci le ultime ore Santagueñe, dopo avere da poco terminato di cenare al Mercado Central pieno di localini economici e…..tipici cileni, dove mi sono preso una comida nazionale (la guatitas…? Boh...non ricordo!) che alla fine non era nient'altro che trippa (che neanche mi piace!!) e abbiamo bevuto la Cristal, birra nazionale, in compagnia di amichevoli cileni conosciuti al momento!

Ah, un altro prodotto tipico di questo Stato, che, almeno da quanto abbiamo potuto vedere qui a Santiago, sembra essere più pulito, con più polizia (forse anche perché domani qui arriverà il presidente degli USA Obama) ed un poquito più costoso degli altri Paises sudamericani che abbiamo visitato, è il mote con huesillos: è tipo un succo di pesca con trigo, tipo farro o mais! Un abbinamento davvero azzeccato! O almeno per me che mi è piaciuto!

 

 

21 MARZO 2011 ORE 21:35, VALPARAISO (Chile)

Ci troviamo qui a Piazza O' Higgins di Valparaiso, di fronte alla stazione degli autobus aspettando che arrivino le 22 per prendere il micro che ci riporterà a Mendoza!

Siamo giunti a Valparaiso, con l'autobus della compagnia Tur bus, alle 23 e 15 di ieri sera e subito ce ne siamo andati a riposare all'ostello Polanco, situato ad una quadra da Plaza Victoria; avevamo messo la sveglia per questa mattina presto così da poter sfruttare del mare per l'intera giornata, ma dato che il tempo oggi non era proprio da mare, ci siamo alzati un po' più tardi!

Comunque alle 10 e 30 già stavamo a Viñadel Mar, altra località balneare situata a soli 13 chilometri e 15 minuti di autobus locale da Valparaiso!

Il tempo pian piano si è rimesso, è uscito il sole, ma tuttavia la temperatura non ha superato mai i 20-25 gradi!

Nonostante ciò in spiaggia ci siamo andati ugualmente: stamattina a Viña e poi il pomeriggio siamo tornati a Valparaiso, e qui, dato che la temperatura si era rialzata ancora un po', mi sono fatto pure un mezzo bagno! Mezzo, perché l'acqua era fredda e le onde troppo violentemente rientravano dentro l' Oceano Pacifico e sinceramente avevo un po' di fifa!! quindi solo mezza immersione!

Poi, tornando verso il centro della città per salire fino al Paseo 21 de Mayo dal quale si poteva godere di una spettacolare vista del pueblo, caratterizzato da una collina piena di case colorate che si buttava a ridosso dell'Oceano, abbiamo incontrato una sorta di costruzione di pietra dove innumerevoli foche si fermavano a riposare tra una nuotata e l'altra!

Ed ora eccoci qua, in questa piazza frequentata da gente abbastanza “strana”...ma “per fortuna” è già tempo di ripartire!

 

 

22 MARZO 2011 ORE 15:45, MENDOZA(Provincia di Mendoza)

 

In questo momento mi trovo in un locutorio vicino alla terminal di Mendoza, e mentre aspettiamo l'autobus per andare a Neuquen, butto giù queste due righe per raccontare quanto accaduto nella giornata odierna!

Siamo tornati qui a Mendoza con l'autobus della compagnia Tas Choapa questa mattina alle 6, e dato che lo scenario che ci si presentava alla stazione non era tanto rassicurante, abbiamo ben deciso di attendere el amanecer lì, dentro un bar facendo colazione ed utilizzando internet per prenotare gli ostelli per le prossime notti!

Dopodiché abbiamo sfruttato la giornata di oggi per andarcene a degustare del buon vino nel dipartimento di Maipù! Alla fine siamo stati solamente nella cantina di San Felipe Rutini (la Rural) dove, dopo una visita gratuita del Museo del vino , ci hanno fatto degustare un vino malbec della loro bodega a dir poco mediocre….almeno a mio parere!!

Avremmo voluto andare anche nella più famosa cantina Trapiche, ma dato che stava distante più di 3 km da dove eravamo scesi con l'autobus, ed inoltre la visita guidata e le degustazione ci venivano a costare 25 pesos a testa, abbiamo optato per tornarcene qui alla stazione degli autobus dove, fra poco più di 2 ore e mezza partiremo per Neuquen per poi dirigerci alla volta del piccolo publicito di Junin de los Andes!

