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COMPAGNI DI VIAGGIO

amici per cambiare vita

ciao a tutti, mi chiamo Lidia e sono alla ricerca di persone che condividano il mio stesso sogno di cambiare vita. in realtà siamo già in due, io e una mia amica (con una bimba di 6 anni) e vorremmo andarcene dall'Itlia ma non sappiamo da che parte cominciare. Innanzitutto vogliamo il mare, il caldo, il problema principale è che non abbiamo soldi in partenza ma tanta voglia e tanto coraggio, aiutateci vi prego...dateci un consiglio....il progetto di Aliante è ancora vivo? Come procede?

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ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

>Sono stupita dalla quantità di gente che scrive in

>questo forum di voler cambiar vita...ma fate tutti

>una vita così di merda!?

>econdo me in troppi vi

>lamentate credo che in giro per il mondo ci sia

>gente che passa una brutta vita..ma sul

>serio...

>omunque buon viaggio a

>tutti.

*************************************************************

Ora mi è venuto il desiderio di rispondere a questo tuo post.

Vorrei cercare di farti riflettere su un concetto: Personalmente penso che nessuno faccia una vita di merda (come dici tu). Il desiderio di cambiare vita nasce presumibilmente dal livello che queste persone hanno sia a livello intellettivo sia come potenziale e consapevole evoluzione personale. Questo 'livello' 'esigente' fa si che mentre per te è un livello ottimale di vita e per te appagante per altri non lo sia.

La merda non c'entra in questo caso, o meglio, c'entra, metaforicamente parlando, ma non tutti si sono abituati a viverci dentro nel corso della loro esistenza, pertanto cercano alternative.

Le esigenze personali sono direttamente proporzionali al grado di consapevolezza, intelligenza e di potenziale capacità nobile e costruttiva.

Ovviamente questo è solo il mio pensiero personale.





Gio 20/01/2005 - 21:26 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

E' certamente vero il fatto che l'unico motivo per cui voler cambiare vita non è quello di fuggire da una situazione sgradevole. Però obiettivamente leggendo i molti post in questo forum l'impressione che si ha è quella di una fuga da situazioni brutte più che un cambiamento di vita per motivi culturali o esigenze interiori.

Io della faccenda sono perplesso di due cose. La prima è che questa scelta viene presa da ragazzi molto giovani che vogliono ricominciare da zero. Sarò magari un pò ottuso, e non lo nascondo, però uno che ha intenzione di ricominciare da zero in qualche modo deve aver qualcosa di brutto alle spalle da voler dimenticare o lasciare. La seconda perplessità deriva dal fatto della meta. Molti balenano l'ipotesi di voler andare in paesi sud americani o asiatici dove il gap tra il costo della vita nel nostro paese e quello di destinazione è evidente ed è a vantaggio degli "europei" che ci vanno. Più che una scelta culturale mi pare una scelta di convenienza economica. Le due cose a priori non mi sembrano così sempre legate. Opinione mia personale è che certi cambiamenti di vita siano solamente un tipo di egoismo amorale e qualcosa di molto lontano da una scelta consapevole di persone con particolari esigenze e magari illuminate da una luce sulla via del cambiamento.

Ovviamente questa è una mia personale visione del problema.

Ven 21/01/2005 - 10:09 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

In risposta a di anonymous (non verificato)

...che noia. Io credo che questa difficoltà a capire chi fa delle scelte sia propria di chi non sa far altro che vivere sempre la stessa vita in questa civiltà occidentale berlusconizzata, bushizzata, demente e supercostosa. Vita più comoda: e allora? Che male c'è? Paesi tropicali e con rapporto costo/qualità migliore: e allora? Preferisci l'Italia e i suoi costi pazzeschi e la sua qualità di vita miserrima?

Che problema c'è a scegliere? Perchè si considera una scelta tra diverse opzioni come una fuga? Poi, magari qualcuno lo fa anche con vero interesse per la cultura del Paese in cui va, e chi si accontenta di palme e di mare. Credo che la tua supponenza pedagogica sia il vero problema dei nostri tempi. Una stantia correttezza politica. Libera nos Domine.

Ven 21/01/2005 - 12:55 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

In risposta a di anonymous (non verificato)

>...che noia. Io credo che questa difficoltà a

>capire chi fa delle scelte sia propria di chi non

>sa far altro che vivere sempre la stessa vita in

>questa civiltà occidentale berlusconizzata,

>bushizzata, demente e supercostosa.

Io non ho difficoltà a capire queste scelte, però ho un giudizio su di esse. Non penso di voler impedire niente a nessuno. Però se dovessi esprimere un giudizio su di esse, permettete di farmelo fare nel modo più libero possibile. Ho solo detto che in alcuni casi non è una scelta morale quella che si fa, si va da chi sta peggio perchè ciò che abbiamo vale molto di più là che qua. Non mi sembra di aver detto niente di così fuori luogo dicendo che è una scelta esclusivamente egoistica.



>Vita più

>comoda: e allora? Che male c'è? Paesi tropicali e

>con rapporto costo/qualità migliore: e allora?

