Nicaragua Freak Style
17 Giorni - 16 Notti
Nicaragua Freak Style - 10 Ago
Dai vulcani che sovrastano l’orizzonte alla giungla per finire su una spiaggia tropicale dal mare cristallino: il Nicaragua Freak Style è un viaggio intenso, perfetto per chi vuole esplorare un Paese ancora poco conosciuto ai più.

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Gruppo Nicaragua Freak Style - Partenza del 10-08-2016
Con la Vagabonda DOC Giorgia Gitanilla
Giorgia è una vagabonda DOC romana, vivace, sempre sorridente, disponibile e affidabile che viaggia da sempre. La sua passione per le lingue straniere l'ha portata a impararne ben 7 - tra cui polacco, arabo, portoghese... E lo spagnolo che parla molto bene! Giornalista che si occupa di esteri, ha vissuto e vagabondato sola soletta in Medio Oriente per diverso tempo, ha studiato a Marsiglia e viaggiato per piacere appena ne ha avuto l'occasione. Ma poi ha scelto di fare base nella sua città, perchè se se ne vanno tutti qualcuno dovrà pur rimanere, no? Persona propositiva e altamente socievole, con lei è impossibile annoiarsi!
Elenco Iscritti
Quota
Piano voli
UA 43 10AUG 3 FCOIAD 1050 1445
UA156 10AUG 3 IADIAH 1725 1955
UA1714 10AUG 3 IAHMGA 2120 2335
UA1423 25AUG 4 MGAIAH 0815 1245
UA1256 25AUG 4 IAHORD 1445 1729
UA 970 25AUG 4 ORDFCO 1810 1030 26AUG
Programma di viaggio
Giorno 1: volo dall'Italia - arrivo nel pomeriggio a Managua - Granada (10 agosto)
La mattina si parte dall’Italia e si attraversa l’oceano alla volta di Managua, dove vi verrà a prendere un pulmino per portarvi a Granada. Subito a nanna causa jet lag.
Giorno 2: Granada (11 agosto)
Granada è è la città spagnola più antica di tutta l’America Latina, la prima che i conquistadores costruirono, nel 1524. E’ bellissima e pulita, si gira facilmente a piedi perché non è molto grande.. Coloniale, sulle rive del lago Nicaragua, ha una vita culturale davvero interessante. Una bella colazione al comedor della senora Marta ci servirà ad acquisire le forze per visitarla tutta, con le sue tante chiese e le bellissime case con i cortili interni pieni di piante tropicali. Granada.
Nel pomeriggio chi non ne ha abbastanza delle barche può fare una gita alle Isletas. E’ un arcipelago di quasi 400 isolette, alcune minuscole, formatesi diecimila anni fa dall’eruzione del vicino vulcano Mombacho, che si vede sopra la città, con il cratere squarciato da qulla gigantesca eruzione, appunto. In un’ora e mezza navighiamo tra queste curiosissime isolette, ognuna della quali è più o meno larga una cinquantina di metri. Purtroppo sono tutte state vendute, o meglio svendute, negli anni passati. Su molte tra le piante tropicali e gli alti alberi spuntano belle ville. Chi sono i proprietari? Tutta gente ricca, nicaraguensi (una è dei Pellas, proprietari del Flor de Cana, una dei Chamorro…) o anche stranieri. Un vero peccato. Ma la gita è bella: si possono avvistare molti uccelli e c’è un’isleta dove vivono delle scimmie (un veterinario le ha liberate e portate qui). Tante anche le ninfee e altre piante acquatiche.
Dopo cena relax per tutti ai bar di calle la Calzada, la bellissima calle central recentemente ristrutturata. Molti gli artisti di strada, si può anche incontrare chi fa il ballo della Gigantona e del Nano Cabezon, due figure del Gueguense, celeberrima antica opera letteraria nicaraguense che unisce musica, danza e teatro.
Giorno 3: Granada – pueblos Blancos e volcan Masaya - Granada (12 agosto)
Oggi una gita "fuori porta" ci condurrà ai paesini chiamati "Pueblos Blancos" (villaggi bianchi), al mercato di Masaya (dove comprare le amache più belle del paese), alla laguna de Apoyo e al cratere del vulcano Masaya, spento, da dove si gode un bellissimo panorama.
