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Giovedì, 28 Ottobre 2010

Diario delle vacanze di Pilar Lorena Lozano

Questo è il diario del viaggio Guatemala e Belize con bambini fatto nell'estate 2010 ed è stato scritto... da una delle bambine partecipanti: Pilar, 11 anni.

ARTICOLO DI

Vagabondo0



Calle del Arco (Via dell’Arco) - Antigua

Lago Atitlan

Mercato di Chichicastenango

Rio Dulce



Questo è il diario del viaggio Guatemala e Belize con bambini fatto nell'estate 2010 ed è stato scritto... da una delle bambine partecipanti: Pilar, 11 anni per un compito di scuola. La maestra le ha dato un ottimo voto... e anche noi!

6/08/2010
Partenza per il Guatemala, visita di Antigua e partenza per Panajachel.

Ieri sono partita per il Guatemala con mia mamma e una famiglia ed è stato un viaggio molto lungo e faticoso. Per la prima notte abbiamo alloggiato ad Antigua, una città del Guatemala. Dopo essermi riposata, oggi siamo andati in un ristorante a fare colazione. La tipica colazione guatemalteca comprende uova strapazzate, deliziosi fagioli neri e tortillas.
Poi sono andata a visitare Antigua e mi è sembrata abbastanza bella. Abbiamo visto il "Parque Central" (la piazza principale), vari edifici come la "catedral", la "Merced" e il convento di San Francisco (dove c’era la tomba di "hermano Pedro"). Mi sono dimenticata di dire che in Guatemala si parla spagnolo.
Nel pomeriggio siamo partiti da Antigua a Panajachel e qui abbiamo fatto un giretto per la città. Dopo una giornata piena, adesso finalmente vado a dormire, cercando di abituarmi al fuso orario (8 ore di differenza).

8/08/2010
Gita sul lago Atitlan, il mercato di Chichicastenango e ritorno ad Antigua

Ieri abbiamo preso una barchetta e siamo andati a fare una gitina sul lago Atitlan, e durante il tragitto ci siamo fermati in tre paesini: San Marcos, San Pedro e Santiago. Il più carino era Santiago, perché qui c’è una divinità (un esempio del sincretismo) che si chiama Maximon e a lui vengono offerti soldi, sigari e rum, perché si pensa che sia ancora vivo. I guatemaltechi avevano vestiti tradizionali ed erano i discendenti dei Maya.
Dopo Santiago siamo tornati indietro a Panajachel e pioveva tantissimo, visto che è la stagione delle piogge.
Oggi siamo andati al mercato di Chichicastenango a fare un po’ di spese. Tutto era fatto a mano e c’erano coloratissime stoffe. Ho anche assaggiato un nuovo frutto al mercato della frutta e della verdura: il litchi. Poi abbiamo visto un rituale maya e dopo abbiamo fatto visita al cimitero. In Guatemala le tombe sono tutte in superficie e quindi è impossibile non calpestarle. Dopo aver mangiato (avevo fame!!) siamo tornati al pulmino e dopo un lungo viaggio stancante siamo tornati ad Antigua.

10/08/2010
Quirigua, gita su Rio Dulce e partenza per la Finca Ixobel.

Ieri siamo andati al sito Maya di Quiriguà e abbiamo visto delle steli enormi. I maya come moneta usavano il cacao, ma se si trovava una piuma di Quetzal (un uccello coloratissimo simbolo del Guatemala) si diventava subito ricchi.
Poi sono andata a Rio Dulce e oggi abbiamo attraversato tutto il fiume fino ad arrivare a Livingston. Ma prima abbiamo fatto una tappa ad Aguas Calientes. Qui ho visitato una grotta naturale molto bella. Dopo abbiamo fatto colazione e il bagno nel Rio Dulce. L’acqua era molto rilassante, perché da una parte era fredda e dell’altra parte era calda.
Poi siamo andati a Livingston, dove mi sono fatta fare le treccine. Faceva un po’ male ma come dice il detto "Per belle apparire, bisogna soffrire". Poi, finalmente, siamo tornati a Rio Dulce (è sia un Rio che una città) abbiamo preso l’auto e siamo andati alla Finca Ixobel, dove domani monterò un cavallo.

