Articolo
racconto icon
Lunedì, 31 Gennaio 2005

In bici in Nuova Zelanda

In bicicletta nella terra dei kiwi per scoprire una terra così lontana e misteriosa...

ARTICOLO DI

Vagabondo0


Introduzione

Clicca per IngrandireQuando abbiamo manifestato ai nostri amici l'intenzione di fare un viaggio in bicicletta in Nuova Zelanda, i più ci guardavano come dei marziani;il commento più ricorrente era del tipo: perché fin là in fondo dall'altra parte del mondo? Cosa vi spinge a raggiungere quella terra agli antipodi ed a percorrere le sue strade con un mezzo così impegnativo per quei luoghi?

Le risposte che davamo erano molteplici e variegate, dettate comunque da un comune denominatore: scoprire quella terra così lontana e misteriosa con un mezzo che ci metta completamente in sintonia con un ambiente ancora intatto e selvaggio qual è quello della Nuova Zelanda.

Le nostre aspettative sono state completamente soddisfatte, sin dal nostro primo contatto con la terra dei kiwi.
Sì la terra dei kiwi perché è così che si chiamano, confidenzialmente, gli abitanti della Nuova Zelanda; è così che si chiama(per il suo verso) l'uccello notturno più curioso al mondo grande poco più di una gallina;ed è così che si chiama il frutto che qui cresce in abbondanza ed è una grande fonte di reddito per i neozelandesi con le pecore, il pesce e il legname.

Il primo contatto con il kiwi-uomo è avvenuto all'aeroporto di Christchurch, la terza città della N.Z.; un poliziotto della frontiera che ha sbrigato le severe formalità di dogana portava un bracciale nero in segno di lutto per il mancato passaggio alla finale dei campionati del mondo di rugby in corso di svolgimento in Gran Bretagna alla fine di ottobre da parte degli "All " (così vengono chiamati gli All Blacks la famosa nazionale neozelandese di rugby).

Sì gli "All" in N.Z. sono una fede, non c'è casa o pub che non abbia la televisione sintonizzata ad ogni ora del giorno sul canale che trasmette le notizie su questi famosi giocatori di rugby.

Il poliziotto comunque, da buon sportivo, viste le nostre biciclette dopo una rapida controllata alle ruote al fine di non introdurre terra e di conseguenza potenziali germi in terra neozelandese, ci ha congedati con grande cordialità augurandoci buon viaggio.
Il viaggio con la bici in Nuova Zelanda ci ha dato l'occasione di cimentarci per la prima volta con una impresa inconsueta:trovarsi impegnati in situazioni inconsuete ed impensabili, superare i propri limiti e scoprire l'animo selvatico e lo spirito pionieristico che è in noi.

Valli alpine, laghi, giungla e fiordi catturano l'attenzione di qualsiasi viaggiatore;i golfi, le spiagge, i vulcani attivi e i geyser dell'Isola del Nord conducono la nostra mente ad immaginare le sensazione che hanno provato i primi Maori quando giunsero in questa terra dalle lontane isole polinesiane nell'immensità dell'Oceano Pacifico.

Quanta luce c'è ad Aotearoa "l'isola della lunga nuvola bianca", nome con cui i Maori descrivevano questa terra lontana dove il giorno inizia prima che in qualsiasi altro posto.

La leggenda narra che un pescatore polinesiano di nome Kupe, proveniente da Hawaiki, scoprì lo stretto che separa le due isole della Nuova Zelanda mentre inseguiva una piovra gigante.

Tornato in patria, decantò la bellezza di quella terra provocando una migrazione di massa.

Secondo la storia, invece, attorno al 900 d.c. popolazioni Maori provenienti dalla Polinesia orientale sbarcarono sulle coste dell'Isola del Nord: si trattava probabilmente di genti che abitavano gli arcipelaghi corallini di Tonga e Samoa.
Il fascino della Nuova Zelanda è tutto da ricercarsi nel suo ambiente, un viaggio di una grande intensità fisica e interiore, accompagnato da dominanti cromatiche di tutte le tonalità del verde e del blu, colori che rendono questa terra un posto speciale per la vita dell'uomo.

La Nuova Zelanda è oggi una nazione all'avanguardia nella gestione del territorio, ma la scelta ambientalista è avvenuta dopo una radicale trasformazione biogeografia che nell'Ottocento ne ha completamente alterato l'ecosistema.

Oggi la Nuova Zelanda è uno dei paesi con la più alta sensibilità e attenzione verso l'ecologica: la prima legge per la protezione della fauna è del 1882, e dal 1953 l'intera fauna autoctona è protetta.

Top of page!



