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Giovedì, 19 Marzo 2009

Viaggio in Alaska - Quarta parte

Viaggio attraverso l'Alaska con una ‘scappatina' nello Yukon Canadese

ARTICOLO DI

Vagabondo0

Seward

Non c’è viaggio in Alaska che non preveda una sosta, seppur breve, a Seward: ottima base per visitare questo splendido angolo della Kenai Peninsula che è il Kenai Fjords National Park: uno dei parchi nazionali più visitati dell’Alaska.

Seward situata all’inizio della Resurrection Bay ai piedi del monte Marathon non è solo una delle cittadine più vecchie dell’Alaska ma è anche una delle più facilmente accessibili. Fu fondata ufficialmente nel 1903 nel medesimo luogo dove sorgeva un villaggio nativo abbandonato. Porta il nome di Willam Henry Seward, che fu Segretario di Stato durante la presidenza di Lincoln e fu colui che pianificò, nel 1867, l’acquisto dell’Alaska dalla Russia.

La Seward Highway, considerata non a torto una strada molto panoramica, consente di raggiungere Seward da Anchorage in poco meno di quattro ore

D’estate le pittoresche vie della città si animano di turisti, i campeggi e gli alberghi registrano il tutto esaurito, i negozi sono un susseguirsi di gente che entra ed esce, così come le gallerie d’arte presenti in città e i tanti ristoranti che servono, non solo il salmone ma anche altri deliziosi pesci provenienti dai mari dell’Alaska.

L’Alaska Sealife Centre, che ha sede in città, con i suoi acquari, le sue vasche, i pesci e gli uccelli marini è solo l’inizio di quello che questa zona e questo parco offrono in termini di wildlife.










Kenai Fjords National Park

Il Kenai Fjords National Park è stato istituito nel 1980 con l’intenzione di proteggere e salvaguardare l’enorme Harding Icefield con i suoi enormi ghiacciai le cui lingue si perdono nell’oceano; ed il prezioso e delicato ecosistema presente in questi fiordi. Dei suoi 607.805 acri che ne compongono il parco, la gran parte sono impenetrabili e contribuiscono ad alimentare il fascino di questa terra selvaggia. Più della metà di questo territorio è coperto dall’Harding Icefield, che prende il nome del presidente Warren G. Harding che visitò Seward nel 1923. L’Harding Icefield è ciò che resta dell’ultima glaciazione, è una preziosa testimonianza di come doveva essere questo continente quando era, completamente ricoperto di ghiacci.

Il Kenai Fjords National Park non è solo l’Harding Icefield, ma anche un ambiente di foresta pluviale dove vive una vasta varietà di fauna selvatica. Per anni, i nativi americani sono vissuti su queste terre cacciando e pescando lungo i fiordi. Tracce di questo passato sono visibili attraverso i pochi siti archeologici relativi ai Nativi americani e a quel che resta delle miniere di oro di un tempo. I primi a colonizzare la zona furono i Russi.

La maggior parte dei turisti che arriva a Seward ci viene con l’intenzione di prendere parte ad una delle tante crociere offerte dalle molte compagnie che operano in città. E così abbiamo fatto anche noi.

La crociera che abbiamo scelto noi prevede la navigazione nel Resurrection Bay, la visita all’Aialik Glacier e una sosta a Fox Island per la cena a base di salmone grigliato. Abbiamo scelto di fare un’altra gita di questo tipo sia per la fauna che per gli splendidi paesaggi. La giornata è stata proficua ed interessante, abbiamo visto aquile di mare, qualche lontra marina, tante otarie, leoni marini, pulcinelle di mare, cormorani e 3 simpatiche orche, un maschio e due femmine, che per molto hanno nuotato in una baia per poi passare sotto la barca e prendere il mare aperto regalando intese emozioni. Abbiamo perfino osservato qualche capra delle montagne rocciose con il suo manto bianco come la neve pascolare tranquilla sulle pendici di queste montagne che cadono a picco sul mare.

