Marocco Sud - 18 Maggio

Buonasera a tutti,

prima di lasciarvi al weekend, vorrei parlarvi un po' dei Jardin Majorelle, menzionati nel nostro programma di viaggio. 

La storia di questo luogo inizia nel 1923, quando Jaques Majorelle, pittore francese innamorato della città di Marrakech, decisi di comprarvi un pezzo di terreno. 

Su questo pezzettino di terra, Jaques fece costruire la propria casa in stile moresco, ed un altro edificio in stile berbero noto come BORJ. Non si limitò tuttavia a questo: Jaques dedicò passione e vita alla creazione di un giardino botanico esotico con più di 130 piante,  di cui molte specie rare, ed anche specchi d'acqua, sentierini, fontane, ponticelli. Il pittore creò il color BLU MAJORELLE con cui dipinse la propria villa all'interno del giardino. 

Si trattava di un hobby dispendioso, per cui intorno alla fine degli anni '40, il giardino venne aperto al pubblico, dietro pagamento di un biglietto d'ingresso, che permetteva di sostenerne la manutenzione. IN seguito purtroppo le cose per Jacques non andarono proprio bene. Divorziò dalla moglie, e poi ebbe un brutto incidente d'auto che gli portò dei problemi di salute seri che lo condussero alla morte (anche se io qua, sospetto ci sia un po' lo zampino di Aisha Kandisha...).

Come il loro creatore, anche i giardini se la videro brutta per un bel po' di tempo: rischiarono addirittura di essere abbattuti e sostituiti da un albergo...ma per fortuna, lo stilista Yves Saint Lauren ed il compagno Pierre Bergè, ne ribaltarono le sorti. I due acquistarono il complesso negli anni '80 e lo restaurarono, facendone la loro personale dimora e più che raddoppiarono le specie di piante presenti. 

Chi era Yves Saint Laurent? Yves, nacque nel '36 su suolo africano, nella colonia dell'Algeria francese. Sin dalla giovane età furono evidenti la sua passione e il suo talento nella progettazione di abbigliamento per le donne della sua famiglia. In seguito si trasferì a Parigi e la sua abilità lo portò a lavorare per Dior, ed addirittura, alla morte di quest'ultimo, a diventare il Direttore Artistico della famosa casa di moda. Purtroppo, anche per Yves le cose si misero maluccio ad un certo punto. Prima fu costretto ad arruolarsi nell'esercito francese, cosa che proprio non gli calzava a pennello e che gli provocò un forte stress. Inoltre, mentre era ricoverato nell'ospedale militare per questo disagio psicologico, ricevette la notizia che la Dior lo aveva licenziato.  

Una volta ristabilitosi però, Ives farà causa alla Dior e vincerà. Grazie al ricavato potrà aprire una propria casa di moda con il Suo nome come marchio. Il suo già dimostrato talento, gli permetterà di far crescere la propria azienda e di affermare il proprio nome, il proprio marchio e il proprio stile nel mondo della moda (tanto che, nonostante la casa di moda sia stata chiusa, il marchio invece esiste ancora). 

Come finisce Yves Saint Lauren in Marocco? Come noi, ci va in vacanza con il suo compagno Pierre Bergè nella metà degli anni '60. Entrambi si innamorarono di quella terra, che per Yves fu una fonte di ispirazione: ne amava soprattutto i colori. Questo amore fu tale che di Marrakech fecero la loro seconda casa, quando appunto acquistarono i Jardin Majorelle. Quando Yves morì, nel 2008, le sue ceneri furono sparse nel giardino di rose proprio dei Jardin Majorelle. A seguito della sua morte, al primo piano della villa è stato aperto il museo berbero. I Jardin Majorelle oggi sono uno dei luoghi più visitati del Marocco. 

Se vi interessa approfondire la storia e la figura di Yves Saint Lauren, su Prime è disponibile il film appunto "Yves Saint Lauren", girato soprattutto a Parigi, ma in parte anche a Marrakech.

Spero che questo piccolo approfondimento vi sia piaciuto.

MI raccomando ancora per tutti gli indecisi. Ormai manca poco alla partenza, quindi è arrivato il momento di cliccare su PRENOTA. Non perdete questo aereo!