Il popolo neozelandese non solo rispetta l'ambiente, ma pratica il trekking, il birdwatching, visita i parchi e ama tutti gli sport estremi come il rafting e il salto con l'elastico dai posti più impensati; ma i kiwi sono anche dei grandi viaggiatori infatti li si può incontrare in qualsiasi parte del mondo.

La nostra esperienza ci ha fatto conoscere delle persone veramente disponibili, aperte, cordiali e ben disposte al dialogo e interessate a conoscere gli usi e costumi del loro interlocutore.

A proposito di questo, ecco un aneddoto capitatoci: arrivati in un paesino disperso tra le montagne del Wanganui National Park, dopo una giornata di bici costantemente sotto la pioggia, fradici, infreddoliti e affamati non trovando alcun posto per passare la notte, una famiglia maori (papa mamma e due bambini), affacciatisi dalla finestra della loro casa vistoci in quelle condizioni, ci ha messo a disposizione un'aula della scuola del paese e rifocillati con della carne di pecora con patate.Il capo famiglia (l'insegnante della scuola) è un uomo enorme ma dolce, con il suo fare curioso ci ha intrattenuto fino a notte tarda con domande che riguardavano la nostra provenienza, il motivo del nostro viaggio, il nostro itinerario e quanto altro.

La considerazione che mi è nata nei giorni successivi a questo incontro è la seguente:

una nazione all'estremo del mondo, circondata dagli oceani e spazzata dai venti non poteva essere abitata che da un popolo amante delle forti emozioni e generoso nei confronti del prossimo.


CONFINI E SUPERFICIE

Situata nell'oceano Pacifico Meridionale a sud-est dell'Australia, la Nuova Zelanda comprende due isole maggiori, la North Island e la South Island e numerose isole minori, tra cui le isole Steward a sud della South Island.

Sono associate alla Nuova Zelanda le isole Cook e l'isola di Niue, mentre le isole di Tokelau ne sono una dipendenza.

Il Governo della Nuova Zelanda rivendica il possesso della Dipendenza di Ross in Antartide.

Il territorio della Nuova Zelanda, che comprende le Antipodes Island, le Isole Auckland, le Bounty Islands, le Campbell, le isole Chatham e le Kermadec Islands si estende su una superficie di 270.990 kmq.


MORFOLOGIA DEL TERRITORIO

Il territorio della N.Z. è prevalentemente montuoso (oltre duecentoventi cime famose che superano i 2280 m.) con vaste regioni pianeggianti.

Le principali catene montuose dell'isola North si trovano sul lato orientale dell'isola.La regione centrosettentrionale è invece occupata da una catena di origine vulcanica, con tre vulcani attivi, il Ruapehu m. 2797, la cima più elevata dell'isola:il Ngauruhoe m. 2291 e il Tongariro m. 1968.

Nell'estremità occidentale dell'isola sorge il monte Egmont m. 2518, vulcano estinto.

La regione del lago Taupo è ricca di sorgenti minerali calde.
La principale catena montuosa della South Island detta Alpi Meridionali, si estende per tutta la lunghezza dell'isola, da sud-ovest a nord-est e comprende oltre sette cime che superano i 3048 m.

Il monte Cook m. 3764, la vetta più alta della N.Z., sorge proprio al centro della catena, in cui si trovano numerosi e imponenti ghiacciai.
Le uniche aree pianeggianti alquanto estese della South Island sono le pianure di Canterbury Plains a est e quelle del Southland a nord.

La costa è frastagliata da profondi fiordi.


CLIMA

Il clima della Nuova Zelanda è generalmente mite, con escursioni stagionali minime.

L'estremità settentrionale della penisola di Auckland presenta le temperature più elevate, mentre quelle minori si registrano sulle pendici sudoccidentali delle Alpi Meridionali.

Le precipitazioni piovose variano da moderate ad abbondanti, fatta eccezione per una piccola zona nella regione centromeridionale della South Island, superano i 500 mm. all'anno.

Le precipitazioni più abbondanti interessano la costa sudoccidentale della South island.

Le temperature aumentano progressivamente da sud a nord; a Wellington la media di gennaio è di 21°C e quella di 7°C a luglio con una media di precipitazioni di 1245 mm, ad Auckland le temperature medie sono rispettivamente di 22°C e 9°C, con precipitazioni medie di 1790 mm.

ITINERARIO DI VIAGGIO

Christchurch ab. 320.000, capitale della regione del Canterbury è la più popolosa città di South Island e la terza del paese.Fondata nel 1850 da missionari anglicani, è la più inglese fra le città della Nuova Zelanda.Sono lo scorrere tranquillo del fiume Avon e la piacevole zona centrale in cui si concentrano l'università, caffè, il Canterbury Museum e il delizioso Botanic Gardens, a conferire a Christchurch un particolare aspetto molto più inglese di altre città della stessa Inghilterra.

