India del Nord Easy Style
12 Giorni - 11 Notti

14 Novembre 2015

Viaggio passato

India del Nord Easy Style - 14 Novembre

Viaggio Passato: 14 November 2015

agra

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

14 Novembre 2015    12 Giorni - 11 Notti

 

 

 Con il Vagabondo Doc Tommaso NUR

image

Tommaso è fiorentino, e ha una Smodata Passione per i Viaggi e sopratutto per le diversità che ha sempre accolto come fonte di arricchimento. Ha studiato informatica e attualmente scienze della comunicazione, ma è anche appassionato di Antropologia, Fotografia, Poesia e Musica etnica per compensare il suo lato più razionale. Appassionato di Asia.
Ha sempre avuto la passione del viaggio,per conoscere le diversità, le varie sfumature di cui è fatto il nostro mondo e i popoli che lo abitano e i suoi punti di vista, calarsi il piu possibile nella realtà del paese visitato e non semplicemente come meri "turisti" alla scoperta solo delle attrattive più famose.

Forum del viaggio

Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.

ARTICOLO DI

_Nur_

Vagabondo Doc badge
_Nur_

Mi chiamo Tommaso aka Nur e sarò il vostro Vagabondo Doc in questo bellissimo e spettacolare viaggio. Sarò alla mia sesta esperienza in India ma non per questo sarò meno entusiasta e motivato, anzi, l'India per me è stato il primo amore e come tutti i primi amori, non muore mai....

Andremo in un periodo molto favorevole, il migliore secondo me, per visitare questa magnifica terra, l'autunno, che in India assume un significato molto religioso e mistico.

Infatti in India per nove giorni e nove notti, in ogni regione con riti differenti e complessi, si celebra il Navaratri, la festa induista del raccolto dedicata alla divinità femminile creatrice Durga.

È questo un periodo di rinnovamento interiore ed esteriore in cui il bene trionfa sul male, un'occasione per digiunare e offrire doni alla dea ma anche per rinnovare guardaroba e gioielli.

Preghiere e festeggiamenti culminano nel decimo giorno con la festività di Dusserha, in cui si celebra la vittoria del sovrano divino Rama contro il demoniaco Ravana, rapitore di sua moglie.

Fantocci del malvagio sconfitto sono bruciati in tutte le strade, a simboleggiare la volontà di lasciarsi il male alle spalle.

Allora perchè non vi lasciate il male alle spalle e partite con me?Rotola dal ridere

Marbellous India

Marbellous India

Marbellous India

Marbellous India

Marbellous India

Marbellous India

QUESTO E MOLTO ALTRO CI ASPETTA......NAMASTE....

Gio 06/08/2015 - 15:42 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

_Nur_

Vagabondo Doc badge
_Nur_

City Palace Udaipur

 

Lake Palace udaipur

La Venezia Dell'India o anche conosciuta come "città dei laghi", la città più romantica e affascinante dell'India....Udaipur!

Circondata da tre laghi, è stata fondata nel 1568 dal maharaja Udai Singh II, è uno dei gioielli del Rajasthan, è caratterizzata dai suggestivi e pittoreschi paesaggi di ineguagliabile bellezza e dai tipici palazzi bianchi in calce. Da visitare sicuramente il Lago Pichola e il City Palace, il palazzo fortezza più grande di tutta la regione nonchè il Jagdish Mandir, il tempio induista dove al tramonto potremo assistere ad un affascinante ed evocativo rituale (Puja).

Ma lasciamo parlare le foto....

Shiv Niwas Palace Udaipur

City Palace Udaipur

City Palace Udaipur

Jagdish Temple

Per non parlare della bellissima e caratteristica Haveli(casa dei mercanti) Bagore Ki, situata sulle sponde del lago Pichola nella zona del Gangaur Ghat, fu realizzata per un primo ministro del Mewar ed è stata accuratamente restaurata, qua, potremmo anche assistere ad uno spettacolo di danze tradizionali del Rajasthan facendoci rapire dai movimenti sublimi e dai suoni come se fossimo in un altra epoca....

Bagore Ki Haveli Udaipur

Bagore Ki Haveli Udaipur

Per oggi è tutto ma la magia continua.....*lol*

Udaipur

Ven 18/09/2015 - 13:04 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

_Nur_

Vagabondo Doc badge
_Nur_

Ciao a tutti di nuovo, le prossime meraviglie che incontreremo saranno il complesso di templi Giainisti di Ranakpur e la splendida "Città Blu" Jodhpur.

