India del Nord Easy Style
12 Giorni - 11 Notti

20 Luglio 2013

Viaggio passato

India del Nord Easy Style - 20 Luglio

Viaggio Passato: 20 July 2013

agra

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

20 Luglio 2013    12 Giorni - 11 Notti

Questo è il forum del viaggio di Gruppo India del nord dal 20 al 31 luglio 2013.

Attenzione!!! Il TL Nima accompagnerà il gruppo fino a Varanasi il giorno 4.


Il TL Nima Nima

35enne di origini iraniane ma ormai romano doc, Nima è uno dei tour leader storici di Vagabondo. Ha cominciato a viaggiare all'età di 3 anni seguendo la sua famiglia fino ad arrivare in Italia. Estremamente aprezzato dai suoi compagni di viaggio è stato definito una persona di straordinaria cultura, "praticamente un'enciclopedia umana"! E' molto attivo anche nel gruppo dei vagabondi romani, sia quando si tratta di partecipare ad attività culturali, sia per le feste!

"Mi piace immaginare di essere come un albero [...] dalle forti e profonde radici piantate nella nera terra d’Oriente ma con fronde fruttifere ben aperte nei cieli d’Occidente!"
Nima

 

Iscritti al viaggio

Francesca Romana Frpaolini -- da Milano -- con Claudia (fino al 5 agosto) 
Clio Claudia ClioClaudia -- da Milano -- con Francesca (fino al 5 agosto)
Michele Geimi -- da Firenze -- con Irene -- (fino al 5 agosto)
Irene -- da Firenze -- con Michele -- (fino al 5 agosto)
Paola -- da Milano -- cerca compagna di stanza (fino al 31 luglio)
Marta -- da Roma - cerca compagna di stanza (fino al 31 luglio)
Sabrina Satinka7 -- da Milano -- cerca compagna di stanza (fino al 5 agosto)
Alessandro Ale71 -- da Roma -- cerca compagno di stanza (fino al 31 luglio)
Mauro jxmauro -- da Milano -- cerca compagno di stanza (fino al 5 agosto)

 

Il TL Nima Nima -- cerca compagno di stanza

Piano voli

Da Milano Linate con rientro il 5 agosto (Francesca Romana, Clio Claudia Valeria, Sabrina)
LH 275  Q   SA20JUL  LINFRA HK2   1740 1905  
AI 120  L   SA20JUL  FRADEL HK2   2130 0850+1
AI 471  V   SU21JUL  DELUDR HK2   1600 1710
AI 405  V   SU04AUG  VNSDEL HK2   1550 1705
AI 121  S   MO05AUG  DELFRA HK2   1320 1815
LH 278  S   MO05AUG  FRALIN HK2   2050 2200                    -
       

Da Roma Fiumicino con rientro il 31 luglio (Marta)
LH 235  Q   SA20JUL  FCOFRA HK1   1455 1655  
AI 120  L   SA20JUL  FRADEL HK1   2130 0850+1
AI 471  V   SU21JUL  DELUDR HK1   1600 1710
AI 121  S   WE31JUL  DELFRA HK1   1320 1815
LH 242  S   WE31JUL  FRAFCO HK1   2150 2335   
                       
 
Da Milano Linate con rientro il 31 luglio (Paola)
LH 275  Q   SA20JUL  LINFRA HK1   1740 1905   
AI 120  L   SA20JUL  FRADEL HK1   2130 0850
AI 471  V   SU21JUL  DELUDR HK1   1600 1710
AI 121  S   WE31JUL  DELFRA HK1   1320 1815
LH 278  S   WE31JUL  FRALIN HK1   2050 2200   
 

Programma di viaggio

1° giorno: Italia - India (20 luglio)
Eccoci pronti a iniziare il viaggio. Si parte dall'aeroporto di Roma Fiumicino o da Milano Malpensa, ma anche da altri aeroporti (tentiamo sempre di far volare ognuno  dalla destinazione più vicina a casa sua se possibile). Poi ci riuniamo tutti al primo scalo aereo.
Arrivo previsto a Delhi  la mattina successiva (ora locale) -

2° giornoDelhi-Udaipur (21 luglio)

Benvenuti in India, il secondo stato più popoloso al mondo e sicuramente quello in cui sono presenti più religioni e filosofie, tutte con usanze e riti specifici, musiche, danze e costumi variopinti.
Anche l'aeroporto di Delhi è un tripudio di colori: dal nero delle donne islamiche ai variopinti sari delle giovani induiste. Ci imbarchiamo su un altro volo che ci porta nella magica Udaipur.

