Uzbekistan Easy Style
9 Giorni - 8 Notti

18 Marzo 2014

Viaggio passato

Uzbekistan Easy Style - 18 Marzo

Viaggio Passato: 18 March 2014

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

18 Marzo 2014    9 Giorni - 8 Notti

Questo è il forum del viaggio di gruppo Uzbekistan dal 18 al 26 marzo 2014.

 Il tour leader Giampaolo Giampaolo.лев

Giampaolo ha 29 anni, è un tour leader riflessivo e istintivo, ozioso ed energico, curioso e dissacrante: tutto ed il contrario di tutto perché gli piace sapersi adattare sempre al meglio. Fresco di laurea in archeologia con indirizzo Asia centrale si allontana dal mondo accademico per incompatibilità dalla stasi e per richiamo da questo nomade nomade Mondo (cit.). Quando non viaggia o progetta viaggi porta avanti una decina tra passatempi e passioni e si guadagna la giornata, possibilmente in corone svedesi. Parla bene inglese, francese, russo e un po' di svedese. 

"Un viaggiare a modo. Lento il giusto, curioso e sempre aperto a comunicare, conoscere e condividere."
Giampaolo

Partenza speciale per il Navruz

Il Navruz è una delle feste più amate dagli Uzbeki. Le origine di questa festività affondano le loro radici in un' epoca lontana, al periodo di Zarathustra e al culto del sole.Viene celebrata da 2.500 anni, forse anche 5.000, e letteralmente il suo significato è di "nuovo giorno" perchè per gli antichi Persiani il giorno del Navruz segnava il primo giorno dell'anno. Oggi il Navruz è celebrato ogni anno il 21 marzo, un giorno pieno di significati.

 

Quota

1850 euro a persona in camera doppia

 

Programma di Viaggio

Giorno 1: ITALIA - TASHKENT (18 marzo)
Partiamo con un volo di linea diretto o con uno scalo e atterriamo in serata a Tashkent. Qui incontriamo la nostra guida locale che ci accompagna al nostro hotel per riposare. Pernottamento a Tashkent.
 
GIORNO 2: TASHKENT – SAMARCANDA (280 km).
Dopo colazione partiamo per Samarcanda. All'arrivo visitiamo il bazar orientale “Siyob”, il museo archeologico di Afrosiab e il mausoleo Daniar (XV secolo), che si trova in un luogo pittoresco non lontano dal fiume Siyob. Resto del pomeriggio libero per godersi con calma questo gioiello. Cena e pernottamento.

GIORNO 3: SAMARCANDA
Samarcanda è la più gloriosa città sulla Via della Seta ed uno degli insediamenti più antichi dell’Asia Centrale ed oggi dedicheremo tutta la giornata a scoprirla meglio. Per prima cosa visitiamo il mausoleo Gur-Emir (XV secolo) – che significa “la tomba dell’ Emiro” - posto dove è sepolto Tamerlano e i suoi seguaci. L’imponente moschea di Bibi-Khanim risalente al XV secolo, fatta costruita da Tamerlano dopo la suo campagna in India con l’intento di mostrare a tutti il suo potere. Per realizzare la moschea deportò a Samarcanda migliaia di artigiani indiani affinchè la costruissero e decorassero in modo che assomigliasse al paradiso. Poi la piazza Registan, che è il simbolo di Samarcanda (XV-XVII secolo). Visita ai mausolei del complesso Shakhi-Zinda (XIV-XV secolo) e all’ osservatorio di Ulugbek (1428-1429), fatto costruire dal governatore e scienziato Ulugbek. Cena e pernottamento in hotel
 
GIORNO 4 : SAMARCANDA – Festeggiamenti del Navruz - BUKHARA (340km) 
La mattina la trascorriamo ancora a Samarcanda, per assistere ai festeggiamenti del Navrus. Nel pomeriggio partiamo alla volta di Bukhara dove pernottiamo.
 