I ghiacciai, sono sempre un emozione, queste immense lingue di ghiaccio che si perdono nel mare, i cui iceberg galleggiano tranquillamente delle acque della baia.


Ma in mare non si incontrano solo battelli da crociera ma anche, e soprattutto pescherecci e più o meno piccole barchette di pescatori. L’estate, ricordo, è la stagione in cui i salmoni lasciano il mare per percorrere a ritroso i fiumi per andare a riprodursi, ed è anche la stagione in cui miriade di pescatori si riversano lungo i fiumi per pescare questo pesce di cui gli orsi ne sono molto golosi!

Ma la pesca non è solo ed esclusivamente Salmone, si pesca l’Halibut, si pesca il Fish Rock, un enorme pesce rosso con uno sguardo accattivante, e tanti altri ancora. Ci sono persino gare e tornei di pesca, tra le manifestazioni più famose il Jackpot Halibut Tournament, che si disputa in giugno, assegnando un premio in denaro all’Halibut più grosso (e pesante) e il Seward Silver Salmon Derby disputato in agosto per la pesca dell’appunto salmone ‘silver’ che richiama pescatori da tutto il mondo.


Il giorno seguente lo dedichiamo ad uno dei più bei sentieri dell’Alaska: Harding Icefield Trail; il sentiero per alcuni tratti costeggia la lingua dell’Exit Glacier, offrendo parecchi ottimi punti panoramici sul ghiacciaio e sulla valle.

L’Exit Glacier è un’altro dei ghiacciai più facilmente accessibili in Alaska e per questo è anche uno dei più conosciuti e visitati. Da Seward dista più o meno una quindicina di chilometri di strada asfaltata. Alcuni facili percorsi consentono di avvicinarsi alla base della lingua del ghiacciaio per ammirarne la sua imponenza, il suo colore. Alcuni di questi percorsi sono accessibili anche dai disabili in carrozzella.

In poco meno di tre ore percorrendo circa sei chilometri e mezzo su un dislivello di poco superiore ai 900 metri arriviamo dinnanzi ad una piccola parte dell’Harding Icefield: a questa enorme distesa di ghiaccio che abbaglia e travolge nella sua immensità. Se volgiamo il nostro sguardo sulle vette rocciose che sovrastano il mare di ghiaccio riusciamo a scorgere le capre di montagna pascolare tranquillamente.

Non è un sentiero impegnativo ma richiede un po’ di allenamento e un po’ di esperienza in montagna, soprattutto l’ultimo tratto, dove il terreno è franoso. Ma consumare il proprio pranzo al sacco, seduti su un masso, di fronte alla vastità dell’Harding Icefield, ripaga ampiamente della fatica.

Un lavagna posta davanti al Exit Glacier visitor centre, riporta gli avvistamenti di orsi e capre di montagna lungo i sentieri. È abbastanza comune, per gli escursionisti che percorrono l’Harding Icefield Trail, nella prima parte del percorso, dove la vegetazione è fitta e abbondante, incontrare gli orsi neri. Noi abbiamo incontrato mamma orsa e il suo cucciolo e poco lontano un esemplare solitario! Ma è bene ricordare che anche se sembrano adorabili peluche a grandezza naturale, è meglio osservare da lontano e non disturbare!



Kenai National Wildlife Refuge

Il Kenai National Wildlife Refuge confina con il Kenai Fjords National Park e copre una vasta quantità di territorio all’interno della Kenai Peninsula. Il Kenai National Wildlife Refuge è stato istituito nel 1981 per proteggere le alci con il nome di Kenai National Moose Range. Nel 1980 il suo nome è stato tramutato nell’attuale nome con lo scopo di protegge non solo tutta la fauna selvatica ma anche il delicato habitat in cui questa vive. La zona è ricca di laghi e fiumi, la pesca abbonda e anche i sentieri per il trekking sono molti. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Soldotna

Per la notte ci fermiamo a Soldotna in un campeggio lungo il fiume Kenai. Ci sono moltissimi pescatori che pescano con quella che qui è conosciuta come la tecnica del ‘The Soldotna Flip’ una sorta di pesca a mosca, per chi sa di cosa si tratta.

