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Con i nostri occhi - Momenti in viaggio

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” 

Mi fu regalata una maglietta bianca con questa scritta quando ancora viaggiavo con la frenesia di voler vedere tutto, immortalare con scatti nevrotici che a un giapponese gli facevo un baffo, mappare al ritorno con le bandierine da buon conquistatore, per poi al ritorno propinare fiumi di diapositive ad amici e parenti più o meno consenzienti. Uno dei sintomi più evidenti di questa malattia che generalmente si manifesta all'arrivo nel paese meta del viaggio, appena scesi dall'aereo, è pensare in quale altro paese andare la prossima volta. La prognosi è riservata.


Quella maglietta mi fece riflettere. Lì per lì un pò arrabbiare in realtà, ma poi riflettere.


Stasera mi sono detto, perchè non creare uno spazio dove poter condividere ciò che abbiamo osservato durante i nostri viaggi per il mondo? Qualcosa che ci ha colpito, fatto riflettere, che vorremmo condividere. Dice che la vita sia di chi osserva, viaggiare è vivere due volte, uno più uno fa due.

Se vi piace l'idea inizio io, sennò non avrei scritto questo topic :)


Visto che è risorta Cuba.. Habana, quartiere molto popolare e fatiscente. Il gruppo doveva dividersi a coppie nelle casa particulares, a me e un mio compagno di viaggio ci toccò la più sfigata, gente molto povera che dubito avesse le condizioni dettate dal governo per poter ospitare turisti. La casa era un seminterrato senza finestre. La cena condivisa con la giovane e numerosa famiglia, due uova affrittellate e qualche foglia di insalata. Non vi parlo del bagno. Ritrovarsi in una sistemazione così la prima sera, appena arrivati belli stanchi e frastornati dal viaggio in aereo, non è facile. Ma in tutto questo, e arrivo al dunque, quello che mi colpì di brutto fu scoprire che la giovane coppia ci diede il suo letto, mentre padre con due figli andarono a dormire di nascosto a noi (ma poi li vidi) 'accomodandosi' come topi dentro un corto e sretto vano ricavato sopra la porta del bagno. In un buco, di quelli in cui di solito ci mettiamo le valigie tornati dal viaggio. Ci sto ancora riflettendo, a distanza di anni.

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ric570

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Ric favolosa idea

India: In Treno da Agra a Varanasi, cuccette di seconda classe, treno affolatissimo, dopo aver riso della "Burocratica serietà" del Controllore ci sistemiamo nei posti a noi assegnati, ci chiedono se vogliamo cenare e ci propinano un Thali cattivissimo ed un altra pietanza speziatissima, unica cosa per me commestibile un Chapati dalla provenienza discutibile; chiediamo dove mettere i vassoi ed il controllore ci dice di lasciarli tranquillamente sul predellino tra una carrozza e l'altra; in una delle mille soste in mezzo al nulla vedo un ombra che sale sul treno, afferra il chapati e lo divora, poi prende i 6 vassoi e scappa via; questa scena mi ha fatto capire come noi spesso conosciamo le cose per sentito dire; la povertà, la fame e la miseria, ma spesso siamo solo dei teorici; quella scena mi ha sbattuto in faccia quel significato e ho capito di come la realtà cambia a seconda di quello che si vede; una cena pessima per me è diventato un pasto per persone che magari non mangiavano da giorni ed in quella tristezza ho trovato un lato positivo quello di aver incosapevolmente creato un giorno fortunato per quell' ombra misteriosa.

Il ciclo delle piccole cose in India, tutti quei rifiuti che ci sembrano solamente inciviltà, qualche volta sono fonte di sopravvivenza per altri 

 

Ven 02/10/2015 - 08:53 Collegamento permanente

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