RACCONTO
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Lunedì, 4 Maggio 2009

Dalla Transnistria con amore

3 giovani eroi hanno la brillante idea di partire alla volta di Odessa, località balneare Ucraina affacciata sul mar Nero, resa famosa dal celebre film "La corazzata Potiomkim" e divenuta immortale grazie all'ancor più celebre "Il secondo tragico Fantozzi".
Uno dei racconti vincitori del Concorso Storie Vagabonde 2009

ARTICOLO DI

Vagabondo0

Questo racconto e' uno dei cincitori del concorso Storie Vagabonde!
Ci sono 1000 euro in palio! Dal 22 Giugno 2009 potrai votare il vincitore ed assegnare il premio: se questo racconto ti è piaciuto, ricordatene!


Un racconto breve di Mauro Brignone, interpretato da (in ordine alfabetico): Maurizio Bevilacqua, Mauro Brignone, Alessandro Ziggiotti.

3 giovani eroi hanno la brillante idea di partire alla volta di Odessa, località balneare Ucraina affacciata sul mar Nero, resa famosa dal celebre film "La corazzata Potiomkim" e divenuta immortale grazie all'ancor più celebre "Il secondo tragico Fantozzi". Ciò che rende particolarmente brillante l'idea è la decisione di andare in macchina:2260 Km che non ci spaventavano,ma sarebbe stato meglio ci avessero spaventato.
Attraversiamo mezza Europa con tappa a Budapest,proseguiamo fino in Romania dove veniamo accolti da (auto)strade spaventose:buche profonde 30cm,asfalto a tratti e massi. Viaggiamo tutta la notte per uscire prima possibile dal paese. Arriviamo tra mille difficoltà in Moldavia. Le strade son forse peggio che in Romania. Con la mappa+itinerario di Viamichelin constatiamo che dobbiamo solo più attraversare una città, Tiraspol,e poi ci sarebbe stata la frontiera con l'Ucraina. Inaspettatamente però incontriamo la frontiera prima del previsto e prima di Tiraspol. Stupiti proseguiamo. Passiamo senza difficoltà la parte moldava. Dall'altra parte veniamo accolti da trincee di filo spinato,guardie uscite dall'immaginario sovietico cinematografico con kalashnikov puntati e al posto delle bandiere ucraine troviamo inquietanti vessilli rossoverdi con falce e martello!Eravamo finiti nella famigerata repubblica di TRANSNISTRIA!
Cos'è la repubblica di Transnistria? Quando l'URSS sparì e Ucraina e Moldavia ottennero l'indipendenza,la Russia perse il controllo su quelle zone ritenute strategiche. Dunque il KGB finanziò una finta rivolta indipendentista in Moldavia,fucilò chiunque avesse qualcosa da obiettare,e fondò l'autoproclamata repubblica di Transnistria non riconosciuta da alcuno stato e assente da qualunque mappa. La Moldavia non ha un esercito in grado di opporsi,l'Ucraina non si mette certo a fare la guerra alla Russia,la comunità internazionale se ne frega e dunque la Transnistria ha potuto consolidarsi per bene divenendo uno dei principali portifranchi europei per:traffico di armi,droga,organi e prostituzione. E' governata da un dittatore assoluto democraticamente eletto con,in alcune sezioni,il 103.6% dei voti. Ovviamente in uno stato che non esiste,le leggi se le inventa chiunque abbia una divisa e/o un'arma.

Alla frontiera la guardia ci parla solo in russo col kalashnikov in mano e alla fine ci chiede 50 euro per farci i visti. Paghiamo,ma non ci dà niente in mano né tanto meno ci fa un timbro sul passaporto. Proviamo a chiedere un"ticket"ma si mette a parlare con tono sufficientemente minaccioso e dunque ce ne andiamo ché non è educato discutere con uno col kalashnikov. Facciamo 10m e ci ferma la polizia che vuole 1 unità monetaria locale a testa. Possiamo pagare in euro?NO!Il cambio?NON C'E'!Si presenta quindi un problema,che alla fine risolviamo con 5€ a testa. Facciamo 200m ci ferma altra polizia:eccesso di velocità:20€.Vuoi contestare la multa?Si paga e via!Attraversiamo il paese,qui la povertà raggiunge il fondo e poi scava ancora,ma con le mani ché una pala costa! E'pomeriggio, siamo svegli da 32ore e digiuni. La lucidità comincia a venire meno. La paura sale!
(Siamo in un paese che non esiste. Non ci sono leggi. Non c'è ambasciata. Nessuno sa che siamo qui. Se foriamo siamo fottuti. Se si rompe l'auto siamo fottuti. Se uno arriva e ci spara siamo fottuti. Siamo fottuti)

