Articolo
racconto icon
Martedì, 29 Ottobre 2013

Mozambico e Kruger

Mozambico  ( Ibo- Ilha de Mocambique- Bazaruto - Maputo ) e assaggio di Parco Kruger

ARTICOLO DI

stellami

 

Vorrei condividere con voi il mio viaggio,  appena fatto, in Mozambico. Premetto che é un paese molto caro ( visti, hotel, taxi) ma posso anche dire che non ci si puo' aspettare di piu' da un viaggio. Storia, arte, tradizioni, natura mozzafiato, cordialità, esperienze di vita "mozambicana" alla portata di tutti, cibo meraviglioso e non caro, arcipelaghi inesplorati o, comunque non ancora battuti dal turismo di massa. Snorkeling e immersioni.Flora e Fauna, birwatching per gli appassionati. Preciso inoltre che siamo rimasti sulla costa, da nord a sud, cogliendo il meglio del paese ed evitando di andare nell'entroterra, ancora fortemente sconsigliato per la presenza di mine anti-uomo.

Ci siamo organizzati con solo volo a/r su Maputo e 1a notte prenotata,  lonely planet è stata poi  la nostra guida. Ci siamo organizzati in loco, inventandoci l'itinerario di giorno in giorno e devo dire che ne é uscito un gran bel viaggio, con le giornate piene e che ci ha regalato molto di piu' di quelle che erano le nostre aspettative. 

1° giorno partenza da Venezia con Qatar Airways su Maputo, via Doha. Arrivo l'indomani nel primo pomeriggio Costo 730 euro. Costo del visto,  da richiedere prima e che abbiamo fatto tramite agenzia, 119 euro. Profilassi antimalarica fortemente consigliata, soprattutto per chi si reca al nord.

2° giorno. All'aeroporto prendiamo un taxi per il centro 500 Mtcs. Si passa per Praça dos Heròis Moçambicanos, dove c'è il grande Murales che celebra la rivoluzione.

Maputo è proprio una bella città, con un clima caldo ed asciutto, ventilato e molto piacevole. Costruita su un promontorio, é una penisola  circondata dalla parte della Baixa ( cuore antico di Maputo, attualmente centro commerciale e direzionale della città ) che da' sulla baia verso Catembe e una parte piu' residenziale che da' sul canale di Mozambico, da qui si gode una piacevole brezza pressocché tutto il giorno. Alloggiamo alla Pensao San Martins ( 2750 Mtcs) . Giusto per avere un letto. Scelta da evitare: sporco, rubinetterie tutte rotte, tv non funzionante, personale che se ne frega altamente di darti anche un minimo di assistenza. Ma la posizione é buona, a 2 passi da Avenida Nyereres e ai locali. Usciamo e cerchiamo di ambientarci nella città. Ci dirigiamo verso il porto che collega Maputo a Catembe, facciamo una passeggiata sul molo affollatissima da venditori di qualsiasi cosa, soprattutto birre e da ragazzi e ragazze che ascoltano musica, ballano, lavano l'auto. E osserviamo una cosa: popolazione giovane e grande consumatrice di birra. Ci sono bottiglie di birra frantumate al suolo dappertutto. Diamo la colpa al venerdì, ma ci accorgeremo che é un po' così ogni giorno. Per ritornare prendiamo un taxi. Una corsa breve in città costa 200 Mtcs. Cena al Piri-piri restaurant dove prendiamo il pollo piri-piri e una matapa buonissima.

3° giorno Colazione in un vicino baretto dove prendiamo un buon cappuccino e ottime brioches .

Ci rivolgiamo all'agenzia Cotours sulla Avenida Carl Marx per farci organizzare un itinerario che copra la parte di costa del Mozambico. Ci viene organizzata una escursione al Parco Kruger di 2 notti – 3 giorni 345 euro. Chiediamo di organizzarci anche una visita alle Quirimbas, a Ilha de Moçambique e a Bazaruto ma ci vengono proposti solo voli oltre che di avvicinamento anche voli interni a Ibo e Bazaruto e sistemazioni a 4 o 5 stelle. Non é quello che cerchiamo. L'agente ci consiglia dunque di arrangiarci e decidiamo di prendere i soli voli a: Pemba-Nampula e Vilanculos e poi vedremo sul posto. Nel pomeriggio visitiamo il Mercato de Peixe che ci ripromettiamo di rivisitare per pranzare, poi andiamo al Mercado Municipal e al Museo Nacional de Arte. Torniamo a cenare al Piri-piri. Si mangia bene ed é sempre pieno di gente.

