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Martedì, 18 Febbraio 2014

MESSICO: TRA FORESTE MAYA E IL MAR DEI CARAIBI

TRA FORESTE MAYA E IL MAR DEI CARAIBI   

Meraviglioso viaggio tra paesaggi mozzafiato del Chiapas e rovine maya della penisola dello Yucatan; con un meritato riposo nelle bianche spiagge della Riviera Maya.

Dopo un’indimenticabile viaggio in Messico di due settimane ci sentiamo di dare dei consigli e di segnalare le cose che secondo noi meritano di essere visitate.

Preparativi:

Da premettere che questa volta ci siamo appoggiati alla nostra agenzia solo per il biglietto aereo, mentre per tutte le visite, gli hotel, i trasferimenti ci siamo rivolti ad una agenzia locale. Questa scelta ha favorito un contatto diretto con il fornitore che, oltre a farci risparmiare, ha potuto seguirci nella nostra scelta finale.

Le uniche certezze erano che volevamo riposare, ma anche visitare parte del Messico. La nostra idea era di effettuare un tour, ma volevamo qualcosa di intimo, una guida che parlasse italiano e poche persone.

Abbiamo fatto una ricerca in internet e abbiamo scritto all’agenzia Moonlight Travel. Abbiamo deciso di contattarli e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla rapidità nelle risposte e dalla gentilezza di Livio  che ha seguito la nostra pratica e senza nessun dubbio è stato molto professionale e paziente!

Ci sono stati presentati diversi programmi e alla fine abbiamo deciso di visitare il Chiapas e lo Yucatan. Una tratta aerea fino a Tuxtla e il rientro dal Chiapas tutto via terrestre. Credo proprio sia stata una scelta vincente e vorremmo raccontarvela.

ARTICOLO DI

RosaRossa

 CANCUN.

IL nostro volo era della compagnia Neos e dobbiamo ammettere che ci siamo trovati bene. Certo, 12 ore di viaggio non sono poche, ma l’attenzione a bordo è stata buona e siamo arrivati in perfetto orario. Cosa non da poco.

All’arrivo a Cancun, dopo aver passato le pratiche doganali e preso i nostri bagagli siamo usciti dall’aeroporto e ci aspettava Jorge con un cartello con i nostri cognomi. Insieme all’autista ci hanno accompagnato nel nostro hotel di Cancun, l’hotel Radisson. Abbiamo fatto velocemente le pratiche del check in aiutati dal nostro assistente e siamo andati in camera. La partenza per il giorno dopo era la mattina presto, così abbiamo deciso di cenare e di andare a dormire presto.

 CANCUN / TUXTLA / CANYON / SAN CRISTOBAL.

Partenza dall’hotel alle 5 di mattina. È arrivato puntualissimo Jorge a prenderci per accompagnarci in aeroporto e anche qui è stato gentilissimo per averci aiutato nelle pratiche del check in. Il nostro volo della compagnia Aeromexico partiva alle 07 di mattina. Abbiamo cambiato volo a città del Messico con tempi di attesa di circa un’ora e mezza. 

All’arrivo a Tuxtla Gutierrez siamo stati ricevuti da Juan, una persona che si è rivelata essere molto più di una guida, un compagno di viaggio, il nostro angelo custode, un amico con grande esperienza. Si è instaurato subito un feeling tra noi, i nostri compagni di viaggio (eravamo in totale 6 persone) e la nostra guida.

Dall’aeroporto di Tuxtla siamo andati al Canyon del Sumidero da dove è cominciata la visita su una barca veloce.  E non si poteva cominciare meglio: una cornice di montagne alte 1000 mt piene di una vegetazione rigogliosa, in cui passa il fiume Grijalva. Il tour è durato circa 2 ore e ancora ho il ricordo dei coccodrilli che non avevo mai visto così da vicino.  Al termine del tour siamo andati a San Cristobal de Las Casas distante un’ora circa. Ancora mi ricordo il nostro impatto con questo Paesino davvero unico, una cittadina coloniale molto viva nel cuore della regione montagnosa del Chiapas. Il nostro hotel era davvero caratteristico, l’hotel Casa Vieja, in perfetto stile coloniale è stata la nostra dolce casa per due notti.

