Thailandia e Cambogia Easy Style
16 Giorni - 15 Notti
Dettagli del viaggio
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QUOTA:
€ 4290
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CASSA COMUNE:
€ 260
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PARTENZA:
26 Dicembre 2025
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RITORNO:
10 Gennaio 2026
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DURATA:
16 Giorni - 15 Notti
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FASCE D'ETÀ:
Aperto a tutti
Vagabondo DOC
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5 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE QUESTO VIAGGIO
Se siete qui è perché un pensierino lo state facendo... Ma se ancora avete dei dubbi, vi suggerisco alcuni buoni motivi per iscrivervi:
- È un viaggio easy style! Ci permetterà di visitare ben 2 nazioni senza dover rincorrere mezzi pubblici con le valigie ma caricando tutto su un pulmino privato, godendoci la scoperta di parchi naturali, tantissimi templi, ben due capitali, isole e percorsi fluviali senza accumulare stress aggiuntivo. Certo, ci saranno molti spostamenti e tante cose da vedere che ci faranno tornare la sera stanchi (e felici), ma avremo sempre il tempo per recuperare e divertirci tra di noi.
- È un viaggio che unisce cultura e relax: ci accompagnerà una guida locale (già inclusa nel prezzo!) e potremo poi dedicare gli ultimi giorni alle meravigliose spiagge thailandesi, per rientrare in Italia con un carico di energia e abbronzatura!
- Dicembre e gennaio sono i mesi migliori per visitare queste terre, evitando i monsoni estivi e godendo di cieli limpidi e secchi. E non è un dettaglio da poco! É praticamente azzerato il rischio di vedere rovinata una giornata di viaggio, permettendoci di vivere ogni giorno appieno, senza soffrire temperature tropicali.
- Il prezzo della quota include già tutto, compresi i parchi, un volo interno e anche le barche! Questo significa anche nessuna discussione su come si stanno spendendo i soldi o ansie in viaggio! La cassa comune sarà solo per i pasti e gli spostamenti negli ultimi giorni al mare, per cui la gestione delle spese sarà super semplice. Un sollievo per tutto il gruppo e in particolare per chi farà da cassiere😄
- Passeremo due settimane al caldo, abbandonando sciarpe e maglioni e dando un po' di tregua al nostro corpo dal lavoro e dal freddo! Saranno 14 giorni di sola bellezza, gioia e relax. What else?
BREVE RECAP SULLA QUOTA
Il costo in quota può sembrare alto, ma in realtà – oltre al pacchetto base - include tantissime spese che spesso sono a carico della cassa comune. Ve le riporto qui, anche se sono già indicate nella scheda viaggio (in corsivo trovate alcune mie note):
- Volo interno da Trat a Bangkok
- Spostamenti con pulmino privato (fino al giorno 10 - sono esclusi solo i giorni che passeremo al mare)
- Trasferimento in barca a/r per Koh Kood (l'isola dove trascorreremo gli ultimi giorni)
- Guida locale (fino al giorno 10)
- Tutti i pernottamenti con le prime colazioni incluse (il sogno di ogni viaggiatore! ❤️)
- Biglietti di ingresso a parchi e siti previsti da programma (che sono tantissimi! la lista completa la trovate nella descrizione dell'itinerario)
- Gita di 2 ore in longtail a Bangkok
- Safari giornaliero e notturno a Khao Yai con pranzo incluso
- Barca privata al lago Tonle Sap
Per chi fosse al suo primo viaggio con Vagabondo, ricordo che l'iscrizione non implica l'immediato pagamento dell'acconto, che è richiesto solo al momento in cui verrà confermato il gruppo (di solito avviene intorno ai 5 iscritti).
Aggiungo anche che esiste la possibilità di rateizzare il pagamento e se avete un welfare aziendale potreste sfruttare quello. Ecco il link ufficiale in cui si parla di queste opzioni: Metodi di pagamento | Vagabondo
E ADESSO?
Be', ora non vi resta che fare un bel respiro, chiudere gli occhi e immaginarvi in un paese straniero tra templi, tantissima natura, volti sorridenti e un mare da sogno. Se quello che vedete vi emoziona, vuol dire che è il viaggio per voi 😊 Vi aspetto!

BANGKOK
UN NOME, UNA STORIA
Forse non tutti sanno che la capitale thailandese ha ben 3 nomi e uno di questi detiene un record mondiale. Vi sentite un po' confusi? è giusto così e per sciogliere questa matassa bisogna fare un salto indietro nel tempo.
