Articolo
racconto icon
Mercoledì, 27 Ottobre 2010

Mongolia: un popolo, un'Identita'

Un immenso paese veramente ancora incontaminato... appena esci dalla capitale il paesaggio si fa gradualmente piu' verde e se ne percepisce la vastita'.

ARTICOLO DI

Vagabondo0


Di viaggi ne ho fatti tanti, ma un viaggio attraverso una tradizione ancora così viva non mi era ancora capitato.


Dal 1990 questa nazione è una repubblica democratica, successivamente ad un’era di comunismo che ha lasciato tracce ancora evidenti.


Tuttavia, questo popolo sta cercando di mantenere salde le tradizioni che derivano dalle proprie origini millenarie. Il progresso lo si comincia prepotentemente a sentire solamente nella capitale, Ulan Bator, che in modo rudimentale si affaccia piano piano all’occidente.


Una nazione con una superficie più grande di quella della Francia, ma con una bassissima densità demografica: una popolazione di appena 2,5 milioni di abitanti.


Una popolazione che è orgogliosa di sentirsi ancora oggi identificare "nomade" e che credo verrà definita così ancora per un bel po’.


Il resto dell’immenso paese è veramente ancora incontaminato... appena esci dalla capitale il paesaggio si fa gradualmente più verde e se ne percepisce la vastità. Pochissimi centri abitati "di cemento" ma tante "gher" isolate o a piccoli gruppi (le tipiche tende nomadi mongole): vaste pianure in mezzo alle colline, cavalli, mucche e altri animali a mandrie solitarie che attraversano le vallate sono il magnifico quadro che mi si presenta di fronte. Insomma natura, natura e ancora natura!!!! I colori qui sono il denominatore comune e il sole li inonda e li fa risaltare per almeno 280 giorni all’anno.


Ogni tanto ai lati dell’unica via principale, che nettamente intercetta stagliandosi l’orizzonte delle vallate, si trovano degli Stupa rudimentali, sulla cui sommità poggia la "ruota del Dharma", avvolti dai tipici scialli buddisti che qui sono principalmente di colore blu a rappresentare il colore del cielo della Mongolia. Insieme ad essi sono attorcigliati scialli di altri colori... giallo, rosso, verde e bianco, che rappresentano le preghiere, simili a quelli che si possono trovare in India o in Tibet. Alla base di questi Stupa si trovano le offerte lasciate dai fedeli e ci trovi di tutto... dalla bottiglia di vodka alle stampelle!!


La religione buddhista, oltre alla presenza dello sciamanesimo, è un altro elemento di spicco ed oggi, anche per necessità finanziarie, è divenuta una buona fonte di guadagno, grazie al flusso di turisti che va a visitare i Monasteri più importanti o quello che ne è rimasto dopo le razzie fatte durante le varie guerre e conquiste. Ma di posti non frequentati dai turisti e carichi di energia e silenzio ne trovi ancora, basta svoltare in qualche stradina non asfaltata in mezzo alle colline e ti ritrovi in qualche tempietto ancora incontaminato e con i monaci che vivono nelle Gher!


I nomadi sono un lato affascinantissimo della Mongolia, vivono veramente ancora con le abitudini di mille anni fa e quindi a seconda della stagione si spostano da un luogo all’altro... solo che oggi smontano e caricano la Gher su un camion adibito agli spostamenti. Entri in queste tende immense e senti il calore che le famigliole trasmettono. Dentro trovi tutto l’occorrente essenziale per vivere in modo più che degno! Al centro della tenda c’è una grande stufa che d’inverno riscalda ampiamente l’ambiente ed i mobili sono quelli tipici coloratissimi e lavorati che ho già conosciuto in India tra le comunità tibetane. Gli inverni qui sono rigidi ma loro sono super organizzati.


I volti della gente, sono la cosa più bella: i volti dei bambini, dei vecchi segnano dei tratti di storia e cultura che non hanno pari e soprattutto una serenità e pace che ti fa stare a proprio agio.


Quello che mi resta da sperare è che tutto qui rimanga il più integro possibile e che l’occidente come al solito non ci arrivi troppo in fretta... purtroppo è facile farsi affascinare dalle novità, dagli agi e dalla modernità! So di essere di parte perché adoro natura, semplicità e me ne andrei a vivere con niente, in una capanna, a ricercare il senso del vero che con i nostri occhi offuscati dalle cose belle del progresso non notiamo più!


Consiglio la Mongolia a tutti i veri viaggiatori e chi lo è... sa a cosa mi riferisco!! Buon viaggio!!


Ulan Bator (13 agosto 2006 3.02)

'); document.write('Sonia' + '.'); // -->

Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.