Nicaragua Freak Style - 18 Gennaio

Un viaggio in Nicaragua non è certo tra i più facili che si possano scegliere e non è un viaggio per tutti. Non rientra tra le destinazioni patinate e alla moda e forse i viaggiatori più distratti non sapranno neppure dov'è esattamente! Serve spirito di adattamento a possibili disagi per i trasporti e gli alloggi e serve voglia di buttarsi a capofitto in una realtà affascinante e tanto diversa dalla nostra.

Il Nicaragua ha moltissimo da offrire sia dal punto di vista culturale che naturale: splendide e antichissime città coloniali, la storia e il presente della rivoluzione sandinista, una popolazione accogliente e informale da incontrare nelle strade, nelle piazze e ai tavoli dei bar. E poi un grande lago con magnifiche isole, un fiume navigabile, montagne e vulcani da scalare, spiagge da sogno dove rilassarsi gli ultimi giorni. Un itinerario davvero vario e intenso.

Ho scelto di provare a far partire questo viaggio fuori stagione ma in un periodo che è climaticamente ideale. Non sono moltissimi quelli che possono prendere ferie tra gennaio e febbraio ma ci sono e a volte mi capita di parlare con vagabondi che vorrebbero partire in questo periodo ma non trovano viaggi che si confermino. Questa è un'occasione per spezzare il triste e umido inverno italiano e visitare un paese meraviglioso.

Aspetto vagabondi veri che abbiano voglia di partire con me! *alieno*

A presto,

Sergio

Questo sarà un viaggio soprattutto d'acqua. Come potete leggere nel programma, percorreremo la (o meglio, navigheremo lungo la) Ruta del Agua, lungo il Rio San Juan e le isole Solentiname sul grande lago Nicaragua. Visiteremo anche la grande e paradisiaca isola di Ometepe e avremo la possibilità di scalare uno dei suoi vulcani. Toccheremo anche le acque del mare aperto, potendo scegliere tra la costa caraibica e quella dell'oceano pacifico.

Non solo acqua e isole ma anche terraferma, con le antichissime e meravigliose città coloniali di Granada e Leon, con gli edifici storici, le vie acciottolate e i bar con i tavoli nelle piazze. E la splendidamente informale popolazione con cui attaccare discorso ad ogni occasione.

Queste città sono state il teatro, in un passato anche recente, di sanguinose battaglie e e lotte per l'indipendenza. Dall'arrivo dei conquistadores spagnoli nei primi decenni del cinquecento, all'instaurarsi del dominio messicano fino alle ingerenze e alle invasioni degli Stati Uniti a cavallo tra ottocento e novecento. Fino ad arrivare alla guerriglia sandinista negli anni settanta e alla presa democratica del potere, alla vergognosa guerriglia reazionaria dei contras e al ritorno di un governo filoamericano. E fino alla vittoria dei sandinisti alle elezioni del 2010 e al difficile tentativo di pacificazione in corso.

La nostra sarà un'immersione totale nella storia, nella cultura e nella natura di un paese piccolo ma ricchissimo e ancora in gran parte "incontaminato".

Credo che partire a metà gennaio, per chi può, sia anche una grande occasione per tagliare in due il nostro tristissimo inverno e godersi il caldo dei Caraibi nella stagione secca, evitando anche i costi elevati dell'alta stagione tra natale e capodanno.

Io vi aspetto e sono sempre qui per dubbi, domande e approfondimenti!

 

 

 

 

Non sono molti i libri o i film che raccontino del Nicaragua. Una eccezione rilevante è però un vecchio film del grande regista inglese Ken Loach.

Loach è un marxista non pentito che continua a produrre film con l'intento di diffondere una coscienza sociale e di classe, oltre a denunciare situazioni di sfruttamento, di illegalità e di disumanità. Gran parte delle sue opere sono ambientate nell'Inghilterra del proletariato e del sottoproletariato. Ha diretto alcuni grandi film (Piovono pietre su tutti) e altri un po' meno riusciti.

