Colombia Freak Style
16 Giorni - 15 Notti
7 Agosto 2024
Colombia Freak Style - 7 Agosto
Terra dalla storia complessa, dai paesaggi selvaggi, dalle spiagge deserte… La Colombia, un paese in rinascita, è una sorpresa per ogni viaggiatore. Il nostro itinerario vi farà scoprire una Colombia avventurosa, coloniale e sicuramente intensa.
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Dettagli del viaggio
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QUOTA:
€ 2650
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CASSA COMUNE:
€ 690
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PARTENZA:
7 Agosto 2024
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RITORNO:
22 Agosto 2024
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DURATA:
16 Giorni - 15 Notti
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PARTECIPANTI:
3 Iscritti
Vagabondo DOC
Iscritti
Partecipanti: 3 - 3 Vagabonde dai 34 ai 57 anni
Forum del viaggio
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ARTICOLO DI
miri miri
Ciao a tutti! Sono Miriam,…
Ciao a tutti!
Sono Miriam, la doc che vi accompagnerà in questo avventuroso (e anche un pò faticoso) viaggio in Colombia. Passeremo dalle montagne al mare, da Bogotà città a quota 2700 metri, dove l'aria è frizzantina,
fino al caldo che troveremo a Cabo della Vela, un tratto costiero desertico affacciato sul Mar dei Caraibi.
Visiteremo graziosi villaggi dove il tempo pare essersi fermato.
Non ci faremo mancare qualche notte nella giungla, il regno del caldo umido, dormendo comodamente sulle amache sospese tra gli alberi.
Visiteremo anche Medellin, città dal nome tristemente famoso dagli anni 70 fino all’inizio degli anni 90, in quanto roccaforte del Cartello di Medellin, la più vasta e potente organizzazione di narcotrafficanti del mondo. Ora si presenterà ai nostri occhi come “la città dell’eterna primavera” che si sta aprendo sempre più al turismo internazionale, con la famosa “Feria de las flores” (che purtroppo si concluderà la settimana precedente il nostro arrivo), con il sorriso dei suoi abitanti, con le splendide sculture di Botero donate dall'artista alla sua città, come punto di partenza per essere migliori.
Ci sposteremo con minibus e taxi, ci spaccheremo la schiena sulle Willis
e non ci faremo mancare l’emozione di un indimenticabile bus notturno.
Cammineremo nella giungla, conosceremo i Wayúu la abitano,
ci divertiremo, nuoteremo e ci stancheremo tantissimo, ma avremo l’opportunità di visitare un paese meraviglioso.
Vi aspetto su questo forum e risponderò con piacere a tutte le vostre domande.
Vi aspetto!
ARTICOLO DI
_Gre_
Ciao Miriam, sulla base…
Ciao Miriam, sulla base delle informazioni che hai raccolto quale clima potrà esserci? Grazie
ARTICOLO DI
miri miri
Ciao Gre, che bello iniziare…
Ciao Gre, che bello iniziare a parlare con persone interessate a questo viaggio!
Il meteo che incontreremo sarà variabile, come saranno variabili le regioni geografiche che visiteremo, dalle montagne al Mar dei Caraibi. Ci vorrà spirito di adattamento e molta serenità nel gestire tutte le situazioni ed eventuali imprevisti che ci capiterà di affrontare insieme: questo è davvero un viaggio Frak Style!!!
Non sarà un viaggio comodo, sarà un'esperienza indimenticabile.
Dalle relazioni dei doc che in precedenza hanno accompagnato questo viaggio, nello stesso periodo, posso riferire che a Bogotà il tempo cambia continuamente con temperatura basse anche in agosto. Occorre una felpa e talvolta ha piovuto.
A Salento, durante il trekking, pantalone corto e maglietta, ma alla sera pantaloni lunghi e felpa, anche una giacca non andrebbe male.
A Medellin fresco solo alla sera.
Per le due notti sulle amache Wayùu ( chiamate chinchorros) nel Parco Tayrona, anche se saremo coperti da una tettoia che protegge da eventuale pioggia, consigliano di portare il sacco lenzuolo - per la pulizia - e una felpa calda perchè di notte fa freschino.