Poi si torna a dormire a Granada.
Giorno 5 (domenica): Ometepe (14 agosto)
La giornata di oggi sarà dedicata alla visita di Ometepe. E’ una delle isole più strane e affascinanti del mondo. E’ fatta ad 8, con un’istmo di terra che collega i due vulcani (Concepcion 1610 metri e Maderas 1394 metri) che sembrano uscire direttamente dalle acque.
In pulmino facciamo alcune belle e rilassanti escursioni. Prima di tutto un bel bagno nelle piscine termali de La Presa Ojo de Agua. Gli abitanti del posto sostengono che quest’acqua faccia ringiovanire chi ci si bagna. Poi una bella passeggiata nella laguna del Chaco Verde seguita da un altro bel bagno a playa Venecia, da dove si vede un tramonto straordinario.
Si torna a dormire ad Altagracia.
Nota: per chi vuole è anche possibile salire sul vulcano Maderas. E’ un trekking abbastanza impegnativo, di 5-6 ore, da fare con una guida. L’ultima ora si fa arrampicandosi sulle piante e il terreno è sempre fangosissimo. Nel cratere del vulcano c’è un bel laghetto
Giorno 6 (lunedì): Altagracia - traghetto notturno per San Carlos (15 agosto)
Altra bella giornata su Ometepe e poi in serata ci si imbarca sul fichissimo traghetto che in una notte vi porterà dall'altra parte del lago Nicaragua. Se vi portate un sacco a pelo e un materassino è stupendo dormire sul ponte sotto le stelle.
Giorno 7 (martedì): San Carlos - Solentiname (16 agosto)
Sbarchiamo a San Carlos, dove troveremo il nostro fidato Josè con la barca che sarà con noi per i prossimi giorni: la barca di Vagabondo! Josè sarà la nostra guida sulla “Ruta de el Agua”, ovvero la parte del paese che va dalle isole Solentiname al rio san Juan. Importantissima sia dal punto di vista naturalistico che da quello storico-culturale.
A san Carlos ci appare in tutta la sua maestosità il grandissimo lago Nicaragua, detto anche Cocibolca. Qui le sue acque sono calme e confluiscono lentamente nel rio San Juan.
In un’oretta di facile navigazione sul lago arriviamo nello splendido arcipelago delle isole Solentiname, casa di Josè. E' un posto ricco di natura ma anche di storia e cultura: gli abitanti di questo arcipelago sono stati in prima linea nella rivoluzione, capeggiati da Ernesto Cardenal.
La nostra base sarà l’isola di san Fernando, dove ceneremo e dormiremo in albergo. Tutto intorno una vegetazione lussureggiante e tramonti pazzeschi sul lago. Trascorreremo qui due giorni, andandocene in barca a visitare le isole e i suoi abitanti.
Questo primo giorno lo dedicheremo alla storia recente del Nicaragua, partendo dalla visita dell’isola di Mancarron. Qui si viene accolti da una bandiera sandinista e da un monumento ai caduti della rivoluzione, tra cui c’è anche il cognato di Josè. Nei racconti della gente che vive sulle isole si sente, vivissimo, il rispetto e l’amore per questi ragazzi che tanto hanno fatto per la democrazia e i diritti umani. E si sente fortissimo il senso di comunità. La simpatica chiesetta – sconsacrata dal Vaticano – è un altro punto chiave per capire cosa sia successo qui.
Ernesto Cardenal, il famoso poeta, sacerdote e teologo nicaraguense, iniziò qui predicare la non-violenza e qui fondò anche una colonia di artisti primitivismi attiva tutt’ora. Scoperta la sua appartenenza al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN), fu costretto a rifugiarsi a Cuba, per poi ritornare dopo la cacciata di Somoza. Diventò ministro della Cultura del nuovo governo sandinista. Nel 1983, durante la sua visita in Nicaragua, papa Giovanni Paolo II lo invitò pubblicamente a dimettersi: essendosi rifiutato, ottenne una bella scomunica dal Vaticano. Per lui e per la sua chiesa.
Adesso Cardenal vive tra Managua e la Solentiname. E’ molto anziano ma non ha perso le sue idee.
