RACCONTO
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Sabato, 29 Novembre 2014

India mia

Dopo tanto tempo che volevamo venire in India eccoci qui con biglietto di sola andata :-P

il mio non e' esattamente un racconto lineare di viaggio, sono degli estratti continui delle mie impressioni e riflessioni in quanto stiamo ancora viaggiando e aggiorno sempre.

La partenza e' stata a Cochin per 5 giorni e ora siamo a Kannur per un corso di ayurveda...non abbiamo programmi, viviamo giorno per giorno.

ARTICOLO DI

laura1988

Camminando x la strada il mondo si spalanca. Abbiamo visitato la sinagoga di Cochi grande e ariosa dove la mente scrive  domande sui muri, dove si pone inevitabilmente davanti la tragedia dell'olocausto che nel 1500 quando fu edificata la  sinagoga già aveva cominciato a spargere vittime sul popolo ebreo. Moltissimi gli indiani curiosi entrati a visitarla, così distante dal loro credo  altrettanto tragicamente complicata da capire. Più avanti c'è il Dutch Palace dove sono raccolti dei quadri della famiglia reale all'epoca del maharaja, dove il re e la sua famiglia erano vergognosamente ricchi e indifferenti alla povertà che c era attorno al loro Palazzo. L'opulenza e la ricchezza che ristagnano, in un contesto così povero, tanto da sembrare stucchevoli. Le pitture alle pareti sono bellissime ma anche un po' inquietanti guardando la mimica delle facce del pantheon indù dipinte. In un'altra strada c'è il tempio jainista che però è chiuso e anche la moschea ordinata e silenziosa se non fosse x quel canto così suadente del richiamo alla preghiera che suona cantilenante come il vento  che si è appena alzato. È sorprendente vedere come più culture possano andare d'accordo in uno stesso contesto ma questo fa capire che siamo noi persone a determinare un cambiamento è non le circostanze. 
In città intanto i lavori della metropolitana continuano a rilento e un uomo si lava le mani sporche dentro una pozzanghera del cantiere, facendoci pensare che non è così importante se non teniamo sempre un'amuchina in borsetta, facendoci pensare che dopotutto l'igiene è veramente questione di punti di vista :-) 
Ebbene si può vivere anche dimenticando di truccarsi o di essere eleganti io l'ho imparato stando qui, non ci fa caso nessuno qui se non sei perfetta o se vesti alla moda, qui ti salutano tutti indipendentemente da che faccia hai, vedi donne che vivono in mezzo ai rifiuti ma non perdono mai quella speciale raffinatezza nel drappeggiarsi il velo sulla testa o avere le mani dipinte di henne,sempre profumati sono questi indiani abbiamo potuto notarlo in diverse occasioni. I profumi che vendono qui poi hanno delle confezioni degne di una fiaba orientale, le fragranze inebrianti ti immergono in un'altra dimensione, dimenticando x un attimo l'odore misto di smog, tè e spezie avvertito poco prima, sebbene non sia comunque fastidioso, anzi di odori molesti ne abbiamo sentiti ben pochi finora. Ed ecco che si ribalta il concetto di povertà e miseria...Qui hanno la povertà...in Europa abbiamo la miseria...che però non è data dalla mancanza di benessere ma dalla sua spesso ingombrante e sfacciata presenza. Mi piace questo aforisma che ha fatto sorridere anche la nostra proprietaria Beena: gli occidentali hanno l'orologio gli orientali hanno il tempo, merce ben più preziosa e rara di tutti i Rolex che si hanno al polso! 


...Siamo appena tornati da un giro molto lungo o forse così sembra a noi che non siamo abituati all'anarchia totale x strada alle persone che ti fermano a ogni angolo x venderti qualcosa alla povertà che si respira ovunque con le fogne aperte gli animali magrissimi x strada ma comunque le persone sono sempre pronte al sorriso. Abbiamo donato delle bottiglie d'acqua a uomini che lavoravano sul tetto col sole cocente e a un anziano che dormiva sotto un albero,ma questa già sapevo fosse l'India però mi fa male vedere tanta miseria quando noi possiamo permetterci di sprecare qui l'acqua la puoi bere solo in bottiglia persino quando ti lavi i denti noi invece la buttiamo lasciandola sgorgare liberamente dalle fontane. Qui i fili della corrente ti penzolano sulla testa qui lasciano gli animali morti sui marciapiedi qui non esiste nemmeno un cestino della spazzatura ma si formano le montagne x strada e tutto ciò convive vicino a palazzi lussuosi,concessionarie di auto straniere,centri commerciali con ogni bene, poi in parte le baracche con le discariche ora capisco il perché di così tanti corvi liberi che non tacciono mai! Però sono qui e voglio vedere l'India che non è come quella dei film sebbene le donne normali è vero che assomigliano tutte a principesse, che le chiese convivono vicino a statue indù e tutto sa di irrimediabilmente impossibile e irrisolvibile e noi stiamo a lamentarci nelle nostre esistenze scontate come i saldi di fine anno...vabe c'e' bisogno di vedere molte cose x capire e comunque cambiano i pensieri e gli sguardi e così cancelliamo la presunzione di voler sapere tutto! E intanto il muezzin ha smesso di cantare e un gatto ha iniziato a cantare lui disperato...namaste a tutti!!!