La canzone di Carla uscì nel 1996, a un anno dal grande successo di Terra e Libertà, ambientato in Spagna ai tempi della guerra civile. Con La canzone di Carla il regista allargò ancora di più i suoi orizzonti arrivando in Nicaragua. Io vidi il film all'epoca dell'uscita in sala e ne rimasi piuttosto deluso. Non tanto per i contenuti socio-politici, che condividevo in pieno, quanto per i caratteri dei personaggi che sembrano un po' inconsistenti e troppo schematici, privi di sfaccettature. E' la storia di un autista di autobus scozzese che conosce una ragazza nicaraguense, se ne innamora non ricambiato e la segue fino nel suo paese, scoprendo un mondo che gli era del tutto ignoto di ingiustizie sociali, rivoluzioni e restaurazioni.

Non è un grande film ma Loach è un maestro e anche nelle sue opere meno riuscite ha sempre qualcosa da dire. E' comunque l'occasione per gettare uno sguardo su questo paese meraviglioso e sulla sua tormentata storia recente. In attesa di andare a scoprirlo dal vero adesso che i momenti più bui paiono lasciati alle spalle.

Il Nicaragua non è un paese alla moda e solo un gruppo furi da tutti gli schema come i Gang potevano dedicargli una canzone. Non sono molto conosciuti ma suonano, a grandi livelli, da più di trent'anni. Fuori da ogni logica commerciale, sempre impegnatissimi sul piano politico e sociale, non sempre condivisibili ma sempre grandi, sempre indipendenti.

Il paradiso non ha confini è una canzone quasi romantica, anomala per un gruppo duro come i Gang, che prende lo spunto dal viaggio di solidarietà fatto in Nicaragua da un altro gruppo musicale di loro amici, la Banda Bassotti. Sembra buffo? Ascoltatela e ne riparliamo:

https://www.youtube.com/watch?v=dfbsRzrmrys

L'album che la contiene si chiama Storie d'Italia, del 1995. Un disco meraviglioso, che insieme alle Radici e le ali del 1993 ha fatto un ritratto impietoso ma comunque pieno di speranza del nostro paese in quegli anni difficili.

 

E vanno sopra le nuvole
ed il vento se li porta
San Lorenzo li saluta
chissà quando li rivedrà.
E vanno dove il cielo è caduto sulla terra
nella notte tropicale
rossa e nera è la loro stella
A Managua c’era una torta
che aspettava lungo la strada
l’autobus per il paradiso
ma era tardi e non arrivava

 

Benvenuta nel gruppo e spero di leggerti presto su questo forum, come spero che qualcuno tra quelli che lo seguono  decida presto di unirsi a noi! 

...è il titolo di un libro molto interessante, l'autobiografia di Gioconda Belli (di chiara origine italiana), una rivoluzionaria sandinista. Vengono raccontate sia le sue vicende di vita privata, che la portano da una famiglia altoborghese e piuttosto tradizionalista all'adesione alla lotta rivoluzionaria. Nell'introduzione al libro l'autrice spiega di avere vissuto due vite, in cui hanno convissuto le sue due anime: quella rivolta al privato con il desiderio (realizzato) di essere madre e di una relazione sentimentale stabile; quella rivolta al sociale con la voglia di entrare con un ruolo da protagonista nelle complesse dinamiche politiche del suo paese.

E' un libro che mi è stato fortemente consigliato da amici che lo hanno letto e che hanno viaggiato in Nicaragua come un'ottima introduzione al paese. Io lo ho iniziato da poco, mi pare molto interessante e ve lo segnalo.

Per chi stesse seguendo questo forum e fosse ancora in dubbio se il Nicaragua meriti o no...proprio oggi è stato pubblicato un bellissimo fotoracconto del gruppo di agosto, con i testi della vagadoc Gitanilla *cuore* e le foto di diversi partecipanti:

https://vagabondo.net/it/bramito/nicaragua-mi-amor-fotoracconto-del-gruppo-nicaragua-freak-style-agosto-2016

E' bellissimo, leggetelo e guardatelo, i dubbi verranno dissolti!!