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Mercoledì, 16 Marzo 2011

Birmania (Myanmar), la terra delle pagode

Erano due-tre anni che sentivamo parlare del Myanmar da persone incontrate in viaggio, e tutti, non facevano altro che dirci che era un posto fantastico...

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Vagabondo0

foto di viaggio
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Erano due-tre anni che sentivamo parlare del Myanmar da persone incontrate in viaggio, e tutti, non facevano altro che dirci che era un posto fantastico, e uno dei paesi al mondo rimasti quasi incontaminati dalla globalizzazione, e ancora poco sfruttati dal turismo! Tutto questo aveva fatto crescere sempre di più la nostra curiosità, e voglia di viaggiare in questo paese! Ed ora eccoci qui a confermare tutto quello che di bello avevamo sentito dire su questo paese! Arriviamo qui dopo due mesi passati in India, e nonostante arriviamo a Yangon, la capitale e la città più città del paese, la tranquillità, la mancanza di caos, la pace x le strade ci fanno un effetto veramente stranissimo e rilassante! "The golden land" ecco come qualcuno ha chiamato il Myanmar, nome dovuto alla marea di Pagode e Templi dorati sparsi in tutto il paese, ma che riflette anche l’anima e la bellezza dei suoi abitanti! Nel Myanmar non si viaggia solo attraverso i luoghi, ma anche attraverso il tempo! Basta uscire da Yangon o Mandalay ( le due uniche vere e proprie "città" del paese ) , per fare un salto nel passato e attraversare villaggi di contadini e carri trainati da buoi, e paesaggi incontaminati dove ci si accorge della presenza dell’uomo solo avvistando qualche casetta fatta di argilla con il tetto di paglia e bambù!! La principale causa di questo esser rimasto indietro del paese, è dovuto all’isolamento culturale, commerciale, tecnologico che il Myanmar ha dovuto affrontare sin dagli anni 60, da quando cioè è iniziata una vera e propria dittatura, con relative stragi, e la prese del potere al governo dei militari, che ancora oggi comandano il paese nonostante le continue pressioni internazionali! Oggi è possibile visitare poco più di metà del paese con il normale visto turistico da 28 giorni, poi se si vuole viaggiare in luoghi fuori dal classico itinerario turistico consentito si devono spendere giorni, mesi, in pratiche burocratiche per ottenere permessi speciali. Comunque viaggiare nel paese non è assolutamente pericoloso, e l’isolamento che in parte ancora oggi mantiene, rende il Myanmar il paese più "vero", tra quelli del sud-est asiatico!

Yangoon
Arriviamo di sera a Yangoon e decidiamo che la mattina seguente lasceremo subito la capitale, per visitarla poi quando torneremo per prendere l’aereo per Bangkok. Cosi al risveglio dopo esserci informati andiamo a prendere qualche mezzo che ci porti a Bago,

Yangoon – BAGO 3-4 ore in pick-up ( furgoncino )
Per visitare i posti in Myanmar il modo migliore è affittare una bicicletta cosi trovata quella che fa al caso nostro iniziamo subito a visitare Bago, dove come nella maggior parte delle altre località in Myanmar le principali attrattive sono i monumenti buddisti quali pagode, templi, monasteri, statue.... A Bago si trova l’impressionante Shwemawdaw pagoda, che con il suo stupa centrale alto 114 metri è la pagoda più alta del paese! Rimaniamo impressionati dalla pulizia, dalla cura e dallo scintillare delle tante punte dorate degli stupa, e delle pareti dorate che si possono notare all’interno della pagoda ( che poi riscontreremo in tutte le altre )! Impressionante anche l’immensa statua di Buddha sdraiato, lunga 55 metri e alta 16, che si trova in un'altra pagoda in città! Da vedere anche i quattro Buddha seduti nella Kyaik Pun pagoda, e altre pagode ancora sparse nella bellissima campagna circostante!