 

24 MARZO 2011 ORE 11:50, JUNIN DE LOS ANDES(Provincia di Neuquen)

 

Fra circa 10 minuti partiremo alla volta di San Martin de los Andes dove arriveremo fra circa un'oretta!

Siamo arrivati a Neuquen con il micro El Rapidoverso le 7 e 30 di ieri mattina, e lì abbiamo aspettato quasi quattro ore la coincidenza per giungere fin qui a Junin de los Andes ieri pomeriggio alle 5e subito la escursione termica tra quando eravamo a bordo dell'autobus Chevalier e quando siamo scesi si è sentita notevolmente! Infatti già siamo entrati nella fredda regione della Patagonia, ed andare a maniche corte è quasi proibitivo, soprattutto se non stai sotto il sole!

Come ho detto, purtroppo già ripartiremo da questo paesello andino, perché oggi saremmo voluti andare o al lago Paimun o al lago Tromen dai quali si può anche godere della vista del vulcano Lanin! Però lamentablemente, gli unici orari di partenza per queste destinazioni sono o la mattina presto o il pomeriggio ( o almeno per oggi che qui in Argentina è feriado!) e siccome noi non lo sapevamo e non possiamo fermarci un'altra notte qui, abbiamo deciso di ripartire un po' prima!

Comunque sia, per quello che abbiamo potuto visitare qui nella piccola Junin de los Andes, la cittadinaci è sembrata molto carina e soprattutto tranquilla!

Le case per la maggior parte sono tipicamente con il tetto a spiovente, sicuramente a causa delle abbondanti nevicate invernali, ed anche l'ostello dove ci siamo fermati a dormire, il Tromen, a circa 6-7 quadra dalla terminal, ce l'aveva, e dentro molti rivestimenti erano in legno!

Stamattina poi, visto che non potevamo andare in nessuno dei due laghi, ci siamo fatti la Via Christi, cioè la nostra Via Crucis, però questa di Junin è molto particolare perché le statue sono a grandezza maggiore di quella naturale e soprattutto perché lungo questo cammino religioso c'è una mezcla, o meglio un “richiamo”, tra avvenimenti della fede cattolica e fatti accaduti in questi luoghi durante l'invasione spagnola che ha provocato numerose sofferenze alla popolazione locale Mapuche!

 

 

 

24 MARZO 2011 ORE 22:30, SAN MARTIN DE LOS ANDES(Provincia di Neuquen)

Sono seduto nella cucina dell'ostello Babel, sito in via Roca qui a San Martin de los Andes!

Siamo arrivati, con l'autobus della compagnia Castelli, come previsto all'una di oggi pomeriggio e, appena trovato un hostel per la sistemazione di questa notte, subito siamo usciti per farci un giro nei dintorni di questa tipica cittadina con le case tutte in legno e con i tetti spioventi!

E così ce ne siamo andati al Mirador Bandurria, di “proprietà” della popolazione indigena Mapuche, (e per questo siamo stati costretti a pagare 2 pesos per l'ingresso!) sito sulla cima di un monte qui vicino, dal quale si godeva di una meravigliosa duplice vista! Da una parte una spettacolare distesa d'acqua che correva a serpentina tra i monti pieni di alberi che si rispecchiavano nelle stesse acque del lago Lacar; dall'altra il bel panorama dell'intera cittadina di San Martin circondata sempre dal medesimo grande lago!

Come si stava bene su quel mirador con il caldo sole all'orizzonte che ti scaldava durante la visione di quel meraviglioso scenario montano!

 

 

25 MARZO 2011 ORE 10:35, LAGO FALKNER(Provincia di Neuquen)

 

Che freddo!!!

Siamo scesi alla fermata del Lago Falkner quasi da un paio d'ore, e ancora non siamo usciti dal rifugio del camping Proveduria dove ci siamo riparati dalla pioggia incessante che si è scatenata e dal freddo pungente!!

Già da quando abbiamo intrapreso, a bordo del micro Albus, la “ruta de los siete lagos” da San Martin de los Andes, aveva iniziato a piovigginare! E man mano che passavamo per i vari laghi (come il Machonico ed il Lago Hermoso) le pesanti nubi scaricavano sempre più acqua!!

Comunque fra meno di un'ora ripartiremo con destinazione Villa la Angostura sperando che il tempo sia migliore...e già adesso sembra che stia piovendo di meno!

 

 

 

25 MARZO 2011 ORE 18:05, VILLA LA ANGOSTURA(Provincia di Neuquen)

 

E' uscito il sole a tratti, ma il freddo è stato sempre pungente!!