E' qui che inizia la nostra immersione nell'India. Appena in città verrete colti da un tripudio di colori, rumori, odori. Un caos visivo, uditivo e olfattivo che lascia basito anche il più esperto dei viaggiatori. All'inizio si rimane straniati, quasi in preda al mal di mare, poi ci si abitua e si diventa parte del tutto, del miliardo e passa di persone che popolano questo subcontinente. Se il nostro volo di collegamento per Udaipur arriva presto potremo già cominciare a visitare la città nel pomeriggio, altrimenti la visiteremo la mattina successiva.

La sera consigliamo di assistere ad uno spettacolo di danze rajasthane in un'haveli in città. E' uno spettacolo allestito per un pubblico di turisti, indiani e stranieri,  e in genere noi di Vagabondo non consigliamo mai questo tipo di cose. Ma questo è davvero fantastico, sia per le danze e i danzatori, sia per la cornice in cui avviene.
Una cena sul terrazzo sul lago e ce ne andiamo a dormire.

3° giorno.  Udaipur - Eklingi - Nagda - Udaipur (22 luglio)

Oggi visitiamo Udaipur e i suoi dintorni.

Udaipur è circondata da tre laghi e subito ci appare un luogo affascinante e romantico. E' spesso chiamata la "Venezia dell'India" o il "Kashmir del Rajasthan".  Forse qualcuno se la ricorda nelle scene di James Bond, "Octopussy". Fondata nel 1568 dal maharaja Udai Singh, la città è caratterizzata dai suoi tipici palazzi bianchi in calce.A Udaipur si visitano il lago Pichola e il possente City Palace, il palazzo-fortezza più grande di tutto il Rajasthan. Poi il museo, i giardini e il tempio induista Jagdish Mandir, dove al tramonto  potete assistere ad un'affascinante puja.

Nel pomeriggio visitiamo il complesso shivaita di Eklingi dove ci confonderemo tra le centinaia di pellegrini scalzi che vi transitano ogni giorno. Qui si entra scalzi e senza calzini, ma il pavimento è molto pulito. Per questo o per altri motivi pochi stranieri arrivano fin qui, ed è un peccato perchè  i suoi oltre 100 templi del VIII secolo sono cesellati mirabilmente e riportano praticamente tutti i miti induisti, dalla trimurti alle cavalcature, dalle reincarnazioni al Kamasutra. La visita di oggi ci consente di ripassare tutte le letture che abbiamo  fatto prima della partenza e di acquisire nuove conoscenze sul pantheon induista. 
Dopo andiamo nella vicina Nagda, città che accoglie i resti  della capitale del Marwar dove sorgono tre antichi templi: le rovine del tempio jainista di Abduji e i templi (questi perfettamente conservati) di Sas e di  Bahu, cioè della madre e della nuora. 
Poi torniamo ad Udaipur per una serata libera in questa bellissima città.
Secondo pernottamento a Udaipur.

4° giorno -  Udaipur - Ranakpur -Jodhpur(23 luglio)
Oggi ci trasferiamo a Jodhpur, la città  blu, e sulla strada di fermiamo a Ranakpur, città dai raffinati templi jainisti. Il più bello, che visitiamo, è quello di Chaumukha, con le sue 29 sale sorrette da 1.444 colonne, tutte diverse tra loro.  Janisti da tutta l'India arrivano tutti i giorni a visitarlo, ne vediamo alcuni che portano una benda sulla bocca e che spazzano con una scopa  il suolo dove camminano. Cosa stanno facendo? Dovete sapere che i janisti sono vegetariani e non uccidono alcun animale, insetti compresi. La benda sulla bocca gli serve per non inghiottire le mosche e la scopa allontana le formiche e gli impedisce di pestarle! 
Attraversiamo i Monti Aravalli sperando di incontrare le transumanze dei pastori rajasthani con i loro  turbanti rossi. 
Arrivo a Jodhpur in serata e pernottamento. 

5° giornoJodhpur- Jaisalmer (24 luglio)

Jodhpur è nota anche come la “città del sole” per il bel tempo che gode durante tutto l’anno (non a caso si trova giusto al confine con il deserto di Thar). Il suo regno fu governato dal potente clan Rathor, che discendeva direttamente da Rama, l'eroe del Ramayana. La prima cosa che vi colpirà saranno i suoi colori: qui le case sono dipinte in tutte le tonalità del blu, tanto è vero che ci si riferisce a Jodhpur anche come “la città blu”.  Inizialmente blu erano solo le case dei brahmini ma poi ne sono state dipinte altre dopo aver scoperto che questo colore... teneva lontane le zanzare. 

