Addio a Walter Nones e Kurt Albert
Due anni dopo la tragica estate sul Nanga Parbat, dove vide l'amico Karl precipitare tra i ghiacci eterni, domenica 3 ottobre anche Walter ci ha lasciati, mentre affrontava una via nuova sul Cho Oyu in Himalaya. Solo pochi giorni prima, il 27 settembre, moriva il grande Kurt Albert all’ospedale di Erlangen in Baviera dove era ricoverato a seguito di una terribile caduta di 18 metri dalla via ferrata Höhenglücksteig. Onore a Walter e Kurt.
ARTICOLO DI
Penelope Pitstop
Non è colpa di Gerlinde
Ho letto e partecipato emotivamente. Non vorrei essere dissacrante - tanto se c'è un paradiso di sicuro lì si ride - ma stavolta Gerlinde non c'entra!
ARTICOLO DI
DaitanIII
Mmmm....Gerlinde magari li
Mmmm....Gerlinde magari li stava pensando chissà....tu si che mi capisci Penelope :) la proviamo questa ferrata Höhenglücksteig? che ne dici? ;)
ARTICOLO DI
Penelope Pitstop
In risposta a Mmmm....Gerlinde magari li di DaitanIII
Höhenglücksteig
Se li ha pensati lo ha fatto inconsciamente (e si sa, l'energia mentale di Gerlinde è potentissima :pardon:)!
L'Höhenglücksteig la facciamo non appena imparo a pronunciarla e comunque vai avanti tu :p !
ARTICOLO DI
fretless
In risposta a Höhenglücksteig di Penelope Pitstop
Beh, però se l'è proprio
Beh, però se l'è proprio andata cercare, ho letto la sua storia: già viene salvato nel 2008 per il rotto della
cuffia, dopo aver visto crepare di stenti dei suoi compagni....due anni dopo torna sulla stessa
montagna, c'è il maltempo e va avanti da solo, mentre i suoi compagni
erano rimasti al campo base a 7000 mt. a causa delle condizioni meteo impossibili.
Ma la cosa peggiore è che lascia due figli piccoli che vivranno senza padre...per fare cosa, poi? per trovare a tutti i costi una nuova via di ascensione alla vetta del Parbat. Morire così è morire per niente....
Fret
ARTICOLO DI
DaitanIII
L'Alpinismo è un viaggio
L'Alpinismo è un viaggio verticale,ma alla fine del mondo,verso un punto oltre il quale di mondo non ce n'è più. Vale la pena rischiare la vita? Perdere la vita, dicono tutti, no. Meglio vivere,ma rischiarla è un'altra cosa, e quello forse si, ne vale la pena. Certo nessuna vetta vale la morte ma quando ti trovi in una situazione dove devi correre un forte rischio per realizzare il tuo sogno, semplicemente non stai a chiedertelo, vai avanti....Diemberger diceva che alla fin fine, non ti guadagni mai la vita se non la rischi...se ti fermi a pensare se ne vale la pena o non ne vale la pena non sei libero, ed è la libertà l'essenza dell'Alpinismo. E poi si può morire per mille ragioni, c'è chi muore per una donna, o un regno, o un ideale, c'è chi muore perchè fuma troppe sigarette. Dunque si, si ha pieno diritto di morire per un ottomila, perchè si ha diritto di vivere e di morire per mille ragioni, dipende dai valori che ciascuno di noi ha dentro.