Brasile Freak Style
13 Giorni - 12 Notti

29 Dicembre 2015

Viaggio passato

Brasile Freak Style - 29 Dicembre

Viaggio Passato: 29 December 2015

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

29 Dicembre 2015    13 Giorni - 12 Notti

Questo è il forum del viaggio Brasile Freak Style dal 29 dicembre al 10 gennaio 2015. Capodanno a Rio!

Con il Vagabondo DOC Sergio Callitrix

Sergio è un toscano giramondo che quando non è in giro lavora a Firenze nella pubblica amministrazione. Laureato in scienze naturali, antropologo e psicologo mancato, parla inglese, spagnolo, francese, un po’ di tedesco e si sta dedicando al portoghese.
Viaggia di preferenza freak: zaino, piedi e mezzi pubblici. In questo stile ha passato 6 mesi in Asia in solitaria e conosce bene anche l’America latina. Non disdegna il trekking e l’on the road nei grandi spazi di Canada, Usa e Patagonia.
Ama le serate con gli amici, i concerti rock, il fumetto, l’arte di strada e la cultura pop. E’ un podista, sempre contento quando può fare una corsa in compagnia. E’ nottambulo e adora fare tardi girando per i locali o chiacchierando davanti a una birra.

Elenco Iscritti

Simona Imo - da Roma - cerca compagna di stanza
Elisabetta elsa - da Roma - con Fortunata
Fortunata Rituzza - da Roma - con Elisabetta
Simona Simona.Santoro1992 - da Roma - cerca compagna di stanza
Anita Anita23 - da Roma - cerca compagna di stanza
Francesca  Francesca ZD - da Roma - cerca compagna di stanza

Il DOC Sergio callitrix - da Roma - cerca compagno di stanza

Piano Voli

Da Roma Fiumicino (TAP)

TP 843 G 29DEC   FCOLIS   1900 2110 
TP 073 G 29DEC  LISGIG   2325 0725 +1  
TP 024 G 09JAN  SSALIS   2355 1110 +1  
TP 842 G 10JAN  LISFCO  1420 1815

Quota

2400 Euro (inclusi voli internazionali e interni e supplemento altissima stagione)

Chi si è iscritto prima del 30 settembre ha avuto uno sconto di 100 Euro

Programma indicativo

Giorno 1 - 29 dicembre
Partiamo la sera dall'Italia. Notte in volo.
 
Giorno 2 30 dicembre
Posate le valigie, iniziamo a conoscere Rio partendo dai suoi quartieri più famosi: Copacabana e Ipanema. Il modo migliore per farlo è prendere una bici e gironzolare per la pista ciclabile che scorre sul lungo mare. Poco oltre Ipanema possiamo arrivare alla Lagoa Rodrigo de Freitas ( sì un vero e proprio lago all'interno della città).
Le spiagge di Rio sembrano delle palestre a cielo aperto: c'è sempre qualcuno che corre, pedala, cammina, gioca a beach volley, fa surf. Ci uniamo a loro con le dovute pause per goderci i diversi panorami che si apriranno davanti ai nostri occhi. Chi non ha voglia di pedalare, può farsi una passeggiata sul lungo mare fino a scegliere il punto migliore dove stendere il proprio pareo e godersi il sole e il dolce far niente.

Verso l'ora di pranzo ci spostiamo al quartiere Urca per salire sul teleferico del Pao de Açùcar. Da quassù si vede l'intera baia di Guanabara, che è davvero gigantesca! Infatti, i portoghesi quando arrivarono la prima volta qui, fecero un errore clamoroso: pensavano che la baia fosse un fiume e chiamarono la nuova città "Rio de Janeiro", fiume di gennaio.

imageScesi dal Pao de açùcar, andiamo a Santa Teresa, un quartiere popolare che conserva bene il suo passato coloniale. Le casette basse e i san pietrini contrastano con i grattaceli che si scorgono in lontanza nel centro di Rio. Sembra un paese, un'isola felice, autentica e piacevolemnte fuori dal tempo all'interno di una delle metropoli più grandi del Sudamerica. Qui non ci sono vere e proprie attrazioni da vedere, SANTA TERESA è UN'ATMOSFERA DA VIVERE. Ci si viene per vagabondare per le strade, parlare con le persone, respirare vita di quartiere e bere e mangiucchiare tra un bar e l'altro. La domenica l'atmosfera è particolarmente animata ed è facile ritrovarsi ospiti di una festa in piazza.