Bago – Taungoo 7 ore in autobus
Sostiamo a Taungoo solo per spezzare l’altrimenti lunghissimo viaggio fino a Kalaw, nostra prox meta (in Myanmar ogni spostamento richiede molto più tempo del necessario a causa della scarsa presenza di buoni collegamenti tra le varie località e la scarsa presenza di starde asfaltate). La città non ha nulla in particolare da offrire.

Taungoo – Kalaw 12-13 ore tra pick-up e autobus
Da Taungoo a Kalaw facciamo la prima esperienza con le "bellissime" "confortevoli" strade birmane non asfaltate e piene di buche, cosi’ arriviamo a Kalaw distrutti, alle 2 di notte!!!! Dopo il meritato riposo, la mattina ci alziamo e fatta colazione diamo un occhiata alla città, carina e tranquilla, e cerchiamo di organizzarci per il vero motivo per cui i viaggiatori vengono a Kalaw: il trekking nelle montagne circostanti con i tanti villaggi di alcune minoranze etniche! Purtroppo siamo costretti ad abbandonare l’idea perché Laura si sente poco bene, e assolutamente non in condizione di affrontare un paio di giorni di trekking! Cosi lasciamo la cittadina con qualche rammarico!




Kalaw – Inle Lake 2 ore in autobus
Da Kalaw a Inle lake la strada scende tra bellissime vallate, e poi ci si ritrova tra le vie d’acqua di questo incantevole posto! Nyaungshwe è principalmente il luogo di appoggio per i visitatori di Inle Lake, ma anche una cittadina con delle belle Pagode e un bel mercato, insomma, con il lago a due passi un bel posto dove passare qualche giorno! Il lago Inle è uno dei posti più belli del mondo, e uno di quei luoghi dove il tempo si è fermato! Le sue calmissime acque riflettono le montagne circostanti, e l’escursione in barca di una giornata permette di visitare i tanti luoghi sacri che si trovano sugli isolotti nel lago, i mercati galleggianti, i giardini e gli orti galleggianti, e di vedere il modo di vivere dei vari gruppi etnici che vivono ancora oggi senza elettricità, nei tanti villaggi galleggianti sulle rive e al centro del lago, con le tipiche case costruite su palafitte di legno! Un posto che ti resta nel cuore!

Inle Lake – Mandalay 40 minuti in aereo
Visto che l’unico modo via terra di arrivare a Mandalay ci porterebbe a ripercorrere in parte la bruttissima strada che ci ha portati a Kalaw, decidiamo per una volta di optare per un mezzo decisamente più comodo, l’aereo, cosi cogliamo al volo l’occasione di un volo a 30 euro per raggiungere la seconda città più grande del paese. Mandalay è stata l’ultima capitale reale del Myanmar e ospita ancora il bel palazzo reale situato al centro di un parco con mura fortificate e delle fosse riempite d’acqua che ne circondano i quattro lati. La salita sulla Mandalay hill, con le scalinate piene di bancarelle, statue e luoghi di culto e preghiera, offre dalla cima una bella visuale sulle colline intorno alla città, e dei campi coltivati delle campagne! Un paio di bellissimi monasteri di legno, quello Shwenandaw e quello Shwe In Bin e le onnipresenti Pagode d’oro e marmo, sono le altre cose da visitare della città. Nelle vicinanze di Mandalay inoltre si trovano varie piccole cittadine molto belle, da visitare come escursione giornaliera, noi scegliamo di visitare Amarapura e Mingun.