Dopo la visita di Mancarron torniamo in barca a san Fernando. Cena e notte in hotel.
Con la nostra barca raggiungiamo la costa e ci inoltriamo in uno stretto rio immerso nella vegetazione. E' la "strada" per raggiungere la riserva naturale de Los Guatuzos, una comunità indigena che gestisce un bel parco dove potrete ammirare tre tipi di scimmie, coccodrilli, bradipi e un bel po' di altri animali.
La sera faremo un’escursione notturna in barca, Se saremo fortunati le nostre torce riusciranno ad illuminare dei supercoccodrilli di 4 metri!
Giorno 9: Solentiname - El Castillo (18 agosto)
Oggi si salutano (con qualche lacrimuccia) gli amici delle isole Solentiname. In barca torniamo a san Carlos e da lì imbocchiamo il famosissimo rio San Juan. Orgoglio nazionale e patrimonio naturalistico. Navighiamo fino a El Castillo, un paesino cresciuto intorno una antica fortezza costruita dagli spagnoli nel 1675 per vigilare la rotta per il lago Nicaragua e proteggere Granada e le altre città che si affacciavano sul lago. Trascorreremo due giorni nel grande parco della Reserva Indio de Maiz.
Notte in hotel a El Castillo.
Giorno 10 (venerdì): El Castillo (escursioni alla Reserva Indio de Mais) (19 agosto)
Oggi un’escursione naturalistica di tutta la giornata nella Reserva Indio de Mais, uno dei parchi più grandi del paese, una lussureggiante foresta pluviale dove potrete osservare una grande varietà di animali. Sono centinaia le specie di uccelli qui presenti, per citarne solo alcune: tucani, colibrì, are, pappagalli. La riserva è abitata anche da mammiferi come cervi bradipi, cinghiali, puma, giaguari, pacas, volpi. Nel fiume vivono addirittura dei lamantini. Senza dimenticare tutte e tre le specie di scimmie che vivono in Nicaragua (Howler, Bianco-Face, e Spider Monkey) e poi rettili come rane freccia avvelenata, serpenti, coccodrilli, tartarughe e iguane.
La sera una bella cena sul fiume e poi a nanna.
Notte in hotel a El Castillo.
Giorno 11: El Castillo – San Carlos –– Managua (o Leon) (20 agosto)
Oggi lunga giornata di trasferimento in barca e bus pubblico per tornare nella parte ovest del paese. A seconda dei gusti del gruppo si sceglierà dove dormire: vicino l'aeroporto per i gruppi che scelgono di andare a Corn Island, a Leon per gli altri.
Corn Island è un paradiso tropicale: due isolette sperse nel mar Caribe con palme e acque cristalline. Ci si arriva in aereo da Managua, il costo del volo andata e ritorno si aggira sui 180-200 USD a persona.
Il consiglio di Vagabondo è di dormire su Great Corn Island e di visitare in giornata la isla Pequena. Questo perchè, contrariamente a quanto scritto su alcune guide turistiche, le isole sono entrambe bellissime.
L'alternativa (più economica) è andare subito a Leon e fare mare sull'oceano Pacifico, a las Penitas e Poneloya.
Giorno 12 (domenica): Managua - Corn Island (21 agosto)
Giornata di mare su Great Corn island, spaparanzati al sole o sott'acqua a fare snorkelling.
Giorno 13: Corn Island (22 agosto)
Gita in giornata a Little Corn Island. Per arrivarci ci sono 40 minuti di barca abbastanza movimentati. Ma... ne vale davvero la pena!
Giorno 14: Corn Island - Managua (23 agosto)
Oggi un volo pomeridiano ci riporta sul continente. Arriviamo a Managua dove passiamo la sera.
Giorno 15 : Managua - Leon - Managua (24 agosto)
Oggi andiamo a nord verso la città di Leon, che è molto importante dal punto di vista culturale. Ci sono molte cose da visitare, partendo dalla innumerevoli chiese. Dal tetto della cattedrale si ha una vista superba sulla catena vulcanica del nord del paese. Anche un salto all’università è molto interessante. Del resto questa è una città universitaria, la popolazione studentesca è attiva e molto ospitale. Faremo anche una visita al museo de Leyendas y Mitos che si trova nel vecchio carcere del 21esimo presidio, dove venivano rinchiusi e torturati gli oppositori al governo Somoza.