GIORNO 5: BUKHARA
Bukhara è la città della poesia e della fiaba. La cittа è situata in un'oasi del deserto Kizil-Kum a est dell’Amu Darya ( il principale fiume che bagna  questa area dell’Asia) sul corso inferiore del fiume Zeravshan. Centro antichissimo, deriva la sua importanza dalla posizione geografica, punto d'incrocio delle vie carovaniere che  collegavano l'Arabia all'India e all'antico Catai ( La Cina ) . È una delle più antiche città del  mondo, fondata oltre 2.500 anni fa.

Dopo colazione visitiamo la La Madrassa di Nodir Devan Beghi (1622) che fù costruita originariamente come caravanserraglio e poi diventata madrassa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle  smaltate. I timpani dell’arco sul portale sono decorati con raffigurazioni di daini e uccelli fantastici che volano verso il sole. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrassa trovò posto il monumento del  leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin protagonista di numerose  favole. Visitamo la Madrassa Kukeldash (1568-1569) monumentale e molto ricca di decorazioni, come l’edificio del periodo di Abdulla Khan (1557-1598). In questa madrassa ha studiato e ha vissuto il famosissimo scrittore e filosofo centroasiatico Sadr ad-Din Aini (1878- 1954). Poi seguiamo con la Madrassa di Ulugbek (1417) - la prima delle tre madrasse costruire da Ulugbek. Seguendo le tradizioni del nonno Tamerlano, Ulugbek patrocinava le  scienze e l’istruzioni. Per ordine di Ulugbek, fù apposta la scritta sopra la porta d’entrata della  madrassa che dice: “L’aspirazione verso il sapere è dovere di ogni musulmano”. Poi preseguiamo per la moschea più vecchia ell’Asia Centrale – la moschea Magoki-Attari - e il Minareto Kalyan, che è il simbolo della città. Poi ancora la cittadella dell’Arc e altre moschee... Insomma avrete capito, le cose da vedere a Bukhara sono veramente tante, noi proveremo a farvele vedere tutte! Pernottamento a Bukhara.

GIORNO 6 : BUKHARA - KHIVA  (480km)
Oggi partiamo alla volta di Khiva, che dista 480 km da Bukhara ( 7 ore di strada ). Attraversiamo il fiume Amu-Darya e il deserto Rosso (Kyzilkum). L’ Amu-Darya è uno dei più grandi fiumi dell’Uzbekistan, attraversa tutto il Kirghizistan, la parte orientale dell'Uzbekistan e quella meridionale del Kazakistan fino al Lago d’Aral per un totale di circa 2.200 km. La sorgente si trova nelle montagne del Pamir. Il deserto del Kizilum è, insieme a quello del Karakum, uno dei grandi deserti dell’Uzbekistan. Le sue dune sabbiose si estendono per circa 200.000 km² tra Kazakistan, Turkmenistan e Uzbekistan edè noto per i suoi giacimenti minerari, in particolare oro, uranio, alluminio, rame, argento, petrolio e gas naturale.
In serata arriviamo a Khiva, dove pernotteremo.
 
Giorno 7 : KHIVA
La giornata sarà dedicata alla visita di questa pittoresca città. Varcheremo la porta principale delle mura di fango che circondano la cittadella – dichiarata patrimonio dell’Umanità - e ci sembrerà di essere tornati in un’epoca passata...non a caso Khiva è il più intatto in assoluto tra i centri della Via della Seta ed è da molti considerata una città museo. Vi sono conservati edifici monumentali bellissimi: moschee, minareti, madrasse, palazzi e mercati dallo stile architettonico arabo e dai colori vivaci che vanno dal celeste al turchese. Tra le altre cose visiteremo il complesso Ichan Kala, la Fortezza “ Kunya Ark” con l’harem e le vecchie prigioni; la Scuola Coranica di Amin Khan, la bellissima Moschea di Juma, costruita nel X secolo e restaurato nel XVIII secolo, la Medrassa di Allakuli Khan, il bazar, il caravanserraglio e il mausoleo di Pakhlavan Makhmud, il più bello e più sacro di Khiva.
Cena in hotel e pernottamento a Khiva.
 
