Giappone Freak Style
15 Giorni - 14 Notti
19 Ottobre 2023
Viaggio passato
Giappone Freak Style - 19 Ottobre
Viaggio in Giappone alla scoperta dei suoi Patrimoni Unesco, delle sue meraviglie naturali, delle sue tradizioni e della sua modernità. E ancora dell’ottimo cibo giapponese da un lato e dei suoi enigmi dall’altro.
Viaggio Passato: 19 October 2023
Vagabondo DOC
Iscritti
Partecipanti: 2 - 2 Vagabondi dai 31 ai 43 anni
Forum del viaggio
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ARTICOLO DI
Verena
In risposta a ci sono talmente cose che… di Bazu
Guarda a parte il Sunrise…
Guarda a parte il Sunrise express sono cose che anche io pensavo di proporvi, per cui quando il gruppo sarà formato ne parleremo senz'altro, nel frattempo, a parte ciò che decideremo in gruppo, ho cercato dei sento che accettino anche persone tatuate dove chi vuole sarà libero di andare alla sera sia a Tokyo che a Kyoto, tu hai tatuaggi?
Sul treno notturno mi sa che è un pò più complicato ma comunque ci guardo e poi ne parleremo. Mata kondo (alla prossima 😊).
ARTICOLO DI
Bazu
In risposta a Guarda a parte il Sunrise… di Verena
Certo non ci sono problemi…
Certo non ci sono problemi sono solo proposte ;)
si ho un tatuaggio !
Ja ne 😉
ARTICOLO DI
Verena
Alfabeto del Giappone
Prima di partire per le vacanze vi lascio un elenco dalla A alla Z di alcune delle cose che questo viaggio potrebbe offrirci e ricordate che prima vi iscrivete, prima bloccate la quota 😊
Anime e Manga, preparatevi ad entrare in un Anime, infatti nella patria natale di fumetti e cartoni animati, vedremo persino le transenne per i lavori stradali con la forma di ranocchie, coniglietti rosa o Hello Kitty
Bozu, se per caso dovesse piovere potremo trovare delle Teru Teru Bozu da appendere ai nostri zaini per allontanare la pioggia
Caffè a tema, oltre ai più conosciuti Maid Cafè, a Tokyo in particolare, esistono decine di caffetterie a tema dove godersi una pausa accarezzando gatti, porcellini, gufi e chi più ne ha più ne metta
Daibutsu significa Grande Buddha, due delle tappe del nostro itinerario prevedono la visita al Daibutsu di Kamakura ed al Daibutsu di Nara, le due statue di Buddha più famose di tutto il giappone, grandi rispettivamente 11,3 mt e 15 mt
Edo è l’antico nome di Tokyo e se volete ci sono due musei che potranno mostrarci la vita della città quando si chiamava Edo, uno in città (Museo di Edo-Tokyo che offre un viaggio dalle origini di Tokyo fino ai giorni nostri con modelli a grandezza naturale, arte e aree interattive) ed uno a 30 minuti di treno (Museo architettonico all’aperto di Edo, che presenta una serie di edifici dei secoli XVII-XX originali e ricostruiti)
Family mart sono una delle catene più diffuse di konbini (convenience store) in Giappone e diventeranno i nostri migliori amici, aperti h 24 ci forniranno colazioni, spuntini, la possibilità di prelevare e qualsiasi altra cosa
Giardini rocciosi, la tradizione del giardino roccioso meditativo è un punto fermo della cultura giapponese e a Kyoto, all’interno del Tempio Ryoan-Ji, si trova il più celebre giardino zen del Giappone
Homotsukan del Tempio To-Ji a Kyoto, è la sala del tesoro del tempio dell’est dell’antica capitale. La sala è visitabile solo in primavera e in autunno e per ogni apertura seleziona, in base al tema della mostra, una serie di tesori nazionali tra i 20.000 che conserva
Izakaya tipico locale giapponese, dove si beve e nel frattempo si può anche mangiare qualcosa, a differenza dei ristoranti questi chiudono più tardi anche per la cucina e potranno essere la nostra salvezza per cena, oltre ad essere meravigliosi
