Andalusia Freak Style
10 Giorni - 9 Notti
10 Aprile 2020
Viaggio passato
Andalusia Freak Style - 10 Aprile
Viaggio organizzato in Andalusia modalità Freak Style: Granada, Cordova, Siviglia, Malaga e ancora il flamenco, le tapas e un gruppo di Vagabondi come compagni di viaggio. Si viaggia con i mezzi pubblici. Venite anche voi?
Viaggio Passato: 10 April 2020
Forum del viaggio
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ARTICOLO DI
gigi c.the maharaja
interessante e interessato
appena rientrato da un Marocco città imperiali, viaggio e compagnia e doc straordinari, e già stò guardando per pasqua;
sono malato di viaggi ??? ;-)
tengo monitorato ...
ciao
ARTICOLO DI
Valerio09
Ciao Gigi,
Ciao Gigi,
la malattia dei viaggi è diffusissima da queste parti! *biggrin*
Vediamo se nelle prossime settimane riuscirò a convincerti a fare un giro anche in terra andalusa, come vedi il gruppetto è già in formazione e secondo me questa meta merita moltissimo!
:ciao:
ARTICOLO DI
Valerio09
Vi presento "La Rossa"
Oggi parliamo di uno dei “piatti forti” del nostro viaggio alla scoperta dell’Andalusia… l’Alhambra!
Questo luogo è talmente ricco di storia e fascino da essere stato inserito tra le 7 meraviglie del mondo moderno, ed è il sito culturale più visitato dell’intera Spagna!
Si tratta di una cittadella fortificata che si estende per ben 100.000 mq sul colle della Sabika, vicinissimo al centro storico di Granada, e fu il cuore del governo musulmano in Spagna durante tutto il periodo Nasride.
Il suo nome completo è al-qalah al-hamrā, che significa “Fortezza Rossa” forse a causa del colore delle pietre usate per edificarla o forse in riferimento al colore della barba (davvero! :si:) di Muhammad ibn Nasr, fondatore della dinastia Nasride, che ne fece edificare il primo nucleo. Fino alla Reconquista l’Alhambra era una vera cittadella con botteghe, moschee, uffici ed altre attività, oltre ai palazzi reali ed alle caserme: vi vivevano almeno 1500 persone.
Tanta era la bellezza dell’Alhambra che i Re Cattolici decisero di non abbatterla come altri simboli della dominazione moresca ed invece vi si insediarono, arricchendola nel corso dei secoli: per questo durante la nostra visita passeremo dalle imponenti, austere strutture difensive dell’Alcazaba alle raffinatissime architetture islamiche dei Palacios Nazaries, fino al familiare gusto rinascimentale del Palacio de Carlo V…
(Un grazie alla Doc Almetta per questa foto...)
(...e un grazie anche alla Doc Feliciana per questa foto)
Oh, io vi avviso subito: per questa giornata preparate le scarpe più comode che avete, perché tra camminamenti sulle mura, patii ombreggiati, palazzi e giardini passeggeremo per diverse ore all’interno di questa bellezza… *corre* ma ne varrà decisamente la pena!
ARTICOLO DI
Valerio09
Tapeamos!
Hola Vagabondi!
Stavo pensando che finora abbiamo parlato solo di cosa vedremo in giro per l’Andalusia… mi sa che è ora di iniziare a parlare un po’ anche di cosa mangeremo da quelle parti… ed è d’obbligo iniziare da una vera istituzione: le tapas!
A prima vista sembrano i nostri antipasti, ma le tapas sono molto, molto di più...
Scommetto che tutti voi (o quasi) conoscete già questo tipico piatto spagnolo, ma magari non sapete che le tapas nascono in Andalusia, dalla tradizione di coprire le bevande con un pezzo di pane, formaggio o prosciutto per evitare che vi entrassero polvere o mosche. Oggi con la parola tapa si intende un’enorme varietà di spuntini, per lo più preparati con prodotti tipici della cucina mediterranea, che si consumano per accompagnare un bicchiere di vino o un boccale di birra.
Cañas y Tapas... Io potrei vivere solo di questo :D
Il “tapeo” è diventato un vero rito che coinvolge persone di ogni età, estrazione sociale o provenienza: si entra in un locale, si ordina da bere, si mangiano le tapas portate dall’oste… e si ricomincia nel locale successivo! *drinks*
Se siete di gusti difficili non disperate: come potete vedere esistono Tapas per tutti i palati!
…E nella stragrande maggioranza di locali di Granada c’è questa meravigliosa usanza per cui le tapas... sono gratis!!! *yahoo*
ARTICOLO DI
gigi c.the maharaja
ah beh !
con tutto questo ben di dio come si fa a dire di no ;-)
ARTICOLO DI
Valerio09
In risposta a ah beh ! di gigi c.the maharaja
Convinto? Dai che alle tapas
Convinto? Dai che alle tapas non si può resistere *biggrin*
ARTICOLO DI
Valerio09
Un sacco di cose da vedere…
Un sacco di cose da vedere… un sacco di cose da mangiare… ma se uno volesse rilassarsi un po’ durante questo viaggio andaluso?