E' da questa accogliente città che inizia la nostra avventura nella terra dei "kiwi".

L'itinerario si è sviluppato seguendo la costa orientale della South Island toccando i paesini agricoli di Waipara, Cheviot e Kaikoura una cittadina adagiata in una baia a ridosso della Kaikoura Peninsula protetta dalle cime, in inverno innevate, delle vicine montagne del Kaikoura Range.

Abitata da oltre mille anni dai maori, Kaikoura diventò nell'Ottocento una base di balenieri e cacciatori di foche; poi l'attività dei suoi abitanti si ridusse alla pesca del "crayfish" (in maori Kaikoura significa appunto mangiare l'astice). Kaikoura è diventata una meta naturalistica, il luogo del mondo dove è facile avvistare il capodoglio, la più grande balena dentata degli oceani.

Lasciata Kaikoura, la strada con i suoi numerosi saliscendi ci conduce al paesino di Ward, piccolo centro abbarbicato tra dolci colline sulle quali pendici pascolano indisturbate pecore e mucche.

Siamo nella regione del Marlborough dove si producono anche alcuni dei migliori vini neozelandesi.I saliscendi si fanno sempre più serrati e impegnativi per diversi km. fino a Blenheim, per poi raggiungere la cittadina di Picton 4000 abitanti situata all'interno del Queen Charlotte Sound, è il porto di partenza per raggiungere la North Island.

Picton ha un'atmosfera rivierasca con vecchi alberghi e pub coloniali, molte case dipinte a colori vivaci, un lungomare con le palme e un animato porticciolo.Il traghetto in poco più di due ore di traversata, insinuandosi tra i verdi fiordi, ci sbarca nella capitale della Nuova Zelanda "la ventosa" Wellington.E' una città sinuosa, che si sviluppa su diverse colline: ciascuna è un quartiere.Altri rioni sono incastonati nelle numerose baie che formano il golfo attorno a cui è costruita la città.Vivere a Wellington è piacevolissimo, i ritmi rilassati sono rimasti quelli di molti decenni fa, passeggiare tra i grattacieli di vetro della zona direzionale a due passi dal Parlamento conferisce all'animo un senso di tranquillità e protezione, è questo uno dei motivi per cui i suoi abitanti sono fieri di vivere in questa città.
Lasciata Wellington proseguiamo sempre costeggiando la North Island fino alla cittadina di Otaki il principale porto d'esportazione della N.Z., centro d'imbarco di legname e frutta.
Lasciamo Tauranga, sotto un sole quanto mai desiderato prima, ci dirigiamo oramai verso le ultime tappe di questo nostro viaggio; la strada si fa pianeggiante e la nostra mente comincia a realizzare che l'avventura sta giungendo al termine.

Gli ultimi 200 km. si snodano passando per ameni paesini agricoli distesi tra dolci saliscendi delle verdi e rigogliose colline neozelandesi.

La Skytower che si staglia nel cielo di un azzurro quanto mai carico, ci dice che siamo entrati nella "città della vela" Auckland con il suo milione di abitanti ci appare gradualmente in tutto il suo fascino. Gli ottantamila alberi che assediano la City di Auckland non sono frutto della proclamata vocazione ambientalista dei neozelandesi, paese pulito e verde per eccellenza, ma i fusti che sostengono la veleria delle barche ormeggiate nel porto della città che si è guadagnata la fama di capitale mondiale della vela.

Basta passare una giornata a bordo di una barca che vi porta fra le isole dell'Hauraki Gulf per capire che non potrebbe essere altrimenti.Qui il vento è il dominatore assoluto, nel giro di pochissimo tempo può far cambiare le condizioni atmosferiche svariate volte, e bene lo sanno i nostri velisti di Luna Rossa.
In Nuova Zelanda la vela non è una moda dei tempi moderni, ma è nel sangue dei neozelandesi e non c'è da stupirci se vediamo un manager della city arrivare in giacca e cravatta al porticciolo di uno dei tanti Yacht club smettere gli abiti di lavoro e indossare quelli per la barca a vela.

La vela per i neozelandesi è parte integrante della loro cultura come il calcio nei paesi latino-americani.

Auckland è l'unica metropoli multietnica del paese, con genti, sapori e umori provenienti da tutto il mondo, ma in particolare dal Pacifico.Numerosi anche gli asiatici, soprattutto coreani, giapponesi, cinesi e indiani che hanno aperto ristoranti in tutti i quartieri della città.

Auckland è anche la città più grande del pianeta dopo Los Angeles: copre un'aerea urbana di 5.580 kmq.L'asse principale della città è Queen St., centro commerciale, finanziario e d'intrattenimento, sede di banche, compagnie aeree, cinema e teatri, ma anche animata e pittoresca galleria di numerosi negozi d'ogni genere.