La mattina sarà dedicata all'enorme Fortezza di Meherangarh che spicca su un'altura come il nido di un'aquila. Si sale attraverso una ripida e tortuosa via d'accesso, ogni tanto chiusa da porte monumentali. Il forte è una struttura colossale difeso da una serie di porte e portoni e da centinaia di feritoie. Questo forte è stato teatro di numerosi tentativi di assedio e la popolazione era sempre all'erta e pronta a tutto. Nonostante ciò una volta fu conquistato dai nemici e tutte le donne fecero una gigantesca jawar, il suicidio collettivo sul rogo al fine di non essere catturate dagli invasori. La jawas è un'antenata del più famoso sati, il suicidio delle vedove che fino all'inizio del secolo scorso era ancora praticato in India.
Poi si scende alla città vecchia, che è un dedalo di stretti vicoli, splendide haveli e cisterne medievali. Se si parte dalla vecchia Jai Pol, la Porta della Vittoria, si passa davanti alla cisterna Jetha Bera del XV secolo e si arriva al Juni Dhanmandi, il mercato delle granaglie, dove potrete acquistare un bel po' di spezie. Da qui in poi siete tra le  affollate botteghe del  Sadar Bazar, il mercato cittadino che si trova vicino la Torre dell'Orologio. Ottimo posto per comprare cose che troverete solo qui e in nessun'altra parte del mondo. Qui c'è il meglio dell'artigianato rajastano per ciò che riguarda stoffe, pelli e gioielli. Anche se non siete dediti alle spesucce comprate almeno una sciarpa di pashmina da regalare a qualche vostra amica rimasta a casa, sono di ottima fattura e colori stupendi (Comunicazione di servizio: il comitato "amiche rimaste a casa" ringrazia di cuore lo staff di Vagabondo per questo messaggio.  Mentre vi dedicate allo shopping alzate un po' gli occhi sui vecchi edifici pubblici della città, come la Stazione ferroviaria, la Corte Suprema o il vecchio ospedale.

Dopo pranzo lasciamo la bella Jodhpur per un viaggio nel deserto che ci porterà nella la lontana Jaisalmer, incredibile e affascinante città nel deserto del Thar non lontana dalla frontiera con il Pakistan.
Pernottamento a Jaisalmer.

 

6° giornoJaisalmer (25 luglio)

Jaisalmer è un antico centro commerciale dell'itinerario della seta. E' detta “The golden city” per le sfumature cromatiche dell'arenaria utilizzata per la costruzione delle case. Anche questa città è dominata da un forte che, a differenza di molte altre fortezze dell'India, è abitato e pieno di botteghe e abitazioni.  

Visitiamo Jaisalmer. Tra i suoi palazzi interamente scolpiti nell’arenaria ci sono bellissimi templi jainisti e  raffinate “haveli”, le case dei ricchi mercanti. Ne visitiamo qualcuna ammirandone l'architettura e lo stile.
Nel pomeriggio tempo libero a Jaisalmer. Oppure si può fare un'escursione a Khuri, un villaggio nel Deserto del Thar. Al tramonto si può fare un giro in cammello. Certo, è una cosa un po' turistica, ma il deserto è affasciante. Per cena si può rimanere nel deserto o rientrare in città. 
Pernottamento a Jaisalmer. 

7° giornoJaisalmer - Karni Mata - Bikaner (26 luglio)
Oggi si lascia Jaisalmer e si parte verso est, con soste e visite lungo la strada rajasthana. 
Per esempio ci fermiamo al tempio di Karni Mata, detto anche "tempio dei topi". Il tempio è abitato dacentinaia di topi grigi che, secondo la tradizione hindù, sono la reincarnazioni dei bramini. Sono considerati pertanto sacri e vengono protetti e nutriti dai fedeli con grandi ciotole di latte, cocco e cereali. Si dice che chi tra tutti i topini grigi ne vedrà uno bianco... sarà molto fortunato.
Arriviamo a Bikaner, dove si dorme.

8° giornoBikaner-Jaipur (27 luglio)

Oggi si visita questa città rajastana al limitare del deserto del Thar.

Bikaner non è famosa come le altre città del Rajastan ma ha secondo noi le haveli più belle di tutto lo stato. Ci sono anche il bellissimo Junagarh Fort del XVI secolo, il tempio giainista di Bhandasar e un vivace mercato.