Il nome della città sembra avere due origini, dalla parola russa per indicare la parola ‘soldato’ oppure dalla parola che nella lingua indiana dei Kenaitze significava ‘ruscello’.

È una città, con il suo traffico e i suoi edifici, per noi un posto di passaggio.

Il visitor centre è molto fornito e ci sono anche dei pesci imbalsamati; ho letto che a Soldotna è stato pescato il king salmon più grande mai pescato.

In questa zona i segni del passaggio russo sono evidenti.


Il giorno dopo facciamo una puntatine sulla Kenai Beach, la giornata è serena e si gode di un bello spettacolo sulle montagne dell’Alaska Range che stanno esattamente dall’altra parte del canale.

Portage Valley

La Portage valley si trova all’interno del Chugach National Forest, più o meno a 50 miglia da Anchorage lungo la strada che porta a Whittier, percorrendo la Seward Highway in questa direzione non si può non rimanere affascinati dalla vista di queste montagne e dai tanti ghiacciai.

Il Portage Glacier si affaccia sulle acque del omonimo lago. Il lago fino a cent’anni fa non esisteva, la lingua del ghiacciaio arrivava fino a dove ora sorge il visitor centre. Dal visitor centre il Portage Glacier non è visibile, si può scegliere di fare una gita in barca che porta alla base dello stesso oppure si può percorrere il Portage Pass Trail che porta, con una breve camminata, su un promontorio di fronte al ghiacciaio, soluzione che sceglieremo noi.

Montiamo la nostra tenda al Williwaw Campground e se alziamo lo sguardo, tra gli alberi spunta il Middle Glacier, insomma per 13$ abbiamo una sistemazione con vista sul ghiacciaio. Il campeggio è veramente bello, uno dei migliori in cui abbiamo soggiornato.

Dopo cena facciamo una scappatina fino alla Fish Viewing Platform per osservare i salmoni, c’è anche un bel sentiero che costeggia un rio. Una piacevole passeggiata prima di andare a letto nel silenzio e nella pace che questi posti possono regalare.

Al mattino, un simpatico leprotto corre poco lontano dalla nostra tenda.



Caugauch National Forest – Girwood

La Chugach National Forest è stata creata nel 1907 e si estende per circa 5 milioni di acri coprendo una vasta area delle Chugach Mountains, parte della Kenai Peninsula e vaste terre che si affacciano sul Prince William Sound. All’interno della riserva è possibile cacciare e pescare, ovviamente ci sono degli opportuni regolamenti e permessi da richiedere e rispettare.




Siamo diretti alla fine della Crow Creek Road, una strada che parte poco prima del centro di Girwood dove lasceremo la nostra auto e proseguiremo, a piedi lungo il Crow Pass Trail.

Lungo la Crow Creek Road si incontra il bivio per Crow Creek Mine, un sito storico, costruito nel 1898 come base per la vicina miniera che tra il 1898 ed il 1940 produceva circa 700 once di oro al mese. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ancora oggi non c’è l’acqua corrente, l’elettricità ed il telefono.

Quest’oggi non saremo soli a percorrere questo sentiero. Nel parcheggio ci sono parecchie auto e molte persone che si stanno preparando per la gita. Il sentiero inizialmente passa nel folto della vegetazione, ci sono more e mirtilli che crescono lungo il sentiero, ne mangio qualcuna ma poi mi faccio venire i sensi di colpa, forse sono la merenda di qualche orso se glieli mangio io lui che mangia? Me.. quindi meglio che lascio i mirtilli e le more dove sono.