Buon fine settimana a tutti!

A prestissimo.

Cinzia

Buongiorno Vagabonde e Vagabondi,

non abbiamo ancora parlato delle delizie del Marocco. La cucina marocchina è speciale in quanto è un mix delle cucine berbera, andalusa e mediterranea, con influenze delle cucine europee e di quelle sub - sahariane. Come in India, anche in Marocco si usano molte spezie, come cumino, curcuma, zafferano, cannella, zenzero, paprika, fieno greco, anice, noci moscate. Il Ras el Hanout è un mix di piante e spezie marocchino, che ne contiene almeno una trentina. Immaginate che ricchezza di sapore!

Immagino che un po' tutti conosciate il cous cous, fatto di granellini di semola che tradizionalmente venivano rotolate a mano fino a raggiungere la misura corretta, e poi venivano lasciati essicare al sole. Il cous cous, una volta reidratato viene servito con carne e verdure e messo al centro della tavola per esser condiviso. 

Il cous cous, sempre secondo la tradizione si mangia usando la mano destra e facendo delle palline usando il pollice e la punta dell'indice e del medio. 

Ma cos'altro si può gustare, oltre a questo piatto famosissimo?

Che ne dite di intingere un po' di pane croccante nella Zaalouk? E' una salsa fatta con melanzane, pomodori freschi, aglio, olio d'oliva, erbe e spezie. Yum! Riuscite a sentire il sapore affumicato delle melanzane arrostite?

Facciamoci un giro a Marrakech in piazza Jamaa el Fna. Qui si può trovare un sacco di street food. Proviamo le Makouba, delle polpettine di patate, cipolla salata, aglio, cumino e coriandolo.  Non vi attirano? Allora provate la Chermoula, una bella marinata di pesce o frutti di mare con aceto o limone e le immancabili spezie, oppure delle sardine fritte ripiene o... una babbouche, una zuppetta di lumache da mangiare con molta pazienza con uno stuzzicadenti. I briouat sono dei triangolini o dei cilindri di sfoglia ripieni, al forno oppure fritti, dolci oppure salati. Possono infatti essere ripieni di carne e spezie, oppure di pasta di mandorle , cannella e acqua di fiori d'arancio.

Altro piatto re della cucina magrebina è la tagine, che prende il nome dallo strumento nel quale viene cucinata. E' una pentola di ceramica con un coperchio in forma conica, che serve a trattenere vapori e sapori. Immaginate ora di sollevare il coperchio di una coloratissima tagine e sentire che si sprigiona questo buon profumo di zafferano e cannella. Esistono diverse ricette per la tagine. Quella con Pollo, limone, olive, oppure con polpette e pomodori o con agnello prugne e mandorle. 

Pancia piena? Ci credo, ma vogliamo non farci un ultimo pezzetto di bastilla? Il nome deriva da pastilla, in spagnolo ed infatti si tratta di una torta salata di sfoglia ripiena di pollo, mischiato a mandorle, zucchero e cannella. Un sapore alquanto singolare... Ne esiste anche una versione di pesce, fatta di calamari, gamberi, noodles e funghi che risulta essere più piccantina.

Ci sono altre cose che andrebbero menzionate, ma secondo me la cosa migliore è andare sul posto ed ASSAGGIARE! Quindi se ancora non vi siete iscritti al viaggio... COSA ASPETTATE? 

Se siete già dei nostri, preparate le panze!

Buona serata.

Care Vagabonde iscritte,

spero stiate passando un buon weekend. Vi ricordo il sondaggio per la nostra call in caso ancora non abbiate votato:

SONDAGGIO

A presto.

Cinzia

Grande Cinzia 👍

Buongiorno a tutti. Oggi c'è una sorpresa! Abbiamo un nuovo iscritto. Diamo il benvenuto a Giosuè!

In merito alla call, ho visto che manca ancora un voto, ma in linea di massima ci sono già una data prevalente, e una seconda scelta Quindi, io farei una prima call il 1 maggio alle 21.30, che è la data che ha avuto maggior disponibilità, poi una seconda per chi non può quel giorno, che sarà lunedi 6 alle 21.30. Chi vuole, è libero di "bissare" o meno 😉.

A presto!