La città è anche piena di murales colorati che raccontano la recente storia rivoluzionaria. Nel pomeriggio riprendiamo il bus e torniamo a Managua.
Giorno 16: Managua - aeroporto (25 agosto)
Sveglia prestissimo perchè il nostro volo parte presto. Ciao Ciao Nicaragua!
Giorno 17: Arrivo in Italia
La quota comprende:
- Il volo internazionale e le tasse aeroportuali
- l trasporto in barca privata per i 5 giorni di visita della Ruta del Agua, con assistenza della guida Josè (in spagnolo, ma il TL di Vagabondo traduce).
- le notti in hotel (camera doppia o tripla con bagno privato) sulla Ruta del Agua (isole Solentiname e El Castillo)
- le prime notti in hotel a Granada (camera doppia o tripla con bagno privato)
- il trasporto fino a Granada all'arrivo in aeroporto
- Assicurazione sanitaria e bagaglio.
Al viaggio partecipa un vagabondo DOC - chi è? cosa fa?
Con la cassa comune, stimata in circa 450 - 700 euro, invece pagheremo:
- tutti gli altri pernottamenti in camera doppia o tripla
- tutti i mezzi pubblici
- volo aereo per Corn Island
- i pasti nei ristoranti locali
- i biglietti di ingresso a siti e monumenti
- le guide (eccetto Josè che è incluso),
- le tasse di frontiera
- le altre escursioni
Dettagli del viaggio
-
QUOTA:
€
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CASSA COMUNE:
€
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PARTENZA:
10 Aug 2016
-
RITORNO:
26 Aug 2016
-
DURATA:
17 Giorni - 16 Notti
Vagabondo DOC
Forum del viaggio
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ARTICOLO DI
gitanilla
Amici vagabondi!
Amici vagabondi!
avete mai conosciuto veramente un paese? Non dico attraversato, né visitato, ma vissuto. La sua storia travagliata, la sua cultura centenaria, la sua natura affascinante e soprattutto la sua gente. Se la risposta è no e vorreste farlo, allora il Nicaragua è il posto che fa per voi.
Viaggeremo via terra e via acqua, tra imponenti vulcani, vegetazione rigogliosa e amici che ci accoglieranno tra loro durante le nostre tappe diurne e notturne. Visiteremo il Nicaragua coloniale, custodito nelle cittadine di Granada e Leon. Ci immergeremo nella sua natura selvaggia, tra uccelli, scimmie e coccodrilli. E alla fine ci spaparanzeremo pure al mare per qualche giorno.
Io sono Gita e vi accompagnerò in questo viaggio meraviglioso alla scoperta di uno dei paesi centroamericani meno battuti dalle orde di turisti.
Sono qui per qualsiasi domanda o dubbio vi dovesse venire.
A presto amici!
ARTICOLO DI
AntoCitro
ecco, mi sono iscritta...
e quindi mi auguro proprio che questo viaggio possa partire! Fuori dalle rotte note....e nel frattempo vado a rileggermi "la donna abitata" di Gioconda Belli.
in attesa di leggere tanti bei commenti e di decidere chi porta il phon...:shy:
Antonella
ARTICOLO DI
gitanilla
Brava Anto e benvenuta (o
Brava Anto e benvenuta (o meglio, bentrovata!)
hai pienamente ragione, bisogna leggere "la donna abitata", ma anche "Il paese sotto la pelle" della stessa autrice. Fare un viaggio da queste parti, come spesso capita in America Latina, vuol dire anche immergersi un po' negli anni violenti che hanno devastato il paese e conoscere questa gente che ha lottato per sopravvivere. I mezzi pubblici, le notti presso le comunità e le guide locali sono strumenti preziosi che ci consentono di conoscere a fondo l'anima di un popolo. Il fatto che il Nicaragua sia relativamente poco battuto dai turisti ce lo conserva ancora un po' autentico, semplice e con tanta voglia di essere conosciuto.