Il significato del nome Bangkok è “villaggio di olive selvatiche” e come potrete intuire non c'è traccia qui della sua storia imperiale: il nome, infatti, racconta della sua precedente vita, prima che Rama I la scegliesse per ricostruire il suo regno (dopo essere stato costretto ad abbandonare Ayutthaya), cosa che avvenne alla fine del XVIII secolo. In quel momento, Rama I fu evidentemente preso da un raptus creativo e decise di ribattezzare questo villaggio con un nome cerimoniale, che è il più lungo al mondo! Ecco il famoso record di cui vi parlavo.
Il nome per esteso è il seguente: “La città degli angeli, la grande città degli immortali, la magnifica città delle Nove Gemme, la sede del Re, la città dei palazzi reali, la dimora degli dei incarnati, eretta da Vishvakarman per volere di Indra”. Sospetto che chiamarla così ogni volta fosse un po' troppo anche per Rama I e la sua corte, motivo per cui venne poi semplificato in Krung Thep (che non sono altro che le primissime parole del suo nome cerimoniale) e che vuol dire, appunto, “la città degli angeli”. In Thailandia sarà possibile sentirla chiamare in questo modo, anziché Bangkok (c'è un lungo e divertente scontro interno su questo, ma non vi tedierò raccontandovelo qui) e vedere le iniziale KT sulle targhe dell'auto.
Qui sotto potete vedere degli scatti del tempio Wat Arun, costruito durante il regno di Ayutthaya.
CONTRASTI E CONTRADDIZIONI
Già il fatto che la loro capitale abbia tre nomi dice molto sulla scarsa linearità dei thailandesi. E questo sarà ancora più evidente quando vedremo Bangkok: una città frenetica e piena di contraddizioni, che esprime tutte le virtù e debolezze di questa nazione. Qui si mischiano continuamente sacro e profano, tradizione e modernità, ricchezza e miseria, bellezza e sporcizia. Si può scegliere cosa guardare e orientare il proprio sguardo solo su uno di questi aspetti, oppure ci si può aprire al tutto e lasciarsi affascinare dall'energia vibrante e indefinibile che la attraversa, senza cercare di comprendere o classificare. Bangkok è tutto questo insieme. Qui sotto trovate un po' di foto scattate da me due estati fa, proprio a Bangkok. Non sono le più belle e scenografiche, ma quelle che raccontano di questa coesistenza degli opposti, che è l'aspetto che più di tutti mi ha colpito.
Si possono visitare templi antichi, respirarne la profonda e sentita spiritualità, partecipare anche a masterclass di meditazione con monaci che parlano inglese, comprare amuleti portafortuna o farsi predire il futuro da un astrologo....
… e poi entrare in centri commerciali ipermoderni, pieni di brand internazionali con prodotti dal costo proibitivo, dove ci si può perdere da quanto sono immensi e progettati per toglierti ogni percezione del tempo e dello spazio, dove anche un semplice dolcetto lo paghi 3 volte più del prezzo che troveresti per strada...
… e qualche chilometro più in là entrare in mercati tradizionali (magari sul fiume!), con il pesce fresco esposto, persone vestite come se stessero facendo i mestieri in casa, cibo di ogni tipo cucinato al momento e se sei fortunato pure il karaoke!

Puoi girare per quartieri con case grandi 10 metri quadri, dove vivono famiglie numerose, uno sull'altro, con pentole e vestiti per strada, in condizioni igieniche decisamente discutibili, immersi in un caos umano, di odori e di motorini...
… e dopo pochi metri ritrovarti tra grattacieli e hotel lussuosi, dove gli spazi sono enormi e brillano da quanto sono puliti e immacolati, con strade larghe senza traffico e un inaspettato silenzio.
Si incontreranno facilmente monaci buddisti (se l'abito è arancione sono uomini, se è bianco sono donne) ed è tradizione – non obbligatoria, ma comunque ancora sentita e partecipata – che i giovani adolescenti, terminati gli studi liceali, passino del tempo in un monastero per ottenere meriti spirituali per sé e la propria famiglia. Con la stessa facilità vedremo poi decine di fanciulle (ma non solo), girare per siti storici truccate e vestite con abiti tradizionali, mentre si fanno scattare foto da amiche o fotografi professionisti. Nessuna di loro è minimamente interessata a visitare il luogo in sé né tanto meno a pregare, ma solo a ottenere una foto di se stesse da condividere sui social.
Potrei continuare con la lista dei contrasti che si incontrano in giro per la città, ma non renderebbero comunque la sensazione che lascia vederli con i propri occhi e attraversare quegli spazi. La bellezza di questa città è tutta da scoprire e respirare.