RACCONTO
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Lunedì, 11 Maggio 2009

Berlino: Antico e Moderno in Armonia

Questo rischioso accostamento fra antico e moderno, passato e presente, ci accompagna per tutto il nostro soggiorno a Berlino e può essere considerato uno degli aspetti peculiari della città che la rende unica al mondo.
Concorso Storie Vagabonde

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22 settembre
Ore 03.00: Mossi dalla recente impresa dell'Italia di Mister Lippi partiamo in auto alla volta di Berlino (Perugia-Berlino 1400 Km...che matti!!!)
Ore 19.00: Dopo 16 ore di auto e con il sedere diventato un'unica entità con il sedile dell'auto, finalmente arriviamo a destinazione e ci fermiamo nel primo hotel che incontriamo lungo le rive del Fiume Spree, in piena periferia sud-est della città. A prima vista l'albergo non ci sembra un granché, ma ci basta entrare all'interno per cambiare idea e convincerci che probabilmente abbiamo fatto la scelta giusta.
Ore 21.30: Da bravi stakanovisti nel viaggiare, posiamo i bagagli in camera ci facciamo una bella doccia e decidiamo di uscire dall'albergo per salire sul primo tram verso il centro della città. Su indicazione di due giovani ragazze berlinesi scendiamo dal tram per prendere la metro e dopo quasi un'ora da quando siamo partiti, scendiamo ad Alexanderplatz (o più semplicemente Alex), centro della parte orientale della città, dove, in mezzo a edifici storici, campeggia l'impressionante mole della torre della TV. Questo rischioso accostamento fra antico e moderno, passato e presente, ci accompagna per tutto il nostro soggiorno a Berlino e può essere considerato uno degli aspetti peculiari della città che la rende unica al mondo.
Decidiamo di mangiarci un pezzo di pizza al volo seduti appena fuori la stazione metro, proprio sotto l'antennone, e poi via in direzione della celebre Porta di Brandeburgo attraverso la lunghissima Unter den Linden in cui si affacciano la Cattedrale e alcuni dei più importanti musei della città. Fatte le rituali foto sotto la Brandenburger Tor, la attraversiamo e seguendo la sottile striscia di colore diverso sull'asfalto, che indica l'antica ubicazione del muro di Berlino, raggiungiamo il Reichstag, ovverosia il Parlamento Tedesco, con la sua magnifica cupola in cristallo. Scattate alcune foto in notturna ripercorriamo a ritroso il viale Unter den Linden e ci fermiamo a bere una birra nel pub "Palm Beach" un curioso locale in stile Hawaiano con sabbia sul pavimento, palme e cameriere in bikini. Peccato per il servizio, per prendere due birre e un hamburger aspettiamo quasi un'ora, e pensare che il locale non è neanche troppo affollato.
Ore 03.00: ci alziamo dal tavolo e ci dirigiamo nuovamente alla stazione del metro e qui abbiamo la prima nostra sorpresa: è chiusa per la notte. Decidiamo allora di aspettare un tram, ma ne passa uno ogni mezz'ora e per di più nessuno va verso il nostro albergo. Dopo un lungo peregrinare al freddo per le fermate dei tram e degli autobus leggendo le cartine per orientarci, troviamo finalmente un tram che va verso est a incrociarci con la linea di quelli diretti a sud, e dopo essere scesi e risaliti in più vetture, raggiungiamo grazie alla fortuna e ad una buona dose di buonsenso e spirito di adattamento il nostro amato hotel.
Ore 06.00: fuori albeggia e noi siamo stanchi morti.

23 settembre
Ore 13.00: Visto l'orario a cui siamo andati a dormire, decidiamo di non rimettere la sveglia e di rimanere a letto fino a quando il nostro organismo non dice basta. Ci svegliamo infatti alle una del pomeriggio e dopo esserci vestiti, ancora un po' intontiti usciamo dall'albergo e prendiamo il tram per giungere ad Alex.
Ore 14.30: Ci facciamo un piccolo spuntino nella mega-stazione della metro e saliamo sul primo convoglio diretto al celeberrimo Zoologischer Garten Berlin. L'atmosfera è piacevole e ci divertiamo a passeggiare tra moltissime specie di animali: elefanti, scimmie, panda, tigri, leoni, rinoceronti, zebre, pinguini, fino a giungere alla più celebre attrazione dello Zoo, ovverosia KNUT, il famosissimo cucciolo di orso bianco nato nel dicembre del 2006. Ci facciamo immediatamente contagiare dall'entusiasmo dei bambini che ci circondano e ci divertiamo come matti delle peripezie del giovane orso fra pozze di fango e piccoli laghetti.
Ore 19.00: Usciti dallo Zoo che è quasi buio, torniamo ad Alex, e qui ci viene la botta di genio: andiamo a vedere il mitico Olympiastadion! Saliamo di nuovo sul treno e torniamo indietro verso quello che è diventato, dal 9 luglio 2006, uno dei monumenti più ambiti dai tifosi italiani. Qui infatti la nazionale italiana di calcio ha alzato l'ultima coppa del mondo. Naturalmente troviamo chiuso a causa dell'ora piuttosto tarda e non ci rimane altro che farci due foto davanti al cancello principale di quello che fu il più grande stadio del mondo.
Ore 22.30: Oramai si è fatta notte e dopo un'altra pizza in Alex e due foto in notturna torniamo in albergo a dormire.