Il sentiero si snoda su un percorso di 6 km per un dislivello di circa 600 metri. Si incontrano delle cascate, dei laghi di origine glaciale, resti abbandonati delle vecchi miniere e se ci guardiamo intorno vette e molti ghiacciai. Dalla sommità del colle si domina la valle che scende verso Eagle River e si può ammirare il Raven Glacier in tutta la sua bellezza. Un bel maschio di mountain goat (capra delle montagne rocciose) pascola tranquillo dall’altra parte del ghiacciaio. Scendendo nei pressi del Crystal Lake incontriamo una femmina di mountain goat con il suo piccolo.

Portage Glacier – Whittier

Al mattino presto gli scoiattoli di terra sono già attivi. Alle prime luci dell’alba iniziano a correre e ad emettere il loro verso. Uno in particolare, ci sembra piuttosto vicino alla tenda e anche se è un bel modo per essere svegliati ci chiediamo se non potevano andare a fare casino da un’altra parte.

Smontata la nostra tenda ci incamminiamo verso l’Anton Memorial Tunnel. Il programma della giornata prevede una passeggiata fino al Portage Pass per ammirare l’omonimo ghiacciaio e poi una visitina a Whittier, di cui ho letto parecchi pareri e mi incuriosiva.

Whittier nasce durante la seconda guerra mondiale come porto e fu scavata una galleria ferroviaria con lo scopo di collegare il porto al resto del paese. Soltanto nel 2000 la galleria viene aperta al traffico delle automobili. La popolazione locale è stata per anni contraria a questo progetto. In estate i treni arrivavano regolarmente ogni giorno mentre in inverno rimanevano isolati a lungo. Ma non sono state solo esigenze di carattere economico, da parte di compagnie petrolifere che hanno finanziato in parte la conversione del tunnel ferroviario anche in tunnel per le auto a far si che il progetto si realizzasse ma anche le compagnie navali di crociere e la prospettiva di un boom del settore turistico. Come risultato, se prima gli abitanti non volevano andarsene da Whittier preferendo l’isolamento, una volta costruito il tunnel per le auto la maggior parte di questi si è trasferita altrove di conseguenza ora molte delle persone che lavorano a Whittier non vivono più qui.

L’Anton Memorial Tunnel è lungo 3,5 km e attraversa le Chugach Mountains. Funziona a senso unico ad orario. Ad una certa ora il traffico procede in una direzione, ad un’altra nella direzione opposta e ad un’altra ora ancora passa il traffico ferroviario.


Whittier si trova alla fine del Anton Memorial Tunnel e si affaccia sulle acque del Prince William Sound. Che cosa devo dire? La guida dice, ironicamente, che potremmo aver visto ghiacciai, posti strepitosi, le montagne più alte del mondo ma anche cercandolo ovunque non avremo mai visto un posto come Whittier... come non dargli torto!

Mi aspettavo un posto simile a Seward o ad altri che avevo già visto invece non è niente di tutto questo. Whittier, abbracciata dalle montagne e dalle acque del Prince William Sound di per se avrebbe tutti gli elementi per essere una cittadina affascinante e incantevole, ma i brutti edifici risalenti al secondo conflitto mondiale ed un bruttissimo palazzo in cemento armato non solo deturpano il paesaggio ma rovinano l’insieme di questo strano posto. Sul porto negozi di souvenir, ristoranti e le diverse sedi delle compagnie che organizzano escursioni nel Prince William Sound., per fino un recinto con due renne. E se a Valdez le compagnie che effettuavano crociere ne fiordo erano poche qui sono molte, c’è solo l’imbarazzo della scelta.


L’inizio del Portage Pass Trail si trova subito appena passato il Tunnel in direzione di Whittier. Il sentiero 3,2 km (A/R) è una piacevole passeggiata che porta in punta ad un particolare cucuzzoletto esattamente di fronte al Portage Glacier.

Volverine Peak – Chugach State Park

Oggi è una giornata bellissima, in cielo non c’è una nuvola e il sole è molto caldo, forse troppo. Non esistono le mezze misure?

