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Lunedì, 1 Ottobre 2007

Le Channel Islands - Seconda parte

Il primo giardino di cui vi parlo è quello di Mrs. Susan Lea, "Le clos du chemin". La casa e il giardino originari erano sorti nei primi anni '30...

ARTICOLO DI

Fiamma

Il primo giardino di cui vi parlo è quello di Mrs. Susan Lea, "Le clos du chemin". La casa e il giardino originari erano sorti nei primi anni '30...

Se non avete letto la Prima Parte del viaggio, la trovate qui!

Le Clos du chemin, St. Peter
Il primo di cui vi parlo è quello di Mrs. Susan Lea, "Le clos du chemin". La casa e il giardino originari erano sorti nei primi anni '30 per l'unico chirurgo rimasto a Jersey durante l'occupazione. Ma ben poco rimane delle piante di quel giardino perché nel 1987 un uragano devastò la zona e gli attuali proprietari, che lo acquistarono nel 1990, dovettero usare le ruspe per rimuovere gli alberi caduti. Quindi, anche se a vederlo sembra impossibile, il giardino attuale ha solo diciassette anni. L'elegante casa chiara in parte vestita da un rigoglioso glicine appare al sommo del prato in pendenza. Vista dal basso la casa emerge da una fascia di vegetazione mista composta da vari toni di verde, chiari, scuri, argentati, su cui spiccano gli azzurri dell'agapantus, il giallo del senecio, i bianchi dei lichnis, i viola delle hebe e delle malve e le punteggiature dell'erigeron in un insieme studiatissimo che mima felicemente la casualità. L'ampio prato ai bordi si sfrangia in percorsi, sempre erbosi , che conducono a zone con cespugli, rododendri ed azalee che a giugno hanno già finito di fiorire, e boschetti, verdi scuri bordati qua e là da ortensie, altrove rosseggianti di acero giapponese, si aprono talvolta in piccole radure che ospitano le bulbacee primaverili ormai sfiorite.
Tornati verso la casa Mrs. Susan ci conduce in un'altra piccola zona del giardino dedicata, dice, alla meditazione. Geometrico, con la ghiaia, una vasca centrale con piante acquatiche, sullo sfondo un portale in pietra con un cancello a trompe l'oeil ha al centro un grande specchio per cui da lontano sembra condurre ad un altro giardino.



La Lavander Factory
Tra un giardino e l'altro visitiamo la Lavander Factory, dove in un tripudio di tonalità di viola si coltivano e si lavorano novanta diverse varietà di lavande.
Abbiamo visto il procedimento di distillazione: da 80 chili di piante tagliate, foglie e fiori, si tirano fuori 600 grammi di essenza!
www.jerseylavender.co.uk




Westward, St. Brelade
Nella Baia di St. Brelade troviamo il secondo giardino,Westward, il cui ingresso è annunciato da sontuosi cuscini di mesembriantemum. E' il giardino di Mrs. Reynolds, elegante e gentile con il suo ampio cappello e il vellutato cane nero. Un grande prato in pendio, circondato da zone boscose con al margine splendide ortensie, verso il fondo una zona umida, un piccolo corso d'acqua pieno di calle ed altre piante acquatiche, abitato da anatre, una delle quali ha appena fatto i piccoli.
In alto la casa, la cui vista è in parte schermata da una zona ad alberi e cespugli, mentre sull'altro lato si concentrano le fioriture colorate e i rosai. Sempre vicino alla casa la fontana è ricavata da una mola per il sidro: qua e là nell'isola troviamo queste grandissime mole in pietra, ormai usate come ornamento: nella vasca circolare esterna camminava una ruota che schiacciava le mele. Il giardino è un insieme perfettamente armonioso, con accostamenti di verde e colore di grande eleganza. Galline e anatre convivono perfettamente con il giardino. Come in tutti, anche in questo giardino una zona appartata è riservata alla compostiera e alla concimaia.