4° giorno Alle 10 arriva Elito, autista dell'agenzia, che ci accompagna in Sudafrica, aiutandoci anche nelle formalità doganali facendoci saltare una bella fila di persone. Oggi poi fà particolarmente caldo. Arriviamo verso le 13 a Komatipoort dove ci attende il proprietario del Lodge DuBois, dove alloggeremo. Pranziamo al Wimpy, ottima bistecca, patatine, insalata e bibita 10,32 euro a persona. Alle 16.30 partiamo per il Sunset Safari che dura 3 ore. Al ritorno ritroviamo Nick, che ci accompagna al Lodge. Prima di lasciare Komatipoort prendiamo frutta e biscotti dal momento che il Lodge si trova lontano da qualsiasi posto di approvvigionamento.

5° giorno Il Lodge ha una grande cucina comune attrezzatissima, con caffè, tè e latte a disposizione dei Clienti. Alle 8 arriva il nostro Safari Jeep con un ranger disponibilissimo, molto preparato, appassionato e che si spende molto nel farci vedere il piu' possibile. Siamo fortunati, la giornata non é molto calda, il sole non si vede e questo fa si che gli animali escano piu' facilmente. Vediamo impala, kudu, ippopotami, gazzelle, leonesse, facoceri e persino il leopardo. Alle 11 il nostro ranger ci prepara una abbondante colazione a base di uova, bacon, burro, marmellata, tè e caffé.

Rientriamo al lodge verso le 18, facendo di nuovo un po' di spesa per la cena.

6° giorno Il proprietario ci porta in un ristorante a pochi km dal Lodge dove facciamo una abbondante colazione, così abbiamo modo di visitare il villaggio di Marloth Park. Poi ci riaccompagna a Komatipoort da dove ripartiamo con il nostro autista Elito. Arriviamo a Maputo verso le 16. Alla frontiera piccola sorpresa. Dobbiamo ricomprare il visto per il Mozambico ( 62 euro). Quello che avevamo era per una sola entrata.....L'indomani partiamo per il Nord e siccome torneremo su Maputo ci conviene trovarci un Hotel per le serate che torneremo. Andiamo Al Palmeiras Guest-House. E' una bella casa, circondata da uno splendido giardino ma purtroppo non hanno disponibilità. La proprietaria ci aiuta e ci manda al MyGuest, Rua Antonio Simbine 50. Si rivelerà un'ottima scelta. 3800 Mtcs la stanza con un'ottima colazione ( dietro l'Ambasciata di Francia ) Cena al Piri-piri......

7° giorno Partiamo per Pemba. All'aeroporto veniamo letteralmente assaliti da decine di ragazzi che si offrono di portarci in centro in auto. Non vediamo nessuna insegna di taxi. Il prezzo parte dai 500 Mtcs e poi man mano scende a 200 Mtcs. Scegliamo quello meno aggressivo, Paulinho che ci porterà all'agenzia Kaskazini segnalata da Lonely Planet come "primo posto a cui rivolgersi" con "personale efficiente e preparato". Alla Signora dell'agenzia, presumo la proprietaria, diciamo che vorremmo fare un'escursione in dhow a Ilha do Ibo. Ci guarda come fossimo pazzi e ci dice che ad Ibo ci si arriva solo in aereo e che il costo sarebbe stato di almeno ( at least ) 400 Usd per persona. Mi sento persa, siamo arrivati sino a qui e vediamo sfumare il desiderio di vedere Ibo. Mi sento disorientata, avvilita e anche spaventata che questo viaggio da me fortemente voluto e che , forse un po' troppo inconsciamente non ho voluto programmare dall'Italia, possa rivelarsi un disastro. Ma il mio compagno di viaggio è persona di grande spirito, che non si scompone davanti a nulla, abituato a grandi viaggi e grandi avventure e quindi anche agli imprevisti. Raccogliamo le nostre borse e andiamo nel vicino Pemba Beach Hotel a cercare refrigerio e pensare sul da farsi. Nel frattempo avevamo congedato Paulinho e ci sentiamo un po' naufraghi..... Con l'aiuto di Lonely Planet decidiamo di andare a Quissanga e da lì prendere una barca per Ibo. Ricontattiamo Paulinho il quale, felicissimo di risentirci, ci raggiunge . Gli chiediamo di assisterci per andare a Ibo l'indomani. E' un po' titubante ma poi accetta. Ci chiede 12000 ma poi concordiamo 8000 Mtcs andata e ritorno da Pemba a Quissanga. Ci accompagna al Nautilus a Praia de Wimbi, 2500 Mtcs a notte. Bungalows di 2 camere e bagno in comune direttamente sulla spiaggia bianca e finissima, é stata un'ottima scelta. Ci é stato consigliato dalla Kaskazini Tours (almeno questo...) Una volta sistemati, il nostro Paulinho ci accompagna da Rema per il pranzo. La titolare é una istituzione qui. Austera ma schiva, si commuove quando le facciamo vedere che il suo ristorante é menzionato nella Lonely Planet ma, diciamo noi, senza darne il valore che merita . Provare per credere. La sua cucina è a dir poco sublime. Prendiamo tutti il molho do peixe e arroz. Numerosi riconoscimenti anche internazionali sono appesi bene in vista nel suo locale piccolo, ma molto pulito e dignitoso.

