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Venerdì, 28 Agosto 2015

5 scoperte frutto di un fly and drink in terra belga

Perchè fare un viaggio in Belgio? Ad esempio per 5 esperienze che puoi vivere solo qui 

ARTICOLO DI

Pici

Ebbene si, devo ammetterlo: il Belgio non era tra le mie destinazioni top, quelle che non puoi fartele scappare, quelle che almeno una volta nella vita ci devi andare.
Piccolino, incastonato tra l’elegante Francia, l’allegra Olanda, la geometrica Germania… perché andarci?
Perché è una terra capace di stupire, e qui vi illustro cinque scoperte fatte durante un fly and drink in terra belga con Vagabondo.

La birra: ok, lo so, mi piace vincere facile, la birra belga non ha bisogno di presentazioni! Ma vuoi mettere trovarti davanti a tre piani tre pieni di fantastiche birre tutte diverse, degustarla sulla riva dei canali di Bruges o berla da boccali a forma di teschio? Ecco, in Belgio puoi farlo. E se ti piacciono le birre dai gusti fantasiosi puoi assaggiare la coconut (servita in un boccale a forma di noce di cocco e piacevolmente rinfrescante senza essere troppo stucchevole), la classica framboise o provare il lambic… com’è? Non lo posso descrivere, va provato

Le patatine fritte: ne sono golosa e saperle cucinare a modo non è facile. Possono essere crude dentro, abbrustolite fuori, mosce, troppo croccanti… le patatine belghe sono perfette!
Il segreto? Pare la materia prima, l’olio, la doppia friggitura… insomma, un gioco da ragazzi!
E se volete saperne di più, a Bruges c’è anche un museo dedicato.

I nasi di Gand: una maschera tipica? No.
Una caratteristica anatomica delle persone di questa cittadina medievale? No.
Sono una delizia per il palato. Definirle semplici caramelle è alquanto riduttivo. I nasi di Gand sono un’istituzione: puro sciroppo di lampone e zucchero sapientemente amalgamati. Il risultato? Un involucro duro dal ripieno morbido. Impossibile non amarli.

I fumetti: una bella sorpresa anche se non siete appassionati. La banda disegnata, come la chiamano qui, è considerata la nona arte (certo, dopo musica, pittura, scultura, architettura, poesia, cinema, tv, danza… ma pur sempre arte è!). Splendidi murales decorano i palazzi di Bruxelles, e c’è pure un museo dedicato. Ma lo sapevate che Tintin, Lucky Luke, Blake e Mortimer e anche i Puffi sono belgi?

I belgi: in Francia vi rivolgono la parola in automatico in francese e in Germania lo fanno in tedesco, anche se si vede lontano un miglio che siete turisti stranieri (e di autoctono magari sapete a malapena dire grazie e buongiorno) e dovete gentilmente chiedere se parlano inglese? Bene, in Belgio vi parlano direttamente nella lingua di Queen Elisabeth (se poi sapete il francese, il tedesco o addirittura il fiammingo tanto meglio). E se siete curiosi e chiedete spiegazioni su qualche piatto o usanza tipica, si possono creare divertenti siparietti. I belgi sono così: schietti, simpatici e loquaci.

Poi in Belgio c’è quel gioiellino di Bruges di cui tutti ne parlano, c’è la medievale e più raccolta Gand di cui meno si parla e, forse, ancora più bella di Bruges, ci sono l’antica grand place e il più moderno Atomium di Bruxelles. Ma di questi tutte le guide ne parlano. Il bello della visita di un Paese straniero secondo me sta proprio nella ricerca di quelle piccole cose tipiche che suscitano sensazioni e ricordi capaci di appagare tutti e cinque i sensi, non solo la vista.

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