I corvi neri trovano sempre da mangiare,volano sui rami delle palme con qualche pezzo di cibo nel becco. Ai gatti e i cani magrissimi invece non resta che dormire x dimenticare i morsi della fame. Il sole va e viene e sale un profumo forte di spezie che accarezza il naso. Le noci di cocco strabordano dalle palme e il tempo si è fermato. Il verde della foresta che qui c' era si mescola con i tetti grigi e lo stridere delle auto mentre sari coloratissimi inondano la strada. Non ci sono bugie, non esistono mezze misure, tutto è evidente davanti agli occhi anche quando preferiresti non vedere. Tutto ha un suo ritmo e lascia un odore o un suono dietro di sé. Cos'è che ha senso e cosa no? Forse il corriere frenetico che gli orientali non conoscono? Forse arrivare a sera senza vedere nemmeno un sorriso troppo occupati a guardare da una finestra stretta che chiamiamo coscienza? Ora si eleva una voce che canta le lodi a qualche dio e le domande si spengono in una tazza di chai o nel fumo denso di un incenso che sale lento e sento che tutto questo è solo l'inizio...
E ora un gallo ha iniziato a cantare insistente reclamando anche lui il proprio posto nel mondo


Oggi abbiamo fatto una gita sul fiume, bellissima e selvaggia, abbiamo visto come vive la gente nelle capanne, in quella povertà che non è esattamente frutto del fato, ma che semplicemente è frutto delle priorità. Tutti hanno la televisione e il cellulare ma magari hanno le galline che entrano in casa, fango al posto del giardino, si lavano nel fiume e vivono sul fiume, è la loro casa. Però ho visto donne zappare sotto il sole cocente che sorridevano e salutavano con la mano, abbiamo mangiato sopra una foglia di palma del riso e della verdura piccantissima cotta nelle pentole lavate nel fiume, il piccante credo aiuti a disinfettare anche :-) abbiamo visto i loro occhi scrutarci curiosi in una civiltà tanto lontana ma interessante come loro vedono la nostra. I bambini poi hanno sguardi bellissimi, le bambine sono già truccate secondo l'usanza indù, regna una pace immensa che fa scordare completamente i clacson della città, così disordinata,piena di buche,puzzolente... ma vera! L'India non è artefatta x il turista,non si veste a festa solo perché si possa apprezzare di più. L'India ho capito che o la mai o la odi da subito, magari ci vuole del tempo x capirlo però vedi che non è una bella attrice truccata che ammicca su un cartellone pubblicitario ma la contadina che trasporta sabbia pesantissima sulla testa, è la ragazza che corre accaldata x riuscire a prendere il pulmino x andare a scuola, è la madre che allatta il suo bambino ai bordi della strada...è tutto ciò che a prima a vista pare modesto, senza fascino,salvo poi scoprire che brilla di luce propria. È come lo spettacolo dei kathakkali che non sempre riesci a cogliere il significato nascosto, ma comunque ha qualche emozione da donarti.
Si pensa sempre che il diverso e lo straniero siano li pronti x fregarci, partiamo con un chilo di pregiudizi x poi trovarci con un chilo in meno di polvere sugli occhi ma molta di più sulle scarpe tanto avremo camminato x queste strade assolate che senza pietà frustano di sudore la fronte e la schiena. Se ci si sofferma oltre le porte rotte e i cancelli divelti di qualche abitazione, si vede la vita che scorre nelle vene di questa terra, scorre x le strade non dietro muri freddi, scorre lungo i fiumi color del fango, tra le gocce di pioggia battente al calar della sera quando i fulmini pare di toccarli e di sentirne il brivido. Il diverso e lo sconosciuto fanno paura è vero, ci si barrica dietro le solite credenze, impregnate di luoghi comuni, si diffida, ma questo è anche normale, finché ti ritrovi a salutare quasi tutta la gente che hai conosciuto solo da qualche giorno :-) contraddizioni e incoerenza che dopotutto nella giusta dose fanno nascere la pura curiosità e accantonano le idee sbagliate.