GIORNO 8: KHIVA - URGENCH - TASHKENT
Oggi ci spostiamo a Urgench, che è ad appena 30km da Khiva, per prendere il volo mattutino che ci riporterà nella capitale. Il resto della giornata lo dedicheremo alla visita di Tashkent. Per prima cosa ci dirigiamo nella città vecchia – Eski Shahar in uzbeko -, fatta di strette viuzze in terra battuta ai cui lati sorgono case di mattoni di fango, mosche e antiche accademie islamiche dette “madrase”. In questa zona sorgono la Moschea di Khodja Akhrar (1404- 1490), il Mausoleo dello Sceicco Zaynutdun, la madrassa di Barakkhan risalente al XVI secolo e la piccola moschea Jami, risalente al XV secolo e utilizzata in epoca sovietica come officina per la lavorazione di lamiere. Nell’estremità meridionale della città vecchia si trova il bazar Chorsu, il mercato agricolo più famoso di Tashkent. Qui troverete di tutto: bellissima frutta e verdura di stagione, formaggi, pani, carne, spezie di ogni tipo ma anche souvenirs come i chapan, i tipici cappotti trapuntati. Accanto al mercato ci sono la madrassa di Kukeldash, la madrassa santa chiamata Khast Imam ed anche la Moschea Tillya Sheykh in cui si conserva quello che è ritenuto il più antico Corano esistente. Pernottamento.

GIORNO 9: TASHKENT - ITALIA
Oggi a malincuore prendiamo il nostro volo di ritorno per l'Italia.

 

La quota  comprende:
- Voli internazionali incluse tasse aeroportuali (franchigia bagaglio 20kg)
- Volo domestico Urgench/Tashkent
- Pernottamenti in hotels 3 e 4 stelle in camera doppia
- Tutte le prime colazioni
- Tutte le cene
- 1,5 L di acqua naturale a testa al giorno
- Tutti gli ingressi ai musei ed escursioni
- Bus + autista + guida parlante italiano
- Assistenza alle frontiere
- Assicurazione Medico Sanitaria e Bagaglio

 

Non comprende:
- Il visto (vedi informazioni sotto)
- mance
- supplemento singola 25 euro per notte (ma è possibile cercare un compagno/a di stanza nel gruppo). 
- i pranzi
- le bevande durante i pasti
- biglietto/permesso per la macchina fotografica
spese personali

 

Il Visto

Visto di gruppo (almeno 10 persone)
Per gruppi di almeno 10 persone il visto costa molto meno, ma va fatto tutti insieme. Per i viaggi di gruppo ci pensiamo noi a farlo. 
Il visto di gruppo costa solo 30 €, che vi addebiteremo con il saldo.
INVIATE A NOI copia delle prime due pagine del passaporto scannerizzate al fine della prenotazione voli domestici in Uzbekistan e AL FINE DI RICHIEDERE IL VISTO DI GRUPPO UZBEKO.

Visto individuale (da 1 a 9 persone)
Costa 70 € all’Ambasciata di Roma. SERVONO passaporto firmato +  2  foto tessere  e il modulo di richiesta a sua volta firmato, compilato via internet (vi manderemo istruzioni dettagliate). 
Chi non ha tempo di farlo da solo può farlo con un'agenzia che consigliamo pagando 75 euro + 17,5 euro diritti agenzia.

Forum del viaggio

Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.