La soluzione c’è, si chiama Hammam e, tanto per cambiare, ha una storia lunga diverse centinaia di anni *biggrin*
Gli hammam (o Baños Árabes) sono gli eredi delle terme romane, recuperate appunto dagli arabi quando entrarono in contatto con l’Impero Bizantino. Per popoli che provenivano da terre aride e consideravano l’acqua un bene preziosissimo, le terme erano qualcosa di prodigioso, così quando iniziarono a conquistare le ex-province dell’Impero, si assicurarono che gli impianti termali rimanessero in uso ed impararono a costruirne di nuovi. Gli hammam, oltre alla funzione sociale già propria delle terme romane, ne svolgevano anche una religiosa: il “lavacro” è un rito indispensabile per i musulmani.
Per ironia della sorte, mentre le terme/hammam continuavano a prosperare in tutto il mondo arabo, nell’ex-Impero Romano d’Occidente caddero rapidamente in disuso, tanto che durante la Reconquista i Re Cattolici li fecero chiudere o abbattere tutti ritenendoli poco più che postriboli. L’Europa occidentale riscoprì le terme solo quattro secoli dopo, con il nome di… bagni turchi!
A Granada, nel quartiere dell’Albaycin, se vorrete potremo visitare il Bañuelo, un antico hammam ottimamente conservato, oppure trascorrere un paio d’ore a sguazzare nel tepore degli hammam moderni *DANCE*
ARTICOLO DI
Valerio09
Hola vagabondi!
Hola vagabondi! :ciao:
Visto che le date del nostro viaggio coincidono con la Pasqua, ho pensato di darvi qualche informazione su come si celebra questa festività nella nostra meta. La “Semana Santa” è una ricorrenza molto sentita in tutta la Spagna e popolarissima in Andalusia: in tutte le città numerose cofradias (confraternite) tengono viva la tradizione medievale di rievocare vari passaggi della passione, morte e resurrezione di Gesù con processioni caratteristiche e molto, moolto, mooolto partecipate!
Il giorno di Pasqua noi saremo a Granada, e camminando per le vie della città ci capiterà sicuramente di incrociare una delle tante processioni in programma. Non parliamo di robe semplici come se ne vedono anche qui da noi, ma di eventi spettacolari che coinvolgono tutta la cittadinanza e i turisti, dove l’elemento folkloristico è molto forte: in questo breve video potete farvi un’idea di cosa intendo.
Questo l’aspetto religioso della Semana Santa, nel prossimo post vi parlerò di quello più “leggero”… a presto!
ARTICOLO DI
Valerio09
Ed eccoci qua per la seconda
Ed eccoci qua per la seconda parte della nostra chiacchierata sulla Semana Santa ovvero… cosa si combina in Andalusia a Pasqua?
Come vi dicevo, intorno alla celebrazione propriamente religiosa nel tempo si sono affermate diverse usanze folkloristiche specifiche, che arricchiscono questo evento e lo rendono unico. Ve ne cito alcune:
- La questua della cera: durante le processioni vengono consumati numerosissimi ceri. I bambini andalusi sono soliti seguire i “nazarenos” per farsi dare un po’ di cera calda, con cui creano delle sfere che assumono colori diversi a seconda della confraternita incontrata. C’è una vera competizione tra bambini a chi riesce ad creare la sfera di cera più grande e colorata!
- Las Saetas: collegata in qualche modo al flamenco (di cui vi parlerò più in là) c’è la particolarissima tradizione delle “Saetas”: durante le processioni, da alcuni balconi si affacciano i saeteros per cantare rivolti alle immagini sacre. Si tratta di canti celebrativi improvvisati, senza accompagnamento musicale né amplificazione, di chiara infuenza araba e gitana.
- Spille e adesivi: altra usanza dedicata ai più piccoli, ma diffusa anche tra gli adulti, è quella di collezionare le spillette e gli adesivi celebrativi messi in vendita dalle varie confraternite durante la Semana Santa. Contando che nella sola Granada sono attive 32 cofradias… potete immaginare!
- I profumi: nei giorni di festa i centri storici delle città andaluse sono pervasi dal tipico odore di azahar (fiori d’arancio), che si diffonde per piazze e vie al passaggio delle processioni assieme a quello più tradizionale d’incenso.
- I dolci: E veniamo all’usanza che ci darà più soddisfazione… i dolci di Pasqua! I dolci per eccellenza di questa festa sono le Torrijas: pane tostato in ammollo con latte e vaniglia, ripassate nell’uovo e fritte. Diffusissimi anche i pestiños di origine araba, preparati con farina, lievito, sesamo, succo d’arancia e cannella, e i buñuelos de viento che invece somigliano ai nostri bignè ma si rifanno alla tradizione ebraica.
Per chiudere, uno dei dolci più curiosi che potremo assaggiare: i Nazarenos de mazapán, dalla tipica forma di… penitente con tanto di cappuccio e cero votivo!!!
ARTICOLO DI
gigi c.the maharaja
iscrizione
ciao, inviato modulo di iscrizione; e ora attendiamo ... ;-)