Già stiamo per ripartire qui da Villa la Angostura dove siamo arrivati alle 13 dal Lago Falkner con l'autobus della compagnia Albus!

Ora è uscito completamente il sole e si sta leggermente meglio, ma tuttavia il freddo è ancora tanto!

Non so quanti gradi ci siano stati oggi, però sicuramente senza giacca non si poteva proprio stare! Nonostante ciò, temperatura a parte, abbiamo potuto ugualmente sfruttare il pomeriggio appena trascorso, passandolo la maggior parte tra la bahia mansa e l'inizio del bosco de los Arrayanes, tipici alberi dagli arbusti freddi ed arancioni!

Dato che il parque già aveva chiuso e che comunque si trattava di fare ben 12 chilometri a piedi per arrivare fin dentro il bosco, ci siamo accontentati di scattare un po' di foto da alcuni punti panoramici!

Ed ora in partenza per Bariloche sempre con il micro Albus!

 

 

26 MARZO 2011 ORE 22:30, SAN CARLOS DE BARILOCHE(Provincia di Rio Negro)

Stiamo già per andare a dormire perché il micro che dobbiamo prendere domani qui da San Carlos de Bariloche a El Calafate attraverso la famosissima ruta 40, che unisce il nord al sud dell'Argentina, partirà all'alba!

Mi dispiace di dover già lasciare questa fredda località montanara circondata da così tanta acqua da farla sembrare una città costiera!

Dal fondo valle non sembrava, ma quando oggi siamo saliti sulla vetta del Cerro Campanario al km 17, abbiamo potuto notare come quasi tutta San Carlos de Bariloche sia interamente circondata da acqua dolce!

Da lassù si godeva davvero di una vista spettacolare, con le cime “sbiancate” delle montagne a far da sfondo!

Una volta scesi da lì, saremmo voluti andare a visitare la cosiddetta Colonia Suiza (tant'è che Bariloche e per il tempo, e per le casette tipiche di legno e di pietra, assomiglia un bel po' alla Svizzera), ma un signore che ci ha dato un passaggio dopo che noi ed una ragazza statunitense che avevamo appena conosciuto stavamo facendo “autostop”, ci ha sconsigliato di andarci perché non era niente di che; e così, sempre su suo consiglio ce ne siamo andati in un bosco pieno di Arrayanes, che si potevano ammirare, a differenza di Villa la Angostura, gratuitamente!

 

 

27 MARZO 2011 ORE 22:20, PERITO MORENO(Provincia di Santa Cruz)

 

Sono sdraiato sul letto della stanza 18 dell'alquanto deludente hotel Belgranoche secondo me non vale nemmeno la stella che tiene (certi hostel sono decisamente migliori!)

Sto vedendo un po' di tele e fra qualche istante già so che mi addormenterò!

Domani altro tramo della ruta 40 sempre con l'autobus El Chalten travel: da Perito Moreno, piccolo pueblito al nord della provincia di Santa Cruz, a El Chalten sperando che sia più interessante del tragitto di oggi: infatti a partire dal paese Gobernador Costa della provincia di Chubut fino all'entrata di Perito Moreno non c'erano altro che infinite distese di terra situate in mezzo alle montagne andine!

Sicuramente all'inizio è interessante osservare questo strano paesaggio, però a lungo andare….aburre!

 

 

28 MARZO 2011 ORE 21:25, RUTA 40(Provincia di Santa Cruz)

 

Stiamo per arrivare a El Chalten, paese della provincia di Santa Cruz a circa 700 km a sud di Perito Moreno!

Dopo aver percorso la grande mayoria del tragitto su una strada di terra, da poco siamo tornati nella “civiltà” anche se di agglomerati di case ancora non ce n'è traccia!

A differenza di ieri, il tramo della nota ruta 40 percorso oggi è stato abbastanza interessante! Anche in questa parte del tragitto abbiamo attraversato infinite distese di terre aride e molte volte non riuscivamo neanche ad intravedere la fine della strada, però in più oggi abbiamo incontrato anche montagne color rosso, rosa e azzurro; numerosi animali selvaggi come i guanacos (tipo dei lama), struzzi, cavalli selvatici e condor; e soprattutto, la cosa più spettacolare è stata quando, verso le 5 e mezza/6 di pomeriggio, ci siamo ritrovati di fronte, nel bel mezzo del nulla, un lago!