24 settembre
Ore 8.00: Dopo un'eccellente colazione, sia per qualità che quantità, ci dirigiamo nuovamente verso Alex, ormai nostro punto di ritrovo, e saliamo sul metro diretti a Potsdamer Platz una delle più importanti piazze berlinesi con le sue maestose architetture contemporanee.
A pochi metri da Potsdamer Platz visitiamo il Museo della memoria denominato "Topografia del Terrore". Tutto il complesso sorge sui resti delle fondamenta dei quartieri generali della Gestapo e delle SS, sul retro dell'unico tratto di muro rimasto in piedi nel centro della città. Qui in un'atmosfera piuttosto triste sfiliamo davanti a cartelloni bianchi che raccontano l'avvento del Nazismo e personalmente rimango interdetto di fronte ai registri originali in cui sono appuntati i nomi degli uomini e delle donne arrestati e interrogati dalla polizia militare tedesca, con tanto di età e data di morte. Sembra l'inventario di un magazzino: è veramente raccapricciante.
Ore 11.00: Risaliamo sulla metro e puntiamo verso la Porta di Brandeburgo. La piazza antistante è gremita di gente, con tanto di personaggio con divisa d'epoca e bandiera dell'URSS che si fa fotografare per qualche spicciolo con i turisti. Del resto siamo nel cuore della ex Berlino Est e l'ambasciata russa è a pochi metri da noi. Attraversata la "Porta" ci dirigiamo verso il grandioso Reichstag e attraversiamo il verdissimo Tiergarten, uno dei numerosi spazi verdi di Berlino, per poi prendere la metro in direzione del castello di Charlottenburg, il più grande palazzo storico rimasto a Berlino dopo la seconda guerra mondiale, e passeggiamo per il suo bellissimo parco.
Ore 16.00: Risaliamo nella metro per visitare il quartiere di Kurfurstendamm centro del divertimento e dello shopping della parte ovest della città. Dopo una immancabile visita al popolare Hard Rock Cafe, per acquistare la celebre maglietta e vedere decine di chitarre e cimeli vari dei più importanti gruppi rock mondiali, entriamo nella Gedachtniskirche che nonostante sia stata notevolmente danneggiata dalla guerra, non è stata volutamente restaurata ed ora è adibita a luogo di commemorazione. Di nuovo in metro raggiungiamo l'incredibile e gigantesca Hauptbahnhof, la stazione centrale di Berlino, inaugurata nel maggio 2006, ad oggi la più grande stazione ferroviaria d'intersezione su più livelli (ben 5) d'Europa.
Ore 19.30: Con un ultimo sforzo di volontà decidiamo di tornare ad Alex a piedi, visitando il labirintico monumento dedicato alla vittime dell'olocausto e attraversando di nuovo la lunghissima Unter den Linden. Un po' di shopping e risaliamo per l'ultima volta sui vagoni della metro e dopo aver preso un tram torniamo in albergo per farci una bella doccia e mangiucchiare qualcosa. Un po' di tv e via a nanna, domani ci aspetta un lungo viaggio di ritorno verso casa.

24 settembre
Ore 13.00: con ben 5 ore di ritardo sulla preventivata tabella di marcia, a causa di un intoppo "burocratico", salutiamo la splendida Berlino e ci rimettiamo in macchina verso casa e a ricordarci che siamo tornati in Italia ci pensa un bel casello dell'autostrada che ci chiede il pagamento del pedaggio.
Ore 02.00: Dopo 13 ore di viaggio e 1400 Km di strada sulle spalle, mi ritrovo stanco ma soddisfatto sdraiato sul mio letto a pensare alla prossima avventura in una nuova e, spero, altrettanto interessante città.

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