L bè la L non c’è nell’alfabeto giapponese 😜 ma possiamo considerare “Landscape” a Tokyo è possibile ammirare la città dall’alto in diversi posti tra cui il Palazzo del Governo, il Bunkyo Civic Center, lo Skytree, la Tokyo Tower, lo Shibuya Sky e la Mori Tower, io vi aspetterò di sotto ma voi potrete fare l'esperienza se volete 😅
Momiji si riferisce alle foglie d’acero tinte di rosso, simbolo dell’autunno giapponese, a Nikko che è a una quota più alta dovremmo essere in grado di poterlo ammirare in tutto il suo splendore anche se generalmente il suo apice nell’isola di Honshu (l'isola centrale del Giappone dove si svolge il nostro itinerario) si raggiunge a novembre
Neko significa gatto e il Gotoku-Ji, tempio più antico di Setagaya, è divenuto famoso anche per le centinaia di statuette di Maneki Neko, il gatto portafortuna giapponese, che vengono portati in questo tempio dai fedeli che li restituiscono dopo che questi li hanno aiutati a realizzare i loro desideri
Onsen significa sorgente termale, ed indica le polle d’acqua termale che i numerosi vulcani regalano alle isole del Giappone. La tradizione del bagno pubblico in Giappone è molto antica, forse la più antica di tutte e ancora oggi è uno dei maggiori momenti di condivisione e convivialità
Pachinko sono le sale giochi giapponesi che spesso si vedono negli anime, il quartiere di Akihabara ne è pieno
Quarantasette Ronin, a Tokyo si trova il Tempio Sengaku-Ji dove si possono visitare le tombe del gruppo di samurai che nel XVIII secolo si opposero allo Shogun per vendicare l'uccisione del loro daimyo (Signore), divenendo così l’esempio per antonomasia del bushido ossia la via del guerriero giapponese, fondata su coraggio, lealtà e onore
Ryokan sono le locande tradizionali giapponesi, ho prenotato un paio di opzioni che vi proporrò dove potremo sperimentare la tipica accoglienza giapponese e dormire sui futon in stanze con i tatami
Sumo è lo sport nazionale giapponese strettamente legato alla ritualità shintoista, infatti, nato intorno al VI secolo, si trattava di una imitazione della leggendaria gara di forza tra divinità e veniva offerto come intrattenimento per gli dei durante i riti shintoisti. A Tokyo forse avremo la possibilità di assistere ad un allenamento o di pranzare in un ristorante dove insieme al pasto potremo goderci una dimostrazione
TeamLab è un collettivo internazionale di artisti che ha fondato il TeamLab Planets Tokyo, un museo che unisce l'arte digitale e la bellezza della natura, ospita opere d'arte immersive fatte di luce, acqua e suoni
Umeshu è un liquore giapponese ottenuto dalla macerazione della ume (prugna ancora acerba e di colore verde) nell'alcool con aggiunta di zucchero di canna cristallizzato. Ha un sapore dolce, leggermente aspro e un basso contenuto alcolico…lo adoro
Vestizione del Kimono, una delle esperienze che le donnine potranno fare se vorranno è la vestizione del kimono a Kyoto, non particolarmente comodo per andare in giro ma certamente di grande effetto
Zen è un’attitudine, una forma mentale, uno stato dello spirito, è una via per aiutare l’uomo ad arrivare al suo vero io. Lo Zen si manifesta anche in un profondo legame spirituale con la natura ed è espresso in tantissime forme d’arte giapponesi, come ad esempio i giardini zen e vi assicuro che la loro contemplazione è davvero un balsamo per l’anima
ARTICOLO DI
Verena
Cari Vagabondi, eccoci di…
Cari Vagabondi, eccoci di nuovo, vedo che gli interessati aumentano ma non gli iscritti, cosa aspettate? Io non vedo l’ora di decidere con voi non solo i posti da visitare e le esperienze da fare, ma anche i piatti da provare 😋 quindi oggi vi parlo un pò di nihon ryouri (cucina giapponese).