 SAN CRISTOBAL / COMUNITÂ INDIGENE / SAN CRISTOBAL.

Puntuale all’appuntamento il nostro Juan ci ha accompagnato in due comunità indigene relativamente vicine a San Cristobal. Due comunità vicine ma contrapposte. La prima, Zinacantan è una comunità più aperta, abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano la vita delle famiglie, di visitare le case in cui vivono, i posti in cui lavorano. È stato emozionante stare a contatto con le persone anziane che raccontano la loro storia, con i bambini che sorridono sempre. Persone di una povertà infinita, ma molto dignitose.

San Juan Chamula, la comunità vicina è molto più chiusa al visitatore. Sono abituati a vedere il turista, ma l’idea è che non vogliono dipendere da lui. Ho ancora in mente le immagini della Chiesa in cui abbiamo passato più di un’ora presenziando a riti mistici e riti di sciamani il tutto in un clima surreale in cui odori e profumi si mischiano con incensi e aghi di pino. Assolutamente da vedere e da ricordare, senza poter Mai fare fotografie.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di San Cristobal de las Casas, abbiamo camminato per le vie strette, visitato edifici coloniali fatti di pietra e cemento, piccoli mercati di artigianato locali e la suggestiva chiesa di Santo Domingo. Juan ci ha accompagnato in ogni angolo della città, in maniera instancabile ci ha fatto camminare in lungo e in largo. Per ogni persona, per ogni piatto, per ogni luogo aveva una spiegazione, una battuta pronta.

La giornata è stata molto intensa. Il rientro in hotel è stato piacevole, la nostra camera era stata rifatta con cura. Ci siamo sentiti davvero a casa.

 SAN CRISTOBAL / CASCATE DI “AGUA AZUL” / PALENQUE

Anche in questa giornata la partenza è stata relativamente presto. Avremmo affrontato un percorso montagnoso di circa 220 km per arrivare a Palenque. Dopo aver fatto colazione in hotel e dopo aver assaporato un caffè delizioso, siamo partiti.  Abbiamo avuto un piccolo inconveniente durante il tragitto perchè si è forata la gomma del nostro pulmino. L’inconveniente si è trasformato in un momento comico per tutti noi. Mentre il nostro super autista David era impegnato a cambiare la gomma, il nostro Juan si è improvvisato “cantante loco” e il pubblico, diventato ormai numeroso ha gradito il siparietto con applausi, strette di mano e pacche sulle spalle come fossimo anche noi un gruppo di “mariachi”. Anche questo ha fatto si che il feeling con i nostri compagni di viaggio si stringesse ancora di più.

È stata una giornata divertentissima e anche la pioggia che ci ha accompagnati per quasi tutta la giornata è stata quasi piacevole se non fosse per i colori delle cascate che non erano proprio azzurri. Si, perchè prima di arrivare a Palenque ci siamo fermati alle cascate di “Agua Azul”. Impressionante la forza dell’acqua, le innumerevoli cascate e pur sotto la pioggia non ci siamo persi la camminata sui gradoni che costeggiano le cascate. Un bel pranzo in un ristorante locale dove abbiamo assaporato un pesce fritto con un contorno di riso e fagioli, “totopos” (sfogliatine di mais croccante) con “pico de gallo”, una salsa piccante con pezzettini di pomodoro, cipolle, chile e “cilantro” (coriandolo).  Il tutto con una buona “cerveza” ghiacciata.

Nel pomeriggio siamo arrivati a Palenque, il nostro hotel si chiamava Mision e fa parte di una catena che ha alberghi in tutto il Messico. Davvero molto carino e pulito. Siamo rimasti in questo hotel per due notti.