Insomma, che aspettate a iscrivervi? Ah giusto, aspettate le pilloline di natura, fauna e mare che sto per darvi *biggrin*
Ps: ai cinefili (e non) consiglio di guardare la Canzone di Carla di Ken Loach, ambientato tra Scozia e Nicaragua. Un altro film che affronta tematiche simili è il bellissimo Salvador di Oliver Stone. Lì, però, si parla di El Salvador e della tremenda guerra degli anni 80.
ARTICOLO DI
gitanilla
Ta-taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Ta-taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Ecco il nostro itinerario, in tutto il suo splendore *in_love* Come già scritto sopra, il nostro viaggio sarà diviso tra terra e acqua, una vera immersione nella natura a tutto tondo. Dalla bellissima cittadina coloniale di Granada ci addentreremo nel Lago Nicaragua che, tra onde e squali, sembra più un mare che un lago *dirol*
Passeremo qualche giorno a Ometepe, l'isola a forma di otto che contiene ben due vulcani e una riserva naturale. Da lì, con un simpatico traghetto notturno andremo al porticciolo di San Carlos, sulla costa, per incontrare José e cominciare la Ruta de Agua con la nostra barca.
La Ruta de Agua
Prima tappa le isole Solentiname, paradiso intatto di biodiversità e casa di una piccola comunità di pescatori-rivoluzionari che hanno dato tanto per la liberazione del Nicaragua dalla dittatura. Da qui faremo un'escursione alla reserva de los Guatuzos, al confine con il Costa Rica, per osservare coccodrilli, scimmie e uccelli di tutti i tipi.
Sempre con la nostra barca, torneremo sulla costa a San Carlos e imboccheremo il fiume San Juan fino a el Castillo, un villaggio sull'acqua sorto intorno a una vecchia fortezza spagnola. Qui ci fermeremo un paio di notti per poter fare un'escursione alla reserva Indio de Maiz, un'area protetta di foresta pluviale tra il fiume e il mar dei Caraibi nella quale potremo osservare tantissimi animali. Di ritorno a San Carlos lasceremo la nostra barca per andare a nord verso Managua. E qui, come su Topolino quando potevi scegliere il finale della storia, potremo scegliere il finale del nostro viaggio *yahoo*
Le opzioni mare
Mar dei Caraibi oppure oceano Pacifico? Certo che la vita a volte è proprio dura eh *biggrin*
1)La soluzione più dispendiosa, ma anche la più bella, ci porterà a svaccarci sulle sabbie bianche caraibiche delle isole del Mais (Corn Island). Per raggiungerle, dovremo prendere un aereo da Managua e, al ritorno passeremo gli ultimi giorni nella cittadina coloniale di Leon;
2)La soluzione più economica ci porterà prima a Leon, e da lì verso le selvagge spiagge del Pacifico: passeremo qualche giorno nei simpatici villaggi di Las Penitas e Poneloya, tra pescatori, acque cristalline e tartarughe marine
Insomma vi ho convinti???*DANCE*
Chi volesse dare un'occhiata alla mappa con tutti i dettagli di viaggio e spostamenti, può cliccare qui.
ARTICOLO DI
gitanilla
Granada e Leon
Il nostro itinerario comprende una parte a terra, oltre a quella al mare e in barca, e Granada e Leon saranno i nostri punti di riferimento in quei giorni. Sono tra le cittadine più antiche di tutte le Americhe, coloratissime a divertenti, da girare rigorosamente a piedi per immergerci nella loro atmosfera a metà tra il sonnolento e il frizzante.
Granada è il punto di partenza di quasi tutti gli itinerari in Nicaragua, è la terza città del paese ed è un vivace centro sulle rive del lago Nicaragua. Qui è nato Ernesto Cardenal, il prete-rivoluzionario che si schierò con i sandinisti e che per questo fu scomunicato dal Vaticano. Ora vive tra le Solentiname e Managua, chissà se avremo la fortuna di incontrarlo e farci una chiacchierata!