Ci incamminiamo presto, con la nostra auto percorriamo la O’Malley Road ad Anchorage, una strada che porta fuori dalla città in una zona residenziale dove posso ammirare delle vere e proprie ville! Se dovessi vivere ad Anchorage vorrei vivere in una di queste splendide case con questi favolosi giardini.

Lasciamo la nostra auto in un parcheggio vuoto e ci incamminiamo per una strada sterrata. Il sentiero che abbiamo scelto è il Wolverine Peak Trail che come dice il nome ci porterà sulla cima del Wolverine Peak una delle montagne più alte che sovrastano Anchorage.

Il sentiero inizialmente è una sorta di pista forestale che passa nel fitto del bosco, piano piano, inizia a salire e la vegetazione a diminuire fino a scomparire del tutto. Il sentiero è lungo e anche ben in salita. Salendo, voltandoci indietro scorgiamo, nel fitto della vegetazione un alce maschio che passeggia. Quasi in vetta incontriamo un gentile signore di Anchorage, molto pratico del posto, che ci indica il nome di tutte le montagne più significative che si vedono all’orizzonte, tra cui il McKinley che giustamente lui ha chiamato Denali.. Oh si... benché sia a centinaia di chilometri di distanza si riesce perfettamente a vedere e la giornata di oggi, serena come non ce ne sono state altre, ci concede perfino di vedere la tanto ambita punta.

La vista dal Wolverine Peak è fantastica non solo si vede Anchorage ma valli e spazi infiniti. Tutta la fatica è stata ampiamente ripagata. Il Wolverine Peak Trail si snoda su un percorso di 8,8 km solo andata per un dislivello di circa 1080 metri. Il ritorno è stato molto faticoso perché la giornata si è rivelata veramente calda. Scendendo abbiamo incontrato lungo la strada, molte persone che facevano jogging. Ho letto che gli abitanti di Anchorage sono fissati con lo jogging e l’attività fisica in generale, e spesso in pausa pranzo invece di strafogarsi di hamburger e patatine vanno in palestra o a fare qualche altra attività fisica.

Eagle River - Chugach State Park

E così è arrivato anche l’ultimo giorno di questo viaggio. Il nostro aereo parte nel primo pomeriggio, abbiamo ancora una mattinata da dedicare a questo paese, o almeno quel che resta di questa mattinata visto che la preparazione dei bagagli non è stata un’impresa semplice e veloce.


Percorriamo la Eagle River Road, una strada che segue l’Eagle River addentrandosi nelle Chugach Mountains fino all’Eagle River Visitor Centre. Ci sarebbe piaciuto percorrere l’Albert Loop Trail ma come spesso accade in questa stagione il sentiero è chiuso per permettere agli orsi di pescare tranquillamente i salmoni sulle rive del fiume. Così ci accontentiamo di andare fino al Beaver Dam, che del castoro ne conserva solo il nome e di godere, anche se ancora per poco, di questi immensi paesaggi.


In lingua eschimese la parola Alyeska, da cui deriva l’attuale nome del 49° stato degli Stati Uniti, significa ‘Grande Terra’ e l’Alaska è veramente una grande terra! Questa non è solo stata una vacanza, un viaggio, ma un’esperienza e la scoperta di un luogo dove tornare.

