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Martedì, 1 Febbraio 2005

Barcelona Barcelona

Ecco alcuni suggerimenti pratici e delle piccole scoperte personali...

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Vagabondo0

Mi risulta, dalle numerose lettere e dai molti post in proposito sui nostri Forum, che Barcellona è una delle mete più gettonate dai nostri visitatori più giovani. Ne mancavo da tanto tempo, ci ho passato di recente una settimana ed ho capito benissimo il perché: è una città piacevolissima, piena di cose da vedere e da fare, di cui anche molte gratuite, dove si può mangiare con qualunque cifra, dove anche solo passeggiare per la Rambla, per il Passeig de Graçia o per l'Avinguda Diagonal all'altezza del Lilla Centre offre uno spettacolo continuo. E' però così ricca di cose da vedere e da fare e così vivibile che la consiglio vivamente anche ai meno giovani.

Quest'anno vanno di moda le statue viventi, e i ragazzini ci si fanno fotografare vicino. Ne ho ripreso qualcuna per voi.



E' una città molto organizzata dal punto di vista turistico, i monumenti sono ampiamente pubblicizzati, promossi e aperti con orari molto comodi, pezzi di città come la Rambla, l'arrivo a mare con il Mare Magnum, la Cattedrale ed il suo intorno, le case Milà e Battlò di Gaudì, il Parco Guell, si illustrano subito da soli.






Perciò mi limiterò a darvi alcuni i suggerimenti pratici e a segnalarvi alcune piccole scoperte personali.

Ad esempio: esiste un Bus Turistico, con piano alto scoperto, che percorre secondo due anelli che si intersecano alla Plaça de Catalunya, tutta la città, fermandosi in prossimità di tutti i luoghi più interessanti. Le fermate sono contrassegnate da questo logo:

Il Bus passa circa ogni dieci minuti, si può scendere a qualunque fermata e risalire quando si è visto quello che si voleva vedere, il biglietto, che si può fare sia a terra che a bordo, a prescindere dal percorso che si vuol fare costa 15 Euro per un'intera giornata e 19 Euro per due giornate.

Può sembrare tanto, ma in realtà fare gli stessi giri con i mezzi normali non va a costare molto meno, in compenso col biglietto del Bus ti danno una sintetica guida molto comoda e un carnet con sconti sul biglietto di quasi tutti i luoghi che si visitano lungo il percorso.

Secondo me vale la pena di farlo subito appena arrivati per due motivi, uno, che la città dall'alto si vede molto meglio, secondo, che in due giorni si riesce a farsi un'idea sintetica molto concreta dell'intera città e si può decidere cosa tornare a vedere con più calma.

Se poi ci si trattiene, i giorni successivi conviene fare il biglietto cumulativo per Metro, bus e tram.

Alcuni monumenti che vale sicuramente la pena di vedere, come il Palazzo della Musica Catalana, e il Palazzo Guell, si vedono soltanto con visite guidate cadenzate, quindi è meglio arrivare presto per scegliere lingua e orario, vi danno un appuntamento e tornate quando vi tocca.






Per alcuni monumenti i l biglietto si può fare anche alla Caixa, evitando eventuali file.

In genere hanno diritto a riduzioni sui biglietti d'ingresso (che sono piuttosto salati) le persone al di sopra dei 65 anni e gli studenti. Se siete studenti però ricordatevi che non basta la tessera o il libretto, ma vi chiedono anche le ricevute delle ultime tasse pagate! Tuttavia in alcuni posti sono disponibili ad una certa trattativa. Se appartenete a un gruppo, ma volete vedere un monumento da soli, portatevi la fotocopia dell'elenco dei partecipanti e provate a far valere il fatto che fate parte di un gruppo, a volte funziona.

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Una piccola scoperta: quando andate nella centralissima piazza San Jaume, provenendo dalla Rambla avrete sulla piazza alla vostra sinistra l'edificio della Generalitat, che sarebbe la Regione, e a destra l'edificio dell'Ayuntamiento, che sarebbe il Comune. Nell'edificio di quest'ultimo, sulla strada laterale a sinistra trovate subito un ingresso dov'è scritto “Espai Urbà, Barcelona ciutat en transformaciò”. Entrando vi trovate a percorrere una serie di ambienti dove, con mezzi tecnologici interattivi e avveniristici, sono illustrate le imminenti trasformazioni della città; è interessante, per noi italiani che non siamo abituati ad essere informati su quello che l'Amministrazione ha intenzione di fare, vedere con quanta efficacia lì ci si sforzi di far capire ai cittadini gli interventi imminenti.


Potete andare a pranzo all'ultimo piano del Corte Inglés di Plaça de Catalunya, da lì avete una bella panoramica su questa centrale piazza.

Un'altra esperienza curiosa, se siete in giro di domenica mattina è quella di andare a vedere le corse dei levrieri a quello che loro chiamano Canodromo (Concepciòn Arenal 165). Un ambiente che vi riporta diritti indietro agli anni '60, con accaniti scommettitori, praticamente tutti over 50.



