Articolo
racconto icon
Domenica, 1 Febbraio 2015

Comunità indigena

Quando ho deciso di partire per 3 mesi per fare volontariato e conoscere il paese, la destinazione scelta era il Costa Rica ma ho dovuto ripiegare sul Nicaragua perchè la fondazione con la quale ero in contatto non operava in Costa Rica, almeno non con i bambini ed io volevo fare un'esperienza con loro.
Mai scelta fu più azzeccata.
É stato amore acprima vista.
Con i suoi immumerevoli vulcani attivi e non, incantevoli lagune, grandissimi laghi, isolette abitate dove sembra si sia fermato il tempo, bellissime spiagge e meravigliosi tramonti, bus colorati e strapieni di persone, città coloniali e comunità indigene, canyon mozzafiato e riserve naturali, il Nicaragua è un paese checmi ha davvero stregata e ancora di più la sua gente, così umile e semplice da far venire i brividi...

ARTICOLO DI

ConnyIndia

 Ho perso un po di tempo a cercare una
 famiglia poco "turistica" all'interno di una piantagione di
 caffè che mi accogliesse e rendesse partecipe della loro
 attività quitidiana.Avendo ricevuto il contatto da
 Domenique sono andata sul sicuro ma mai e poi mai avrei
 immaginato di vivere questa esperienza in una comunità
 indigena...un sogno che si avvera.In verità inizia come un
 incubo..per arrivare in questa comunità che si chiama
 Laguna devi percorrere un tratto di strada sterrata in
 salita abbastanza stretto e un po` pericoloso. Il taxi con
 il quale siamo saliti ha fatto fatica..arrancava!! Il
 problema lo ha avuto un camion che stava scendendo pieno di
 persone...non si è capito se ha perso il controllo o se i
 freni non funzionavano bene, fatto sta che è finito contro
 un albero che ha evitato che finisse giù nel burrone. Solo
 che una ragazza si è spaventata ed ha pensato che saltare
 giù dal camion fosse meno pericoloso che finire contro un
 albero.
  Purtroppo non ha fatto i conti con la forza della caduta e
 con i sassi...ha perso la vita...Ecco, noi siamo passati nel
 momento in cui la ragazza era per terra piena di sangue e
 tutta la gente in mezzo al sentiero che ci guardava come per
 dire "portateci giù in paese". Non solo, la mia vicina di
 taxi si è messa ad urlare e piangere spaventandomi ancora
 di più. Ho cercato di calmarla ma dentro di me pensavo e a
 me chi mi tranquillizza????!Arrivati a casa di MAritza, il
 mio contatto, mi presenta a tutta la famiglia (genitori,
 sorelle e nipoti) e mi mette subito a mio agio dicendomi "
 c'è da tagliare la cipolla e le carote per fare il
 chilito". Le cipolle a me che le evito come la peste!!!!
 Aiuto!!!!!Mi guardo intorno e non so dove prendere le
 cose..anche perchè la cucina è buia, c`'è solo una porta
 ed una luce soffusa. Pareti, pentole e pure la radio sono
 tutte nere per la fuliggine perchè si cucina con il fuoco.
 L'acqua arriva solo al mattino e
  alla sera, quindi durante il giorno devi usare quella del
 secchio ed io ho delle serie difficoltà, soprattutto quando
 devo lavare le stoviglie, ne uso più del dovuto!!Non
 parliamo della doccia..inesistente. Quando arriva l'acqua
 devi riempirti un seccio ed avvisare la famiglia che ti vai
 a lavare così nessun uomo passa da lì perchè naturalmente
 è all'aperto...come lo è la toilette!!!Per fare pipì dove
 vuoi, l'importante è che la carta la butti nella
 pattumiera. Per il resto c'è una latrina ma il mio corpo.
 per i 4gg che ho vissuto lì, si è rifiutato di
 utilizzarla!!!
 La casa è circondata da tantisimi alberi e terra..è molto
 semplice..oltre alla cucina ci sono 2 stanze da letto che
 fungono pure come magazzino e un locale con delle sedie di
 plastica ed una televisione!!
 Maritza invee vive per conto suo con Omar, suo compagno e
 Inti, suo figlio in una palafitta ancora in fase di lavori
 in corso!Quando vado da lei vedo la sua camera da letto, un
 ufficio momentaneamente trasformato in camera da letto per
 John, un volontario californiano di 72ani!!!! Epoi un locale
 con un tavolo, una panca, un frigo, un piccolo bancone, una
 mensola e due finestre molto grandi senza vetri!! Per ora
 non solo la priorità di Maritza!!!!Non faccio in tempo a
 chiedermi dove dormiro' che Maritza mi dice che per la notte
 avrebbe messo per terra un materasso, proprio davanti alle
 finestre!!Menomale che mi danno un piumone perche' qui alla
 sera fa freddo e c'è sempre vento.
 Ma al mattino, quando mi sveglio, intorno alle 5:30/6, il
 panorama che vedo è meraviglioso.Il sole che sorge dietro
 alla montagna scalda subito il corpo e l'anima..ma non è la
 sola cosa a scaldarmi..so che può sembrare incredibile ma
 ho imparato a bere il caffè!!! Quindi John che si alza
 presto pure lui, lo prepara e poi ognuno con la sua tazzona
 di caffè bollente, si isola nel suo mondo ( io a scrivere