Brava Rema!!

8° giorno Partiamo per Quissanga. Dopo circa mezz'ora la strada da asfaltata diventa rossa e piena di buche anche profonde in corrispondenza di guadi davanti ai quali la vettura deve arrivare ad un completo arresto. Quindi la percorrenza é abbastanza impegnativa. 4 ore per arrivare a Quissanga. A Metuce ci fermiamo in un "rondavel" tipica casa mozambicana in terra e paglia di forma circolare, dove facciamo un'ottima colazione a base di chai e chapatti dolce. La popolazione del nord del Mozambico é prevalentemente indiana e di origine araba. A Quissanga prendiamo la barca del servizio pubblico. Sembriamo pronti per partire, ma il proprietario decide di aspettare per vedere di riempire il mezzo di altri viaggiatori. Ma all'orizzonte non c'é nessun altro che sembri voler partire...... Con Paulinho ( chissà perché proprio lui!? ) viene ingaggiata una bonaria discussione. Insomma se aggiungiamo un pochino alla quota si parte: 400 Mtcs totali per 3 persone, solo andata.

La nostra imbarcazione si muove lenta tra fitte mangrovie. Dopo circa un'ora e mezza arriviamo a Ibo. Qui i ragazzini sono a caccia di turisti : è un po' di giorni che non ne vedono.... Siamo stati fortunati anche in questo. Abbiamo azzeccato un'ottima stagione come clima ma anche come poca affluenza turistica, sempre che si possa parlare di turismo!! Questi non sono certo posti di affluenza di massa, tuttavia nei mesi di agosto gruppi anche di 15-20 persone arrivano qui. Dopo pochi minuti che siamo scesi dalla barca pero' scopriamo che il ritorno a Quissanga é previsto solo l'indomani dalla stessa barca. In pratica ci hanno portati fino a qui e poi arrangiatevi...... Piccola discussione con Paulinho, che queste cose avrebbe dovuto saperle!!! Abbiamo l'Hotel prenotato a Pemba, non abbiamo portato nulla, averlo saputo prima ci saremmo organizzati! Vabbè, non roviniamoci la giornata!

Armando é un piccolo boss. Di lì a poco si sarebbe presentato come guida turistica già navigata di Ibo. Sa come porsi, non é invadente e con la sua sicurezza oscura tutti gli altri che fanno un gran casino e basta. In pochi minuti ci organizza 2 motorini a 200 Mtcs l'ora, ciascuno con autista, che ci avrebbero portato in giro per Ibo e, siccome l'ora di pranzo si avvicina, telefona pure per organizzare un tavolo all' Archipelago Restaurante, direttamente sulla laguna.

Prima però visitiamo Ibo, une delle 2 isole principali dell'arcipelago delle Quirimbas, già importante stazione commerciale prima del XV secolo quando arrivarono i portoghesi che la portarono ad essere nel XVIII secolo, base per il commercio degli schiavi. Visitiamo la Fortaleza

di Sao Joao ora diventata un grande laboratorio tenuto da artigiani locali che vi lavorano l'argento . Durante il nostro giro, passiamo in mezzo a schiere di case in puro stile portoghese, in declino ma ancora abitate. Le strade sono piene di buche e mettono a dura prova le nostre schiene, ma la visita di questa cittadina che ha visto sicuramente tempi migliori vale veramente la pena. E poi da qui é passata la storia del Mozambico.

A pranzo mangiamo un ottimo piatto di pesce grigliato, 550 Mtcs per 4 persone bibite comprese.

