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Lunedì, 2 Marzo 2015

Amsterdam si tinge d'arancio per la festa del Re

Il racconto del mio viaggio ad Amsterdam tra architettura e festa del Re

ARTICOLO DI

lafoglia

La mia avventura iniziò per caso agli inizi di Aprile 2014. Ero alla ricerca di un luogo speciale dove trascorrere qualche giorno per il ponte del 25 Aprile e optai per Amsterdam ed Eindhoven: avevo più volte sentito parlare del Nemo di Renzo Piano e del Blob di Fucsas ed ero curiosissima di vederli da vicino. Conclusa la prenotazione, iniziai a cercare informazioni riguardo Amsterdam e le sue attrazioni e scoprii che gli Olandesi, proprio nel periodo in cui io sarei stata in Città, avrebbero festeggiato la festa del Re.

Arrivata ad Amsterdam mi accorsi subito di quanto questa festa fosse sentita dalla gente locale. Le stradine della città, i canali, erano tutti addobbati con festoni e palloncini arancioni, i negozi vendevano magliette, parrucche, occhiali e ogni altra specie di gadget rigorosamente di colore arancione. Arrivata al b&b, dietro Leidseplein, provai l’incredibile sensazione di vivere in una delle case tradizionali di Amsterdam: La mia camera era una autentica mansarda che poteva essere raggiunta solo dopo aver scalato tre rampe di scale ripidissime…(ci sarà una ragione per cui le ragazze olandesi hanno tutte un fisico statuario!) in compenso dalle finestre si osservava a meraviglia la vita cittadina.

Decisi di trascorrere il mio primo pomeriggio nella città, non come una turista ma come un’abitante del luogo. Mi diressi verso il porto perché avevo intenzione di visitare di Nemo Science Center, ma lungo il percorso mi imbattei nella Biblioteca Pubblica di Amsterdam.  L’architettura moderna era perfettamente integrata alla polifunzionalità dell’edificio: entrando scoprii che non si trattava soltanto di una biblioteca, intesa in senso tradizionale, ma di uno spazio in cui centinaia di giovani si recavano, non solo per studiare e fare ricerche, ma anche per ascoltare musica, guardare un film, per navigare in rete, prendere un caffè con gli amici. Decisi di raggiungere la terrazza all’ultimo piano. Le scale mobili mi portarono su e rimasi sempre più impressionata dalle grandi vetrate verso il mare, dagli arredi di design, dalla atmosfera di quel luogo. La terrazza all’ultimo piano mi deliziò con una splendida vista panoramica e decisi di godermela, assaporando un caffè e sfogliando uno dei quotidiani messi a disposizione dalla biblioteca.

Proseguii la mia passeggiata verso il Nemo Science Center. L’opera di Renzo Piano da lontano assomigliava ad una delle tante navi del porto; era, infatti, circondata dal mare e il rame delle facciate, era diventato verdastro, proprio come accade per le imbarcazioni. La parte posteriore del museo era articolata in una immensa gradinata con sedie sdraio e giganti scacchi e giochi di equlibrio per bambini. Decisi di approfittare del caldo sole pomeridiano, prima di rientrare in albergo.

 

A sera, in ogni piazza della città era stato organizzato un palco con intrattenimenti musicali, balli e party a cui partecipavano sia locali che turisti, rigorosamente vestiti con qualcosa di arancione: c'era tanto entusiasmo ed era soltanto la vigilia della festa del Re.  Indossata la mia splendida parrucca arancione, decisi di trascorrere la serata a Leidseplein, ballando e cantando nella folla.

La Mattina seguente le strade della Città si trasformarono in un mercatino all'aperto: gli olandesi avevano allestito dei banchetti fuori le proprie abitazioni e vendevano oggetti usati e vintage a prezzi irrisori, nonchè dolci e prodotti fatti in casa. Nel frattempo barche piene di ragazzi che ballavano, attraversavano i canali, proprio come da noi accade per le sfilate carnevalesche. La gente che si riversava in strada era talmente tanta che persino gli autobus e i tram furono costretti a interrompere il percorso.

Entusiasta di aver vissuto la mia prima festa del Re, proseguii alla volta di Eindhoven....ma questa è un'altra storia!

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