Come ci hanno spiegato gli autisti dell'autobus, il lago Cardiel, questo era il suo nome, è un ojo de mar ossia un grande specchio d'acqua salato! E quasi sicuramente viene alimentato da qualche falda sotterranea proveniente dall'Oceano Pacifico attraversando la base della cordigliera andina!!!

E' stato davvero incredibile vedere come dal niente apparisse quella distesa d'acqua da un azzurro così chiaro!

 

 

29 MARZO 2011 ORE 15:45, EL CHALTEN(Provincia di Santa Cruz)

 

Finalmente un po' di riposo!

Siamo seduti sui divanetti dell'ostello Rancho Grande per riprendere un po' di forze e sopratutto per riscaldarci un poco!

Siamo usciti questa mattina alle 9 per farci una camminata per il sentiero Fitz Roy nel Parco Nazionale Los Glaciares qui a El Chalten con l'intenzione di arrivare con 3 ore di cammino il più lontano possibile, dato che alle 17 e 30 avevamo, anzi abbiamo, l'autobus El Chalten Travel che ci porterà a El Calafate!

Alla fine ci siamo dovuti fermare un poco prima, circa un quarto d'ora, perché, quando eravamo nei pressi del Lago Madre y Hija si è scatenata una vera e propria bufera di neve! I fiocchi non erano grandi, però l'intensità era notevole ed il vento soffiava a grande velocità! E così per prudenza abbiamo iniziato a riscendere a valle!

Come ho detto, eravamo arrivati nei pressi del Lago Madre y Hija …….sì, un lago…. Un lago nel bel mezzo della montagna! Purtroppo, dato che aveva iniziato a nevicare con veemenza, non l'abbiamo potuto osservare bene, però il primo lago che abbiamo incontrato un'ora più a valle, il Lago Capri, quello sì che abbiamo avuto l'opportunità di scrutarlo per bene scattando foto e bevendo dalle sue chiare e gelide acque!

Non ne sono sicuro al 100%, ma penso che questi laghi situati nel bel mezzo delle montagne vengano alimentati dai ghiacciai lì vicino! Sì….ghiacciai, o meglio come si dice qui glaciares! Grande è stato il nostro stupore quando, dopo esserci allontanati da circa 20 minuti dal Lago Capri, i nostri sguardi hanno intravisto tra le cime innevate delle montagne un blocco di massa color azzurro chiaro chiaro! Subito, a causa dello strano colore , abbiamo intuito che non si trattava di neve, bensì...di ghiaccio, o meglio di un ghiacciaio: era il Glaciar Piedras Blancas, uno dei tanti che si trovano qui nei pressi di El Chalten!

Siamo sfiniti e per la stanchezza e per il freddo patito soprattutto al ritorno quando la nevicata si era fatta sempre più intensa, però è stata davvero un'escursione indimenticabile! I laghi in mezzo alle montagne, i numerosi pajaros carpinteros che picchiettavano i tronchi degli alberi di un boschetto che abbiamo attraversato, il ghiacciaio intravisto tra le cime innevate….sono immagini che rimarranno per sempre nelle nostre menti!!!

 

 

 

30 MARZO 2011 ORE 23:37, EL CALAFATE(Provincia di Santa Cruz)

 

Stiamo per andare a dormire, mentre fuori piove e fa freddo!

Speriamo che per domani il tempo migliori dato che andremo a visitare il famoso ghiacciaio Perito Moreno! Sì, andremo domani perché oggi abbiamo preferito riposare per riprenderci un po' dalla stancante camminata fatta a El Chalten!

E così stamattina ce ne siamo andati un po' alla Laguna Nimez, qui vicino l'hostel de las manos, che generalmente è piena di uccelli di varie specie, ma in questo periodo, data la temperatura rigida, di volatili ce n'erano veramente pochi: in maggior parte gabbiani, papere e qualche flamenco!! Insomma, i 15 pesos dell'entrata, paesaggio a parte – dalla laguna si poteva osservare anche l'azzurrino Lago Argentino – non ne sono valsi la pena!!

Il pomeriggio invece ci siamo fatti un giro per i costosi negozi del centro, ma non abbiamo comprato granché!

 

 

31 MARZO 2011 ORE 22:30, EL CALAFATE(Provincia di Santa Cruz)

 

Un'esperienza da brividi!!!

