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Venerdì, 1 Febbraio 2019

Mongolia: il Naadam festival

E' il momento più speciale dell'anno per il popolo di Gengis Khan: la celebrazione dell'orgoglio nazionale, della storia e delle tradizioni di questa affascinante terra

ARTICOLO DI

Vagabondo

Mongolia: il Naadam festival 

Terra di cavalli, di sconfinate steppe, di conquiste e di valorosi guerrieri: questa era la Mongolia di un tempo, il cui condottiero più famoso incuteva una tale paura che bastava solo pronunciare il suo nome per far fuggire i nemici. E questa è anche la Mongolia del Naadam festival, la celebrazione dell'orgoglio nazionale che ha luogo nel paese nella prima metà del mese di luglio. 

La manifestazione, che letteralmente significa "Giochi" - ma che viene anche chiamata Eriin gurvan naadam, ovvero "I tre giochi da uomini" - è quanto di più simile a un'olimpiade si possa immaginare. Anzi, si tratta proprio dei secondi giochi olimpici più antichi della storia. Ma non è solo questo: è l'espressione massima della cultura nomadica, la celebrazione delle sue tradizioni artistiche e sportive millenarie e, dal 1921, coincide con la dichiarazione di indipendenza dalla Cina.

DI COSA SI TRATTA

I "tre giochi da uomini" sono strettamente legati alle tradizioni guerriere mongole, e molti secoli fa, prima e dopo le battaglie, venivano organizzati in tornei: sono il tiro con l'arco, la corsa a cavallo e la lotta libera, il momento clou del Naadam. Quest'ultima, chiamata Khapsagay, ha delle caratteristiche non presenti nelle altre competizioni mondiali di lotta libera: non ha limiti di spazio, di tempo né di peso e viene organizzata in un torneo a due con oltre 500 lottatori. Il wrestling mongolo è anche l'unica competizione preclusa alle donne, che possono invece prendere parte ai tornei di corsa a cavallo o tiro con l'arco.

La corsa a cavallo, invece, riassume un po' l'identità mongola: quella di un popolo che si definisce "nato in sella a un cavallo", per cui quest'animale è sacro sia nella vita quotidiana che in quella guerriera e viene allevato con estrema cura. Il cavallo è talmente legato all'identità mongola che non c'è bambino sopra ai 5 anni che non sia in grado di cavalcare perfettamente. Il tiro con l'arco, infine, è una pratica legata alla caccia prima e alla guerra poi. Tra le fasi del Naadam c'è anche il tiro con l'arco a cavallo.

QUANDO 

Tradizionalmente, il Naadam viene celebrato nella seconda settimana di luglio, il mese più mite dell'anno in questa terra ai limiti delle regioni sub-artiche boreali. La manifestazione principale è fissata ai giorni 11-13 luglio nello stadio centrale e Khui Doloon Khudag nella capitale, Ulaanbaatar. Tuttavia, la ressa è incredibile ed è difficile riuscire ad assistere a una di queste giornate dal vivo. Ci sono però tanti altri tornei minori organizzati in varie parti del paese con qualche giorno di anticipo, a cui è più facile partecipare e, magari, entrare in contatto con lo spirito profondo di questa manifestazione. Certo è che durante un viaggio in Mongolia in questo periodo c'è gioia e fermento un po' dappertutto, un momento speciale dell'anno da non mancare assolutamente in questo meraviglioso paese.

 

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Foto: archivio Shutterstock

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