Vi devo avvisare, l'Asia centrale è capace di rapirvi e segnarvi a vita: un crocevia di immensi imperi, di contatto e contrasto tra popolazioni sedentarie e nomadi, di millenari passaggi di carovane lungo le quali si muovevano merci e conoscenze, forme artistiche e dottrine.
L'Uzbekistan, tra gli stati dell'ex СССР, è quello che nel recente passato si è più adoperato nella valorizzazione del proprio patrimonio, tanto da arrivare ad incarnare in assoluto l'idea comune di Via della Seta. L'itinerario segue il fulcro di tutto questo, da Samarcanda a Khiva per Bukhara e poi Tashkent... Città fortificate d'argilla cruda erette, cadute e sempre risorte, territorio (in ordine non cronologico) delle prime tribù di Saci-Massageti e poi di Chioniti, Eftaliti e Göktürk, satrapia sotto l'Impero Achemenide, non assoggettata da Parti e Sasanidi, tappa fondamentale del passaggio dei Macedoni di Alessandro Magno, degli Arabi dell'Egira, dei Mongoli di Chinggis Khaan e centro fiorente dell'impero di Tamerlano, con le sue architetture sublimi rette da miliardi di geometrie in ceramica invetriata, e dei successivi khanati... come vedete è impossibile da riassumere quanto da descrivere!

Il viaggio casca non casualmente nel momento giusto, in occasione del Navruz il "nuovo giorno" di origine persiana, una festa antichissima diffusa in tutta l'Asia centrale fin dal VI-V secolo a.C. che celebra l'arrivo del nuovo anno a partire dal momento in cui il Sole entra nel segno dell'Ariete e cade col solstizio di primavera, quando la durata del giorno e della notte coincidono. La festa è tra le più attese nel Paese, le case vengono pulite minuziosamente e indossando abiti nuovi parenti ed amici si recano visita, pacificando qualsiasi contesa in atto. Nelle piazze si raccolgono suonatori e la gente è invitata alla danza: è la vittoria della luce sull'oscurita, il trionfo della vita e delle colture. Le tavole sono imbandite secondo tradizione con dettami molto precisi mentre in enormi pentoloni si cuoce solo per l'occasione il sumalaq, un impasto a base di germogli di frumento la cui cottura dura 16-20 ore. E in tutto questo manca la parte più avvincente e movimentata: le corse di cavalli, il kurash (la lotta uzbeka), le sfide di kopkari (eh eh, questo lo lascio scoprire a voi... ;) ), i brindisi con i locali ed ogni esperienza con cui un viaggio simile ci sorprenderà...

Io tra fantasticherie e studio preparativo sono già lì, vi aspetto numerosi per qualsiasi informazione e per il check-in! Gл

Dom 02/02/2014 - 22:49 Collegamento permanente

Voglio citarvi le parole di qualche personaggio di spessore che ha avuto modo di passare direttamente per alcuni dei luoghi in programma nel viaggio...

Lo storico Callistene che seguì la spedizione di Alessandro Magno verso oriente riporta le parole pronunciate dal grande condottiero entrando in città nel 329 a.C.: “Tutto quello che ho udito di Marakanda è vero, tranne il fatto che è più bella di quanto immaginassi”.

Ed ecco un paio di immagini, questa prima è dall'interno del museo, una pittura murale dal sito di Afrasiab, appena fuori Samarcanda, rinvenuta per un colpo di fortuna negli anni '50 durante i lavori di scavo di una strada: vedete la processione in corso? Chi in elefante, chi a cavallo o su dromedario, tutti si muovono verso il tempio per i festeggiamenti del Navruz del secondo terzo del VII secolo... Oggi i mezzi sono cambiati, ma lo spirito resta lo stesso!

 

E per tornare all'aria aperta ecco uno scorcio del Registan, guardate che meraviglia...

 

Le citazioni continueranno, e voi? Non avvertite questo richiamo?!

Sab 22/02/2014 - 11:04 Collegamento permanente

Dal IV a.C. alla seconda metà del '900, ma ad un giornalista che trova nei suoi modelli proprio un altro storiografo greco (... da leggere il suo In viaggio con Erodoto, Feltrinelli 2005). Ryszard Kapuściński, origine polacca ed una vita spesa a viaggiare e raccontare con uno stile lucido e contemporaneamente molto attento all'aspetto stilistico. Qui un frammento più lirico tratto da Imperium, pag. 71: "Il colore di Bukhara è il bruno, colore dell'argilla essiccata al sole. Quello di Samarcanda è azzurro carico, il colore del cielo e della terra.
Bukhara è commerciale, rumorosa, concreta e materiale, una città di mercanzie e mercanti, un grande deposito, un porto nel deserto, il ventre dell'Asia. Samarcanda è ispirata, astratta, elevata e bella, una città di raccoglimento e riflessione, è la nota e il quadro, sta rivolta verso le stelle. Mi ha detto Erkin che Samarcanda va vista nelle notti di plenilunio. La terra resta nera, tutto il chiarore viene assorbito dai muri e dalle torri, la città comincia a risplendere, poi si solleva in alto come un lampadario."