 PALENQUE / BONAMPAK / YAXCHILAN / PALENQUE

La mattina molto presto siamo partiti dall’hotel. Non abbiamo fatto colazione in albergo, ma durante il tragitto. Questo giorno è sicuramente da ricordare perchè  abbiamo visitato 2 siti archeologici relativamente vicini tra loro, ma lontani dalle classiche mete turistiche. Ci ha colpito molto Bonampak, sito archeologico di incredibile fascino immerso nella natura, ma soprattutto la misteriosa Yaxchilan che si raggiunge con delle piccole imbarcazioni costeggiando il Guatemala sul fiume Usumacinta. È stata un’avventura nella foresta Lacandona in cui abbiamo avuto la possibilità di ammirare costruzioni maya ancora intatte e ben conservate e di addentrarci in una fitta selva rigogliosa abitata da scimmie urlatrici.  Davvero un’esperienza unica che ci ha dato la possibilità di conoscere il “verdadero Mexico Maya”.

In serata abbiamo fatto rientro a Palenque sempre all’hotel Mision.

 PALENQUE / CAMPECHE

Questa giornata abbiamo chiesto alla nostra guida di poter partire un po’ più tardi, abbiamo fatto con calma colazione in hotel e siamo andati a vedere il sito archeologico di Palenque. Tra tutti quelli visitati è quello che mi ha colpito di più sicuramente. Mi ha colpito il fatto che gli archeologi sono concordi nell’individuare Palenque come un luogo essenziale che ha aiutato a decifrare la scrittura maya e le storie cosmiche.  Ci sono splendidi edifici di grande qualità architettonica, hanno ritrovato dipinti e testi scritti. Mi è piaciuta tanto la cura e la conservazione di questo sito archeologico che ha rappresentato il periodo di pieno sviluppo dei maya. Da qui riprende il nostro viaggio in pulmino verso Campeche. La distanza è di circa 5 ore, considerando un paio di soste per sgranchirci le gambe e fare qualche foto.

Arrivati a Campeche abbiamo fatto il check in nel nostro hotel che si chiamava Hotel del Mar. Ottima posizione perchè vicinissimo al centro storico e di fronte al mare. Il tempo di riposarci un po’ e prima di cena abbiamo fatto una passeggiata sul “malecon” di Campeche per poi andare tutti insieme in centro a cenare. Abbiamo insistito perchè anche il nostro autista venisse con noi. È stato sempre di una gentilezza e di un’educazione davvero unica.

Rientrati in hotel siamo crollati.

 CAMPECHE / UXMAL / MERIDA

Abbiamo fatto un’ottima colazione in hotel e verso le otto e mezza siamo partiti in direzione Uxmal.  La distanza è di circa un paio d’ore, ma la strada molto piacevole. Uxmal si trova già nello Yucatan e rappresenta un sito archeologico della zona Puuc di grande interesse. Anche qui abbiamo potuto vedere diverse costruzioni molto ben conservate tra le quali la piramide dell’Indovino. La stanchezza cominciava però  a farsi sentire un po’ per tutti e alla nostra richiesta di “riposo” siamo stati accontentati subito. Ci hanno portato a mangiare in un ristorantino che aveva anche la piscina e considerando la giornata calda è stata piacevolissima. Prima un bagno rinfrescante e poi un bel pranzo a base di pietanze locali. Si stava talmente bene che non saremmo voluti andar via.

Nel pomeriggio siamo ripartiti per Merida, capitale dello Yucatan. La distanza da Uxmal è di circa un’ora. L’hotel Gran Real Yucatan dove abbiamo pernottato stava proprio nel centro storico. Ottimo per una passeggiata per le vie della città e per andare a vedere “la plaza grande” con la sua cattedrale e il Palazzo del Governo, ma anche per vedere “la Casa de Montejo”. In serata siamo andati a mangiare in un ristorante molto carino, il Panchos. Ristorante caratteristico, ottima attenzione del personale e ottima cucina. Forse un po’ turistico, ma sicuramente da vedere. 

