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I Volsci la fondarono nel VII secolo a.c. con gigantesche mura poligonali, in un luogo che permetteva di controllare tutta la Pianura Pontina fino al mare ed al Monte Circeo.

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La città era situata sulla cresta dei Lepini, dove questi si affacciano a picco sulla Pianura Pontina (palude nel medioevo, ma nell'antichità territorio fertile e coltivato, come ai giorni nostri).
I Volsci la fondarono nel VII secolo ac, mentre le gigantesche mura poligonali risalgono al secolo successivo: quello che per noi è oggi un panorama mozzafiato, all'epoca era anche una posizione strategica, che permetteva di controllare tutta la Pianura Pontina fino al mare ed al Monte Circeo.
Colonia Romana dal 492 ac, tale rimase per tutto il periodo repubblicano, fino alla guerra civile fra Mario e Silla.
La città sostenne Mario in tutti i modi e fu l'ultima roccaforte a cadere. Nel momento della sconfitta, quando i sillani guidati da Lepido stavano ormai prendendo la città, furono gli stessi abitanti, disperati a darle fuoco. Si narra che gli Dei, colpiti dalla determinazione degli abitanti, mandarono un vento divino ad alimentare le fiamme, così che quando Lepido giunse, la città era totalmente bruciata e mai più fu ricostruita.
Questa antica tragedia ci permette oggi di vedere qualcosa di veramente insolito: la struttura di una città romana, con strade e vicoli, ferma al periodo repubblicano.

Oggi Norba è considerata uno dei posti migliori del Centro Italia da cui lanciarsi con il parapendio.
Dagli affacci si vedono i meravigliosi giardini di Ninfa.
Sotto le imponenti pareti di roccia si trovano le rovine del monastero di Santa Maria di Monte Mirteto, con un eremo rupestre, purtroppo interdetto alla visita.

Testi e foto di Matteo Bordini

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