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Giovedì, 1 Settembre 2016

Un viaggio in Portogallo? "Obrigado"!

On the road tra castelli dell'entroterra e spiagge sull'Atlantico 

ARTICOLO DI

mypsyche

"Obrigado" è la parola che sentirai pronunciare di più in Portogallo. Equivale a dire grazie, ma si declina al maschile e al femminile, in base a chi lo pronuncia, come a esprimere una gratitudine autentica, invece che artificiosa, standardizzata e stereotipata. E' la parola giusta per la conclusione del viaggio on the road in questo paese, verso cui non avevo molte aspettative. Forse anche per questo si è rivelato sorprendente.

Lisbona, metafora della vita

Prima tappa a Lisbona, che è metafora della vita. Infatti, è un continuo saliscendi. Si fatica per raggiungere i "miradouri", i punti panoramici della città, ma si viene ricompensati dalla visuale sull'oceano. Senza lo sforzo di inerpicarsi tra i vicoli stretti, forse si apprezzerebbe meno l'infinito che si apre davanti.

Il profilo della città è dominato dalla statua del Cristo redentore, copia di quella di Rio de Janeiro, e dal ponte del 25 Aprile, copia del Golden Gate di San Francisco. Il sole abbagliante, invece, l'ho trovato solo nella capitale lusitana, forse perché si riflette sulle case bianche, sulle piastrelle con cui sono rivestiti i palazzi o forse per la temperatura altissima. La luce di Lisbona è intensa e bruciante.

Il Fado, la struggente nostalgia della felicità perduta

Nei quartieri storici del Barrio Alto e dell'Alfama, ogni sera ci sono esibizioni di Fado, il tipico canto struggente che esprime la Saudade, il senso di nostalgia provato dal popolo portoghese per una felicità perduta. In realtà, può assumere diverse sfumature. Nella tasca di Chico, il locale dove abbiamo assistito al canto del Fado, ognuno poteva cogliere diverse sfumature di questo sentimento.

Il fatto di non capire le parole, aiutava a saltare dal piano razionale a quello emotivo, consentendo di proiettare il proprio vissuto sulla musica. Si è esibita prima una giovane cantante, che mi ha trasmesso un senso di rassegnazione e amarezza, miste a rabbia, come se stesse raccontando in musica un'esperienza che provoca frustrazione, ma anche accettazione.

Poi ha cantanto un uomo corpulento, che mi sembrava esprimere, attraverso il canto, lo strazio per un'azione commessa, di cui poi si è pentito, con la consapevolezza che non avrebbe potuto rimediare. Chissà, forse cantava di un uomo traditore, che poi chiede perdono, sapendo che, anche se venisse di nuovo accolto, nulla tornerebbe come prima. La voce implorante mi ha evocato questa scena.

E' vero, il Fado è tragico, ma anche questo fa parte della vita ed è un momento artistico e malinconico, che forse contrasta con l'allegria e la spensieratezza spesso associate ai paesi assolati e ai popoli latini, ma per questo è ancora più speciale.

I paesini bianchi con la lunga siesta

Nel viaggio, abbiamo visitato diversi paesini dell'entroterra alejentano: tutti bianchi, sormontati da castelli. Mi hanno ricordato la mia zona di origine, il basso Lazio, ricco di borghi nati durante l'incastellamento del medioevo. Solo il territorio intorno era diverso: desertico, cotto dal sole, puntellato di siti megalitici e di bacini artificiali d'acqua, forse per fronteggiare i periodi di siccità. La calura eccessiva motiva i portoghesi a prolungare la siesta e forse contribuisce a quello stile di vita lento, pigro e primordiale, che si può osservare nei suoi abitanti. Il castello più bello però è stato a Sintra, quello più colorato e fiabesco: sembrava di stare in una scenografia di Walt Disney. 

L'Oceano, un mare potente e carico di energia

A volte per rilassarsi non sono opportuni i bagni termali, perché il calore eccessivo sfianca e svuota. Sembra paradossale, ma chi si sente stanco e vuole ricaricarsi, deve fare un bagno nell'oceano. E' un mare potente, deciso e carico di energia.

Le spiaggette protette dall'abbraccio delle scogliere consentono di immergersi in sicurezza, senza pericoli eccessivi (benché occorra stare attenti alle maree e alle correnti). L'acqua non è così gelida come si dice spesso nei forum, dove si fa terrorismo balneare! Forse varia in base ai periodi. Ad Agosto era affrontabilissima.

Trekking sulle falesie color ocra

Le spiagge atlantiche sono sovrastate da falesie color ocra, quelle pareti rocciose giallo scuro, con striature rossastre, simbolo del Portogallo. Abbiamo fatto anche un trekking sulle falesie, quello delle 7 valli sospese, che si conclude con Praia di Marinha, considerata una delle spiagge più belle d'Europa e del Mondo. Si tratta di una delle tipiche baie sovrastate dalle pareti rocciose e con faraglioni sparsi qua e là nell'acqua. Un scenario naturalistico molto particolare.

Odeceixe, l'ansa sabbiosa tra il fiume placido e il mare impetuoso

Con grande sorpresa, in Portogallo ho scoperto una delle spiagge più belle che abbia mai visto! E' quella di Odexeixe, dove il Seixe, fiume cristallino, si getta nell'oceano, creando un'ansa voluttuosa, che consente di fare prima il bagno in acqua dolce poi in acqua salata. La conformazione del paesaggio cambia nell'arco della giornata, per i capricci dell'oceano, la direzione del vento e delle correnti. Nello stesso spazio, convivono la placidità del fiume e l'impetuosità del mare. Davvero particolare.

In questo viaggio abbiamo fatto il bagno anche in un altro fiume, il Guadiana, che nel suo tratto finale, traccia il confine tra la regione spagnola dell'Andalusia e quella portoghese dell'Algarve. E' un fiume più selvaggio e limaccioso rispetto al serpeggiante e signorile Seixe e scorre alle pendici di Mertola, cittadina fortificata di origine araba. E' stata un'esperienza diversa e freak stile ;). In fondo, anche il fiume è metafora di vita, in tutte le varianti in cui scorre.

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