La città fu fondata nel 1488 su antiche strade carovaniere, per cui divenne un fiorente centro commerciale molto ambito anche... dai predoni. Per questo motivo è racchiusa in un imponente spalto merlato (5 km di circonferenza, 5/9 mt. altezza) ed è sovrastata dal Junagarh Fort. 
Al periodo moderno del Maharaja Ganga Singh, che governò per 56 anni, risalgono il famoso "Ganga Canal", imponente costruzione per l'irrigazione che convoglia sin qui le preziose acque dell'Himalaya, e il Lalgarh Palace, reggia eretta tra il 1902- 1926, da pochi anni trasformata in albergo, perfetto esempio dello stile indo-saraceno. La famiglia reale di Bikaner vive ancora in una parte del palazzo. 
Se riusciamo vi manderemo a dormire proprio qui! 
Un altro bel palazzo è il Gajner Palace, in arenaria rossa, residenza estiva dei maharaja, descritto come "incomparabile gioiello nel deserto del Thar". Si trova sulle rive di un lago, circondato da un bellissimo parco alberato, venne usato dai reali per battute di caccia e ricevimenti di re e dignitari da tutto il mondo ed ora in parte trasformato in albergo.

E lo shopping? Bikaner è anche un famoso centro per le manifatture di tappeti e coperte, vasellame e legni intarsiati, gioielli e smalti, lavorazione di pelli di cammello e dolciumi. Ma Sarita la ricorda soprattutto per la giacca più bella del mondo che ha comprato qui, in pashmina e seta, con taglio moderno, capace di rendere splendido qualsiasi vestito (messaggio di Sarita: perdonatemi questo interludio frivolo, ma tra tanta cultura ci sta bene.

Tra le numerose manifestazioni religiose e culturali, grande notorietà spetta al Camel Festival che si svolge durante la seconda settimana di gennaio. La città è gemellata con la nostra Udine.

Poi ci avviamo verso Jaipur, The pink city, con i suoi  abitanti, costumi, templi, colori, musiche, antichi palazzi . Durante il tragitto ci fermiamo a visitare il villaggio di Samode e poi, una volta giunti nella città rosa potremo assistere alla cerimonia presso il tempio di Govinda Devi Mandir. 
Notte a Jaipur.

9° giornoJaipur  - Amber - Jaipur (28 luglio)

Jaipur è la capitale del Rajasthan. Fu fondata nel 1728 dal Maharaja Sawai Jai Singh II. 

La mattina sarà dedicata all'escursione alla vicina Amber e alla visita del Forte Man Singh. 
Amber è stata fondata nel X secolo da un principe rajput in un luogo strategico sulla via carovaniera tra Delhi e il Rajasthan. Divenne la capitale di un potente Stato grazie anche all'alleanza dei suoi sovrani con i Moghul. La città fprtificata sorge entro una possente cinta muraria. Per salire si può andare a piedi oppure... in elefante.
Poi rientro in città e altre visite: 
l'Hawa Mahal (comunemente chiamato Palazzo dei Venti) costruito nel 1799 è un palazzo di otto piani la cui facciata, in arenaria rosa, comprende quasi mille fra nicchie e finestre, tutte finemente lavorate a merletto. Dalle finestre le donne di corte, non viste, potevano assistere alla vita della città. 
l'osservatorio astronomico Jantar Mantar è un posto davvero singolare: un osservatorio astronomico all'aria aperta i cui enormi strumenti astronomici sono tutti costruiti in pietra.
Altra attrazione della città sono i bazar ed i mercati, numerosissimi e suddivisi a seconda delle varie e molteplici attività artigianali. Per citarne alcune: gioielli, pietre preziose, smalti, stoffe sia stampate che intessute, oggetti intagliati.
Secondo pernottamento a Jaipur.

10° giorno.  Jaipur - Galta - Abhaneri - Fathepur Sikri - Agra (29 luglio)
Oggi partiamo verso est e ci fermiamo a visitare il tempio di Galta, un luogo poco turistico ma davvero meraviglioso. Se c'è tempo sosta anche ad Abhaneri, il pozzo- palazzo (1000 d.C.), un tempio scavato sottoterra per effettuare le cerimonie nel periodo della calura estiva. 
Poi si prosegue per Fathepur Sikri, l'impressionante città abbandonata costruita dall'imperatore Akbar tra il 1571 e il 1584 in onore del suo maestro sufi Salim Chisti, del quale qui si trova la tomba con le spoglie. La città fu abitata solo per... 15 anni! Questo perchè avevano sbagliato a costruirla in una zona priva d'acqua (ops...).  Ma in questi 15 anni fu capitale assoluta di un grandioso impero, quindi c'è moltissimo da vedere. All'interno di questo enorme forte si mescolano gli stili architettonici più impensati e tendenze religiose molto diverse: indù, musulmana, janista, cristiana.