foto di viaggio foto di viaggio

Mandalay – Bagan 13 ore in barca
Il fiume Ayeyarwady ancora oggi è un importante via di trasporto per il Myanmar, ed è questa la strada che scegliamo stavolta per raggiungere la nostra prox meta. Il viaggio in barca ci consente di ammirare la vita lungo il fiume, lungo le cui sponde non si vedono industrie, ciminiere, palazzi, discariche come accadde in moltissimi altri importanti fiumi nel mondo, qui si vedono solo barche di pescatori, capanne, contadini, carri, buoi e di tanto in tanto pagode! Inoltre la barca fin dalla partenza è stata un vero e proprio mercato galleggiante in cui si vendeva di tutto, in più ad ogni sosta per far scendere i passeggeri ( tutti birmani ), la barca veniva assalita da altri mercanti che attendevano l’arrivo del battello, per salire e cercare di vendere galline, banane, e altre merci prima che ripartisse! Arriviamo cosi, in un modo speciale, in un luogo che speciale lo è veramente come altri pochissimi luoghi al mondo! Bagan, la piana delle 4000 pagode! Essendo senza dubbio la località più famosa del paese ci si aspetterebbe un bel numero di turisti, invece a girare per la campagna, tra migliaia di templi e pagode di 1000 anni fa, c’eravamo noi in bicicletta, contadini al lavoro e di tanto in tanto qualche altro turista! Tra la marea di templi e pagode quelli che più ci piacciono sono la Shwezigon,, l’Ananda Pahto, Dhammayangyi, e Gawdawpalin. Le stupende viste che si hanno da alcune delle pagode su cui è possibile salire, sono indimenticabili, e offrono la possibilità di vedere tutti insieme i tantissimi monumenti della piana. Il massimo dello spettacolo si ha al tramonto e a l’alba, quando si vede il sole sorgere/calare tra le sagome scure delle pagode che contrastano con i colori del cielo! Meraviglioso!!! Da Bagan con un escursione di mezza giornata visitiamo l’interessante e strano Mount Popa, con i suoi templi arroccati sulla sua vetta, si dice di un vulcano spento, e con le sue tante simpatiche scimmie che cercano di rubare cibo e bevande ai visitatori!

Bagan – Yangon 14 in autobus notturno
Per l’ultimo nostro spostamento in Birmania, ci attendono 14 ore in autobus notturno, che non è proprio il massimo dei comfort, ma che almeno stavolta è un vero autobus! Cosi eccoci qui, nuovamente a Yangoon per goderci i nostri ultimi giorni di viaggio in Myanmar! La città è abbastanza moderna con palazzi nuovissimi e altri in costruzione, comunque non è soffocata dallo smog e dal traffico delle altre capitali del sud-est asiatico. A Yangoon si trova quello che insieme ai templi di Bagan rappresenta il simbolo del paese, la Shwedagon Pagoda senza dubbio la più bella e impressionante pagoda del Myanmar dal punto di vista della ricchezza delle decorazioni al suo interno, e con i due immensi "draghi guardiani" seduti ad ognuna delle sue quattro entrate ( consigliamo di visitare la Shwedagon come prima cosa quando si arriva in Myanmar, se si arriva a Yangoon, perché ovviamente dopo aver visitato cosi tante altre pagode come abbiamo fatto noi, risulta comunque uno spettacolo, ma perde un pò quell’effetto novità ). Oltre al valore intrinseco, con lamine d’oro che ricoprono molte superfici al suo interno, i marmi pregiati e per finire i 1100 diamanti posti sulla punta dello stupa il monumento ha un gran valore religioso per tutti gli abitanti del paese che arrivano a Yangoon per venire a pregare qui. Usciti dallo splendore della pagoda andiamo a riposarci e goderci un po di fresco all’ombra degli alberi sulle sponde del bel Kandawgyi lake per ammirare al suo interno il Karaweik, un barca enorme a forma di tempio sorretto da due draghi. Ultime pagode del paese da visitare, altro buddha sdraiato enorme, e ultimo giorno dedicato allo shopping nel enorme Bogyoke Aung San market, il più grande del Myanmar! Pronti a volare in Thailandia, ripensiamo a tutti i bellissimi posti che abbiamo visitato, e alle bellissime persone del Myanmar, con la promessa di tornarci e la speranza di trovare il tutto, a parte il governo militare, meno cambiato possibile! Bé anche qualche strada in condizioni migliori farebbe piacere!

Riccardo Gatta

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