14/08/2010
Tikal, Cayo Caulker e giornata di snorkeling

La cavalcata a cavallo è stata bellissima e, naturalmente, ho dovuto trascinare mia madre per due ore in una passeggiata a cavallo dove si galoppava! Poverina, dopo le faceva tanto male la schiena. Dopo questa esperienza ho fatto il bagno in una laguna che lì usavano come piscina.
Il mattino dopo ci siamo svegliati alle 5:30 per andare a Tikal, un sito maya con tantissimi templi maya. C’erano anche tanti animali come scimmie ragno, procioni, tassi e tanti insetti. Ma i più belli erano i pappagallini, di cui ho preso una piuma.

Ho fatto anche il disegno del primo tempio, il tempio del giaguaro.

Dopo la gita abbiamo dormito a Flores e il giorno dopo, di buona lena, siamo partiti per il Belize, dove si parla inglese. Belize City è pericolosa e quindi abbiamo preso la barca per andare in un’isoletta, Caye Caulker. Qui fa molto caldo e quindi si sta tutto il giorno al mare. Però oggi, solo io e mia mamma abbiamo fatto un giorno di snorkeling. Siamo partite alle 10:30 con la barca (naturalmente provviste di maschera, pinne e boccaglio) e abbiamo fatto 4 tappe. La prima era un posto in mezzo al mare dove c’erano gli squaletti e le razze; poi abbiamo visto pesci in una riserva; la terza tappa erano i lamantini e la quarta era il giardino di corallo. Era tutto stupendo e alla fine abbiamo visto due lamantini (per fortuna).

22/08/2010
Laguna Lachua, Coban, Semuc Champey, Biotopo del Quetzal, il vulcano Pacaya e partenza per Monterrico

Dopo il Belize siamo tornati a Flores per poi andare alla Laguna Lachua. E’ un posto stupendo dove ci sono alloggi e una cucina. Infatti là non ci sono negozi e quindi bisogna portarsi tanta acqua e tanto cibo da cucinare. Poi c’è una laguna dove fare il bagno, ma solo fino alle 9 di sera, se no i coccodrilli fanno una buona cena.
Dopo un giorno e due notti siamo andati a Coban. E’ una città abbastanza carina, ma non mi è piaciuta molto.
Dopo Coban siamo andati a Semuc Champey a nuotare in pozze d’acqua formate da un’acqua limpidissima grazie alla presenza di pietra calcare. Poi, in giornata, siamo andati al Biotopo del Quetzal dove, per fortuna, ne abbiamo visti alcuni. I Quetzal sono degli uccelli di vari colori con la coda lunghissima nella stagione degli amori (naturalmente la femmina è un po’ più brutta del maschio). Il Quetzal è anche il nome della moneta del Guatemala. Questo uccello se viene messo in gabbia muore subito. Il biotopo era bello, ma dovevamo partire per tornare ad Antigua.
Ho dormito lì e il mattino dopo siamo saliti sul vulcano pacaya a cavallo. Ho anche cucinato i mashmellow!! Dopo la scalata e la discesa siamo partiti per Monterrico dove sono ora.

