Roma, 26 maggio, nuova serata cinema
La proposta di questa settimana, caldeggiata da qualche vagabondo, è:
La nostra vita, il film di Daniele Lucchetti, con Elio Germano fresco premiato a Cannes
al Quattro Fontane, via Quattro Fontane 23
mercoledì 26 maggio ore 20.25
Che ne dite? Ci siete?
ARTICOLO DI
Aroundtheworld
Io aderisco!!! Facciamo anche
Io aderisco!!!
Facciamo anche l'aperitivo prima?
ARTICOLO DI
Penelope Pitstop
Streching addominale
Sara, non posso che essere favorevole! Oramai abbiamo abbracciato uno stile di vita mondana, come dire, "a panza piena", è una questione di coerenza!
Proposte per l'aperitivo?
ARTICOLO DI
pescasciroccata
siii!!
vengo anch'io! ;)
ARTICOLO DI
Nima
La nostra vita, ritratto di
La nostra vita, ritratto di classe popolare alla Daniele Luchetti
La nostra vita (01 Distribution)
“Un brutto film è qualcosa di diverso” è la prima frase che mi esce di
bocca, rivolta alla mia vicina di poltroncina, mentre scorrono i titoli
di coda de La nostra vita di Daniele Luchetti. Lei mi guarda e fa: “Sì, ma anche un bel film è qualcosa di diverso”.
In questo botta-e-risposta lieve c’è già tutto: l’unico italiano ora
in concorso a Cannes (dal 21 maggio al cinema) non dispiace ma non
convince.
Dopo il valido Mio fratello è figlio unico il regista romano ingaggia ancora una volta Elio Germano,
ergendolo questa volta a protagonista assoluto. Lui si prende sulle
spalle tutta la storia e lo fa con la sua solita bravura che, nella
foga della credibilità del personaggio, a volte però è troppo giocata
sugli eccessi e urlata.
Il giovane attore molisano è un operaio edile di trent’anni che, di
fronte al dolore straziante del lutto, decide di pretendere dalla vita
quanto essa gli ha tolto e anche di più. Vuole sfidare da solo il
destino e dare a sé e ai suoi figli quanto non hanno avuto, benessere,
soldi, capricci. Per farlo scavalca qualche regola nel mondo
dell’edilizia della periferia romana, tra muratori immigrati abusivi e
sottocosto, consegne da rispettare e scrupoli da trascurare, cantieri
che sono microcosmi a sé stanti.
Proprio questo spaccato di vita di cantiere è uno degli scorci più
interessanti della nuova regia di Luchetti, fatto di rischi, fatica,
debiti, urla, equilibri precari, verità. Luchetti vorrebbe essere
altrettanto realistico e quasi documentaristico anche nel tracciare la
classe popolare di oggi, quella che un tempo era chiamata proletariato,
quella che vive in case popolari, con un solo stipendio per nucleo
famigliare, con un accesso limitato all’informazione e un continuo
senso di rivalsa nei confronti della vita. Nel farlo però a volte
finisce sopra le righe: non ricade nello scherno, assolutamente no, ma
usa tempere troppo forti.
E sembrano stridenti e costruite le scene in cui il protagonista
sente il riflesso di quello che è e che sta diventando, un ossessionato
dai soldi, nelle ramanzine di un rumeno di neanche vent’anni e di sua
madre appena conosciuta. È possibile che occhi distanti e stranieri
vedano meglio di noi stessi le nostre cecità, ma è frettoloso il modo
in cui è stato rappresentato.
A sorpresa è efficace e divertente nel ruolo di fratello bello e imbranato Raoul Bova, e sono valide anche le prove attoriali del resto del cast, dalla breve apparizione di Isabella Ragonese a quella incisiva di Stefania Montorsi, a quella di un inedito Luca Zingaretti che sembra Er Monnezza di Tomás Milián in carrozzella.
Frase che mi ha fatto ridere a pancia piena e vorrò riutilizzare
all’occorrenza: “Se lo guarda che pare un sanbernardo che ha trovato un
sopravvissuto sotto la valanga”.
ARTICOLO DI
elesupertramp
In risposta a La nostra vita, ritratto di di Nima
Nima, di chi è questa
Nima, di chi è questa recensione ?
ARTICOLO DI
BABETTE
..io non so ancora ..mi
..io non so ancora ..mi devono confermare la cena di studio..uff..
se non ci fossi, Vi prego di accogliere la mia amica Vagabonda Ale68;)
Besos......
ARTICOLO DI
pinkmadness
si ci sono!
si ci sono!
ARTICOLO DI
elesupertramp
In risposta a si ci sono! di pinkmadness
anch'io ci sono!
anch'io ci sono!
ARTICOLO DI
Nima
La recensione è di una certa
La recensione è di una certa Simona Santoni su panorama.it!!!
Misteri dell'omonimia!!! :-o
ARTICOLO DI
Nima
...la stessa omonima ha
...la stessa omonima ha commentato pure Prince of Persia,
che dite lo andiamo a vedere prossimamente!? :p