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Mercoledì, 9 Febbraio 2005

Una gita alla Certosa di Padula

E' una delle più grandi Certose europee, fondata attorno al 1306 da Tommaso Sanseverino, un potente patrizio fedele agli Angiò...

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E' una delle più grandi Certose europee, fondata attorno al 1306 da Tommaso Sanseverino, un potente patrizio fedele agli Angiò...

Se percorrete l'autostrada (si fa per dire) Salerno - Reggio Calabria in direzione Reggio, dopo circa 8 km. da Sala Consilina troverete il bivio per Padula. Prendetelo e continuate a seguire le indicazioni, prima per Padula e poi per la Certosa di San Lorenzo. Se ci capitate verso l'ora di pranzo fermatevi prima di Padula Scalo a mangiare dove ci siamo fermati noi, al Picchio Nero, l'ambiente è piacevole, il pesce fresco, i padroni gentili e il rapporto prezzo - qualità ottimo.
Raggiungerete in pochi minuti la Certosa, che non è più in uso dall'epoca napoleonica, in cui fu sconsacrata. Monumento nazionale fino dal 1882, fu però lasciata degradare sia per incuria che per i vari usi, tutti impropri, a cui fu via via destinata (perfino come campo di concentramento). Ma a partire dal 1960 ne è stato intrapreso un sistematico restauro che è già in una fase molto avanzata ed oggi buona parte del monumento è visitabile.

E' una delle più grandi Certose europee, fondata attorno al 1306 da Tommaso Sanseverino, un potente patrizio fedele agli Angiò, conte di Marsico e padrone del Vallo di Diano, per donarla ai certosini. In quel tempo gli ordini monastici erano particolarmente organizzati per i lavori di bonifica e coltivazione del territorio. In cinquecento anni, fino al 1806, anno in cui fu assalita e depredata dalle milizie napoleoniche, la Certosa originaria era andata arricchendosi con nuove parti architettoniche, statue, giardini, opere d'arte, un immenso patrimonio librario e grandi possedimenti di terreno. In pratica una grande azienda in cui i certosini organizzavano nel territorio la produzione agricola e tutte le attività artigianali ad essa in qualche modo connesse, mentre i monaci di clausura producevano e commissionavano arte e cultura.

L'impianto, analogo a quello di tutte le certose, anche se in questo caso particolarmente grandioso, è trecentesco, su cui si sono innestate i successivi interventi: grandi lavori nella seconda metà del '500, con la trasformazione del Chiostro grande e sostanziosi interventi di arricchimento dei sacri arredi; nel '700 altri lavori consistenti, tra cui la costruzione della passeggiata coperta e del grandioso scalone barocco.
La visita è guidata da personale della Soprintendenza e dura circa un'ora.
Oltre agli ambienti di culto, con le splendide decorazioni scultoree, di stucco, di tarsie marmoree in pasta di polvere di marmi pregiati, di mobili e arredi sacri, si visita anche una delle numerose celle dei monaci, per rendersi conto di qual era la loro vita di studio e meditazione, i diversi chiostri e la cucina.
In alcuni ambienti della Certosa fu girato molti anni fa il film - favola di Francesco Rosi "C'era una volta...", con Sophia Loren e Omar Sharif, se lo avete visto riconoscerete sicuramente la grandiosa cucina, con il camino ampio come una stanza; le botti attualmente nella cantina sono quelle che furono fatte in occasione del film.
Altra cosa che forse vi incuriosirà è lo strano, grande marchingegno in ferro che si trova nel cortile di accesso: è stato realizzato nel 1996, allo scopo di cuocere e rigirare una frittata di 1000 uova. Si tramanda infatti una leggenda secondo cui nel 1534 Carlo V fu ospite dei certosini, i quali in suo onore prepararono appunto una frittata di mille uova. Attualmente, dal 1996, ogni anno, nel mese di settembre, nel corso delle manifestazioni che accompagnano la sagra del cinghiale viene riproposta la mega-frittata che viene offerta ai partecipanti durante i festeggiamenti.

Altre informazioni e una mappa molto carina su come arrivarci le trovate sul sito
http://general.general.it/arte/certosa/certosa.html

ENTE TURISTICO LOCALE - COMUNITÀ MONTANA fax 0975 577240
MUNICIPIO tel. 0975-577111 V.le Certosa
CERTOSA DI PADULA tel. 0975-77002 fax 0975 77553

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