Usciti dalla città incrociamo solo più qualche contadino coi buoi e pattuglie di soldati armati. Nessuno ci ferma o spara per fortuna. Arriviamo alla frontiera. Ci ferma un giovane,ci prende i passaporti e va da un vecchio più alto in grado,al vecchio sboccia un sorriso a 67denti e si sfrega le mani. Ci viene in contro: AH ITALIANSKI! MAFIA,COSANOSTRA! AH! PROBLEM! PROBLEM! Ci porta in uno stanzino seguiti da 2guardie con kalashnikov. BIG PROBLEM,NO VISA! No,abbiamo pagato 50€ al suo collega per i visti! WHERE? NO VISA! 2 POSSIBILITIES: STAY HERE OR PAY 150€. La decisione non fu difficile!Sfiniti e col portafoglio più leggero ma le mutande più pesanti,lasciamo la Transnistria e ci avviamo verso la barriera ucraina. Ci trattengono per 1ora forse in quanto unici occidentali a passare di lì. Siamo allo stremo delle forze. Arriviamo ad Odessa alle 18.Non troviamo nessun hotel libero,nessuno parla inglese,sembra non esistano camere o appartamenti in affitto. Il sole tramonta. Andiamo in stazione perché lì qualche opportunità si trova sempre,fosse anche solo quella di buttarci sotto un treno. Qui incontriamo Raissa,una donna-cannone che ci fa capire che poteva ospitarci a casa sua per 20€.La casa è un tugurio in un quartiere che sembra immerso in una realtà parallela,ma distrutti accettiamo l'offerta,mettiamo una pasta nello stomaco e andiamo a dormire. Il mattino ci svegliamo alle 10,gli organi interni sembra siano ancora tutti presenti,i bagagli ci sono,la casa non è ancora crollata. Ci alziamo e facciamo la conoscenza di un amico di Raissa che vive da lei:il simpatico Victor. Il simpatico Victor è un reduce dell'armata rossa che combatté la guerra in Afganistan tra l'81e l'88e che tiene a far sapere che non ha problemi a sgozzare la gente. Ci dice subito qual'era la sua professione e ci racconta che uccideva sgozzando o sparando col kalashnikov. Ci dice che doveva far attenzione ai bimbi perché esplodevano. Tutto ciò mentre facevamo colazione. Chiediamo un coltello per la nutella, non capisce, facciamo il gesto della spalmatura,lui:AH!KNIFE!e fa il gesto di aprire il ventre a uno. Ce ne porta 5con lame da 20cm.Però Victor è gentile e ci fa capire che noi,in quanto suoi ospiti,avremmo goduto di tutti i privilegi,potevamo prendere qualunque cosa,se avessimo avuto problemi con qualcuno bastava dirlo a lui(e lo avremmo trovato come pranzo il giorno dopo,penso).Vedendo i sogni di una vacanza normale dissolversi del tutto cadiamo in depressione. Decidiamo di fare un giro al mare. Victor si offre di accompagnarci in spiaggia e di fare da"security".In spiaggia si piazza seduto tre metri dietro noi immobile e muto. Siamo disperati. Maturiamo la decisione di svegliarci di buon ora il mattino seguente e di tornare indietro. Ma c'era ancora una cartuccia nel kalashnikov del destino. Torniamo a casa demoralizzati,il padrone dell'auto ri-esce con Victor per parcheggiare. Passano 5 min poi 10 poi 15 poi 30.Siamo preoccupati. Finalmente ritorna,pallido e con gli occhi di chi ha passato esperienze che avrebbe preferito evitare!Ci racconta che,uscito di casa,gli viene in mente che sarebbe stato meglio fare il pieno in previsione del viaggio del giorno successivo. Fa benzina poco lontano,poi riparte per tornare verso casa,quando,col simpatico Victor sempre a bordo,passa di fianco a una pattuglia della polizia. I poliziotti si voltano e smettendo di parlare e scrutano la macchina e suoi passeggeri. Victor inizia a dare di testa e sprona il mio amico a lanciarsi via a tutta velocità. Victor è agitatissimo,guida il malcapitato autista in uno slalom tremendo tra mille vicoli del quartiere. Lo sventurato torinese realizza di star scappando dalla polizia ucraina con a bordo un personaggio poco limpido e di essere uscito di casa senza portafoglio né patente né passaporto:costume,ciabatte e pochi spiccioli avanzati dal pieno. Carne morta. Grazie a Dio però la fuga va a buon fine.
Affranti troviamo le energie per un ultimo colpo di coda:decidiamo di andare a fare un giro in centro la sera. E qui la svolta. Scopriamo che una limitata zona della città è bellissima,piena di gente,turisti,locali,palazzi eleganti. Qui conosciamo due veneti che ci spiegano che ad Odessa,per una strana associazione logica,sono le agenzie matrimoniali che affittano appartamenti e ci danno l'indirizzo di una di queste. Illuminati da un tenue barlume di speranza decidiamo di passare in questa agenzia il giorno seguente concedendo un'ultima possibilità alla città di Odessa. Tutto ciò che ci era stato tolto ci viene restituito:troviamo un appartamento in pieno centro con tutti i comfort immaginabili!Inizia un'altra vacanza. Normale! Al ritorno ovviamente facciamo un altro itinerario 600km più lungo ma 10 ore più breve!

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