Ranakpur

Ranakpur. situata ai piedi di una scarpata imperiva e ammantata di boschi tra i Monti Aravalli, è uno dei complessi di templi Giainisti più vasti e importanti di tutta l'India e si trova a 75 km nord-ovest di Udaipur. Il tempio principale del complesso è chiamato Chaumukha Mandir (Tempio a Quattro Facce) è dedicato al primo Tirthankar Adinath(ritratto come un Buddha nelle numerose raffigurazioni presenti all'interno) e fu costruito nel corso del XV secolo in marmo bianco. Straordinaria espressione della fede giainista, è costituito da una complessa sequenza di 29 sale, 80 cupole e 1444 pilastri scolpiti in maniera diversa l'uno dall'altro.

Ranakpur

Gli ambienti interni sono decorati con una profusione di magnifiche sculture e infondono un profondo senso di pace e serenità.

Ranakpur

Ranakpur

Ranakpur

Dopo esser rimasti estasiati ed attoniti dalla maestosità e serenità che infondono i templi di Ranakpur ci spostiamo  nella magnifica Jodhpur detta la "Città Blu"per il colore dominante delle sue case, un tempo solo appannaggio solo delle case dei brahmini poi diventato preponderante dopo aver scoperto che il colore blu teneva lontani gli insetti.

Jodhpur

Jodhpur

Spicca subito preponderante e maestosa l'imponente fortezza di Mehrangarh che domina jodhpur dall'alto dei suoi 120 metri di altezza sopra il centro abitato, uno dei più straordinari monumenti del suo genere presenti in India.

Costruito nel 1459 dal capo del clan Rathore, Rao Jodha, ha bastioni alti da 6 a 36 m ed è integrato perfettamente con il paesaggio circostante perchè tutti i materiali per la sua costruzione furono ricavati direttamente dalla roccia in cui è sorto.

Mehrangarh Fort Jodhpur

Oltre all'imponente fortezza, colpisce lo sguardo per la sua leggerezza nelle forme e la sua bellezza anche il Jaswant Thada, il mausoleo in marmo bianco del maharaja Jaswant Singh III, un eterogeneo insieme di cupole situato a pochi passi dal Mehrangarh da dove è possibile ammirare splendidi scorci del forte e della città.

Jodhpur

Circondata dai suoni, dai colori e dagli aromi del Sardar Market spicca la secolare Torre dell'Orologio che costituisce uno dei principali punti di riferimento della città vecchia.

Jodhpur

Concludiamo il nostro tour di Jodhpur con l'Umaid Bhawan Palace, l'attuale residenza (in una parte del palazzo) del maharaja Gaj Singh II. Situato sulla sommità di un altura situata a 3 km a sud-est del centro storico, questo grandioso palazzo è stato costruito nel 1929 su progetto dell'architteo inglese Henry Lanchester per il maharaja Umaid Singh. Dotato di 365 camere, è stato realizzato con muri a secco e con una profusione di marmi makrana e teak birmano e oggi è in parte residenza del maharaja e Hotel della lussuosa catena Taj.

Jodhpur 

Che ne dite, non vale solo quanto visto fino ad ora il viaggio? Secondo si ma è bello deve ancora venire.....*lol*

Molto altro ci aspetta, che aspettate ad iscrivervi?

Jaisalmer

 

 

 

Mar 22/09/2015 - 13:05 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

_Nur_

Vagabondo Doc badge
_Nur_

Ciao a tutti e ben ritrovati*lol*

Dopo una serie di meravigliose città e fortezze oggi parliamo della Cucina Indiana che è non è da meno in quanto a bellezza e bontà soprattutto *biggrin*

Cucina indiana

A livello culinario l’India è il paese delle spezie e del curry. La gastronomia viene trattata come un’arte e accompagnata da riti sociali e religiosi. Non esiste un tipico stile culinario, né un piatto nazionale, ma la loro cultura alimentare è caratterizzata da una diversità stupefacente di preparati e di ingredienti.

La cucina indiana è ricca di sapori forti, che colpiscono il palato, ma che hanno anche un’azione benefica per il corpo: i principi dietetici di questa cucina così speziata stimolano il fegato che, in un clima tropicale, ha la tendenza ad essere pigro. È una cucina semplice ed equilibrata. Un piatto particolarmente pesante viene sempre accompagnato da una componente acida, digestiva, ovvero pomodori, aceto o limone.