Giorno 3 - 31 dicembre
Oggi ci giriamo il centro di Rio e vediamo:
 
- il theatro municipal e la sua cupola dorata; 
- gli archi da Lapa, i resti di un antico acquedotto costruito dai portoghesi; 
- la cattedrale di Rio con la sua strana forma;
- Non ci faremo sfuggire il casino del mercato Sahara, dove si può comprare praticamente di tutto, e un pasticcino alla storica confeitaria Colombo
- Le escadarias Selaròn e le sue maioliche colorate, opera di un artista cileno che si è innamorato di Rio, Selaròn appunto, che ha voluto farle un regalo e in pochi anni è già simbolo della città.

In serata ci spostiamo a Copacabana per goderci il capodanno più famoso del mondo.

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Giorno 4 - 1° gennaio
Stamattina presto saliamo sul Corcovado, dove si trova una delle attrazioni più famose del Brasile: il Cristo Redentore. Da quassù abbracciamo con gli occhi tutta la città. Ecco, oggi non avremo più dubbi sul perchè Rio venga soprannominata "Cidade Maravilhosa"(città meravigliosa).
Torniamo in hotel per prendere le nostre valigie perchè la nostra ultima sera a Rio la passeremo in una favela! Rio è una realtà complessa e per conoscerla a fondo noi di Vagabondo crediamo che sia necessario, dopo aver visto i posti più belli della città, vedere anche come vivono più del 20% dei suoi abitanti. Dimenticate lo stereotipo della bidonville sporca e pericolosa. Le cose sono molto cambiate e i posti dove vi porteremo sono molto sicuri. Ci viene a prendere il nostro amico Zezinho, che ci accompagnerà a conoscere la favela di Rocinha dove lui è nato, cresciuto e dove tuttora vive. Ci lasciano sulla cima della collina dove si estende Rocinha e scendiamo a piedi facendoci raccontare come ci si vive, la storia delle favelas, salutando i suoi abitanti, fermandoci per un caffè nel bar del quartiere, guardando il panorama che si apre qua e là. Una parte dei soldi che paghiamo per questo tour serve a finaziare la scuola di dj per i ragazzi di Rocinha. Un modo divertente e coinvolgente per tenerli lontani dalla strada. 
Ci spostiamo nel nostro Hostel che invece si trova al Vidigal, un'altra grande favela di Rio. Ha stanze doppie e triple, alcune con bagno privato e alcune senza, alcune con letto a castello, altre con vista sull'oceano. Ci cuciniamo un bel barbecue con vista sulle luci della ricca zona sud di Rio e ci confrontiamo su quello che abbiamo visto e vissuto fin'ora. L'hostel finanzia una ONG locale che si occupa di fare corsi di formazione per gli abitanti del Vidigal.
Giorno 5 - 2 gennaio
imageOggi salutiamo Rio e voliamo verso sud per andare alle Cascate de Iguaçù. Patrimonio dell'Unesco, considerate una delle 7 meraviglie naturalistiche. Il nostro volo parte la mattina presto e arriviamo a destinazione nel primo pomeriggio. Non perdiamo tempo e andiamo a vedere subito il lato brasiliano del parco de Iguaçù. Percorriamo un sentiero di un chilometro circa ed eccoci al primo belvedere: le cascate si aprono ad anfiteatro davanti i nostri occhi! Proseguiamo il sentiero e saliamo su una passerella sull'acqua e arriviamo sotto il salto Uniòn, nel bel mezzo della Garganta del Diablo, dove saremo avvolti da un nube di vapore acqueo (portarsi l'impermeabile è indispensabile!). Proseguiamo il percorso, la nostra ultima tappa è la torre di osservazione dell'Espaço Naipi. 
Torniamo in posada a riposarci per il giorno dopo.
Giorno 6 - 3 gennaio
Oggi attraversiamo il ponte dell'amicizia, che collega Brasile e Argentina, ci mettono un altro timbro sul passaporto e siamo pronti a dedicare l'intera giornata al lato argentino del parco de Iguaçù. Percorriamo un breve sentiero in mezzo alla foresta e saliamo sul trenino ecologico che ci porterà all'ingresso di due circuiti:
- Circuito superiore, da dove vediamo le cascate da una posizione rialzata, passeggiando sulle diverse passerelle;
- Circuito inferiore, che ci permette di vedere le cascate da sotto, fino quasi ad immergerci dentro.

Alla fine del circuito inferiore saliamo sul gommone e raggiungiamo l'isla di San Marìn, ai piedi delle cascate, per goderci lo spettaccolo da un'altra prospttiva ancora.
Bè, inutile dire che ci serve un'impermeabile per questa giornata. Perfetti quelli a poncho che oltre a proteggere voi, proteggeranno anche i vostri zainetti. Almeno che non vogliate fare come i brasiliani... che si mettono in costume!