Top of page!



COME ARRIVARE

La Nuova Zelanda si raggiunge via Asia-Australia o via Stati Uniti-Polinesia.
Il modo più comodo e economico, avendo le biciclette al seguito come nel nostro caso, è volare a Christchurch via Singapore con Lufthansa e Air New Zealand.

Il periodo migliore è tra fine ottobre e fine dicembre. Il tempo comincia a stabilizzarsi al bello, si possono trovare biglietti aerei a prezzi convenienti, non ci sono troppi turisti, gli ostelli e i backpakers (sistemazioni simili agli ostelli) non sono affollati ed è facile trovare posto per dormire.


PER DORMIRE E MANGIARE

La Nuova Zelanda sembra una terra fatta a su misura per i cicloturisti.Gli itinerari sono concepiti per trovare a fine giornata comunque una sistemazione; nella stragrande maggioranza dei casi l'ostello o il backpaker sono le soluzioni che si incontrano più comunemente, sono pulitissimi, offrono la possibilità di cucinare e sono economici (con tariffe da 12 a 15 dollari neozelandesi).

Nelle situazioni di difficoltà i neozelandesi hanno un alto senso dell'ospitalità e quindi sono disponibilissimi a risolvere qualsiasi eventuale inconveniente capitatovi.
Ricordarsi che nella zona del National park è difficile trovare sistemazioni per la notte; bisogna arrangiarsi con la tenda o chiedere ospitalità alla gente del posto.Le tappe a rischio sono:Wanganui-Parikino, Parigino-Pipiriki e Pipiriki-National Park.

Una soluzione interessante perché economica e pratica in assenza degli ostelli, è quella dei campeggi che offrono delle "cabinas" (stanza per dormire tipo bungalow) con servizi e l'uso della cucina esterni alle abitazioni e in comune con altre.


CONSIGLI UTILI

La bicicletta può essere messa nell'apposita sacca (ottima quella della Scicon) dopo aver smontato i pedali, il manubrio, la sella e consegnata al check-in all'aeroporto. Utile è fasciare tutte le parti delicate della bicicletta con della gomma piuma.

I copertoni più indicati per questo tipo d'itinerario, che prevede anche strade bianche, sono delle coperture per strada con asfalto grosso con battistrada laterale leggermente scolpito.

Da non dimenticare alcune camere d'aria di scorta, delle chiavi a brugola, un cacciavite per le microregolazioni del cambio, la chiave per il montaggio dei pedali, del filo di ferro, dello spago, leve per lo smontaggio delle coperture, della pasta lavamani, un lucchetto da bici e un rotolo di nastro per riparare eventuali strappi alle borse della bici.

Utile è un'assicurazione perché gli italiani che viaggiano in Nuova Zelanda non hanno diritto all'assistenza sanitaria pubblica gratuita, a meno che non restiamo vittime di un incidente automobilistico.


CHE COSA PORTARE

Sempre e solo l'indispensabile.Un aspetto da non trascurare è quello dell'abbigliamento

Tra le cose indispensabili da considerare un paio di scarpe da bicicletta e scarpe da trekking leggero da riposo e utili anche per pedalare sotto la pioggia, calzini tipo "coolmax" leggeri e asciugano in fretta, maglie e pantaloni da ciclista, completo per la pioggia, maglia pelle in capilene, cappello, occhiali da sole, giacchettino antivento, guanti tipo wind-stopper, cuffia con copri orecchie in pile leggero.Attenzione il casco in Nuova Zelanda è obbligatorio.

Per la libera uscita aggiungere un paio di jeans, una polo manica lunga e ovviamente l'intimo.


CHE COSA COMPRARE

Sculture e artigianato maori sono gli acquisti più interessanti e originali: legno scolpito e intarsiato di madreperla (ottima la scuola di Rotorua).Ottimi e di numerose fatture sono gli abiti sportivi e vari prodotti in pelle d'agnello, ma i prezzi non sono vantaggiosi.

C'è una grande produzione di maglioni di lana di varie linee e prezzi.

Molte le occasioni per comprare ottima attrezzatura per l'alpinismo, il campeggio e la vela.

NOTA. Un ringraziamento particolare a chi ci ha aiutato a realizzare il viaggio, rispettivamente:
Scicon per le borse da bici,
Selle Italia per le selle,
Windy per il materiale per la pioggia,
Giordana per l'abbigliamento,
Windtex per l'antivento,
Biotex per le maglie a pelle e
Gist per gli accessori tecnici.

Hanno partecipato al viaggio:

'); document.write('Maurizio Gavarini' + ''); // -->

, Vlady Savoldo e Massimo Fontana tutti di Padova.

Il viaggio si è svolto nel mese di Novembre 1999.



Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.