La cucina Indiana non solo differisce tra i vari stati, ma anche tra una regione e l’altra e tra le varie famiglie e ceti sociali. Si può riconoscere la posizione sociale di una persona dal cibo che mangia: più si sale nella gerarchia sociale, più il cibo è vegetariano e insipido.

Il 70% degli indiani è vegetariano in quanto si applica il principio ideologico del rispetto di tutte le forme di vita. In questo campo il modo di pensare può essere più o meno rigido, in quanto alcuni escludono soltanto la carne ed il pesce, altri si rifiutano di assumere tutti i prodotti di origine animale, compresi il latte, il burro, lo yogurt e le uova.

Essa rispecchia perfettamente la cultura di un paese intenso ed estremo, ricca di sapori forti e decisi, ma è al contempo piena di grazia e di armonia. Solitamente il pasto viene consumato seduti per terra, con il piatto appoggiato sulle ginocchia e sopra una stuoia, in silenzio e in piena concentrazione. È accompagnato da una serie di rituali di offerta verso Dio e di ringraziamento per Madre Natura.

In India è possibile distinguere gli alimenti in due categorie:

  • Cibi rinfrescanti, come lo yogurt, le banane, il tamarindo, che devono essere evitati quando si è soggetti a raffreddamento;

  • Cibi riscaldanti, come l’aglio, il peperoncino, la carne, che però nocciono agli stati infiammatori.

Il pasto non è composto da portate, ma è un unico piatto e viene servito tutto nello stesso istante: il nome indiano è thali. Questo deriva dal piatto in cui è servito: si tratta di un grande piatto rotondo in cui sono presenti vivande, carne, pollame, verdure asciutte, verdure in salsa e farinacei, mentre al centro è posto un mucchietto di riso.

Thali

Nel Nord questo grande piatto è di materiale metallico, rame, acciaio o argento, a seconda della ricchezza delle famiglie o del tipo di pasto. Nel Sud e nelle case contadine viene utilizzata una grande foglia di banano. Le pietanze delicate o semiliquide sono disposte in ciotoline di terracotta, ikatori, e disposte sul thali. Le carni o pesci grigliati, le pietanze asciutte sono posate direttamente sul piatto senza un ordine preciso.

In India si mangia con le mani, si ha un rapporto tattile con il cibo: toccandolo, infatti, si sentono la temperatura ed il grado di cottura. Il boccone è preparato e portato alla bocca con la mano destra, abbassando la testa, mentre con la sinistra si aggiunge altro cibo nel piatto e si versa l’acqua nel bicchiere; ogni boccone viene accuratamente preparato accostando le varie componenti con le dita. In alcuni casi, soprattutto quando sono presenti cibi più “liquidi”, è consentito l’uso di un cucchiaio.

Da una zona all’altra dell’India varia anche lo stile di mangiare, infatti se i commensali si servono delle punte delle dita, vuol dire che provengono dal Nord, altrimenti, se prendono gli alimenti a piene mani, sono certamente del Sud. L’eleganza esige di prendere il cibo lentamente con le prime tre dita della mano destra, senza sporcarle oltre la prima falange.

Cibo indiano

La cucina del Nord

È una cucina relativamente dolce e “secca”, in quanto presenta poche salse e spesso si utilizza lo yogurt. Si cucinano molte carni che dapprima vengono marinate, poi grigliate in un tandoor, una sorta di forno costruito con cotto e argilla, e poi servite accompagnate da una salsa di yogurt.

Il Kashmir, situato all’estremo nord, è famoso per le sue carni, i ceci e i piatti molto speziati. È il più grande produttore di peperoncini di tutto il paese. Questo Stato è anche la capitale dell’agnello: l’animale è celebrato nel grande banchetto di 24 portate, il “Wazwan”, in cui l’agnello è l’ingrediente principale, ma ogni piatto è diverso dall’altro.