Giorno 7 - 4 gennaio
Risaliamo sull'aereo e arriviamo a Salvador, la capitale nera del Brasile. Appena uscite dall'aeroporto, tenete bene gli occhi aperti e ricordatevi di guardare fuori dal finestrino. Questo angolo di Brasile comincia a stupirvi dal primo momento, infatti la strada che collega l'aeroporto alla città è particolarmente suggestiva con bamboo altissimi su entrambi i lati che formano una sorta di tunnel verde. 
Prendiamo le stanze nella nostra pousada e abbiamo tempo libero per iniziare a gironzolare per Salvador. A cena iniziamo a provare la celebre cucina baiana, dalla forte influenza africana. Olio di dende, gamberi secchi, latte di cocco, erbe aromatiche e pesce fresco sono gli ingredienti base dei piatti principali.

Stasera andiamo a vederci lo spettaccolo di danze tradizionali del Balè folclorico di Bahia, che ogni sera si esibisce alle 20 nel Teatro Miguel Santana al Pelourinho. 50 minuti che voleranno via e vi lascieranno addosso una voglia matta di sapere tutto quello che c'è da sapere sugli Orixàs, la capoeira e questo universo a sè che è la cultura Baiana.

Giorno 8: 5 gennaio

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Scarpe comode e si parte per la visita della città.

- La Città Alta
La prima tappa è il Largo do Pelourinho, il cuore della città alta. Qui tutto è simpatico e colorato: gli edifici e le persone. Ma questa piazza nasconde un passato molto amaro: qui venivano legati e frustati, a volte fino alla morte, gli schiavi colpevoli di aver cercato di scappare dai propri padroni. Una punizione esemplare, eseguita in pubblica piazza, ai quali i ricchi signori dello zucchero assistevano dai balconi delle proprie ville. Il presente ora è (fortunatamente!) molto allegro: la piazza è animata da gruppi di percussionisti, capoeristi e bahiane nei loro costumi tradizionali. 
Se avete letto i libri di Jorge Amado (se non lo avete fatto, fatelo prima di partire), vale la pena dare un'occhiata al museo dedicato a lui che si trova proprio sulla piazza.
Visiteremo la chiesa di San Francisco, una delle più belle chiese brasiliane e poi il Museo Afro-Brasileiro dove approfondiremo l'incontro con la religione sincretica del Candomblè, dove ad ogni santo cristiano corrisponde una divinità animista. Una religione perfettamente a metà tra cristianesimo e animismo, frutto dell'escomatage messo in atto dagli schiavi, che non ne volevano sapere di abbandonare le proprie credenze e ingannavano i loro padroni pregando in chiese cristiane ma in realtà adorando i propri dei. Mi raccomando, in questo museo, non perdetevi per nulla al mondo la sala con i pannelli in legno dello scultore argentino Carybè!

Prendiamo l'ascensore Lacerda e in pochi secondi siamo nella città bassa.

- La Città Baixa
Andiamo al tradizionale e variopinto Mercato Modelo che è carico di colori e odori, dove si possono incontrare una grande varietà di cibi, oggetti artigianali, articoli religiosi legati al Candomblé e soprattutto dove si entra in contatto con la vera anima di Bahia, espressione della cultura africana che ha caratterizzato la storia di questa città in maniera molto forte.
Prendiamo l'autobus e ci spostiamo alla Igresia NS do Bomfim, luogo di culto per tutti i bahiani. La sacrestia a destra dell'altare è tappezzata da ex voto. L'impatto può essere un po' macabro con tutte quelle mani e gambe di cera che vi penzolano sulla testa ma è interessante per capire la forte devozione dei baianos al Senhor do Bonfim. La chiesa è famosa sopratutto per il rituale delle fitinhas: nastrini da legare al polso con tre nodi, un nodo per ogni desiderio da esaudire. Anche le cancellate della chiesa sono tappezzate dai nastrini colorati.
 Ogni martedì alle 18 nella chiesa di Nossa Senhora do Rosário dos Pretos, al Pelourinho, c'è una messa un po' insolita. Questa chiesa del XVIII sec è stata tirata su dagli schiavi e liberti che, la sera tardi dopo il lavoro massacrante nei campi, venivano a contribuire alla sua costruzione. Tuttora è l'emblema del sincretismo religioso tra cattolicesimo e Orixàs. Infatti qui, l'atmosfera raccolta e silenziosa delle messe classiche è stata sostituita da canti animati e dalle percussioni vibranti. Prendete posto all'interno della chiesa e preparatevi a partecipare attivamente al rito battendo le mani a tempo di musica. Finita la messa, ci facciamo trasportare dall'entusiasmo fino alle gradinate della chiesa do Passo, dove tutti i martedì dalle 19 in poi c'è il concerto gratuito di Geronimo (una vera istituzione da queste parti) e la sua band Monserrat. In alcuni periodi dell'anno, sempre il martedì, si può assistere alle prove tra le strade del pelourinho del complesso di percussioni Olodùm.