Ancora, se andate a vedere Montjuich, ai piedi di questo, nelle vicinanze di Plaça de España, potete visitare il Caixa Forum (Av. Marquis de Comillas 6-8). Si tratta di una fabbrica tessile dei primi del '900 acquisita e fatta ristrutturare di recente dalla Caixa, la banca più importante della Catalogna, che ne ha fatto una lussuosa fondazione culturale, con ampi locali per mostre, laboratori didattici, ecc.. L'ingresso è libero, gli spazi sono molto belli, quando ci sono stata io c'era una splendida mostra di arte antica della Nubia e, se ci capitate verso l'ora di pranzo, è dotata di una piacevole Cafeteria.







Se passeggiando lungo la Rambla vi cade l'occhio sul Teatro Liceu, scendete a vedere l'Espai Liceu, una sequenza di ambienti al piano interrato dove si vende tutto ciò che ha attinenza con la musica e con lo spettacolo, c'è un'accogliente Cafeteria dove si può incontrarsi con un amico, ed una saletta con una ventina di posti dove si può riposare ascoltando, proiettato sullo schermo, il video di uno dei concerti che sono stati tenuti nel Teatro.

Tra i tanti musei che si possono visitare se se ne ha il tempo, se siete particolarmente golosi, potete andare a vedere il Museo de la Xocolata (Comerç 36, Metro Arc de Triomf). E' situato in un edificio storico, l'ex Convento di Sant' Agostino, racconta la cioccolata nella sua storia e nella realtà di oggi, la visita guidata dura un'ora e prevede anche degli assaggi.

Sempre passeggiando per la Rambla, fermatevi al grande Mercat de la Boquerìa (questo stano nome mi ha fatto pensare che il nome del mercato di Palermo “Vuccirìa” sia di derivazione ispano-catalana), una bella struttura ottocentesca ricavata negli spazi di un antico convento (come quasi tutti gli edifici importanti sulla Rambla, costruiti sulle aree di conventi espropriati in epoca napoleonica), un grande mercato alimentare, coloratissimo e molto animato, dove potete anche comprarvi la frutta già sbucciata e tagliata a pezzi, in vassoietti di plastica dotati di apposita forchettina per mangiarsela passeggiando, o farvi pulire e anche cuocere il pesce. Fate sempre un po' di attenzione al portafoglio, pare ci girino parecchi borsaioli anche se c'è dovunque molta sorveglianza.

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Risalendo la Rambla, più su del Mercat, a sinistra, trovate il Carrer Hospital, la strada che portava all'Ospedale della Santa Creu. Sull'angolo dell'edifico dell'antico Ospedale quella che sembra la porta di un Bar dà accesso ai locali della originaria Cappella, dove oggi si trova un'associazione culturale, che si chiama,appunto, LaCapella. Si tratta di un bello spazio medievale, ammobiliato con comodi divani e poltrone, banchi espositori con gli ultimi numeri di un gran numero di riviste d'arte e cultura, tavolini attrezzati per fermarsi a leggere o studiare, computer che mostrano opere di computer-grafica, opere d'arte in mostra, il tutto accessibile a chiunque passi di lì.


Se andate verso la Vila Olimpica, a ridosso del Parco de la Ciutadella (Metro Ciutadella - Vila Olimpica), trovate la nuovissima sede dell'Università Pompeu Fabre, che vale la pena di vedere. Il complesso è ricavato dagli edifici di due vecchie caserme, il grande cortile della prima è stato coperto e vi si trova la Cafeteria, dove potete fermarvi, inserita in un amplissimo spazio per manifestazioni ed eventi, sempre animatissimo di ragazzi e ragazze; con un passaggio sotterraneo arrivate al secondo cortile, aperto, altro spazio d'incontro, e, sempre passando sottoterra, alla Biblioteca: grandiosa! Per più di metà è ricavata in uno spazio a volte ed archi di mattoni, progettato dal giovanissimo Gaudì, che sosteneva un grande serbatoio d'acqua destinato ad alimentare la cascata della grande fontana nel Parco de la Ciutadela: gli arredi, l'ambiente, la ricchezza di libri e di attrezzature, tutto fa venire la voglia di essere un fortunato studente di quella Università.








Un altro posto molto piacevole da visitare, soprattutto se fa caldo, è il Parc del Mar (Avinguda Diagonal, Metro Selva del Mar), uno dei più grandi di Barcellona, articolato attorno ad un lago ricco di vegetazione, pieno di giochi d'acqua con cui d'estate ci si può proprio bagnare, dotato di bellissimi giochi per bambini pensati anche per farli insieme ai genitori, tipo la Montagna Magica, con dei toboga larghi tre o quattro metri, pavimenti sonori che si suonano saltandoci sopra, giochi d'equilibrio, e così via. Assolutamente da non mancare se siete con i bambini.

Comunque i parchi in genere sono belli, tanti, e molto ben tenuti, si arrampicano sulle colline, si snodano in pianura, si insinuano fra i fabbricati in aree residenziali, si trasformano in orti botanici: dovunque il verde è verdissimo, molto curato e le essenze sono scelte con grande senso del paesaggio: la Naturaleza, come la chiamano gli spagnoli, entra nella città e la rende più vivibile e accogliente.

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