Non c'è nulla di male, c'è un mio giudizio negativo quando questa comodità si ottiene "grazie" ai disagi degli altri. Se vuoi c'è male in questo egoismo e menefreghismo, tipico della società occidentale.



>Preferisci l'Italia e i suoi costi pazzeschi e la

>sua qualità di vita miserrima?

Dipende dalla persona, ci sono persone che una volta raggiunto il loro livello di benessere se ne infischiano degli altri e vivono una vita serena, però ci sono persone che non sono capaci della stessa cosa. Penso che nel primo caso ci sia una certa quantità di menefreghismo che ravvedo molto in questa società occidentale. Vedo queste fughe tipiche della società occidentale.



>he problema c'è

>a scegliere? Perchè si considera una scelta tra

>diverse opzioni come una fuga?

Ti sbagli, non si considera ogni scelta di partenza come una fuga.



>Poi, magari

>qualcuno lo fa anche con vero interesse per la

>cultura del Paese in cui va, e chi si accontenta

>di palme e di mare.

Guarda che io ho subito specificato il fatto che il massimo rispetto va verso coloro che lo fanno per questi motivi, per aiutare le persone o perchè amano viaggiare e vogliono incrementare le proprie esperienze. Ho solo detto che fuggire per cercare comodità per me è una cosa piuttosto brutta se fatta con l'intento di sfruttare la condizione disagiate di certe popolazioni. Magari un pò cinica... di certo non è un comportamento che apprezzo.



> Credo che la tua supponenza

>pedagogica sia il vero problema dei nostri tempi.

Supponenza pedagocia? Io direi che il problema dei nostri tempi sia il menefreghismo delle persone che non considerano che taluni situazioni di difficoltà non devono essere usate per raggiungere il proprio scopo di felicità. Tutto quì.



>Una stantia correttezza politica. Libera nos

>Domine.

Grandissima dimostrazione di cinismo e arrivismo.

Ven 21/01/2005 - 14:03 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

In risposta a di anonymous (non verificato)

>...che noia. Io credo che questa difficoltà a

>capire chi fa delle scelte sia propria di chi non

>sa far altro che vivere sempre la stessa vita in

>questa civiltà occidentale berlusconizzata,

>bushizzata, demente e supercostosa. Vita più

>comoda: e allora? Che male c'è? Paesi tropicali e

>con rapporto costo/qualità migliore: e allora?



Rapporto costo/qualità migliore PER NOI OCCIDENTALI per loro non mi sembra... noi possiamo andare là a spassarcela.. loro invece se vengono da noi ( e ce ne sono tanti che vengono in Europa e in Italia) è solo per lavorare e mandare i soldi alle loro famiglie...



>Preferisci l'Italia e i suoi costi pazzeschi e la

>sua qualità di vita miserrima?

>he problema c'è

>a scegliere?



Ma infatti chi può fa bene! Anch'io mollerei la pallosa università per gironzolare x Costa Rica e Guatemala fin giù al Brasile ecc ecc chiedendo ogni tanto un assegno al papi perchè no? Son proprio fessa a stare a Milano!





Perchè si considera una scelta tra

>diverse opzioni come una fuga? Poi, magari

>qualcuno lo fa anche con vero interesse per la

>cultura del Paese in cui va, e chi si accontenta

>di palme e di mare.

Credo che la tua supponenza

>pedagogica sia il vero problema dei nostri tempi.

>Una stantia correttezza politica. Libera nos

>Domine.





Ven 21/01/2005 - 14:22 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

anonymous

anonymous (non verificato)

Innanzitutto ciao a tutti.

Senza presunzione (non voglio essere fraintesa) penso che qui non sia stato trattato il punto fondamentale. il cambiare vita è solo apparenza se non si cambia dentro. se siete tutti tanto stufi della gente italiana o meno, o comunque dello stile di vita che fate qua, provate a cambiarla anche voi dal di dentro. non penso che trasferirsi in un altro paese per continuare a lavorare ad un lavoro simile al primo, a pensare alla propria vita per migliorarla e solo a questo, per consumare tutto ciò che si consuma qui, non sia una soluzione. non voglio giudicare nessuno, ma per me cambiare vita, significa cambiera maniera di vivere, non solo il luogo. Tra un italiano che va a vivere in messico, perchè c'è il caldo, il sole e costa poco (per carità, chi non lo farebbe?!?) e un italiano che decide di andare in messico non per il sole, ma per creare una casa d'accoglienza per, ad esempio, i bambini di strada, secondo me c'è una bella differenza. o crearla anche qui, che ce n'è coomunque tanto bisogno.

Per carità, non voglio dire che bisogna essere tutti dei missionari dentro, ma cambiare vita per me è cambiare noi stessi, non trovare nuovi luoghi o nuovi amici. Spero di avere dato un punto di riflessione.

(e comunque..la bambina di 6 anni sarà felice di questo gran cambiamento?)

Ciao

Stella

Mer 09/02/2005 - 12:34 Collegamento permanente

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