Giorno 09, 10 e 11: 6, 7 e 8 gennaio
imageStamattina presto partiamo per 2 giorni pieni di mare e relax a Morro de Sao Paulo. Un'isola tropicale a due ore di catamarano da Salvador. Appena sbarcati vi sentirete improvvisamente catapultati in una pubblicità di creme solari: acque chiare, palme e sabbia bianca. Passeremo le nostre giornate tra gite in barca attorno all'isola, gite per avvistare le balene (da luglio a ottobre), bagni, qualche sport, passeggiate e relax.

Giorno 12 Salvador - Italia 9 gennaio 
Nel pomeriggio ci reimbarchiamo alla volta di Salvador da dove prendiamo il vlo per l'Italia.

Giorno 13 Salvador - Italia 10 gennaio
Arrivo in Italia.

La quota comprende

- Volo internazionale comprese tasse aeroportuali
- 2 notti in hotel a Rio in camera doppia con bagno privato (tripla se siete dispari)
- 1 notte all'hostal nella favela Vidigal (alcune camere hanno letto a castello, altre hanno bagno in comune)
- 2 notti a Salvador
- Voli interni Rio de Janeiro - Iguaçù e Iguaçù-Salvador

- Assicurazione medico bagaglio

- Al viaggio partecipa sempre il Vagabondo DOC Chi è? Cosa fa?

 

La quota non comprende

- Tutti i pasti
- Ingressi a attrazioni
- trasporto locale
- 2 notti a Iguaçù
- 3 notti a Morro de Sao Paulo

Per queste prevvediamo una cassa comune di 600 E.


Vagabondo DOC

Forum del viaggio

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ARTICOLO DI

RITUZZA

RITUZZA

Per me e' ok..considerata l'altissima stagione credo che il costo sia ragionevole..

Gio 26/11/2015 - 14:22 Collegamento permanente

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Callitrix

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Callitrix

E' vero, è abbastanza caro ma per il momento non c'è di meglio. Continuerò a controllare e anche voi, se individuate offerte migliori, fatemi sapere subito.

A presto, manca poco più di un mese!!! *biggrin*

Gio 26/11/2015 - 17:38 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Imo

Imo

Ciao Ragazze e soprattutto l'unico maschietto il vagabondo doc callitrix
Sarò con voi in questo viaggio e non vedo l'ora, sono già carica!
Io ho 34 anni e sono della prov. di MO
A presto per altre news buona giornata a tutti

Ven 27/11/2015 - 14:33 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Callitrix

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Callitrix

E noi siamo tutti molto felici di averti nel gruppo e di sentire questo entusiasmo! Sei la seconda emiliana nel gruppo, due siciliane, una pugliese, un toscano. Purtroppo siamo troppo sparpagliati per pensare di incontrarci prima della partenza, mi sarebbe piaciuto fare una cena propiziatoria tutti insieme in una churrasqueria *alieno* Comunque, se qualcuna di voi passasse per Firenze a dicembre, io sarò in zona!

Io credo che il gruppo crescerà ancora e magari il rapporto tra i sessi si bilancerà un po' meglio...chissà! *biggrin*

Buon WE e tenete d'occhio il forum perchè in questi giorni festivi vorrei aggiornarlo parecchio!

Sab 28/11/2015 - 10:57 Collegamento permanente

Ciao a tutti e benvenuta all'altra Simona! :-D
Io aavrei una domanda: voi come vi state organizzando con i baggli? Partite solo con uno zaino grande oppure portate il trolley?

Viste le peculiarità del viaggio, mi chiedevo se appunto siano totalmente sconsigliate le classiche ''valigie''.

Magari la domanda può sembrare stupida, ma non sono mai partita con queste formule e chiedo ai più esperti di darmi delucidazioni in merito!!

 

Baci 

Ven 27/11/2015 - 16:52 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Callitrix

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Callitrix

Ciao Simona e ciao a tutte!

Per me non ci sono domande sceme e ogni dubbio merita di essere chiarito *smile* Del bagaglio avrei voluto parlare comunque e prendo spunto dalla tua domanda per farlo adesso.

