Speriamo di poter riprendere questa iniziativa a partire 2021.
Lo diciamo da sempre.
Lo facciamo di continuo. Ci crediamo! E pensiamo sia importante parlarne e
parlarvene.
Ogni giorno ognuno di noi può fare qualcosa per cercare, nel suo piccolo, di
impattare il meno possibile sull'Ambiente.
Ogni giorno, a piccoli passi, si può
contribuire a migliorare... O quantomeno a non danneggiare l'Ambiente circostante.
Concordate?
E allora cari Vagabondi, vi presentiamo il nostro "passo in più" teso a conservare e aiutare a
salvaguardare l'Ambiente: Vagabondo Viaggi azzera la CO2 dei propri viaggi!
Ovvero d'ora
in avanti, per ogni viaggio che farete e faremo, Vagabondo Viaggi devolverà una cifra atta a salvaguardare
degli alberi. A salvarli. A lasciarli nel posto in cui si trovano già.
Ma spieghiamo meglio!
Un inquinamento devastante.
Sapevamo che viaggiare in aereo è una delle cose più
deleterie che si possa fare in termini di impatto ambientale, ma siamo ugualmente rimasti esterrefatti scoprendo
che, ad esempio, un volo andata e ritorno per il Nepal immette in atmosfera una tonnellata e mezzo di anidride
carbonica per passeggero.
Si, avete capito bene, ad ogni singolo passeggero corrisponde un’emissione di
1.500 Kg di CO2!
Agire in maniera concreta e verificabile
Così
abbiamo deciso di agire e di trovare il modo di “compensare” la CO2 dei nostri viaggi.
Prima di tutto ci siamo dati degli obbiettivi concreti:
- la “compensazione” deve consistere in
una reale rimozione di un equivalente quantitativo di CO2 dall’atmosfera, possibilmente legata
agli alberi. Gli alberi, infatti, scompongono la CO2 con la fotosintesi, il C (carbonio) forma il legno
e l’O2 (ossigeno) torna in atmosfera (la fotosintesi è un po’ più complessa
di così, ma il concetto è questo :-) )
- la compensazione deve essere fatta qui in Italia, in
modo che sia reale e verificabile in qualunque momento.
Avevamo preso dei contatti con alcune ditte che
piantano boschi ed era venuto fuori che aggiungendo un piccolo contributo volontario del viaggiatore a quello che
potevamo mettere noi, la cosa si poteva fare. Ovviamente questo non ci avrebbe permesso di compensare tutti i
viaggi, ma solo quelli in cui i viaggiatori avrebbero accettato di contribuire.
Questa cosa non ci piaceva:
noi vogliamo compensare TUTTI i nostri viaggi. Poi abbiamo conosciuto l'associazione
Phoresta che ci ha fatto una proposta eccezionale.La proposta di Phoresta
onlus
L'associazione Phoresta onlus, con sede a Milano ha avuto un'idea davvero ottima: loro
selezionano boschi che vengono periodicamente tagliati.
Boschi che però:
- per tipologia e varietà
di piante, si prestano a ridiventare foreste naturali
- si trovano in contesti naturali di valore
- per
posizione danno un profitto minimo a chi li taglia (su terreni molto inclinati e scomodi)
- siano pubblici
(tendenzialmente di proprietà comunale)
Individuato il bosco si occupano di organizzare il processo di
compensazione della CO2 come alternativa al taglio periodico: il bosco, invece di essere tagliato,
continua a crescere e a "togliere" CO2 dall'atmosfera.
Ovviamente pagare per non tagliare
costa meno che pagare per piantare. Ne consegue che Vagabondo potrà compensare direttamente TUTTI i
viaggi, senza dover chiedere contributi ai viaggiatori!
In pratica: cosa succede in
parole semplici?
Tutta l'anidride carbonica emessa dai voli aerei dei Viaggi di
Vagabondo (parliamo di migliaia di tonnellate) verrà catturata dalla crescita degli
alberi del bosco.
La compensazione è partita già dal 1 gennaio 2018 passato.
Il
bosco che ci è stato proposto si trova nel Parco della Valle del Treja ed è
proprietà del Comune di Mazzano Romano.
Cosa ne pensate?
A noi l'idea di valorizzare un bosco
esistente è piaciuta ancora di più che non quella di piantarne uno nuovo!
Nella foto
qui sopra: la firma del contratto per la compensazione della CO2. Da sinistra a destra: Roberto
Sinibaldi (Parchi ed Aree protette della Regione Lazio), Raffy (dello Staff di Vagabondo), Gianni Guaita
(Direttore del Parco del Treja), Carlo Manicardi (Phoresta Onlus) e Matteo Bordini (uno dei fondatori di
Vagabondo).
Nella foto qui sotto: Escursione nel Parco del Treja, i viaggiatori di Vagabondo visitano il bosco oggetto dell'accordo.
Ed eccovi un video che vi mostra anche il bosco, un po' Vagabondo ormai!