Mentre siamo a tavola veniamo avvicinati da un ragazzo che deve andare a Quissanga, probabilmente per caricare delle merci da riportare qui l'indomani. Non abbiamo scelta, dobbiamo approfittare di questa occasione, altrimenti dovremmo passare la notte qui. Pattuiamo 1500 Mtcs.

La barca é completamente priva di sedili, ci adagiamo sul fondo e speriamo bene. Troviamo parecchie secche, ma loro sono gente di mare e riescono a portarci fuori. Dopo un'ora e mezza circa siamo a Quissanga e da qui ripartiamo verso Pembe, dove arriviamo dopo circa 3 ore e mezzo quasi tutte di buio. Qui alle 5.30 ( siamo a metà ottobre ) fà già buio e non é il massimo trovarsi in giro dopo una certa ora. Le auto spesso guidano a fari spenti. Il nostro Pualinho é piu' coscienzioso. Tuttavia ci godiamo un tramonto stupendo e gli innumerevoli rondavel che incontramo durante il nostro cammino si stagliano verso il rosso intenso del cielo. Questa è Africa!

Costo dell' escursione( solo auto ) e assistenza da parte di Paulinho 8000 Mtcs.

Ci riporta al nostro Hotel e , prima di arrivarci ci indica un locale a pochi metri da noi, che dice Re del Frango ( re del galletto ). Una veloce doccia e poi dal "re del frango" dove frettolosamente ci avviciniamo alla cassa per ordinare i nostri galletti e poi prendiamo posto ad uno dei tavoli liberi del locale. Una volta ben piazzati al nostro tavolo, una breve occhiata in giro ci rivela che siamo capitati nel bel mezzo di un bordello.....!!!ma non ci scomponiamo, anzi all'arrivo delle nostre birre ci facciamo un bel brindisi alla giornata stupenda appena passata.

9° giorno Il nostro volo per Nampula parte nel pomeriggio. Abbiamo tutto il tempo per andare a fare una colazione al Pemba Dolphin e goderci la brezza dell'oceano. Una passeggiata fino in fondo alla Wimbi Beach e poi di nuovo a pranzo dalla Rema, dove mangiamo quello che mangia lei: Fajohlada de Mao de vaca con riso. Una vera delizia. In Mozambico, piu' che scegliere dal menu é meglio lasciarsi consigliare su ciò che é stato cucinato oggi, pertanto fresco.

Lasciamo Pemba la sera e dopo neanche un'ora di volo arriviamo a Nampula. Arriviamo che é già buio, anche qui i taxi non hanno insegna, veniamo assaliti di nuovo da tassisti improvvisati. L'impressione non é molto positiva. Avevamo lasciato Pemba con la sua vicinanza con l'oceano, la sua festosità, la musica e i tramonti. Arriviamo in questa anonima città dell'entroterra, e la prima impressione non é delle migliori, ma é tappa d'obbligo per andare a Ilha de Mocambique. Un tassista ci porta al Residencial Expresso (2500 Mtcs compresa una discreta colazione) dove si danno da fare per farci sentire a nostro agio, ma l'Hotel é quello che è: poca manutenzione, asciugamani sporchi, lenzuola così così. Ma c'é una doccia funzionante e l'AC funziona pure!

In Mozambico non si puo' pretendere di piu', gli Hotel non costano poco, per quello che offrono!!!

10° giorno Nampula non offre molto da vedere. Il Museo Nacional de Etnografia ( l'unico nel Mozambico ) è oggi chiuso. Torneremo lunedì.

Decidiamo di visitare la Catedral de Nossa Senhora de Fàtima. Una semplice visita a d una chiesa si trasforma in una esperienza mistica!!!

Entriamo e rimaniamo estasiati alla vista di un coro composto da due file appaiate di persone le quali, ben dirette dalla maestra vicina all'altare con in braccio un neonato, si muovono in avanti con un leggero e sinuoso dondolìo del corpo in perfetto coordinamento, con i palmi delle mani rivolte al cielo, intonando un'inno sommesso e celestiale.

Una volta raggiunto l'altare, le due ali del coro sembrano dispiegarsi quasi ad abbracciare l'altare stesso, senza mai interrompere il canto accompagnato anzi da un leggero ed asimmetrico battito di mani per poi indietreggiare, sempre perfettamente appaiati, fino al punto di partenza.

Un perfetto connubio tra preghiera e danza tribale.

Questa esperienza da sola ha dato valore a tutta questa giornata chiamiamola così, di transito.

