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Mercoledì, 12 Novembre 2014

Vagalimbo

Questi vagabondi hanno passato la serata di Halloween in Belgio, nel paradiso delle birre artigianali e ci raccontano com'è andata.

ARTICOLO DI

MarcoJ

Vagalimbo

Bruxelles, sera di Halloween. Incuranti delle macabre mascherate, un gruppo di Vagabondi ha un solo obiettivo: divertirsi e assaggiare birre locali.

Si parte con una belghissima cofana di cozze con patatine, che sazia gli appetiti e prepara lo spesso strato di fritto che servira’ ad assorbire l’alcol delle traditrici birre trappiste. Incuranti delle possibili conseguenze sulle successive attivita’ galanti, non si fanno sconti su aglio, cipolle e roquefort. Se qualcuno vuole veramente questi ragazzi, capira’.

Si continua nella madre di tutte le birrerie, il Delirium, dove in un vero e proprio delirio di gente i nostri riescono a trovare l’unico tavolo libero. Com’e’ possibile? Semplice: il tavolo e’ nel seminterrato, e ci piove sopra. Ma i Vagabondi non sono certo persone che si scoraggiano per cosi’ poco. Come personaggi di Matrix, bevono evitando le gocce che cadono dal soffitto, e anche le avances di un paio di signore inglesi che hanno messo gli occhi sui mufloni sprizzanti vigore latino.

Dopo mezzanotte e’ ora di ballare: direzione Madame Moustache, una discoteca eccentrica e vintage ma… ok il vintage, ma i dj sembrano gli ospiti che mia nonna riceveva il salotto e il volume della musica permette addirittura le conversazioni in pista. E’ il momento dello scoramento, condiviso dall’intera platea: quando gli angoli delle bocche si piegano inesorabilmente verso il basso, Anna, la Vagabonda piu’ pazza di tutte, decide che e’ il momento di prendere in mano la situazione. Si sfila una lunghissima stringa dalla scarpa, assolda la Vagabonda Clara come aiutante e dichiara al mondo:

“Limbo!”

Ed ecco che i Vagabondi, uno per volta, iniziano a contorcersi per passare sotto alla stringa. Il virus si propaga. In breve, tutti vogliono passare sotto il laccio vagabondo e il locale e’ nelle loro mani. Nessuno fa piu’ caso alla musicaccia e agli orridi dj: esiste solo una sfida da vincere, un filo da superare piegandosi all’indietro. Ai piu’ elastici non e’ risparmiato un incremento della difficolta’, ai piu’ goffi il laccio viene cavallerescamente alzato. Tutti, anche i meno dotati e i piu’ timidi, vogliono cimentarsi. Madame Moustache e’ vagabonda, sono tutti ai loro piedi.

Finalmente, Anna puo’ prendersi quello che ha voluto fin dal primo momento, forse quello che l’ha spinta ad iniziare questa pazzia: l’uomo vestito da orso. Con il suo pigiamone peloso (che vorrebbe essere un costume da halloween) era li’ che la guardava facendo la sauna, ma era timido. Le sue movenze erano bloccate da quel pagliaccetto ingombrante. Ma ora, grazie al limbo si e’ sciolto, ed e’ gia’ selfie. Anna puo’ godersi la sua preda.

 

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