Molti tra i Vagabondi Doc e tra i viaggiatori indipendenti sono "estremisti dello zaino" e lo portano in ogni situazione. Io preferisco valutare caso per caso. Se da un punto di visto estetico lo zaino è imbattibile (l'iconografia classica del viaggiatore lo prevede con lo  zaino in spalla - backpacker), il trolley è più comodo nella gran parte delle situazioni (non in tutte, però). Per viaggi in città e con pochi spostamenti chiaramente preferisco il trolley, per trekking o comunque quando ci sono spostamenti su strade sterrate, sabbia o ciottoli indispensabile lo zaino.

Il nostro viaggio è un freak style ma per la verità l'unico momento in cui il trolley o la valigia potrebbe dare problemi è a Morro de Sao Paulo, per la discesa dal catamarano e per trascinarlo su strade sterrate o sabbiose.

Io da qualche anno ho trovato una soluzione perfetta in uno zaino trolley da una sessantina di litri, che ha tutti i vantaggi: l'estetica dello zaino, la comodità del trolley e la possibilità di trasformarsi in zaino in 2 minuti all'occorrenza. Il mio è di marca Geonaute e costa circa 100 euro, non trovo un'immagine ma è tipo questo:

https://www.ebay.it/itm/EAGLE-CREEK-EC-Lync-System-20-Zaino-Trolley-36-L-Leggero-Bagaglio-a-Mano-Orange-/201274953527?hash=item2edcec0f37

che però è più piccolo e costa molto di più.

Il consiglio principale che vorrei darvi, sia che decidiate per lo zaino, per il trolley o per lo zaino trolley, è di viaggiare leggeri. Non portatevi dietro mezzo armadio ma pensate piuttosto a lavare in viaggio. Le cose indispensabili sono poche e quasi tutto può essere acquistato sul posto in caso di necessità. Non arrivate con enormi valigione rigide da turisti dei pullman organizzati *alieno* ma con un bagaglio che vi consenta di essere indipendenti in tutte le situazioni.

Oltre a quello principale, è molto utile uno zainetto di medie dimensioni dove tenere gli oggetti di uso più immediato e che si può usare come bagaglio a mano in aereo. Vi suggerisco, per il volo, di portare nello zainetto gli oggetti di valore, le cose a cui tenete di più e un cambio di biancheria per l'eventualità di un disguido nella consegna dei bagagli.

Di cosa mettere nello zaino parliamo in un prossimo post! A presto.

Sab 28/11/2015 - 13:18 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anita23

anita23

Simona, anch io mi sono posta la stessa domanda inizialmente... poi ho risolto decidendo per trolley e zaino più piccolo per tutti i gg e da bagaglio a mano (io ho un eastpack "classico" per intenderci).

Nemmeno io immaginavo occasioni di particolare scomodità e non vedevo indispensabile lo "zainone" da viaggiatore all avventura per questo viaggio... 

ps. evvvai c è un altra emiliana nel gruppo, benvenuta!!!

Sab 28/11/2015 - 14:17 Collegamento permanente

Grazie ragazzi,

posso provare a vedere se trovo questo trolley-zaino, se no penso di portare il clasico trolley sperando che non sia troppo ingombrante per viaggiare.. Le dimensioni dovranno essere molto contenute quindi?

Dom 29/11/2015 - 14:46 Collegamento permanente

https://www.decathlon.it/valigia-sport-60l-nero-blu-id_8327186.html

 

Ho trovato questo da Decathlon! Secondo me dovrebbe andare bene :D Al più presto lo acquisto

Dom 29/11/2015 - 15:38 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Callitrix

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Callitrix

Mi pare un'ottima soluzione, Simona. E' simile a quello che ho io. Chiaramente va visto dal vivo per valutarne la qualità.

Contenere le dimensioni del bagaglio è solo un consiglio...a me non piace viaggiare troppo carico ma c'è anche chi preferisce portare il peso e l'ingombro pur di avere le proprie cose con sé!

L'importante è rispettare i limiti di peso e dimensioni previsti dalla compagnia aerea, che dovrebbero essere 15 kg per il bagaglio da stiva e 8 per quello a mano, quest'ultimo con dimensioni massime 55x40x20.

Trovate qui le informazioni, che poi verificheremo quando Vagabondo ci manderà i biglietti:

https://www.flytap.com/Italia/it/PianificareEPrenotare/PreparareIlViaggio/Bagaglio?gclid=CKHuluDAtskCFU-6GwodjpEM7w

Dom 29/11/2015 - 21:57 Collegamento permanente

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