Guide Utilizzate e libri

Alaska – 3° edizione 2006 – Lonely Planet – Ed. in Inglese

Stati Uniti Occidentali – 2° edizione 2004 - EDT

Canada Occidentale – 1° edizione 1997 - EDT

Hiking in Alaska – 2° Ed. 2004 - AFalcon Guide – Morrison Book Publishing

Qualche altra piacevole lettura sul grande nord:

Ann Mariah Cook – La mia Alaska – 2001 Edizioni Piemme Pocket

Bob Drury – Una stagione da eroi – 2001 Corbaccio;

Libby Riddles & Tim Jones – Ho vinto l’Alaska – 2003 Edizioni Piemme;

Lynn Schooler – L’orso azzurro – 2002 TEA;

Nicolas Vanire – La bambina delle nevi – 2003 TEA;

Peter Jenkins – Alaska. Il paese dell’oro e dei ghiacci – 2003 Sperling & Kupfer Editori;

Richard Leo – Fuga da Manhattan – 1998 EDT

Sam Keith – One Man’s wilderness – 2007 Alaska Northwest Books;

Itinerario

Data km Auto Km Bus Mi Nave Km Piedi Itinerario
22-lug 91       Arrivo ad Anchorage - Bird Creek
23-lug 235       Bird Creek - Visita Alaska Wildlife Conservation Centre – Seward (Kenai Peninsula)
24-lug 318       Seward – Palmer
25-lug 394     4 Palmer - Matanuska Glacier - Hatcher Pass Road and Trail - Trapper creek
26-lug 211       Trapper creek - Riley Creek (Denali National Park)
27-lug 0 272     Riley Creek - Wonder Lake - Riley Creek (Denali National Park)
28-lug 406       Riley Creek (Denali National Park) - Denali Highway - Delta Junction
29-lug 658       Delta Junction (AK) - Haines Junction (Yukon)
30-lug 350       Haines Junction (Yukon) - Haines (AK)
31-lug 274     9 Haines - Mount Riley Trail (AK) - Haines Junction (Yukon)
01-ago 475     10 Haines Junction (Yukon) - Sheep River trail (Kluane National Park - Yukon) -Tok (AK)
02-ago 485       Tok – Valdez
03-ago 0   222   Valdez – Escursione in barca al Prince William Sound
04-ago 299     2 Valdez - McCarthy (Wrangell St Elias National Park)
05-ago 224 14   12 McCarthy & Kennicott - Worthington River Trail (Wrangell St Elias NP) – Glennallen
06-ago 270     8 Glennallen - Sheep Mountain Trail (Matanusha Valley) – Palmer
07-ago 326     13 Palmer –Twin Peaks Pass Trail (Eklutna Lake - Chugach state park) – Seward
08-ago 0   203   Seward – Escursione in barca al Kenai Fjords National Park
09-ago 210     13 Seward - Harding Icefield Trail (Kenai Fjords National Park) – Soldotna (Kenai Peninsula)
10-ago 346       Soldotna - Kenay city - Portage Valley
11-ago 80     11 Portage Valley - Girwood - Crow Pass Trail (Chugach National Forest) - Portage Valley
12-ago 222     3 Portage Valley - Portage Pass Trail (Chugach National Forest) - Whittier - Anchorage - Bird Creek
13-ago 144     18 Bird Creek - Anchorage - Wolverine Peak Trail (Chugach State Park) - Bird Creek
14-ago 142       Bird Creek - Eagle River Valley – Anchorage
Tot 6160 286 425 103  




Pernottamenti

I prezzi sono, se non diversamente indicato, espressi in Dollari Americani.

Località Struttura Costo (notte)
Bird Creek Bird Ridge Motel 69$
Bird Creek Bird Creek State Campground 15$
Delta Junction Smiths Green Acres RV Park 18,50$
Denali N.P. Riley Creek Campground 13,20$
Glennallen Dry Creek State Recreation Site 12$
Haines Chilkat State Park Campground 10$
Haines Junction (Yukon) Kluane RV Campground 16,96$CAN
McCarthy Glacier View Campground 18$
Palmer Matanuska River park 10$
Portage Valley Williwaw Campground 13$
Seward Waterfront Campground 8$
Soldotna Swiftwater Park Campground 14,65$
Tok Gateway Salmon Bake Campground 12$
Trapper Creek Trapper Creek Gas Station 5$
Valdez Eagle's Rest RV Park 25$



Testo di

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Foto di Marco Giovo – Anna Marchisio


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