Wadi Rum o Sahara? Questo è il dilemma!

Il deserto è un ambiente di grande fascino, che esercita un vero e proprio richiamo sui viaggiatori di ogni età. Questa parola, che nel linguaggio comune indica l’assenza di vita, rappresenta un luogo che in realtà ne contiene moltissima, insieme a caratteristiche geologiche, chimiche, fisiche e meteorologiche uniche. Due tra i deserti più iconici e affascinanti al mondo sono il Wadi Rum e il Sahara, e mostrano differenze significative: scopriamone qualcuna prima di partire!

Il deserto del Sahara, il più grande deserto caldo al mondo, si estende su gran parte del Nord Africa. La sua superficie è principalmente composta da rocce sedimentarie, e le formazioni geologiche includono principalmente sabbia e canyon. Il Sahara è famoso per le ampie dune di sabbia, che raggiungono altezze considerevoli. Sono mobili, a causa dei venti che plasmano continuamente il paesaggio, e per questo danno pochissimi punti di riferimento. 

Il Wadi Rum, il deserto giordano, è famoso per le sue formazioni rocciose di arenaria e granito, spesso modellate in imponenti torri e archi naturali, levigati dal vento, e si sviluppano in altezza, creando un paesaggio che sembra scolpite dall'arte stessa della natura.

Le condizioni meteorologiche nei due deserti presentano notevoli differenze. Il Sahara sperimenta temperature estreme, con escursioni termiche significative tra il giorno e la notte. Di giorno possono superare i 50°C, scendendo poi drasticamente dopo il tramonto. La pioggia è un evento a dir poco sporadico. Nel Wadi Rum, le escursioni termiche non sono così brusche, sebbene le differenze di temperatura tra giorno e notte siano considerevoli. Le precipitazioni qui sono un po’ più frequenti, e contribuiscono alla formazione di piccole oasi e aree di vegetazione sparse

Il Sahara, nonostante la sua aridità, ospita una varietà sorprendente di piante adattatesi alla scarsità d'acqua: tra quelle più comuni ci sono l'acacia e l'albero del deserto, che è in grado di immagazzinare acqua nelle foglie. Il tamarisco e l'artemisia sono presenti in alcune oasi e nelle zone più fertili, insieme all’aloe vera e ai cactus, veri e propri “serbatoi” d’acqua naturali, caratteristica che permette la loro sopravvivenza in condizioni così avverse. 

Nel Wadi Rum, la flora si presenta tra le formazioni rocciose e nelle aree più umide: vi troviamo specie come l'issopo, il timo selvatico e l'acacia del deserto. Alcune piante sono in grado di penetrare tra le rocce, mentre altre crescono nelle fessure e si adattano al terreno sassoso.

Molti sono gli animali a cui è toccata in sorte la sfida della vita nel deserto. Tra i mammiferi ci sono cammelli e dromedari, che da tempo immemorabile sono anche fondamentali mezzi di trasporto per uomini e merci. Non possiamo dimenticare i fennec, volpi dal mantello adatto alle temperature estreme. Tra i rettili spicca la vipera del deserto, mentre tra gli aracnidi il re è lo scorpione giallo, che ha ispirato anche popolari film d’avventura a Hollywood. Gli uccelli migratori sfruttano le oasi come punti di ristoro durante i loro lunghi viaggi

Nel deserto che fu di Lawrence d’Arabia troviamo invece una varietà faunistica più ampia: vi sono di casa struzzi, orici, gazzelle, onagri, asini selvatici, gatti delle sabbie, cobra egiziani e gechi. Alcuni di questi animali furono immortalati nei magnifici mosaici del Monte Nebo. 

Queste specie sono la prova più alta della capacità della natura di adattarsi alle difficoltà più ardue, un'espressione unica della vita, capace di prosperare anche in un contesto così ostile, per quanto suggestivo. 

Visitiamo entrambi i deserti in tutte le stagioni: scopri i nostri itinerari in Marocco e Giordania e parti con noi!