 Tandoori

Le grandi tradizioni culinarie settentrionali si ritrovano in alcuni piatti tipici:

  • Pulao:miscuglio di riso e di carne profumata allo zafferano;

  • Biryani: piatti unici dove il riso racchiude un ripieno a base di carne insaporito con spezie, verdure o, a volte, pesce)

  • Spiedini

 

Cibo indiano

Le spezie

La particolarità della cucina indiana è racchiusa all’interno delle spezie, infatti grazie a queste una semplice patata può cambiare colore, gusto o forma, presentandosi ogni volta in modo diverso. Per esempio un piatto tipico a base di patate, l’ aloo Zeera, viene cucinato con olio, sale e semi di cumino, mentre se si aggiunge del pomodoro, il piatto cambia radicalmente il proprio sapore. Si usano molto la cipolla e l’aglio, ma i piatti non risultano mai pesanti, in quanto sono resi digeribili dall’abbinamento delle varie spezie.

Nelle fritture gli Indiani sono soliti aggiungere un pizzico di ajoain, una spezia che riduce la sensazione di pesantezza ed è un ottimo digestivo. Molte delle spezie utilizzate hanno proprietà digestive, disinfettanti, tonificanti, altre regolano la funzionalità del fegato.

I legumi

I legumi sono un elemento molto importante nella dieta quotidiana indiana, infatti non c’è pasto che non contenga almeno un piatto di lenticchie, ceci o fagioli. Il più diffuso è il dal, che accompagna di norma il riso o il chapati(gallette di miglio e grano): è una crema di lenticchie ben cotte, che può essere insaporita con spezie e aromi in varie combinazioni. In india esistono molte varietà di lenticchie, dai vari colori.

Il pane

Il pane non è solo un alimento, ma funge anche da “utensile” in questo paese, fornendo un supporto nel momento in cui si mangia con le dita.

Il tradizionale pane Indiano è in origine senza lievito, conosciuto con il nome di roti, però tramite l’influenza mussulmana si sono sviluppati anche una moltitudine di pani lievitati.

In India si trova una grande varietà di pane, preparato con varie farine e cucinato in molti modi diversi: i più comuni sono il chapati e il paratha. Tra le varietà possiamo citare le seguenti:

Naan

E’ un pane dalla pasta lievitata, il cui lievito è ottenuto dal latte cagliato o dallo yogurt. L’impasto viene lavorato fino ad ottenere una galletta ovale e sottile, leggermente più spessa ai bordi rispetto alla parte centrale.

Viene successivamente cotto nel forno tandoor. Spesso prima della cottura viene cosparso di semi di papavero o di sesamo, mentre a volte vengono incorporate cipolle tritate e foglie di coriandolo finemente tritate.

Prima di servirlo caldo viene spennellato un velo di olio o di ghee, il burro indiano, poi eventualmente farcito con formaggio, curry di verdure o di carne.

Roti

È un pane grigliato composto da aata (farina integrale di grano macinata finissima), bajra (miglio) e sorgo.

Rumali

Viene chiamato anche pane fazzoletto, in quanto è costituito da più fogli di pasta sovrapposti come un foglietto piegato, ed infine grigliato.

Poori – pane fritto

Questo tipo di pane è cotto completamente immerso nell’olio in modo tale che si possa rigonfiare. Si consuma tradizionalmente a colazione.

Esistono anche dei poori farciti con spinaci (polak puri) e con patate (aloo puri), che vengono preparati in forma di piccoli bocconcini, così da poterli mangiare in un solo morso, senza far fuoriuscire la farcitura.

Chapati

In generale è fatto con aata, ovvero farina integrale, ma può essere anche a base di farina di mais. Tradizionalmente veniva lasciato lievitare dalle sette alle nove ore, così che avesse una consistenza più leggera grazie al numero di bolle che si formavano. Con la cottura queste bolle diventavano scure, conferendogli la tipica “macchiettatura”. Oggi il tempo di lievitazione si è abbassato a circa un’ora. Viene poi effettuata una cottura particolare su un tawa, ovvero una particolare padella di ferro dalla forma leggermente concava, viene poi cotto ad una temperatura molto elevata.

Paratha, o pane al ghee

È un pane croccante, cotto su una tavola con del ghee. È un pane molto sottile e le sfoglie si impilano l’uno sull’altra.

La pasta può essere arricchita con foglie di menta, un pizzico di sale e della paprika. Ne esistono anche dei tipi farciti, in particolare con lenticchie rosse e spina, cavolfiore e zenzero (phool gobi paratha), rafano bianco (daikon), chili verde (muli ke paratha), carne macinata (kheema paratha), yogurt, ecc..