Leon invece è una cittadina universitaria a pochi chilometri dalla costa dell'Oceano Pacifico. Il centro storico è pieno di murales che raccontano la rivoluzione e le antiche chiese disseminate un po' dappertutto ci faranno tuffare nel suo passato coloniale. E la sera faremo festa! *DANCE*
Andiamooooooooooooooooooooooooooooooooooooo *yahoo*
ARTICOLO DI
AntoCitro
ma che meraviglia!!
andiamooooooo andiamoooo. Vagabondi dai, non siate indecisi. Un viaggio fuori dalle rotte note. Quando i miei amici mi chiedono "ma perchè vuoi andare in Nicaragua"?? mi dico, felice, che è proprio la scelta giusta. voglio stupirmi. voglio vedere un paese vero e mischiarmi (facile: sono piccola e nera). Un viaggio dove ci vuole spirito di avventura, curiosità, voglia di assaggiare e di parlare lo spagnolo sudamericano. (chissà cosa ne verrà fuori ;). e la nostra Vagadoc Gita trasuda entusiasmo e preparazione.
e ribadisco: arrivoooooooooooooooooooooooo *corre**corre*
Anto
ARTICOLO DI
AntoCitro
Ma vagabondi? dove siete?
sono sicura che qualcuno di voi sta sbirciando le foto di Gita, fantastiche.
Un viaggio avventuroso, cercasi vagabondi con tanta curiosità, chi si unisce a noi? è un paese con tanta storia, con quei sapori di un paese che ha lottato e oggi vuole riprendersi il suo spazio. Non c'è il turismo di massa, si presta ad essere esplorata, con intelligenza e preparazione.
ARTICOLO DI
gitanilla
Grande Anto, sottoscrivo
Grande Anto, sottoscrivo tutti i motivi che hai elencato per scegliere questo viaggio. E oggi parliamo un po' di Ometepe :)
Chi è mai stato su un'isola a forma di otto delimitata da due vulcani (di cui uno attivo) nel bel mezzo di un lago? Ometepe è un gioiellino che fortunatamente ancora sfugge al turismo di massa. Sono pochi i viaggiatori che giungono fin qui...e tutti gli altri non sanno cosa perdono. E' la più grande isola lacustre dell'America latina, con una popolazione che ancora parla il nahuatl (la lingua degli aztechi) figlia delle migrazioni dal Sud America al Messico centinaia di anni fa. Per un certo periodo è stata il rifugio dei pirati che attaccavano Granada risalendo il fiume san Juan dall'Oceano Atlantico e le sue acque terreno di caccia degli squali-leuca che facevano lo stesso tragitto *shok*
Oggi Ometepe è un'oasi di pace, ricca di natura incontaminata e intenta a proteggere la sua unicità con numerosi programmi di eco-turismo. Il suo vulcano più alto, il Concepcion, ha eruttato per l'ultima volta nel 2005...ceneri, mentre risale al 1957 l'ultima colata di lava che costrinse gli abitanti a evacuare l'isola. L'altro vulcano, il Maderas, è considerato ormai spento e nel suo cratere c'è un laghetto in cui si può fare il bagno.
Insomma, perché andare a Ometepe? Perché passeggiare in un posto dove la natura ti avvolge, fare il bagno in piscinette naturali che gli abitanti credono facciano ringiovanire, inciampare nei petroglifi lasciati qui da centinaia di anni di civiltà e guardare un tramonto tra due coni che sembrano uscire dall'acqua...forse vale la pena.
ARTICOLO DI
gitanilla
Se continuo a parlare da sola
Se continuo a parlare da sola mi sa che divento pazza....e quindi mi tocca cominciare a cacciare fuori gli assi *shok*
Che ne dite di questo?
E di questo?
E di quest'altro?
Queste sono le Islas de Maiz, o Corn Islands, dove potremmo andare a svaccarci per qualche giorno. Perché in Nicaragua non ci sono solo vulcani, giungle piene di animali, bella gente, fiumi e la storia a portata di mano. Ci sono anche i Caraibi, le spiagge dei solari Bilboa e i fondali corallini pieni di vita. Per staccare un po' la spina e fingersi per un attimo Robinson Crusoe.
Chi si unisce ad Antonella e me?
ARTICOLO DI
AntoCitro
Gita che belle foto
e quante informazioni interessanti. Brava, ma con una tourleader così che aspettate?? Dai che qualcuno che sbricia c'è di sicuro, fatevi avanti!!