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Martedì, 28 Novembre 2023

I Nabatei, gli architetti di Petra

Il simbolo della Giordania è la testimonianza più ampia della civiltà nabatea.

ARTICOLO DI

Franviolet

Nel remoto VI secolo a.C., un popolo proveniente dalla penisola arabica, i Nabatei, si insediarono nella regione oggi conosciuta come Giordania. La loro migrazione vide il respingimento degli Edomiti, abitanti originali della zona, respingendoli fino a Hebron. Questo evento storico segnò l'inizio di un'epoca straordinaria nella storia dell'area, portando alla formazione di una cultura distintiva e allo sviluppo di impressionanti centri urbani.

Fu nel I secolo a.C. però, che i Nabatei si resero conto dell'importanza del "city planning", grazie all'inflluenza ellenistica, soprattutto tolemaica e seleucide. La definizione è contemporanea, ma di questo si trattò: delle presa di coscienza di necessità nuove degli abitanti e del bisogno attrarre mercanti. Grazie all'esempio devi popoli vicini, compresero la superiorità degli edifici scavati nella roccia e di quelli in pietra rispetto alle strutture mobili, tipiche delle popolazioni nomadi come la loro. Questa consapevolezza portò alla creazione della celebre città di Petra, un capolavoro architettonico ricavato nell'arenaria rosa, alla quale associarono servizi e una serie di ulteriori costruzioni, che resero la città un centro di primaria importanza. 

 

Petra Vagabondo Giordania

 

Situata in una zona accessibile a uomini, animali e carovane, Petra è al tempo stesso un luogo impossibile da assaltare di sorpresa. I Nabatei sfruttarono abilmente la conformazione geografica, rendendola un centro strategico e un simbolo di potere nella regione.

La sua prosperità finì per attirare l'attenzione dell'Impero Romano: durante il regno di Traiano, i romani conquistarono l'area, rendendo Petra una provincia. Nonostante ciò, la città mantenne la sua unicità e la sua importanza commerciale per secoli.

L'invasione islamica dell'area avvenne nel VII secolo d.C., portando a una nuova fase nella storia cittadina e della regione. Il ricordo della grandezza e della magnificenza dei Nabatei persiste ancora oggi, soprattutto grazie all'eccezionale patrimonio archeologico di Petra, un sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1985.

 

Petra Vagabondo 2

 

La straordinaria bellezza di Petra non è solo il risultato dell'abilità architettonica dei Nabatei, ma anche delle caratteristiche geologiche uniche della zona. Le rocce che compongono la valle sono prevalentemente di arenaria rossa e rosa, ma presentano anche sfumature di blu, bianco, giallo e nero, derivanti da sedimenti di quarzo risalenti ai periodi Ordoviciano e Cambriano. Queste colorazioni, insieme alla maestosità delle strutture scavate nella roccia, conferiscono a Petra un fascino senza tempo.

Ogni struttura e ogni dettaglio della città raccontano una storia di ingegno umano, di scambi commerciali e di cultura: Petra rimane il simbolo straordinario del passato glorioso, un sito archeologico che continua a incantare e a stupire i visitatori di tutto il mondo, trasportandoli in un'epoca quasi mitica, di ricchezza, scambi e meraviglia.

 

 

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