X pranzo eravamo seduti in un piccolo ristorantino cui siamo soliti andare e si è seduta fuori x terra una signora molto povera e ho meditato quando ci guardava sul fatto che noi siamo esattamente uguali a lei eppure noi eravamo seduti al tavolo col cibo mentre lei allungava la mano ai passanti e nessuno la degnava di uno sguardo. È così triste pensare a quanta solitudine attanaglia le nostre vite, così presi alla rincorsa del benessere che non capiamo quanto sia importante avere i negozi fuori casa, qui è una continua corsa a procacciarsi il cibo perché il supermarket è uno e non vicino e poi sono tutte baracche spesso puzzolenti in cui non sempre trovi quel che ti serve, ma questa è davvero l'India non è una fantasia, è la strada come si presenta, con le sue innumerevoli buche e le sue donne curiose che si coprono il capo col ve lo, i suoi risciò che fanno lo slalom tra le auto,la gente che ti guarda e non abbassa mai lo sguardo perché vogliono capire qualcosa di te, vogliono capire perché sei vestito diverso da loro, perché sei nato nella cosiddetta parte fortunata del mondo, a volte mi sembra che i loro occhi sia questo che chiedono, e si sovraffollano le domande che vengono cancellate dal solito irrinunciabile sorriso, non puoi far finta di niente, è troppo bella la sensazione di lasciare qualcosa con un gesto x noi insignificante mentre a loro cambia la giornata. Loro,la gente di strada non ne sa nulla di ayurveda vive nella sporcizia e si siede in mezzo, le discipline orientali sono fatte x noi occidentali x darci da mangiare le curiosità che sono appannaggio di chi se le può permettere, per metterle in pratica in qualche centro di lusso in cui saranno solo inevitabilmente gente ricca ad entrarvi. Che gliene frega allo storpio accasciato alla stazione della cultura indiana?? Che gliene frega alla donna che chiede latte x il suo bambino di che ore sono, se cambia il tempo, se dobbiamo correre a un appuntamento..la vita è una sola finestra che si affaccia su mondi differenti e spesso non basta a se stessa perché si vorrebbe aver più tempo,specialmente x stare con chi si ama, quanti sono i saluti che abbiamo fatto ultimamente???tantissimi, probabilmente lasciando dietro qualche lacrima e inghiottendone noi a nostra volta ma se non proviamo,sentiamo che manca qualcosa,un tassello di vita che con l'andar del tempo formerà il rimpianto e quindi si viaggia si conosce si saluta una realtà e se ne scopre un'altra, si stringono mani soprattutto si intrecciano cuori, nelle vicissitudini di tutti e nell'esistenza di ognuno,legami indissolubili che cavalcano lo stesso destino solo vestito con abiti diversi. Un pensiero alato giunge al vostro animo stringendovi tutti al mio cuore.

Nel brevissimo giro della mattinata sotto un sole cocente e una doccia di sudore, abbiamo fatto una piccola spesa di verdure perché qui propongono tutte cose fritte che non sono x niente sane dunque ci tocca arrangiarci nei giorni in cui non andiamo a pranzo in paese. Sembra tutto così scontato quando si vive a casa propria si hanno tutte le comodità, quando e dove vuoi hai ogni tipo di negozio, il cibo sano lo trovi ancora ma qui ogni cosa ha dentro l'olio da palma, piena di zuccheri raffinati, qui se sei donna non ti vesti come ti pare e tantomeno vai in spiaggia da sola. È una gran scocciatura ma oggi con le altre donne andiamo e facciamo il bagno! Ci mancherebbe!!!gli uomini non essendo abituati mangiano con gli occhi però sono loro a dover avere la mentalità più aperta e non le donne che devono subire la sottomissione. Mi piacerebbe che anche la donna fosse libera in ogni parte del mondo come da noi. Fortunatamente qui sono già più aperti però è proprio vero che ti accorgi del valore delle cose quando non puoi farle,dirle,averle. Siamo così presuntuosi...mi accorgo del valore di poter girare in paese da sola senza mille occhi addosso come qui, devo solo attraversare la strada e ho il mare ma poi che faccio? È tanto il disagio di camminare e sentire mille occhi puntati specialmente quando i maschi sono in gruppo. Magari non succede niente ma quale donna si inoltra sola nel mare in costume sapendo???la libertà gente cara è TUTTO!!!!!!si è vero che qui sono curiosi vedendo i turisti ma gli uomini quando vedono una turista, non smettono più di guardarla anche se è assieme a un uomo. Mai insomma stare da sole. Noi in Europa se abbiamo caldo abbiamo una marea di vestiti corti,qui hai i pantaloni leggeri ma lunghi, la maglietta deve essere rigorosamente a manica corta perché sennò meglio ti compri uno scialle! Insomma abbiamo la libertà ma non sappiamo di averla, non siamo costrette a girare velate ma non ci rendiamo conto di quanto costa una piccola proibizione come non poter stare in strada da sole,x un uomo cambia poco ma x noi donne significa tutto