11° giorno andiamo alla stazione dei Taxi ( in città c'é) e contattiamo Gustavo per andare a Ilha de Mocambique. Trattiamo il prezzo per andare, fermarsi una notte e l'indomani tornare a Nampula ( 5000 Mtcs). Sono le 10 e decidiamo di partire. Il viaggio si svolge tutto su strada asfaltata ma ad un' andatura senza fretta con innumerevoli soste per comprare anacardi ( ottimi) , mele e banane dai venditori che troviamo sulla strada, ci impieghiamo quasi 4 ore. Attraversiamo un'ampia zona di inselberg, formazioni rocciose che spuntanto all'improvviso da un terreno pianeggiante e stupenda vegetazione. Un ponte collega Ilha alla terra ferma. L'arrivo a Ilha ci tocca il cuore. Dichiarata Patrimonio dell'Umanità, é un gioiello di architettura da vedere senza giudicare. Pensando solo che anche qui, come a Ibo, é passata la storia. Si divide sostanzialmente in due parti, una frequentata da turisti ( pochi ) dove le case più belle vengono lentamente ma coraggiosamente acquistate e ristrutturate da qualche intraprendente "occidentale" che le sta trasformando in Guesthouse, Ristorante, bar etc., e la parte abitata dalle persone del posto, in un affollato agglomerato tradizionale dove il mare e i suoi frutti ne regola la vita.

Andiamo a mangiare in un capanno direttamente sul mare, Lula ( calamaro gigante ) alla griglia e insalata di cappuccio 800 Mtcs pranzo per 3.

Congediamo il nostro Gustavo e ci incamminiamo lungo il pontile che si allunga sul mare. Arriviamo al Pontao, baretto sugli scogli che serve birre e gamberetti fritti. Come resistere?

I gamberetti sono squisiti, leggermente marinati (cerchiamo di indovinare) in lime, pepe e forse curry, si accompagnano perfettamente alla birra fredda e al tramonto che é iniziato e ci regala uno spettacolo unico.

Come dire: trovarsi al momento giusto nel posto giusto.

Altro regalo di questo viaggio che ci sta dando enormi soddisfazioni.

Alloggiamo in un riad di cui il Café central fa parte, 1500 Mtcs é un prezzo onesto. Le lenzuola sono pulite, la doccia funziona.

12° giorno visitiamo l'isola e nella tarda mattinata facciamo rientro a Nampula dove, nel pomeriggio visitiamo il Museo Etnografico. Si estende su un ampio spazio e si presenta con una buona collezione di oggetti che testimoniano numerosi aspetti della vita e della cultura locali.

Sul retro ci sono numerosi laboratori artigianali contemporanei.

Serata al Residencial Expresso dove, su ordinazione mangiamo galletto alla griglia e insalata di pomodoro 800 Mtcs

13° giorno Rientriamo in volo a Maputo. Ci eravamo ripromessi di pranzare al Mercado do piexe e così facciamo. Ci scegliamo il pesce sulle bancarelle e lo consegnamo in uno dei numerosi ristorantini sul retro, quello più frequentato. Vongole freschissime, aragoste e scampi. Il tutto, cucinato e accompagnato da due birre 1550 Mtcs ( meno di 40 euro!!!, in 2 )

Questa sarà una di quelle esperienze indimenticabili.

Sì, in Mozambico anche mangiare diventa un'esperienza fuori dall'ordinario.

Visitiamo poi la Stazione Ferroviaria, il Centro Franco-Mocambicano e la Catedral de Nossa Senhora de Conceicao.

Ci rimane il pomeriggio per visitare il Nucleo de Arte, cooperativa di artisti che propongono i loro manufatti, opere intagliate nel legno, tele, pezzi in argento. Siamo nel pomeriggio e il crepuscolo fa esaltare i colori di questo universo speciale e le allegre borse di paglia appese ai rami degli alberi sono una festa per gli occhi.

Abbiamo poco tempo, prima che tramonti il sole, per andare a vedere l'arrivo dei dhow carichi di pesce alla Costa del Sol, a pochi kilometri da Maputo. Riusciamo ad arrivarci nonostante il nostro tassista rimanga completamente a secco di benzina nel bel mezzo del nulla, tra Maputo e Costa del Sol.

Ma un provvidenziale tuk-tuk in poco tempo lo accompagna alla vicina stazione di benzina e possiamo riprendere il nostro cammino verso uno spettacolo imperdibile. I pescatori riversano il loro pescato su improvvisati mercati sulla terraferma, mescolati ad altri mercati improvvisati di verdure in un frenetico spaccato di vita mozambicana, prima che cali il sole.