Una cosa è vederlo in cartolina...un'altra cosa è starci, vedere dal vivo quell'immensa distesa di ghiaccio alta più di 50 metri ed estesa quasi 300 km quadrati, mirare con i propri occhi il colore azzurrino del lago creatosi intorno al ghiacciaio, ascoltare il silenzio interrotto dalle fragorose cadute di blocchi ghiacciati, sentire sulla propria pelle il gelido vento che ti taglia la faccia! Tutto ciò è quello che abbiamo avuto occasione di fare oggi quando ci siamo trovati di fronte all'imponente ghiacciaio Perito Moreno, il più grande della Patagonia situato a 80 chilometri ad ovest di El Calafate e che abbiamo potuto raggiungere con il micro Taqsa!

Sicuramente abbiamo patito tanto freddo, soprattutto quando con la barca Victoria Argentina ci siamo avvicinati a poche centinaia di metri dall'enorme blocco di massa bianco-azzurrina; però la bellezza ed unicità delle foto scattate ci ricompensano abbondantemente di quanto sofferto!

 

 

1 APRILE 2011 ORE 22:10, RIO GALLEGOS(Provincia di Santa Cruz)

 

300 chilometri di autostop!

Siamo qui alla stazione dei micro diRio Gallegos, capitale della provincia di Santa Cruz, aspettando l'autobus che domattina alle 8 e 30 ci porterà ad Ushuaia, la città più australe del mondo!

Siamo arrivati fin qui, verso le 7 di oggi pomeriggio, facendo l'autostop all'uscita del pueblo di El Calafate!!!

Avevamo iniziato a hacer dedo più o meno verso le 15, e dopo circa 1 ora nessuno sembrava avere l'intenzione di fermarsi! Il freddo già iniziava a farsi sentire, e con esso l'idea di rinunciare di lì a breve!! Tuttavia abbiamo deciso di non mollare anche perché era passato solo poco tempo, ed ecco che un fuoristrada grigio condotto da un signore sulla quarantina si ferma! E quando alla nostra domanda “scusi dove va?” lui ci risponde “a Rio Gallegos”, i nostri occhi si sono illuminati, ed un grande sorriso ha preso subito il posto all'espressione di rassegnazione che stava per avere il sopravvento sui nostri volti!

E così, neanche 30 secondi dopo, eravamo a bordo dell'auto del signor Dino Valcart originario della provincia di Santa Fe, trasferitosi qui a Rio Gallegos da alcuni anni per lavoro dato che qui si guadagna molto di più che nel resto dell'Argentina, a prezzo di dover però affrontare il clima ostile, e non solo a livello di temperatura ma anche umano, di queste fredde zone!

E dopo circa 3 ore e 300 chilometri più ad est di El Calafate, siamo giunti, tra una chiacchiera e l'altra, qui a Rio Gallegos!

 

 

3 APRILE 2011 ORE 23:30, USHUAIA(Provincia di Tierra del Fuego)

La città di fin del mundo!

Stiamo ad Ushuaia, la capitale della provincia argentina di Tierra del Fuego, nonché città più australe del mondo! In verità ci sarebbe un'altra località da considerarsi come posto abitato più a sud del mondo, e si tratta di Puerto Williams, villaggio cileno situato al di là del canale di Beagle, ma poiché non è una vera e propria città, bensì un pueblito, il primato sopra menzionato rimane da attribuirsi ad Ushuaia!

Guinness dei primati a parte, la cittadina in cui siamo arrivati ieri sera verso le 9 con il micro Tecni-Austral, è davvero eccezionale!

Sicuramente avrà contribuito anche la nevicata di oggi – che si è alternata alla pioggia, alle nuvole ed al sole, a causa dell'imprevedibile clima che caratterizza queste zone – comunque sia vedere come le montagne con le loro cime innevate si buttino sull'Oceano Atlantico, è davvero fantastico!

Qui, in questo posto, è dove finiscono le Ande, la catena montuosa che da 5000 e più chilometri a nord, cioè da Iruya, ci ha accompagnati lungo tutta la nostra discesa fin qui, alla fine del mondo!

Oggi, a causa di un annunciato temporale che fortunatamente non ha interessato la costa, abbiamo dovuto rimandare, forse a domani, la navigazione del canale di Beagle che ci avrebbe dovuto portare, passando per l'isola dei lobos e di altri uccelli quali i cormorani, alla pinguinera dove si riuniscono i tipici volatili del polo sud! E così dopo aver fatto un giro per il piccolo centro cittadino, abbiamo preso il colectivo B e scendendo alla fermata Viviendas 640 ci siamo diretti alla playa larga per ammirare gli alberi “bandiera”! Questi arbusti, caratteristici della Patagonia, sono così chiamati a causa della loro strana forma! Infatti gran parte del tronco ed i rami sono generalmente inclinati verso nord a causa del forte vento patagonico proveniente dal sud, dando forma così ad una specie di bandiera!