Il 19 Marzo il plenilunio sarà passato giusto da tre giorni, e quattro giorni dopo potremmo trovarci a passare proprio sotto queste mura a Bukhara...

Vi allego i link alle mappe di tutte le città, SamarcandaBukharaKhivaTashkent e vi metto fretta in una lingua poco comprensibile... Давайте, ребята у нас мало времени!!! *clapping*

Mer 26/02/2014 - 10:10 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

geomanu

geomanu

Я готовa!!

Sono Manuela, vivo a Bologna, e mi sono prenotata! È la prima volta che mi iscrivo ad un viaggio di gruppo… era tanto tempo che programmavo un viaggio in Uzbekistan e questa partenza, con il Navruz e il plenilunio, mi sembra perfetta!

Non vedo l'ora di partire! Dai forza iscrivetevi!!

Lun 03/03/2014 - 13:06 Collegamento permanente

Mi collego per l'ennesima citazione letteraria e trovo la prima iscritta, semplicemente ECCELLENTE!

Benvenuta Manuela, e piacere di averti a bordo. Se poi dal bagaglio spunta già un certo livello di russofonia il viaggio non può che migliorare ulteriormente: inoltrarsi nell'ex blocco sovietico senza prevedere un continuo e genuino scambio con i locali sarebbe come viaggiare bendati... I the bevuti nei cortili, le case spoglie ma sempre pronte ad accogliere chi di passaggio, i discorsi che spaziano dal meteo alla famiglia, al senso più profondo della vita... momenti semplicemente indelebili.


Ora spero che seguano il tuo esempio altri intrepidi vagabondi ed in tempi piuttosto rapidi... considerando il tempo per i visti non navighiamo in acque del tutto tranquille... Non perdiamoci questa meraviglia! Non facciamo come Marco Polo che, rileggendo in una nota, scopro mai ebbe a passare personalmente per queste ville e per cui non diviserò (pur con somma devozione per lo nobile viaggiatore venetiano di cui pur solo stringa di scarpa esser vorrei...).

Noi siamo qui in attesa, dai, dai! *DANCE*

Mar 04/03/2014 - 09:16 Collegamento permanente

Sottotitolo: The adventures of a special correspondent.
Questo mi è nuovo, e voglio scriverne anche se come per il precedente autore anche Jules Verne descrive luoghi mai visti di persona, ma ben documentati attraverso le foto di un amico che ebbe modo di partecipare all'inaugurazione della tratta transcaucasica dell'Orient Express, il fotografo Paul Nadar. Il libro del 1892 non è molto diffuso ed ho trovato solo il testo in inglese, così scrive:

"I cannot, writing straight away, give you an idea of this marvel. If I were to thread the words, mosaics, pediments, spandrels, bas-reliefs, niches, enamels, corbels, all on a string in a sentence, the picture would still be incompete. It is strokes of the brush that are wanted, not strokes of the pen. Imagination remains abashed at the remains of the most splendid architecture left us by Asiatic genius." Ed eccoli qui

    

Jules Verne                                   e Paul Nadar.

Qui e qui trovate invece alcuni scatti del fotografo, chiudo così il reparto umanistico e, mia cara geomanu, devo constatare che se non ci sarà un po' di movimento sul forum nei prossimi 3-4 giorni saremo costretti per il momento ad accontentarci delle fotografie 

Certo che la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento... those were the days!

Gio 06/03/2014 - 11:42 Collegamento permanente

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