Visita alla Eric Young Orchid Foundation
http://www.ericyoungorchidfoundation.co.uk
dove coltivano orchidee, ma soprattutto le "creano", nel senso che procedono continuamente ad ibridazioni che danno luogo a nuove varietà, le più riuscite vengono presentate a concorsi internazionali, spesso premiate ed eventualmente inserite nelle varietà ufficiali.
La serra espositiva è un ambiente esotico dove sul verde di uno sfondo di vegetazione tropicale si esibiscono sfacciatamente vistosi tralci rosso fuoco o enormi infiorescenze di tutta la gamma dei viola, alternandosi a pallide, snelle, eleganti creature nei toni del verde, del marrone, dell'avorio, di forme improbabili che talvolta mimano quelle di altre specie vegetali o animali, a tralci candidi mollemente adagiati su altre lussureggianti piante tropicali in un insieme labirintico e fantasmagorico, decisamente mozzafiato.






Visita alle Cooke's Rose Nurseries
Anche qui oltre a coltivare le rose commercialmente ne creano continuamente varietà nuove da esporre nelle competizioni internazionali. In una sorta di giardino dimostrativo-didattico il proprietario ed artefice, Mr. Roland Cooke, spiega con grande chiarezza e comunicatività le tecniche di coltivazione, tempi, composizione del terreno, concimazione, potatura, tutte cose importantissime, ma soprattutto, ci dice ,"You must feed them!", "nutritele!" Secondo lui la pianta ben nutrita si difende da sola dai parassiti (sicuramente ha ragione, anche se per le mie piante più sono succulenti e rigogliosi i nuovi germogli, più i pidocchi sembrano entusiasti).
E' un bel signore alto e ben piantato, abbronzato e con gli occhi azzurri, decisamente inglese del tipo che fa pensare alla pubblicità di un buon whisky.
Mentre parla coglie via via una rosa e la regala ad una di noi, a me ne è capitata una bellissima, rosso scuro come un vino di porto invecchiato, infatti il nome è Old Port, il cui intenso profumo mi ha accompagnato per tutto il resto del viaggio,finché l'ultima sera si è poeticamente sciolta in un mucchietto di petali, ancora profumati. Alla fine della visita Mr. Cooke ha portato tre o quattro di noi nella rimessa a vedere al sua splendida Rolls Royce.


Le Vaux, Trinity
Veniamo al terzo giardino: Le Vaux, a Trinity, di proprietà di Lady Katherine Guthrie, la più anziana ed estrosa delle tre signore.
Il giardino si sviluppa in una stretta valle, svolgendosi sui due pendii ai lati del percorso di accesso, a sinistra del quale scorre un rivolo d'acqua che proviene da un laghetto sito in alto, in una una zona in cui il fondovalle si allarga. Qui il laghetto, abitato da anatre ed altri uccelli, è bordato da grandi massi rocciosi, su cui si dispongono cuscini di vegetazione.
Dei tre è quello con una situazione oggettiva più "difficile", affrontata dalla progettista-proprietaria con entusiasmo e capacità di trasformare gli ostacoli in spunti creativi. Qua e là alcuni elementi appaiono al limite del kitsch, come i festoni di edere lungo un tratto del percorso, o gli animali finti realizzati in rete metallica, ma ovunque le essenze sono mescolate con elegante sapienza. Sul pendio ad est, ci dice la nobildonna mentre percorriamo con lei uno stretto sentiero a mezzacosta, sono stati interrati 13.000 bulbi da lei e dal giardiniere, e a primavera deve essere uno spettacolo.
Dall'alto del sentiero si vede la casa, dove sul tetto si pavoneggia (e che altro potrebbe fare?) uno splendido pavone azzurro. Vicino alla casa una zona a prato, meno vasta del solito, è bordata da piante fiorite, poi cespugli, poi alberi.


All'interno il soggiorno-serra, l'ambiente più informale, è adornato da una serie di oggetti e quadri realizzati da lady Guthrie, probabilmente durante le sere d'inverno e in cucina, dove non si cucina perché secondo la signora non è un'attività interessante, trova posto la sua casa delle bambole.
Nel suo ottocentesco decoratissimo salotto si fa fotografare col suo cane.

Fiamma

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