 il diario e lui a leggere) in attesa che la padrona di casa
 si svegli. Durante il giorno ne bevo altre di tazze di
 caffè 
 Naturalmente la casa della famiglia è operativa da ore
 perchè le donne si alzano alle 4.30 per fare tortillas. Io
 quando non c'è nulla da fare, passo il tempo con loro a
 chiacchierare ed a aiutare. Inutile dire che tutti i miei
 vestiti e me compresa puzzano di fumo!!! Ho provato a fare
 le tortillas e sono venute così rotonde che sembrava le
 facessi da una vita!
  Qui si mangia sempre riso e fagioli, pure a colazione ma
 essendo capitata durante le feste, ci sono state delle
 eccezioni.Il Natale non si festeggia ma la mamma di Maritza,
 dona Lucia, usa invitare tutti i bambini della comunità
 (una cinquantina) per regalargli un giorno diverso. Quindi
 da prima mattina hanno cucinato "l'indio viejo" che richiede
 tanto di quel lavoro che mi sono persa nei vari passaggi.
 Posso solo dire che è buonissimo e che ho provato a
 macinare l'impasto del mais che serviva appunto per questo
 piatto ed ho dovuto usare tutte e due le mani
  diventando lo zimbello delle donne perchè loro hanno una
 forza che nemmeno un uomo ha!!! 
 Con John e Maritza abbiamo preparato dei coni di carta, poi
 li abbiamo decorati e riempiti di caramelle.Poi abbiamo
 preparato dei sacchetti di plastica  con dentro il
 succo di frutta, qui il 90% delle persone quando è fuori
 casa lo deve così!!
 Una volta arrivati tutti i bambini, abbiamo dato inizio alle
 danze..Abbiamo iniziato con le "pinate", tipo albero della
 cuccagna dove i bambini si divertono sempre tantissimo.
 Dopodichè ho movimentato un po la situazione mettendomi a
 ballare e tutti ridevano perchè ero l'unica adulta....si fa
 per dire!!!!
 Poi c'è stata la gara di ballo ed il gioco della sedia...
 Una volta sfiniti abbiamo dato a ciascun bambino e pure alle
 mamme un piatto di indio viejo ed il loro sacchettino di
 fresco.
 Infine, prima di andarsene, gli abbiamo donato il loro cono
 di caramelle.
 La giornata è terminata nella stanza della televisione a
 vedere una serie tv con tutta la famiglia.
 Questo è stato il mio Natale..così semplice da far venire
 i brividi...
 A Santo Stefano invece, armata di stivali di gomma, maglia a
 manica lunga, cappello e poncho per la pioggia ( visto il
 cielo poco promettente), insieme a Dona Lucia, una nipote ed
 John, mi incammino verso la zona caffetalera e quando arrivo
 rimango un pò sorpresa perchè pensavo fosse tutto ordinato
 tipo le nostre vigne, invece è un caos unico!
 Ma non importa perchè quello che volevo fare è proprio
 raccogliere il caffè, quindi dopo essermi legata in vita un
 paniere, inizio a "cortar" caffè.
 Non è difficile, devi togliere un chicco per volta e vedere
 il recipiente riempirsi d rosso/verde è davvero un
 piacere.
 La cosa meno piacevole è stata quando ha iniziato a piovere
 ed abbiamo continuato a lavorare imperterriti sotto la
 pioggia.Maglia completamente bagnata nonostante il poncho
 perchè stai sempre con le braccia alzate, mani gelate e
 morale sotto i piedi.
 Mi chiedo come potesse non lamentarsi dona Lucia che era con
 delle ciabatte di plastica!! Sono donne davvero uniche
 queste della comunità, hanno forza fisica e mentale
 invidiabile, sono proprio delle toste!
 Ho legato molto con una sorella di Maritza, appena possibile
 stavo con lei per avere più informazioni possibili.
 Anche MAritza è una fonte di informazioni senza fondo, è
 una donna davvero speciale, oltre ad aver scoperto che è la
 presidente della comunità indigene del Nicaragua!!!!!
 Mi spiace solo non aver avuto più tempo per scoprire e
 partecipare ai loro riti, tipo quando nasce un bimbo, alla
 prima luna piena, glielo presentano perchè lo protegga e
 non lo faccia ammalare.
 Oltre non era proprio possibile stare perchè sono stata
 punta dalle pulci e sono allergica, quindi è stato molto ma
 molto complicato perchè il prurito è una cosa
 insopportabile e la tua mente pensa solo a grattarsi!!! Poi
 essendoci passata10anni fa in Messico, ero pienamente
 consapevole che la cosa poteva solo peggiorare..e non avevo
 alcun tipo di farmaco,
 Pulci a parte, è stata un'esperienza così intensa, forte,
 profonda ed unica che mai ringrazierò abbastanza il Cielo
 per questo dono inatteso
 Le persone sono così semplici ed umili che quasi ti senti
 in imbarazzo, però ti mettono cosi a tuo agio che ti senti
 a casa e fare la doccia e pipì all'aperto ti sembra la cosa
 più naturale delmondo.
 L'anno prossimo mi piacerebbe fare qui il mio
 volontariato...ma intanto torno in città a disinfettare e
 curare le mie punture e prepararmi per la prossima
 destinazione...la playa!!!

Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.