Sulla costa pare che faccia sempre caldo e occorre un abbigliamento estivo, a Cartagena la sera spesso si viene allietati da una bella pioggia tropicale, ma comunque é sempre caldo e umido, molto caldo e molto umido.
Spero di aver risposto alla tua domanda in modo soddisfacente, fammi sapere
a presto
ARTICOLO DI
miri miri
Ah, avete letto?Questa…
Ah, avete letto?
Affrettatevi!
ARTICOLO DI
miri miri
Ciao a tutti e, in…
Ciao a tutti e, in particolare, un saluto ai 20 vagabondi interessati a questo viaggio che però sono ancora un pò indecisi, chissà perchè.
Scrivetemi per qualunque domanda e io cercherò di rispondervi.
Affrettatevi perchè questo è un viaggio che si riempirà velocemente, dopo le prime due o tre iscrizioni ne arriveranno subito altre. Non dimenticate che lo sconto di 150 euro è valido solo fino al 15 marzo!
ARTICOLO DI
miri miri
Torno a parlarvi meglio di…
Torno a parlarvi meglio di Medellin, città molto diversa da come ce la potremmo immaginare.
Nel 2013 la città venne premiata dal Wall Street Journal come “La città più innovativa al mondo” e oggi rappresenta una delle mete più visitate e interessanti dell’intera Colombia, calcolando che tra gli anni ’80 e ’90 Medellín era considerata una delle città più pericolose al mondo per le vicende ben note a tutti e che la criminalità non cessò neanche dopo la morte di Pablo Escobar.
E’ quindi negli ultimi due decenni che, grazie ai numerosi interventi dello Stato e la costruzione di infrastrutture all’avanguardia, Medellin ha subito una vera e propria trasformazione cambiando radicalmente il proprio aspetto.
Oggi appare come una città radiosa, efficiente e sicura, proiettata verso il futuro
Per conoscere meglio la triste storia che l’ha segnata per lungo tempo visiteremo la Comuna 13, a San Javier, ex quartiere generale dei Narcos, che ora è diventata una testimonianza del cambiamento in atto nelle zone più povere di questa città. La Comuna 13 è una specie di museo a cielo aperto che racconta se stessa attraverso il teatro, la danza (specialmente l’hip-hop), i graffiti e le attività culturali che gli abitanti del quartiere sono riusciti ad organizzare per ridare speranza alla propria comunità, autorganizzandosi.
Il quartiere si formò dagli anni ’70 a partire dalla costruzione di case abusive costruite con materiali di fortuna dalla gente scappata dalle campagne, dove la violenza era all’ordine del giorno e le opportunità economiche erano scarse. Privo di servizi, di infrastrutture e totalmente ignorato dal Governo, divenne terreno fertile per i reclutamenti di uomini da parte dei Narcos
Il governo colombiano, nel 2002, decise di tentare di porre fine alla violenza nel quartiere, principalmente dominato dalle milizie di estrema sinistra FARC e dall’ELN con una impressionante operazione militare che sconvolse il quartiere e le cui ferite e i ricordi sono ancora oggi presenti nei ricordi e nei volti dei suoi abitanti.
Il 16 ottobre 2002 iniziò la cosiddetta Operazione Orión, dove esercito e gruppi paramilitari di destra circondarono la zona in una morsa che non permetteva ne l’uscita ne l’ingresso al quartiere, che divenne il teatro una violentissima guerra urbana. Vennero usati elicotteri, blindati e armi pesanti, e centinaia di civili vennero catturati, torturati e detenuti, oltre alle decine di morti e tanti “desaparecidos”. I corpi furono gettati in una discarica, chiamata “escombrera” presente tutt’oggi nel quartiere.
Dalla fine dell’operazione la violenza è lentamente diminuita, anche se il controllo del quartiere fu preso inizialmente dai paramilitari di destra in accordo con l’esercito e le “sparizioni forzate” continuarono fino circa il 2009, ma l’episodio tracciò una profonda ferita sociale che ancora oggi non si è rimarginata e smosse la comunità che, negli anni successivi, decise di tentare il miracolo.