Arrivo ad Agra.

A seconda del periodo dell'anno e del giorno della settimana (il venerdì il Taj Mahal è chiuso) decideremo se visitare il Taj Mahal oggi al tramonto oppure domani.

Pernottamento ad Agra.

11° giornoAgra e iTaj Mahal - Gwalior (30 luglio)
Ed eccoci qui ad Agra per visitare uno dei monumenti più famosi al mondo: il Taj Mahal. E' indiscutibilmente il simbolo dell'India anche se, e questo è curioso, non è un monumento induista ma musulmano. Fu fatto costruire dall'imperatore Moghul Shah Jahan nel 1631 in memoria della moglie Mumtaz Mahal, morta durante il parto del quattordicesimo figlio. Tutto l'amore dell'imperatore è espresso in questo questo colossale mausoleo di stile islamico Mughal. All'alba e al tramonto il marmo bianco si illumina di colori magici.

Per chi fa il viaggio Rajasthan Taj Mahal di 12 giorni:

Nel pomeriggio ci rechiamo  con  5 ore di bus all'aeroporto internazionale di Delhi ove avremo check in e volo notturno di  rientro in Italia.

Chi prosegue il viaggio...

Chi prosegue il viaggio va a dormire a Gwalior.

12° giornoGwalior - Orcha (31 luglio)
Gwalior è una città spesso ignorata dal turismo. A torto secondo noi, perchè invece è ricca di splendidi templi e di colossali statue-sculture jainiste del V° secolo scolpite nella roccia. La città fu la culla di grandiose dinastie rajput e nel 1526 passò ai Moghul. Dopo vi arrivarono i Marathes e gli inglesi.  Oggi ci appare come una caotica cittadina circondata da un altipiano e dominata da un grande forte che si estende per 3 chilometri in lunghezza ed è largo 1 chilometro. Si può visitare il palazzo dell'ultimo re di Gwalior, dove vive ancora l'ex Maharaja Sindya. 
Proseguiamo poi il viaggio per Orcha, un tempo capitale della dinastia Bundela,  uno dei luoghi  cari  alla tradizione di Rama. 
Pernottamento a Orchha.

13° giornoOrcha - Khajuraho (1 agosto)
Passeggiata all'alba sul fiume. Visita dei decadenti, ma affascinanti, palazzi Bundela. Trasferimento in bus a Kajuraho, attraverso la campagna. Nel pomeriggio arrivo e visita dei templi Candela, luogo di culto e pellegrinaggio raffinatissimi esempi di scultura indiana.  Intorno all'anno 1000 Kajuraho vantava la presenza di 85 templi ed era frequentato da 50.000 pellegrini al giorno. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 

Situato a circa 175 Km. da Jhansi, Khajuraho, nel Madhya Pradesh è uno dei complessi più famosi dell'architettura indù di stile Nagara. Degli 85 templi edificati tra il 950 e il 1050 d.C. oggi ne restano una ventina. Scoperti nella giungla dagli Inglesi nel 1840, cominciarono ad essere restaurati solo agli inizi del '900. La loro costruzione si deve ai sovrani rajput Chandella. La dinastia raggiunse il massimo splendore con il re Dhanga ( 950 - 1008 ) e sopravvisse prospera fino al 1202, quando le prime incursioni musulmane ne minarono la potenza, che fu poi scemando fino all'annessione dei territori al Sultanato di Delhi nel 1310. I templi di Khajuraho, per la maggior parte in arenaria, disseminati in uno spazio aperto privo di cinte, sorgono su ampie piattaforme spesso con quattro tempietti angolari e sono caratterizzati da un alto basamento a elaborate modanature che ne sottolineano lo slancio verticale. Seguendo la collocazione geografica, il complesso di Khajuraho si divide in due settori, il più importante dei quali è quello occidentale che include i templi Varaha, Lakshmana, Kandariya Mahadeva, Mahadeva, Devi Jagadamba, delle Chaunsath Jogini, Chitragupta, Parvati e Vishvanatha. Il più splendido ed imponente, nonchè paradigmatico dello stile,  è il Kandariya Mahadeva, con il suo Shikhara, la torre, di 31 m., dedicato a Shiva;  su pianta cruciforme, aveva originariamente altri quattro sacrari agli angoli della piattaforma.