Idli

E’ un pane fatto con riso fermentato del Kerala e farina di urud (un tipo di dal bianco), messo in uno stampo e cotto al vapore.

Dosa o dosha

Questa è una focaccia preparata con un insieme di farine tra le quali quella di riso, di grano e di lenticchie cotte, simile alle crêpe, che spesso viene farcita con un ripieno speziato.

Poppodum e pappad

Sono focacce a base di farine di dal e di riso lavorate e precotte che vengono successivamente immerse in un bagno d’olio caldo per farle rigonfiare e servite croccanti. Possono essere insaporite con pepe nero, peperoncino o con un miscuglio di spezie.

La cucina indiana sa stupire anche per quanto concerne i dolci. Non a caso uno degli ingredienti principali di questo tipo di cucina è il latte con cui si preparano parecchie leccornie per finire i pasti. Alla voce dessert del menù troverete sicuramente il Kheer, dolce fatto con riso, latte e pistacchio. Molto famosi anche i dolci a base di cocco come il Suji Halwa, fatto con la farina di semola ed il latte di cocco. Per finire un pasto e rinfrescarsi la bocca dai sapori piccanti della cucina indiana non c’è niente di meglio che un gelato. Provate il Pista Kulfi, un gelato al gusto di pistacchio. Oppure assaggiate quello al gusto di mango: il Mango Kulfi.

Dolci indiani

Durante il pasto si beve esclusivamente dell’acqua, versata in un bicchiere di metallo, posizionato rigorosamente a sinistra del thali, per conservare tutta la sua freschezza. Durante i pasti non è consentito offrire al proprio vicino ciò che è sul proprio thali, soprattutto dopo averlo toccato, poiché in seguito al contatto tattile il suo contenuto viene considerato juntha, vale a dire impuro.

Alcune volte il pasto è accompagnato dal lassi salato, una bevanda derivata dal latte pastorizzato portato ad ebollizione, con l’aggiunta di succo di limone e lasciato a riposare per un giorno. L’acqua che si è formata viene recuperata e aggiunta al dahi, uno yogurt insaporito con un pizzico di sale, acqua di rose, foglie di menta o di coriandolo.

Molto utilizzata per aromatizzare le bevande, i dolci ed alcuni piatti salati è l’acqua di rose. Questa bevanda è ottenuta dalla diluizione dell’essenza estratta dai petali delle rose, è di colore rosa chiaro ed ha un profumo delicato.

Il tè e il caffè vengono principalmente assunti fuori pasto, al mattino o nel pomeriggio e spesso con l’aggiunta di latte.

Paan o pan: è un preparato tradizionalmente consumato a fine pasto per le sue proprietà digestive e rinfrescanti della bocca. Si tratta di un involtino triangolare costituito da una foglia commestibile di betel arrotolata attorno ad un composto di noce di areca (talvolta chiamata erroneamente "noce di betel") grattugiata o a piccoli pezzi, calce spenta (chuna), tabacco da masticare (zarda), pasta rossa (katha), pasta di limetta e una mistura di varie spezie dolci (mitha masala). Il paan va messo tutto in bocca, all'interno della guancia, va masticato lentamente in modo che l'involtino libera i propri succhi nel cavo orale che però vanno sputati nel caso contengano tabacco o calce. Generalmente ve ne sono di due tipi: il saadha e il mitha paan. Il saadha è quello tradizionale, contiene tabacco, non va ingerito e ha un sapore descritto ora come aspro, ora come amaro, abbastanza sgradevole per il palato degli occidentali e dovuto alla immersione prolungata in acqua non filtrata durante la preparazione; il mitha paan ("paan dolce") contiene invece noce di cocco e confettura di datteri e si può tranquillamente ingerire.

Paan

Piaciuto il Viaggio nei sapoeri indiani? A me moltissimo! *lol*

A presto per un altro appuntamento all ascoperta delle meraviglie di questo magica terra.......*clapping*;)

 

 

 

 

 

Mer 07/10/2015 - 12:03 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

_Nur_

Vagabondo Doc badge
_Nur_

Ciao,

anche oggi voglio dedicarmi ad un argomento diverso dal solito itinerario, vi voglio un pò parlare e un pò trasmettere la mia passione per l'India a 360 gradi, spiegandovi uno dei più antichi riti religiosi indiani: La Puja, l'adorazione.....