 MERIDA / CHICHEN ITZA / IKKIL / PLAYA DEL CARMEN

Dopo colazione siamo andati a visitare “el mercado de Merida”, un mercato enorme pieno di frutta, verdura, generi alimentari, ma anche di artigianato locale, tessuti, tappeti, amache e “sombreros”. È un mercato locale in cui si mischiano colori e odori. Abbiamo bevuto un bel “jugo de naranja” spremuto al momento e fatto qualche acquisto sempre trattando il prezzo come ci ha insegnato il nostro Juan che a Merida era di casa.

Siamo quindi partiti alla volta di Chichen Itza.  Abbiamo capito il perchè è stato nominato tra le sette meraviglie del mondo, con la sua imponente piramide di Kukulkan, il campo del gioco della “pelota” e l’osservatorio astronomico. Prima di pranzare un’altra visita fuori programma, il cenote Ikkil dove abbiamo fatto un bel bagno rinfrescante.

Nel pomeriggio il nostro viaggio è proseguito per Playa del Carmen, contentissimi di un’esperienza davvero unica e al tempo stesso con un pizzico di malinconia per “lasciare” i nostri compagni di viaggio. Il tour era finito, ma cominciava un’altra settimana di relax e non solo. Siamo stati accompagnati all’hotel Illusion di Playa del Carmen.

 RELAX A PLAYA DEL CARMEN. 

L’hotel Illusion è stata un’ottima scelta per la posizione, infatti è a pochi passi dal mare e in pieno centro, ma anche per la professionalità di tutti coloro che lavorano nella struttura, dalla reception al concierge, dai facchini ai camerieri. La gestione è italiana e credo abbiano altri hotel sempre a Playa del Carmen e in un’isola che si chiama Holbox. I primi due giorni li abbiamo trascorsi in pieno relax, cercando di conoscere un po’ Playa del Carmen, con la sua movimentata Quinta Avenida piena di negozietti, ristorantini e locali, le spiagge e il mare!

Abbiamo finalmente conosciuto Livio e i ragazzi dell’agenzia Moonlight Travel!

Non potevamo che raccontare la nostra splendida esperienza e ringraziarli.

Ancora avevamo voglia di conoscere altri posti e affidarci a loro dati gli ottimi risultati. Abbiamo così deciso di fare altri due tour, il primo a Tulum e Cobà, il secondo a una riserva naturale che si chiama Sian Ka’an. Ci hanno inoltre suggerito posti dove andare a mangiare e spiagge vicine. Insomma, sono stati un po’ il nostro punto di riferimento.

COBÂ / CENOTE / TULUM

Alle 7 e 30 di mattina sono venuti a prenderci. Dal momento che l’hotel si trova in una zona pedonale il pulmino con la guida Ramon ci ha aspettato in una strada parallela.  Devo ammettere che anche questa guida si è rivelata essere molto preparata dando spiegazioni esaurienti e cercando di creare un buon feeling con gli altri partecipanti. In totale eravamo 10 persone, tutti quanti italiani. Dopo circa un paio d’ore siamo arrivati a Cobà, un sito archeologico molto interessante. Incluso nel programma c’era la possibilità di prendere la bicicletta ed è stato molto carino pedalare tra le rovine e arrivare a Nohoch Mul, la piramide più alta dello Yucatan. È stato pesante, ma siamo saliti! Davvero emozionante vedere dall’alto tutta la natura e scorgere parte della vicina laguna.

Da Cobà siamo andati in un cenote vicino. Avevamo già avuto la possibilità di vederne uno vicino chichen itza, ma questo (non ho appuntato il nome) era ancora più bello. Una grotta di stalattiti e stalagmiti che si specchiavano in un’acqua limpida e cristallina. È stato rilassante poter fare il bagno in queste acque fresche.