14° giornoKhajuraho - Varanasi (2 agosto) 
Oggi abbiamo tutta la giornata per visitarci con calma i templi Chandela e Jaina. In serata prendiamo il treno notturno che ci porterà a Varanasi. Eh si, abbiamo deciso di provare pure l'avventura del treno notturno in India, in questo modo guadagnamo qualche ora in più a Khajuraho e la mattina dopo saremo già  pronti per cominciare le nostre visite Sul treno si dorme in cuccette da 3 posti. Lenzuola e coperte sono fornite, ma se volte potete portarvi il vostro  sacco a pelo.

Chi volesse farsi il viaggio in comodità può sempre prendere il volo aereo, che dura 1 h, ma va pagato a parte. Per chi viaggi in aereo c'è un supplemento di 80 euro + il costo del biglietto da quotare al momento della richiesta.

15° giorno -  Varanasi (3 agosto)
Arriviamo a Varanasi verso le 11. Oggi andiamo a Sarnath, luogo ove Siddharta Gautama (Buddha) predicò per la prima volta la dottrina delle 4 verità. E' il famoso giardino  dei  cervi con uno degli  stupa buddisti più famosi al mondo.

Prosecuzione per Varanasi e passeggiata nella caotica città verso il Gange, per assistere alla cerimonia del tramonto sul fiume Aarti. Arrivo in hotel sistemazione, cena  e pernottamento.

Serata a Varanasi.

Varanasi/Benares, la città più sacra all'Induismo, non offre monumenti architettonici spettacolari, ma è essa stessa un monumento unico all'essenza dell'India. Era Kashi, al tempo dei Veda; divenne poi Varanasi,  dal fiume Varuna che scorre a Nord e dall'Assi che scorre a Sud, per essere poi deformata in Benares dagli Inglesi che non sapevano pronunciarne correttamente il nome. Oggi è nuovamente Varanasi, il nome di questa città santa a Shiva, brulicante, particolarmente caotica  e faticosissima, che nulla conserva nelle pietre del suo antichissimo passato, ma che offre la straordinaria opportunità di poter vedere, respirare e vivere riti millenari ed immutabili lungo i Ghats, le gradinate al fiume; dove gli edifici  e i vicoli oscuri, Galis, del quartiere antico, si accatastano disordinati rigorosamente tutti  sulla riva occidentale del Gange, mentre quella orientale è spiaggiosa e deserta; dove la morte e la vita,  la prima nelle  pire costantemente fumanti e i funerali,  e la seconda  nei pressantissimi procacciatori e venditori di qualunque cosa, si intrecciano ad ogni passo. Dove la mendicità, le deformità, gli animali macilenti in mandrie e gli odori possono diventare tanto invisibili quanto insopportabili dopo pochi attimi dall'arrivo. Un milione di pellegrini visita Varanasi ogni anno, in quanto una delle sette città sacre dell'Induismo e luogo di culto per il Jainismo: sono 50mila i brahmini che vi risiedono permanentemente. Si crede che chiunque muoia nel territorio compreso oggi dalla Panch Koshi Road, una strada a Nord del fiume Varuna, passi direttamente al regno dei cieli, liberandosi dal ciclo delle rinascite. Il pellegrinaggio ortodosso prevede un lungo cammino che percorre prima la riva del Gange partendo dal Manikarnika Ghats - tra i più importanti per le cremazioni - fino al Assi Ghats, per poi compiere un ampio semicerchio intorno alla città, in totale 58 Km, e ritornare al Gange. Generalmente si impiegano sei giorni per compiere il percorso che è intervallato da santuari, ricoveri e villaggi attrezzati per l'ospitalità. Il centinaio di Ghats lungo il fiume costituiscono l'attrazione principale per i visitatori e i pellegrini: all'alba per i riti al sole nascente o al tramonto all'ora della Puja, verso le 18, quando il fuoco e la luce vengono offerti al fiume, tra canti, conchiglie suonate, cimbali, mantra e migliaia di offerte votive luminose che fluttuano sulle acque. Questi Ghats, che bordano le rive per parecchi chilometri, un tempo erano sovrastati da meravigliosi palazzi.  Lungo i principali, sotto grandi parasole bianchi, i sacerdoti, gli astrologhi e gli indovini prestano servizio per i credenti, impartendo mantra e responsi, offiiciando riti e intercedendo con le divinità, mentre centinaia di Sadhu meditano praticando yoga o semplicemente trascorrono lungo il fiume la loro vita ascetica.