Puja

Si crede che il termine Puja possa derivare dalla parola dravidica Pu-chey, infiorare, adorare offrendo fiori. Altri studiosi lo fanno originare da Pusu, segnare, spalmare con pasta di sandalo, sempre di origine dravidica.

Il termine Puja indica oggi l'insieme delle cerimonie di adorazione compiute dai fedeli indù, dalla semplice offerta quotidiana di fiori, frutta, foglie, riso, dolci e acqua alle divinità tanto in casa quanto al tempio, fino ai sacrifici di capre e polli nei templi dedicati a Kali, Durga ed altre entità femminili.

Il rito, nella sua versione non cruenta, che è quella largamente predominante, viene compiuto da ogni pio indù almeno una volta al giorno. Esistono tre tipi di Puja: grande, intermendia e piccola.

Puja

Una Puja grande normalmente coinvolge una comunità e viene celebrata durante occasioni solenni e feste religiose; il rito comprende diversi momenti:

  • Avahana - L'invocazione della divinità prescelta.

  • Asana -  La divinità viene invitata ad accomodarsi. 

  • Svagata - La divinità viene accolta e benvenuta con pasta di sandalo e polveri vermiglie.

  • Padya - I piedi della divinità vengono lavati con acqua.

  • Arghya - Si offre acqua mescolata a riso, pasta di sandalo e polvere vermiglia.

  • Achamania - Altra acqua è offerta perchè la divinità si sciacqui il viso e la bocca.

  • Madhu-Parka -  Si offre al dio una bevanda composta di miele, zucchero e latte.

  • Snanajala -  Si offre acqua perchè la divinità possa lavarsi.

  • Abharanasya - Si offrono stoffe, gioielli ed ornamenti. Gandha - si offre pasta di sandalo o altra sostanza profumata.

  • Akshata - Si offrono grani di riso mescolati con polevere vermiglia.

  • Pushpanjali - Si offrono fiori.

  • Dhupa - Si accende incenso.

  • Dipa - Si accende una lampada a olio/burro.

  • Naivedya - Si offrono nuovamente riso, frutta, burro e zucchero.

  • Visarjana - Si saluta la divinità.

  • Arati - Offerta del fuoco accompagnata da canti e mantra.

Puja

 

Una Puja intermedia prevede i passi compresi tra Madhu-Parka e Naivedya e viene celebrata durante i digiuni o in occasione di quello che viene considerato il compleanno della divinità.

 

Una Puja piccola inizia con Gandha e procede fino a Naivedya, e viene celebrata quotidianamente. Tutte le Puja terminano col momento fondamentale dell'Arati, e possono comprendere Japa, la meditazione.

 

Un altro dei momenti principali della Puja al tempio è l'applicazione del Tilak sulla fronte dei fedeli e la distribuzione di Prasada - cibo offerto e consacrato - agli stessi da parte del brahmano, in occasioni particolari corredata anche dalla legatura di un cordoncino rosso, Kalava o Mauli, al polso destro degli uomini e delle donne sposate e a quello sinistro per le donne nubili, come segno di ulteriore protezione invocata dal sacerdote sul fedele. I devoti devono avvicinarsi alla Puja puri di mente e di corpo, ma i Purana sottolineano l'importanza della qualità della devozione e della corretta disposizione d'animo rispetto alla rigidità delle procedure del rito.

Puja

 

Lo scopo della Puja è quello di trattare la divinità come si farebbe con un ospite regale, con onore e rispetto. Nei templi infatti le divinità vengono trattate come sovrani, secondo l'antico cerimoniale di corte. Sebbene i momenti della Puja siano sostanzialemte identici per tutte le divinità, esistono differenze nei dettagli come, per esempio, il tipo di fiori o di dolci offerti. Il rito della Puja venne a sostituire Homa ed altri sacrifici di epoca vedica che non potevano essere compiuti nè presenziati da donne e sudra. Dovuto all'influenza dravidica pre-arya e a quella buddhista e jainista, i sacrifici cruenti di animali vennero sostituiti dall'adorazione di idoli e dal rito della Puja, accessibile a tutti.

Puja

Spero via sia piaciuto e che vi abbia trasmetto un pò dell amia passione per questa bellissima e magica terra.....alla prossima e non esitate ad iscrivervi o a chiedermi qualsiasi cosa*biggrin*

Ven 09/10/2015 - 12:23 Collegamento permanente

Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.