26/08/2010
Il tortugario e il salvataggio delle uova di tartaruga

Oggi siamo andati a fare un giro per Monterrico, ma stamattina siamo andati su una barchetta a fare un giro per le mangrovie. Era bellissimo e ho visto un nido d’oca e un piccolo uccello che è stato abbandonato per via della piena del canale.
Dopo questa bella esperienza ho avuto una giornata che, per me, è stata rilassante. Mi sono messa a mollo in piscina, come una lucertola, ho visto l’oceano, ho mangiato in un posto dove ci hanno messo 2 ore per portare il pranzo (in Guatemala bisogna almeno aspettare sempre 1 ora prima di mangiare) e, dopo una bella doccia, siamo andati al tortugario.
Lì ho visto pesci preistorici, tartarughe di acqua dolce, iguane, caimani, una tartaruga di mare di un anno e mezzo, un museo di reperti di animali e un luogo dove si incubano le uova di tartaruga. Dopo il giro mia mamma ha anche prenotato un giro per la spiaggia quella sera per vedere le tartarughe che uscivano dal mare per deporre le uova. In tutta l’andata non ne abbiamo vista nessuna, ma al ritorno dei signori ne hanno trovata una. In Guatemala non c’è una legge che proibisce di prendere uova di tartaruga, infatti le prime persone che trovano le uova ne devono lasciare il 20% alla riserva e le altre le prendono e le vendono da bere, perché pensano che siano afrodisiache. Mia mamma continuava a dire che non è giusto e che i guatemaltechi devono troppa birra*. Alla fine mia mamma ha comprato tutte le uova e le ha date alla riserva. Faceva pena vedere quella povera tartaruga che deponeva le uova, e poi dietro il tipo che le raccoglieva facendovi un buco dietro. Alla fine la tartaruga ha creduto che ci fossero le uova e quindi ha coperto il buco. Io non volevo neanche guardare, mi faceva troppa pena!
Domani io e mamma andremo a incubare le uova al tortugario. Le uova, teoricamente, si schiuderanno fra 50 giorni, il 13 ottobre quindi. Per sfortuna tra qualche giorno devo tornare in Italia, purtroppo.
* nota della mamma. La battuta al nostro accompagnatore in realtà era che per avere un miglior rendimento sessuale sarebbe meglio non bere troppa birra prima di farlo invece di prendere le uova di tartaruga...


- La spiaggia di Monterrico sull’Oceano
- Benvenuti a Monterrico!!!
- Esempio di colazione con frullato al "Johnny’s Place"

28/0872010
Ritorno a casa

Oggi sono tornata a casa. Ho trovato Lucy (nota: la nostra gatta) che mi aspettava e sono stata molto felice di vederla. Mi sembra strano essere a casa dopo tre settimane in Guatemala. Mi è piaciuta molto questa vacanza; la gente sarà anche povera, ma i mercati e le strutture delle case mi sono piaciuti. Mi è piaciuto anche stare del tempo con mia mamma, perché dopo 2 settimane in Inghilterra da sola e 2 settimane in Grecia con papà, avevo bisogno di mia mamma. Mia mamma è una brava capogruppo e vorrei fare un viaggio con lei in Australia.

Altre foto del Guatemala


Vista di Antigua dal "Cerro de la Cruz" con mamma coniglietta

Ecco la piazza principale, "el parque central"

In questa chiesa si celebrano sia riti maya che riti cristiani

Qui siamo a Quirigua, su una scalinata, in posa per la foto

Questa è una stele che rappresenta Qaqtiliu, nemico di "Dieciocho conejos" ( diciotto conigli)

Questo è lo strumento musicale tipico: la Marimba.

Questa è Livingston dove una signora del luogo mi faceva le treccine (che male)

Tipica capanna del Rio Dulce.

Ecco la tremenda (per mia mamma) gita a cavallo.
Questo era il mio cavallo.

Questo è uno degli animali che abbiamo visto a Tikal. Era un’intera famiglia che cercava cibo.

Questa era la vista dal Tempio IV, Tikal.

Questa era l’attrezzatura per fare snorkeling.

Faceva un caldo terribile a Caye Caulker. In questa foto sono pronta per il mare.

In questa foto dovevamo prendere un lentissimo traghetto per attraversare il fiume.

Questo è il serpentone della laguna dietro la cucina che riposa. Di notte per andare in bagno controllavamo sempre se il serpente fosse ancora lì.

C’erano tante farfalle!!

Ecco la limpidissima laguna

Il sogno di mia mamma si è realizzato! Servire con il pentolone il cibo!

Questa è Semuc Champey. L’acqua era freddissima!

Questo è il Quetzal. Non è facile avere una bella foto del Quetzal.

Nella foto ci sono orchidee dell’orchideario.

Evviva! Un’altra passeggiata a cavallo sul vulcano Pacaya.

Qui sono io che faccio i mashmellow sul vulcano.
Faceva molto freddo, ma c’erano dei buchi da cui usciva vapore caldo.

Queste sono le piccole iguane del tortugario.

Ecco mentre bevo il buonissimo frullato del Johnny’s Place, il Papacito con latte.
   


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