In seguito ai nuovi accordi del 2005 tra il governo e i paramilitari, i paramilitari dovettero abbandonare gradualmente la Comuna 13, permettendo così l'inizio di una lenta e difficile ripresa.
Oggi è possibile visitare il quartiere con dei tour organizzati, lasciarsi affascinare dai suoi graffiti e godere della compagnia della sua calorosa e orgogliosa gente, che rappresenta il patrimonio più grande della Comuna. Si possono attraversare liberamente le “linee invisibili” che un tempo determinavano la netta divisione delle aree tra le varie gang.
Il loro attraversamento, senza un permesso speciale o durante il coprifuoco dalle cinque del pomeriggio, per molti anni, poteva significare la morte.
L’accesso al quartiere è stato enormemente facilitato dalla costruzione di una funivia nel 2008 che collega l’area al centro città e la visita è resa ancora più facile da un sistema di scale mobili all’aperto inaugurato nel 2011
Sarà sicuramente una visita molto interessante.
Vi aspetto su questo forum e aspetto le vostre iscrizioni.
A presto
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miri miri
Oggi vi farò sognare ……
Oggi vi farò sognare … niente di meglio in una domenica piovosa come questa che iniziare a parlarvi della penisola della Guajira, una delle regioni più remote dell’America Latina, in posizione strategica, ambita fin dai tempi della conquista.
Questo è lo schema complessivo del nostro giro ⬇️
LA GUAJIRA è una vasta distesa di sabbia e mare, il punto estremo a nord della Colombia, punto d’incontro tra il deserto e il mare.
Vedremo paesaggi senza tempo, di quelli che rinfrescano l'anima, quando la pienezza del deserto incontra il mare... Niente di più magico e affascinante che viaggiare attraverso queste terre e conoscere la sua gente, la sua cultura
Partiamo con la descrizione di Riohacha, che è il capoluogo, una città dove i genitori di Gabriel García Márquez hanno trascorso la luna di miele ed è un luogo che lui spesso menziona nei suoi racconti attraverso qualche personaggio bizzarro che proviene da lì: un viaggio in Colombia è anche un viaggio nei luoghi che hanno fatto da sfondo ai libri di Gabriel García Márquez. Varrebbe la pena qualche sua lettura prima della partenza.
Spiaggia e mare dominano su tutto, non ci sono molti edifici, sono mediamente bassi, la sua via principale è la n. 1 che conta solo 20 isolati che costeggiano il mare e lì si concentra tutta l'attività della città: ristoranti, negozi, stand turistici, spiagge, pontili e discoteche. Pochissime le strutture per i turisti e molto spartane
Nonostante il poco movimento e nessun elemento di particolare attrazione, questa città sa come trattare gli stranieri, tutta la gente è cordiale e il loro orgoglio più grande è che lo straniero non si senta straniero.
Camminare per le sue strade da un capo all'altro, scambiare qualche battuta con la gente del posto, bere succo di mango e, alla sera, gustare cocktail di gamberetti con birra sulla spiaggia davanti al mare è già un’esperienza che resterà nella memoria
Poi, a breve distanza, visiteremo le saline di Manuare, zona dove vive e lavora la comunità indigena Wayuù. Questa è la capitale del sale del paese, da dove viene estratto il 60% del sale consumato in Colombia. Un luogo da romanzo dove si vedono montagne di sale purissimo (che sembrano ghiacciai) a pochi metri dal Mar dei Caraibi. Le saline sono quasi totalmente di proprietà Wayuù, ma la gestione è affidata ad una multinazionale Venezuelana e le ingenti perdite, nonostante le basse retribuzioni, nel 2023 hanno reso necessario un intervento del Governo
La popolazione della Guajira è tra le più povere del Paese, nonostante le ricchezze del loro territorio
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miri miri
Ricordatevi che al 15 marzo…
Ricordatevi che al 15 marzo scade la promozione per lo sconto!
ARTICOLO DI
miri miri
150 Euro di sconto per i…
150 Euro di sconto per i primi 4 iscritti
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miri miri
E, soprattutto, scrivete…
E, soprattutto, scrivete qualunque domanda vi venga in mente riguardo a questo viaggio, così animate il forum