16° giorno - Varanasi/Delhi o... Calcutta (4 agosto)

Escursione in barca all'alba sul Gange con cerimonie del mattino e abluzioni. Si potrà osservare la vita lungo i gath incluso il Manikarnika (cremazioni). Visita di  qualche tempio nelle strette strade di Varanasi. Se abbiamo tempo visitiamo  del Museo universitario con piccola lezione su statue e simboli. 

Per coloro che scelgono di concludere qui il viaggio la giornata prosegue con il volo Varanasi/Delhi, dove trascorreranno la notte. Volo di rientro per l'italia il giorno 17.

Per chi invece prosegue il viaggio... 

Ci dirigiamo in aeroporto per prendere il volo che ci porterà a Kolkata o, come la conosciamo in Italia, Calcutta. “La città della Gioia” secondo Dominique Lapierre  e “la città dell’orribile notte” secondo Rudyard Kipling. Ma anche la città di Madre Teresa e della cultura. E’ questa una città carica di simboli e contraddizioni, un agglomerato di almeno 12 milioni di persone (quelle dichiarate) costruito dal nulla nel 1690 per volere degli inglesi, un posto magico e demoniaco dove gli ingorghi durano ore e c’è sempre una vacca sacra nel mezzo. Se abbiamo tempo facciamo un primo giro orientativo per la città.
Notte a Kolkata.

17° giorno - Calcutta  (5 agosto)
Oggi facciamo una bella visita della città.
Iniziamo dal tempio di Kali,che non è un luogo turistico ma un tempio attivo e frequentatissimo che può illustrarvi molto bene il panorama della ritualità induista. Qui la marrina dalle 6 e mezza alle 9 e mezza vengono esposti i corpi dei defunti, che poi verranno spostati ai ghat per la cremazione. Qui avvengono sacrifici animali (soprattutto capre). Qui gli sposi vengono ad attaccare un filo per chiedere l’arrivo di un figlio e, una volta arrivato, lo staccano e offrono una ghirlanda di ibisco.
Poi andiamo a vedere il vicino Nirmal Hriday, il  lazzaretto di Madre Teresa e ci ricordiamo questa piccola infaticabile suora albanese, vincitrice del Nobel per la pace.
Passiamo sul Howrah Bridge, il ponte di metallo divenuto il simbolo di Calcutta, un’unica arcata di 450 metri sul fiume Hooghly. Sotto il ponte viene allestito il mercato dei fiori che è sempre animatissimo.
E poi ci perdiamo nel Bazaar e nella caotica vita pulsante della città.
Notte a Kolkata.

18° giorno- Calcutta/Delhi   (6 agosto)
Qualche altra ora libera a Calcutta e poi ci dirigiamo in aeroporto per prendere il volo per Delhi, dove ci imbarchiamo per il volo di ritorno in Italia. 

19° giorno-  Delhi/Italia (7 agosto)
Arrivo in Italia. 
 

La quota comprende:
  • voli intercontinentali di linea;
  • voli interni in classe economica 
  • le tasse aeroportuali;
  • franchigia bagaglio 20 kg.;
  • treno notturno Khajuraho-Varanasi per il viaggio medio e lungo
  • autobus a disposizione per tutta la durata del viaggio, con aria condizionata, autista e assistente;
  • sistemazione in camera doppia in hotel 4 stelle (qualche notte 3 stelle, qualche notte anche 5 stelle), o heritage b&b;
  • tour leader di Vagabondo 
  • guide locali per le visite previste nel programma
  • Assicurazione Medico Sanitaria e Bagaglio

La quota non comprende:

  • il visto (a propria cura € 53, al consolato di Roma, 68 a Milano oppure fatto con un'agenzia € 86-101);
  • i pasti,
  • le mance,
  • gli ingressi nei musei e ai monumenti
  • gita in cammello a Khiri facoltativa (costo cammello circa 5 euro)
  • volo aereo Khajuraho-Varanasi per chi lo vuole (leggi sotto)

 (Per pasti, ingressi e mance per semplicità  potrete fare una cassa comune, fate conto un 12 euro al giorno, 15 se cenate nei migliori ristoranti - vedi Dove e cosa mangiare in India.

 Supplementi:

- camera singola su richiesta (supplemento 30 euro a notte). ma è possibile - e consigliato - trovare un compagno/a di stanza nel gruppo.

- volo aereo Khajuraho - Varanasi su richiesta: L'itinerario prevede che il viaggio sia fatto in treno, ma per chi vuole possiamo anche prendere un volo aereo. Il supplemento è di 80 euro + il costo del volo aereo che è variabile e va quotato al momento.