Partiamo parlando dalla cucina Kaiseki, secondo alcuni la più alta espressione della cucina giapponese. Un pasto kaiseki è un pasto tradizionale composto da molte portate (il numero completo sarebbe 15, ma ci sono menu anche da 7 portate) in piccole porzioni basate esclusivamente su ingredienti di stagione, vengono usati condimenti semplici per risaltare il gusto proprio degli ingredienti e sulla cui presentazione, stoviglie comprese, viene posta grande attenzione, in modo che ogni piatto sia un delicato equilibrio di sapore, consistenza e colore, tutto deve essere una delizia per gli occhi tanto quanto per le papille gustative ed è un'esperienza culinaria diversa da qualsiasi altra. Oltre ai Ryoutei (piccoli ristoranti tradizionali non troppo economici) la cucina Kaiseky è generalmente prevista nei Ryokan (locande tradizionali giapponesi), che con la formula di mezza pensione propongono anche una colazione tradizionale (non per tutti i gusti, ma una volta va provata), se poi si soggiorna in un Ryokan con terme annesse (Onsen), l’immersione totale nella tradizione giapponese diventa un’esperienza indimenticabile. Non sono economici neanche i Ryokan ma a mio parere meravigliosi, quindi ho cercato un’opzione non eccessivamente costosa che però avesse tutto quanto e l’ho prenotata per non perdere l’occasione, decideremo insieme se desiderate provare e se fattibile o meno in termini di budget.
Tornando invece a parlare di ciò che comunemente troveremo in giro vi dico subito che le opzioni per mangiare saranno tante, troppe, da far girare la testa. In Giappone si può mangiare moltissimo street food con migliaia di bancarelle e banchi alimentari ovunque, qui la fanno da padrone i Takoyaki, frittelle rotonde ripiene di polipo (ce n’è una foto nel primo post che ho scritto), gli Yakitori (ossia gli spiedini) che possono essere di carne, pesce o verdure, le Korokke (crocchette di patate) ripiene di carne o formaggio o semplici, gli Yakisoba (spaghetti di grano saraceno alla piastra) e infine le Crêpes. Uno street food diverso lo troveremo nei Kombini (che sfrutteremo molto per le colazioni e a volte per i pasti) nei Kombini si possono compare Nikuman e Anman (panini al vapore ripieni di carne o di marmellata di fagioli azuki), quantitá folli di Onigiri preconfezionati (triangoli di riso ripieni di pesce o prugne), bento preconfezionati (set completi per il pranzo) e naturalmente per le colazioni, melonpan, tayaki, dorayaki, cream puff e mille altri. Per le colazioni ci sono anche le panya (panetterie) che sono veri e propri paradisi. Tornando ai Konbini, lo so che per gli occidentali il pasto preconfezionati del supermercato suona come ultima spiaggia, ma in Giappone sono invece valide alternative.
Ci sono poi i ristoranti che spesso sono specializzati in una pietanza in particolare proposta in diverse varianti e qui davvero impossibile fare un elenco di tutte le possibilità ma tra le mie preferite, oltre a Ramen, Sushi e Gyoza, ci sono gli Okonomiyaky (Hiroshima style con la soba o gli udon e Osaka style più pastellata) ossia quello che preparava Marrabbio di Kiss me Licia, il Tonkatsu (cotoletta di maiale) servita anche in versione Katsudon cioè in una ciotola di riso con l’aggiunta di un uovo sopra (estremamente sostanzioso, i giapponesi lo mangiano prima di un importante traguardo dato che Katsu vuol dire anche vincere), la Soba (pasta di grano saraceno) servita calda, fredda, in brodo o alla piastra, lo Yakiniku (carne alla piastra) che generalmente ti prepari da solo al tavolo, il Gyudon (ciotola di riso con fettine di carne e cipollotto), l’Unagi (anguilla giapponese) solitamente proposta alla griglia su un letto di riso bianco che ne stempera il sapore dolciastro, e sicuramente mi scordo qualcosa. Tra i ristoranti ci sono anche i cosiddetti Family Restaurant che ricordano i Diner americani, sono generalmente catene con menù illustrati che propongono sia piatti tipici giapponesi che piatti occidentali come hamburger o bistecche e qui di solito è più facile per i turisti e per un gruppo trovare lo spazio necessario, anche se l’idea di questi posti suona come poco tipica potremo per esempio assaggiare qui una bella Omurice (frittata ripiena di riso saltato) decisamente molto giapponese essendo anche la pietanza tipica servita nei Maid cafè.
Infine, ma solo riguardo al mio post, ci sono le Izakaya ossia le taverne giapponesi, queste nascono più pensate come locali per bere e per questa ragione le potremo trovare aperte quando l’orario di cena per i giapponesi è bello che finito da un pezzo, in ogni caso in ogni Izakaya che si rispetti servono anche da mangiare per accompagnare le bevute ed è cibo pensato per essere condiviso in compagnia e accordarsi perfettamente alla birra, sono generalmente economiche e a volte specializzate in carne o pesce, ma comunque di base servono specialità giapponesi. Inoltre nelle Izakaya è spesso prevista la formula nomihoudai (all you can drink) impensabile in occidente dove fallirebbero nel giro di poco, ma qui per un prezzo fisso maggiorato puoi ordinare tutta la birra o altri alcolici che vuoi in un certo lasso di tempo (naturalmente non si può ordinare di nuovo prima di aver terminato il precedente drink).
