Botswana e Cascate Vittoria Wild Style - 29 Maggio

Insomma, che dirvi di più?

Che andremo a vedere i Big Five lo avete capito…chi sono?

Leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte! Vi sembra poco?

Immaginate di fare un game drive nel posto al mondo con la più alta densità di specie animali!

Arrivare vicinissimo a loro, senza disturbarli…pensate che a me è capitato di assistere a un parto di una zebra in Sud Africa, potete immaginare l’emozione di vedere uscire i suoi piccoli e vedere la mamma che li pulisce e poi assistere ai loro primi passi!?!?! Sì, a differenza nostra che ci impieghiamo un annetto per camminare, loro lo fanno in una decina di minuti!

Non vi ho ancora detto che la stagione secca (da maggio ad ottobre) è la stagione migliore per avvistare gli animali! le poche pozze d'acqua attirano miriadi di animali selvatici

Vedremo due meraviglie della natura: le cascate Vittoria e il delta  dell'Okavango!

…in più ci sono già due iscritte…che aspettate???

Devo davvero convincervi a partire!

Dai Dai Dai!!!

Ciao volevo sapere il viaggio con quante persone viene confermato

Ciao Marilu, ci vogliono 3/5 persone per confermare il viaggio…dipende molto dal prezzo dei voli, se si conferma presto i voli costano meno e di conseguenza servono meno persone!

dai ti aspettiamo❤️

ciao a tutte, mi sono iscritta, ora aspettiamo se confermano, a presto!!!☺️

B E N V E N U T A  Marilú!!!!!

aspettiamo altri due intrepidi Vagabondi...per la conferma del viaggio!

dai dai dai!!!!!

Eccomi di ritorno da un viaggetto facile facile e pronta a prepararmi per questa vera avventura!

Spero abbiate passato una buona Pasqua e stiate cominciando a pensare ai posti strepitosi che potreste visitare iscrivendovi a questo viaggio!

D'altronde se siete su questa pagina sicuramente state pensando, desiderando, un viaggio che sia avventura pura, coinvolgimento, adrenalina, che richieda anche spirito di adattamento e propensione alla vita di gruppo!

Già, ma cosa significa "spirito di adattamento"?

Spirito di adattamento significa essere a puro, vero contatto con la natura... peraltro per un periodo di tempo limitato (6 giorni e 5 notti!), significa non dormire in hotel ma in tende e seguire il ritmo della natura, che vi assicuro, fatto ogni tanto nella vita è una F I G A T A  P A Z Z E S C A!!!

Le nostre giornate saranno più o meno così: passeremo la giornata nella savana, sulle Jeep, alla scoperta di alcuni dei posti più belli sulla faccia della terra. A vedere paesaggi irripetibili, il sole che si fa rosso infuocato all'orizzonte, a cercare e vedere questi animali incredibili lì dal vivo a pochi passi da noi e poi torneremo nel tardo pomeriggio nell'accampamento, lì ci apriremo una birra fresca e ci laveremo e chiacchiereremo con il cuoco, magari dandogli una mano ad affettare le verdure, e cercando d'imparare nuove ricette e guarderemo il sole che scende in uno dei tramonti più belli che potremo vedere in vita nostra e tutte le sere questo sarà uno spettacolo che non dimenticheremo facilmente!

E poi si cena, tutti assieme, si parla e si ride di quello che si è vissuto in giornata. Si finisce di cenare, si ascolta musica, si canta, chi ha voglia si raccoglie attorno al fuoco a tirare fino a tardi e a vedere le stelle. Vi assicuro che si mangia benissimo...è incredibile quello che i nostri cuochi riusciranno a cucinarci in mezzo al nulla!

Si ascoltano i racconti di persone che vivono miglia lontano da noi, che hanno vite completamente diverse dalla nostra e dai quali potremo sicuramente imparare tanto...

E poi ci addormenteremo come bambini con i suoni della savana in sottofondo.

Qualcuno mi ha timidamente chiesto in privato se è sicuro dormire in tenda in mezzo agli animali...

Preciso che non saremo solo noi con le nostre tende in mezzo alla natura ma saremo in campi tendati custoditi!

State certi che dormiremo benissimo e ci sveglieremo alle prime luci dell'alba per cominciare un'altra incredibile giornata di safari...

Come si fa a raccontare l'Africa a chi non l'ha mai conosciuta, a chi la giudica senza averla mai vista con i propri occhi, senza aver mai accarezzato quella terra rossa e polverosa?

Cos'è il mal d'Africa?

Per cercare di spiegarvelo devo scomodare una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico, psicoanalitico e filosofico.

Carl G. Jung disse di aver provato un senso di déjà vu nel corso del suo primo viaggio in Africa; guardando fuori dal finestrino del treno che lo stava portando a Nairobi, in Kenya, si sentì come se stesse ritornando nella terra della sua giovinezza:

“Ebbi la sensazione di aver già vissuto questo momento e di aver sempre conosciuto questo mondo”.