E poi tutti a casa per la cena. Quando fà buio, nemmeno a Maputo é consigliabile trovarsi per la strada. Le strade, anche quelle dei grandi alberghi, non sono per niente illuminate . Se proprio si vuole passeggiare la sera, meglio restare sulla Nyereres, che per un bel tratto costeggia l'oceano ed é affollata di sportivi ed abbastanza illuminata.

Pernottamento al MyGuest, Rua Antonio Simbine 50 un'ottima scelta a 3800 Mtcs con ottima colazione compresa.

14° - 18° giorno Partiamo per Vilanculos, punto di partenza per l'Arcipelago di Bazaruto, come dire :

gli scoppietti finali di una serata di fuochi d'artificio.

All'arrivo a Vilanculos il nostro incontro con Marina Ferraris , italiana che vive e lavora qui dall'anno scorso, é stato provvidenziale. Gestisce la Mapapay Dhow Safari. E' lei che ci fa conoscere Casa Jules, resort proprio di fronte all'oceano, dove passiamo gli ultimi 4 giorni di questo favoloso viaggio, prima di rientrare a Maputo e poi da lì in Italia.

L'indomani partiamo con una delle barche a motore di Marina alla volta di Bazaruto Island , dove lr nostre guide ci preparano un ottimo pranzo a base di molho, riso e insalata di crauti.

Nel pomeriggio andiamo a Benguerra.

Non ho parole per descrivere Bazaruto e soprattutto Benguerra, davvero non so come fare per renderne la bellezza.

L'escursione e la giornata in generale sono state a dir poco perfette. Dal nostro resort siamo andati ad "imbarcare" altri ospiti in altri resort dall'altra parte di Vilanculos e questo ci ha dato modo di vedere il paese, che è molto esteso, nella sua totalità.

Il giorno prima avevamo passeggiato per la cittadina, che si trova a poche centinia di metri da Casa Jules e al mercato del pesce avevamo "cenato" a base di squisiti spiedini di pollo marinati e cotti alla griglia da una tranquilla signora mozambicana, più interessata a grigliare che a controllare che i numerosi ragazzotti che la circondavano e mangiavano spiedini a rotazione le riconoscessero il dovuto!!!

Vedendo poi Vilanculos dal mare, navigando tra le mangrovie, abbiamo veramente avuto la sensazione di conoscere appieno questo ex-villaggio che, forse suo malgrado, a causa della vicinanza di Bazaruto, si è visto crescere troppo in fretta.

La sensazione che abbiamo avuto in tutto il viaggio che il Mozambico non sia proprio preparato ad accogliere il turista, qui a Vilanculos l'ho trovata personalmente accentuata.

Danno l'impressione di poterne fare tranquillamente a meno. Forse é ancora presto.

Le ferite del colonialismo, la guerra troppo recente, l'appartenenza ad un colore di pelle visto da loro come quello del Conquistatore, ci ha guidati nel nostro viaggio, insegnandoci ad avvicinarci a loro in punta di piedi.

Una volta superata una iniziale freddezza e diffidenza, aiutati anche dalla nostra "ignoranza" della lingua, i cuori si aprivano.

E anche questo fa parte dell'esperienza di un viaggio.

Parlare e capire e venire a sapere che ai numerosi portoghesi in fuga dalla crisi e in cerca di opportunità in un paese dove perlomeno non avrebbero difficoltà di lingua, viene negato il visto anche solo per turismo.

Anche questo fa parte del viaggio.

Accorgersi che il mondo é cambiato e la ricerca di un posto dove vivere e lavorare prende altre direzioni, non più da sud a nord ma viceversa.

In questo viaggio, oltre a tutto ciò che un viaggio comunque ti regala, abbiamo avuto l'impressione di vivere l'evoluzione della storia.

19° giorno Torniamo a Maputo. Nel pomeriggio prima che scenda la sera, visita al Mercato Xipamanine e verso l'Hotel vediamo l'antica Moschea Jumma Masjid.

La sera andiamo alla Chiesa di Sant Antonio di Polana e anche qui ci troviamo al momento giusto nel posto giusto!!!

Sta arrivando il Vescovo, il giardino antistante é gremito di fedeli, soprattutto donne e bambini in colorati e festosi abiti.

20° giorno Rientro In Italia.

Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.