Come ho già detto, siamo arrivati ad Ushuaia ieri sera dopo un viaggio di 560 km durato ben 12 ore a causa e del passaggio delle quattro frontiere (Argentina-Cile Cile-Argentina), dato che per raggiungere la provincia di Tierra del Fuego via terra bisogna per forza entrare in territorio cileno, e dell'attraversamento in barco dello Stretto di Magellano! Sono stati solo 20 minuti di navigazione, ma sono diventati i più belli e significativi di tutto il tragitto quando i nostri occhi hanno avuto l'opportunità di vedere ai lati della barca dei piccoli delfini (o loro parenti) dallo strano colore bianco e nero, nuotare e saltare giocherellosamente a fianco dell'imbarcazione!!!

 

 

4 APRILE 2011 ORE 20:00, USHUAIA(Provincia di Tierra del Fuego)

 

Stiamo per rientrare nella baia encerrada del porto di Ushuaia a bordo del catamarano Rumbo Sur!

Abbiamo salpato con lo stesso alle 3 di oggi pomeriggio per effettuare la navigazione del canale di Beagle, punto strategico di comunicazione tra l'Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico!

Per fortuna il tempo oggi era abbastanza buono, il mare calmo e non faceva tanto freddo, e così tutto è andato liscio!

E' stato davvero un viaggio interessante che ci ha permesso di osservare la fauna antartica! Foche, cormorani, molti dei quali giocherellavano volando a filo d'acqua, grandi banchi di meduse e soprattutto, nei pressi dell'isola Martillo, pinguini!!!

Una vera e propria colonia di pinguini “magellanici” e “patagonici” - in realtà abbastanza piccoli di statura – che si divertivano nuotando con estrema agilità nelle acque oceaniche e che invece sulla terraferma si muovevano goffamente con il loro buffo modo di camminare!

Davvero una cosa strana, soprattutto per gente che come noi non è abituata a vedere così tanta fauna in libertà, nel loro habitat naturale!

Ed ora a goderci l'ultima fase del rientro al porto con sullo sfondo l'intera cittadina del fin del mundo tutta illuminata!

 

 

5 APRILE 2011 ORE 20:06, USHUAIA(Provincia di Tierra del Fuego)

 

Siamo giunti al capolinea!

Qui nella città più australe dell'emisfero meridionale, dove “finisce” il mondo, anche il nostro lungo viaggio è giunto al termine!!

Fra poco ripartiremo per Buenos Aires, da dove siamo partiti giusto un mese fa! Per il ritorno però, niente micro…. se vuelve en avion!

Oggi , quindi, è stato il nostro ultimo giorno di questo tour dell'Argentina, e per concluderlo nel migliore dei modi, abbiamo fatto un qualcosa che, come dire, ci ha quasi sempre accompagnato in queste 32 giornate: una bella e lunga camminata! Meta, questa volta, è stato il glaciar Martial, sito a circa 5-6 km dal centro della città, e completamente diverso dal ghiacciaio Perito Moreno o dal Piedras Blancas di El Chalten!

Infatti quello visto qui ad Ushuaia non ha il classico colore azzurrino dei ghiacciai di Santa Cruz… il glaciar Martial è un ghiacciaio di montagna, cioè si tratta di una montagna con ghiaccio perenne che, in particolare in questi giorni in cui ad Ushuaia ha nevicato, si confonde con altre cime innevate di montagne circostanti, anche se si riusciva a a distinguerlo per il colore bianco….come dire….più acceso!

Insomma: un'altra bella giornata stancante! Peccato che la funicolare che, una volta arrivati alla base del ghiacciaio ci avrebbe dovuto portare un po' più in alto, non funzionava!! Però è stato bello ugualmente, anche perché ad un certo punto della subida si poteva godere di un panorama mozzafiato della baia e di tutta la capitale di Tierra del Fuego!

 

 

5 APRILE 2011 ORE 21:00, USHUAIA(Provincia di Tierra del Fuego)

 

Siamo appena saliti a bordo dell'aeromobile 1872 della compagnia Aereolinas Argentinas qui all'aeroporto di Ushuaia! Destinazione: Buenos Aires; Arrivo previsto: 23:30!

Il viaggio è finito !! Si torna dagli zii a Moron, città da “far west” a 30 km dalla Capital Federal!

 




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