Jung parlò di “riconoscimento di ciò che è conosciuto da tempo immemorabile”…sebbene il mondo africano sia diversissimo dal nostro!

Come mai succede questo?

Dobbiamo chiedere aiuto all’antropologia per spiegare questo fenomeno. Il processo che ci ha portato ad evolverci da semplici primati a ominidi è avvenuto a partire da una popolazione stanziata nella zona della Rift Valley (a grosso modo tra l’Etiopia e la Tanzania).

Da lì, circa due milioni di anni fa, avvenne l’emigrazione (il fenomeno è chiamato “Out of Africa”) verso le altre zone del mondo.

È come se nel nostro DNA fosse impresso questo nostro lontano passato e il fatto di “ritornare” in Africa risvegliasse i nostri ricordi ancestrali. In noi sentiamo una profonda nostalgia per una civiltà perduta, un passato primitivo, legato alle tradizioni e allo scambio simbiotico con la natura selvaggia, in antitesi alla civiltà.

Quando rientriamo da un viaggio in Africa avvertiamo un disagio psico-emotivo, ci sentiamo inadeguati e insofferenti nel riprendere il nostro stile di vita.

Scatta allora la nostalgia per la natura vergine e primordiale africana, per i giorni trascorsi là, per i colori, i paesaggi, i suoni, i profumi e le gente della madre terra africana. Il morbo ormai ci ha colti e ci resterà sempre, indipendentemente dalle altre mete di viaggio che sceglieremo!

L’Africa, del resto, non è come gli altri continenti. È una meta a sè.

Come ha scritto Ryszard Kapuscinski, l’autore di Ebano:

È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo.

È solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa.

A parte la sua denominazione geografica, in realtà l’Africa non esiste.

Buonasera a tutti viaggiatori!! 



Diciamoci la verità, se siamo qui: io a parlarvi di questo viaggio e voi a leggere è perché tutti sappiamo che si tratta di una figata irripetibile…si tratterà di vivere e viaggiare in posti che difficilmente potremo scordare. Leggendo in giro, su forum, in racconti di viaggio, ovunque sento parlare del Bostwana come di un posto incredibile. Simile alla vicina Namibia eppure ancora più bella: perché più irraggiungibile e più selvaggia! 

Beh, io in Namibia sono stata e penso sia uno dei posti più belli che abbia visto sulla terra (e sì che un pochetto ho girato)… quindi mi chiedo: cosa sarà questo Paese che riesce ad essere ancora più incredibile?! 

Eppure pensate… pensate alla magnificenza dell’Okavango, un fiume che nasce in Angola, sui monti, e che dopo una lunghissima corsa, si getta in un mare di sabbia, senza sfociare in mare, ma andando a formare un gigantesco e surreale delta nonché uno degli spettacoli più belli di tutta la natura dell’Africa!! 

E sui rivoli del fiume scivolano ancora i mokoro, canoe scavate nei tronchi d’ebano, le stesse barchette con cui intorno al 1600 arrivarono da queste parti i Bayei e i Mbukushu, originari dell’Africa centrale. Sono considerati i migliori “signori della pioggia” e quando la siccità trasforma il Kalahari in un campo arido bruciato dal sole allora li chiamano ancora, perché sanno come convincere le nuvole a fermarsi e scaricare un buon temporale. E ogni volta, sarà un caso, piove. 



… sapete che navigheremo anche noi nell’okavango su dei mokoro?! ...o quasi😊

E tutto intorno a noi avremo… l’Africa, semplicemente l’Africa vera dove la natura è rimasta come è sempre stata: bella e crudele, senza che l’uomo sia mai intervenuto per trasformare la savana in passerella, in sfilata organizzata di leoni e giraffe, come altre colline d’Africa hanno visto fare. 



Intorno a sua maestà il fiume Okavango, in una delle zone più affollate di animali che il mondo conosca vivono migliaia e migliaia di elefanti, bufali, giraffe, antilopi, leoni e un pugno di uomini in un delicatissimo equilibrio che queste popolazioni hanno saputo mantenere. 

Il Botswana, pensate, ha destinato quasi il 20 per cento del suo territorio a riserva naturale, una percentuale fra le più alte al mondo. 

Ed in questa natura incontaminata, per il tempo del nostro viaggio, ci saranno animali, una manciata d’uomini e fra quella manciata d’uomini… noi!! Perché scordatevi il turismo di massa, le file e le folle, il Botswana è meta per pochi e la visiteremo anche fuori dai “picchi” turistici stagionali. 

In questo forum, in questo viaggio, possiamo trovare il paradiso in terra. 



E quello che di sicuro è una GRAN FIGATA DI VIAGGIO… molto probabilmente il migliore della nostra vita!!! 

Eh sì indubbiamente la Namibia è molto bella ci sono stata anche io ma il delta dell’okawangoo dicono che sia una esperienza incredibile, poi se riusciamo anche a fare un po’ di navigazione grande esperienza speriamo che il viaggio si riesca a fare