Avrei voluto postarvi anche qualche foto ma poi diventava davvero interminabile e non volevo farvi venire troppa acquolina in bocca 😜 per ora bye bye.
ARTICOLO DI
Bazu
In risposta a Cari Vagabondi, eccoci di… di Verena
forza ! forza! non abbiate…
forza ! forza! non abbiate paura 😁
per di più il 22 ottobre è il mio compleanno, festeggiarlo in giappone sarebbe fantastico 😍
ARTICOLO DI
Verena
In risposta a forza ! forza! non abbiate… di Bazu
Ma dai che figo!!! fai gli…
Ma dai che figo!!! fai gli anni lo stesso giorno della fondazione di Kyoto se non è destino questo ;D
Allora ragazzi qua bisogna farlo per Bazu, festeggiamenti in Giapponeeeeeeeeeeeeeeeeeeee 🌟🌟🌟
ARTICOLO DI
Verena
Buongiorno vagabondi,…
Buongiorno vagabondi, oramai manca solo un mese e mezzo alla partenza di un viaggio fantastico, che ci darà la possibilità vedere un paese unico in uno dei periodi migliori per visitarlo, e che ci offrirà anche degli eventi imperdibili, non vorrete mica perdervelo? Se aspettate ancora a iscrivervi rischiate solo che la quota viaggio aumenti a causa dei voli e del rincaro del carburante, vi consiglio di decidere in fretta e di non lasciarvi sfuggire questa partenza speciale! Dal canto mio, desidero solo poter decidere con voi i dettagli del programma e non sto più nella pelle di conoscere i miei compagni di viaggio.
Comunque tornando alle curiosità sul Giappone, oggi vi parlo di un’arte giapponese nata da un concetto base della filosofia e della cultura di questo paese, una tra le cose che amo di più, il Kintsugi o Kintsukuroi è una tecnica di restauro nata nel 1400 dai ceramisti per riparare le tazze usate nelle cerimonie del te donandogli nuova vita. Le crepe vengono sigillate con lacca urushi lasciandole visibili ed anzi, evidenziandole con polvere d’oro. Gli oggetti in ceramica riparati con l’arte del kintsugi diventano in questo modo delle vere opere d’arte: l’impreziosire con la polvere d’oro ne accentua la loro bellezza, rendendo la fragilità un punto di forza e perfezione.
La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore. Tale principio lo ritroviamo nel wabi-sabi, concetto cardine dell’estetica e della filosofia giapponese, tradotto comunemente con la perfetta imperfezione, è in realtà un concetto estremamente profondo e difficilmente riassumibile con poche parole ma ciò che per me lo rende cosí speciale è il messaggio che la bellezza non risponde a dei limiti o a dei canoni prestabiliti, ma la si trova nell’unicità insita in ogni cosa o creatura, tanto più nella sua fragilità, non siete d’accordo?
ARTICOLO DI
Simone_Nbm
Ciao! Io sono Simone…
Ciao! Io sono Simone. Iscritto n. 2 ... spero di un gruppo che si farà numeroso con l'avvicinarsi della data.
Io già non vedo l'ora!
ARTICOLO DI
Bazu
In risposta a Ciao! Io sono Simone… di Simone_Nbm
Grande Simone💪 benvenuto !
Grande Simone💪 benvenuto !
ARTICOLO DI
Verena
In risposta a Ciao! Io sono Simone… di Simone_Nbm
🌟🌟🌟 Benvenuto Simone!!!!!🌟🌟🌟…
🌟🌟🌟 Benvenuto Simone!!!!!🌟🌟🌟
Dai che piano piano ci avviciniamo al traguardo 💪😍, anche a te chiedo se c'è qualcosa in particolare che ti interessa, così se non è tra le cose che ho già in mente di proporvi, mi documento sulla fattibilità prima di parlarne tutti insieme quando il gruppo sarà chiuso. Per ora ancora benvenuto e a presto! 😊