Siamo quindi andati in una spiaggia fantastica di Tulum in un ristorante/beach club che si chiama Ziggy beach; ci siamo fatti il bagno, abbiamo pranzato e poi siamo andati al sito archeologico di Tulum, l’unico che ha resti direttamente sul mare. Nel tardo pomeriggio siamo tornati in albergo. 

 PLAYA DEL CARMEN

La mattina siamo andati in spiaggia al Mamita’s, la giornata era favolosa e i colori del mare da lasciarci a bocca aperta. Avevamo solo voglia di prendere tanto sole e stare in acqua. Nel pomeriggio invece abbiamo fatto qualche acquisto sulla Quinta Avenida.

 SIAN KAAN

Non poteva finire nel modo migliore la vacanza. Un tour di avventura nella biosfera di Sian Ka’an, una riserva dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Abbiamo ritrovato i nostri compagni del tour e con la nostra guida abbiamo trascorso una giornata indimenticabile.  Si passa tutta la zona di Tulum e si arriva in una località che si chiama Boca Paila, da lì si fanno una quarantina di km in una stradina sterrata in mezzo alla selva che nei punti in cui è meno fitta ci da la possibilità di vedere delle spiagge vergini e un mare incredibile. La strada ci fa ballare un po’, in alcuni punti bisogna andare pianissimo; Enza, la nostra guida ci spiega che la legislazione locale non permette asfaltare la strada per essere una Riserva protetta. Il percorso è un po’ pesante, ma ci viene ripagato dalla bellezza dei luoghi.

Arriviamo a Punta Allen, paesino di pescatori che sembra essersi fermato nel tempo. Da lì prendiamo delle piccole imbarcazioni per fare un bel giro della laguna e passare dall’altro lato nel mare. Siamo stati fortunati perchè abbiamo visto una tartaruga e subito dopo due delfini si sono avvicinati alla nostra barca. Abbiamo quindi fatto una mezz’ora di snorkeling e poi siamo stati in un posto che viene soprannominato la piscina naturale. Non avevo mai visto dei colori così, un’acqua tiepida e una spiaggia bianchissima.  È stato il brindisi di Tequila che mi ricorderò di più!

Siamo quindi andati a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia, un bel piatto di pesce, con riso, pomodori, purè di patate e l’immancabile “purè” di fagioli. Il tutto accompagnato con le ormai famose “tortillas” di mais. Abbiamo fatto una siesta sulle amache che avevamo a disposizione sotto le palme quindi un giro a Punta Allen e poi di nuovo il pulmino per tornare a Playa del Carmen.

Una giornata fantastica!

  Aeroporto di CANCUN

La mattina l’abbiamo dedicata ancora al mare.  Non volevamo perdere nessun briciolo di vacanza rimasta. L’ultimo cocco sulla spiaggia, ultimo bagno e poi di corsa a fare i bagagli. Il nostro transfer è venuto a prenderci puntuale alle 14:00. In aeroporto c’era Jorge, lo stesso ragazzo che c’era venuto a prendere al nostro arrivo. Sempre sorridente e educato. Ci ha aiutato nelle pratiche del check in e abbiamo chiacchierato un po’ della nostra vacanza, indimenticabile!

Anche al ritorno abbiamo avuto la fortuna di essere arrivati a Milano Malpensa in perfetto orario.

 

 Considerazioni Finali:

IL nostro viaggio in Messico è stato sicuramente tra i più belli che abbiamo fatto fino ad ora e stiamo già pensando di tornare e vedere un’altra zona, magari la parte centrale che pare sia altrettanto interessante.

È stato organizzato tutto in maniera eccellente. La loro professionalità l’abbiamo vista ogni giorno attraverso le loro guide, gli hotel proposti, le visite, i mezzi di trasporto e un’assistenza costante.

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