-----------------

Qui ci si può presentare ai vostri compagni di viaggio, richiedere informazioni e cercare compagni di stanza.

Vagabondo DOC

Forum del viaggio

Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.

ARTICOLO DI

Nima

Vagabondo Doc badge
Nima

India, terra di contrasti.

Qui convivono ricchezza sfrenata e povertà,

foreste di un verde sfavillante e deserti quasi arabici,

palazzi fiabeschi e capanne.

Una nazione-continente con 179 lingue, 1652 dialetti

e un'infinità di religioni che, non sempre facilmente, coesistono:

L'Induismo è il simbolo incontrastato di questa terra accanto a buddisti ( non dimentichiamoci che Buddha, contrariamente a quanto pensano molti, era indiano!),  jainisti, sikh e poi parsi e baha'i e cristiani e musulmani…

Ma non si vive di sola cultura per cui ..

... ci perderemo nei mercatini colorati e vivaci

dove tessuti preziosi come arazzi e ricami delicati ci affabuleranno;

tutto ciò intervallato dalle leccornie della cucina moghul.

In conclusione ... una destinazione unica per un viaggio da non perdere!

Mer 29/05/2013 - 20:17 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Nima

Vagabondo Doc badge
Nima

Un grande benvenuto a Francesca Romana e Clio Claudia, le prime due iscritte di questo viaggio

con una immagine del luogo fiabesco che ci accoglierà al nostro arrivo in India.

Udaipur la Venezia dell'India, primo assaggio da città da Mille e Una Notte!!!


 

Gio 06/06/2013 - 11:24 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Frpaolini

Frpaolini

In risposta a di Nima

Grazie Nima!!! Speriamo di raggiungere il numero....non vorrei proprio perdermelo questo viaggio...incrociamo le dita!!!

Dom 09/06/2013 - 23:12 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

vale76

vale76

Ho chiesto di spostare le ferie....chissà, magari riesco a venire :)

Ven 07/06/2013 - 09:51 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

raffy

raffy

brava la mia cuginetta!!!! incrocio le dita per te: andare in india già è meraviglioso..poi con un tour leader come Nima..direi che è il VIAGGIO PERFETTO! :si:

Ven 07/06/2013 - 10:14 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

robinno

robinno

CIAO , ANCHE A ME PIACEREBBE ANDARE IN INDIA , MA MI CHIEDO SOLTANTO SE A LUGLIO O AGOSTO SIA CALDISSIMO OPPURE NO..CIOE' ..QUALE E' SECONDO VOI IL PERIODO MIGLIORE PER VISITARE L'INDIA SENZA SOFFRIRE TERRIBILMENTE IL CALDO ?    GRAZIE DELLA RISPOSTA :-)

Sab 08/06/2013 - 10:22 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Nima

Vagabondo Doc badge
Nima

Che bello che bello!!!

Dai Vale corrompi il responsabile e cerca di prendere le ferie per fine Luglio!!!

A tal fine il TL mette sul tavolo una serie di incensi indiani da dargli al ritorno in Italia!!! *drinks*

Andando invece all'argomento Caldo/No caldo chiesto da Robinno,

direi che come prima esperienza fuori dall'Europa l'India sia una ottima sfida.

A luglio agosto fa caldo si, però è un caldo gestibile con un poco di attenzioni quali il bere adeguatamente e coprirsi la testa con un cappello quando c'è il solleone. :si:

Un abbraccio.

 PS Raffy grazie mille!!! :shy:


Sab 08/06/2013 - 12:22 Collegamento permanente

Nima, bellissima foto, GRAZIE!!!!!

Speriamo davvero.....:si:

Mar 11/06/2013 - 09:50 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Nima

Vagabondo Doc badge
Nima

Care Francesca e Claudia penso che la politica migliore da attuare sia quella di incrociare le dita e ... decidere su quale delle mille e più divinità indiane puntare per farci confermare il viaggio!!!

Eccone una piccola selezione dei più importanti! Secondo voi chi ci potrebbe dare più garanzie!?  *diablo*

Mar 11/06/2013 - 11:10 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

vale76

vale76

Ganesha! Il Signore del buon auspicio e della conoscenza. E' il dio che rimuove o di­strugge gli ostacoli, per questa ragione se ne invoca la grazia prima dell'inizio di qualsiasi attività, ad esempio un viaggio... ;)

Mer 12/06/2013 - 12:35 Collegamento permanente

Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.