Girovagando x la vita si vedono una marea di casi umani e di casi apparentemente irrisolvibili se non che noti subito che esistono diverse modalità che potrebbero essere equilibrate senza nulla togliere a nessuno. Continuo a vedere quella vecchina che carica il suo sacco di stracci sulle spalle, magrissima, che si aggira x strada a sedersi fuori dai ristoranti sperando in un elemosina che non arriva, vedo poi però risciò carichi di bambini paffuti con la loro bella divisa scolastica linda e profumata, all'angolo della strada ce il solito signore che guarda la strada polverosa in compagnia di un cane sdraiato accanto. La polvere dell'India...infinita come il mare, così come i pullman che schivano le pozzanghere x non lavare i passanti, le ingiustizie che hanno odore di sapone, in una casa lussuosa nascosta da un cancello altissimo con dei cocci di vetro infilati nel muro x evitare i malintenzionati. Troppe sono le differenze e sinceramente sono stufa di sentir dire che è sempre andata così, SI VUOLE CHE VADA COSI!!!! Perché a quanto so noi in Europa non abbiamo di questi problemi, tanto meno i continui blackout durante la giornata, o la mancanza d'acqua che ci costringe a caricare la lavatrice coi secchi, facendo tutto a mano, manca solo la manovella e poi stiamo al massimo. I servizi mancano completamente, non si può nemmeno gettare la carta igienica nel wc perché si intasa, i fazzoletti non esistono, gli uomini si soffiano il naso x strada e poi si asciugano nella loro veste. Le stesse mani che vi danno i soldi spesso sono quelle che prendono senza guanti pure il vostro cibo che ordinate. Ma quali vaccinazioni????ti fai gli anticorpi. I bicchieri si lavano con acqua velocemente senza detersivo e quasi sempre hanno residui precedenti ma bevi dall'altro lato o ti porti la bottiglietta, e se ti servono tovaglioli e carta igienica...x i primi carta d giornale x la seconda...portala da casa è assente ovunque oppure ti lavi con il piccolo rubinetto che ogni bagno ha...tutto fa brodo no?? Mi rendo conto vedendo ciò, che noi non solo abbiamo TUTTO ma anche di più. Non si bada qui a tanti fronzoli ma almeno i camerieri che ti servono al ristorante o le persone x strada sorridono. Tutti suonano il clacson ma nessuno ti manda a quel paese, ce ordine pure nell'anarchia, passa x primo x strada chi suona più forte il clacson i segnali stradali o le direzioni e i semafori non esistono, almeno in questa città. E non si vive lo stesso?le serrande dei negozi sono alzate tute le mattine, si lavora talvolta seduti x terra e si lavora poco perché fa un gran caldo. Sembra la cornice di un film mai finito o completato. È tutto li in attesa di qualcuno che accenda i riflettori x dire ah si c'è anche l'India! In attesa di quel treno che non ha i finestrini ma grossi ventilatori al soffitto, in attesa del battello su cui fare conoscenze inaspettate, in attesa di un nuovo ticchettio dell'orologio x capire se tutto scorre o si è fermato come l'acqua marrone di certe fognature,che sono a cielo aperto e le mosche non si contano. La pulizia non è esattamente una priorità ma altre cose si, e pensate che conosco gente che non esce di casa senza camicia stirata...Qui ti metti la prima cosa che capita spesso con qualche buco...è così strano?!...Non lo è più di questo temporale serale che sempre puntuale ci rinfresca la testa e lava via la sporcizia dalla strada e dall'anima indifferente.



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