Nepal e Tibet Easy Style
17 Giorni - 16 Notti

28 Settembre 2013

Viaggio passato

Nepal e Tibet Easy Style - 28 Settembre

Viaggio Passato: 28 September 2013

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

28 Settembre 2013    17 Giorni - 16 Notti

Questo è il forum del viaggio di Gruppo Nepal e Tibet dal 28 settembre al 14 ottobre 2013.

Nepal e Tibet

Durata:

17 giorni

Costi:

3130 Euro a persona per gruppi da 7 a 15 partecipanti
3330 Euro a persona per gruppi da 4 a 6 partecipanti


Il viaggio è per la parte tibetana in jeep (e si va al Campo Base Everest). Per la parte nepalese in pulmino.


*****Attenzione!! causa aumento dei voli, per chi si iscrive da Sabato 31 agosto dalle ore 11 in poi c'è un supplemento di 200 euro.

Il TL Luciano toroav


E' uno dei tour leader avventurosi di Vagabondo.
Nella sua vita ha avuto molte esperienze di trekking, più o meno lunghi, di kayak, ma anche di cavallo, moto, rafting eccetera eccetera eccetera.
Ecco, fa un sacco di altre cose che non vi stiamo a raccontare tutte, altrimenti finiremmo la pagina!

 

Iscritti al viaggio

Simonetta -- da Firenze -- con Daniele
Daniele -- da Firenze -- con Simonetta
Lara -- da Milano -- con Mara
Mara -- da Milano -- con Lara
Giorgio -- da Milano -- con Luciano
Silvia sissi74 -- da Milano -- cerca compagna di stanza
Cinzia lilly67 -- da Roma -- cerca compagno di stanza
Anna Maria Anna Maria 63 -- da Roma -- cerca compagna di stanza
Nadia Nanny -- da Milano -- cerca compagna di stanza
Maria Rita -- da Milano  --- cerca compagna di stanza
Pietra Paola -- da Kathmandu -- cerca compagna di stanza


Il TL Luciano toroav -- da Napoli o Roma --- con Giorgio 

Piano voli

Da Firenze
DANIELE, SIMONETTA
 3.   LH 315  S   SA28SEP  FLRFRA NN2   1810 1945
 4.   AI 120  L   SA28SEP  FRADEL HK2   2130 0850+1
 5.   AI 215  J   SU29SEP  DELKTM HK2   1310 1455

 6.   AI 214  J   MO14OCT  KTMDEL HK2   1000 1125
 7.   AI 121  T   MO14OCT  DELFRA HK2   1320 1815
 8.   LH 318  S   MO14OCT  FRAFLR SS2   2120 2250

Da Milano Malpensa
SILVIA, LARA, MARA,  MARIA RITA, GIORGIO, NADIA 
 5.   LH 255  S   SA28SEP  MXPFRA NN4   1825 1945
 6.   AI 120  L   SA28SEP  FRADEL HK4   2130 0850+1
 7.   AI 215  J   SU29SEP  DELKTM HL4   1310 1455

 8.   AI 214  J   MO14OCT  KTMDEL HL4   1000 1125
 9.   AI 121  T   MO14OCT  DELFRA HK4   1320 1815                            -
10.   LH 258  S   MO14OCT  FRAMXP SS4   2155 2305

 

Da Napoli
LUCIANO
 2.   LH 335  S   SA28SEP  NAPFRA NN1   1335 1540
 3.   AI 120  L   SA28SEP  FRADEL HK1   2130 0850+1
 4.   AI 215  J   SU29SEP  DELKTM HK1   1310 1455

 5.   AI 214  J   MO14OCT  KTMDEL HK1   1000 1125
 6.   AI 121  T   MO14OCT  DELFRA HK1   1320 1815
 7.   LH 336  S   MO14OCT  FRANAP SS1   2045 2240

 

Da Roma

CINZIA, ANNA MARIA

 2.   LH 233  Q   SA28SEP  FCOFRA HK1   1320 1520
 3.   AI 120  L   SA28SEP  FRADEL HK1   2130 0850+1
 4.   AI 215  J   SU29SEP  DELKTM HK1   1310 1455

 5.   AI 214  J   MO14OCT  KTMDEL HK1   1000 1125
 6.   AI 121  T   MO14OCT  DELFRA HK1   1320 1815
 7.   LH 242  S   MO14OCT  FRAFCO HK1   2150 2335


Orari simili anche da  Bologna, Venezia.

Programma di viaggio

Giorno 1: ITALIA - KATHMANDU
Partenza dall'Italia e notte in volo. (28 settembre)
Giorno 2: KATHMANDU (29 settembre)
Arrivo a Kathmandu, incontro con il nostro autista, poi tutti in albergo qualche oretta libera e poi una notte di meritato riposo. Pernottamento a Kathmandu. 
 
Giorno 3: KATHMANDU (30 settembre)
Visita di Swayambhunath e Kathmandu Durbar square in mattinata. 
Durbar in lingua nepali significa palazzo. Durbar Square è quindi presente in ogni città nepalese sia a Patan o Bhaktapur tutte in fronte al palazzo reale o nobile. Il centro cittadino. Il Re già da circa cento anni non risiedeva più nel Palazzo Reale qui in piazza Darbur. L'ultimo re nepalese, un cattivone di prima categoria, aveva preso il potere nel 2001 ammazzando il re suo fratello e tutta la sua famiglia. Praticamente l'Amleto ai giorni nostri. Sono stati anni difficili per il Nepal ma poi, due anni fa, il popolo si è sollevato e ha cacciato il tiranno. Oggi il Nepal è una Repubblica. Intorno a Durbar Square ci sono numerosi interessanti templi e vita cittadina. Ammiriamo il Kumari Chowk (la Dea Bambina) e la Kasthamandap (Casa di Legno). Facile perdersi per ore passeggiando in questa piazza e nella adiacente Basantapur Square.
Poi saliremo sulla collina dello Stupa di Swayambunath, uno dei simboli del Nepal. Questo tempio buddista è conosciuto anche come tempio delle scimmie perchè... ce ne sono tantissime! 
Nel pomeriggio visita di Patan.
Pernottamento a Kathmandu.
Giorno 4: KATHMANDU  - TSEDANG  (1 ottobre)
Transfer all'aeroporto per il volo KTM / Lahasa (1045/1405 hrs). 
All'arrivo a Lahasa ci trasferiamo a Tsedang (90 km / 1.5 hr), che è la città più antica del Tibet. Ci prendiamo il resto del pomeriggio libero per acclimatarci.
Pernottamento a Tsedang.
Giorno 5: TSEDANG (2 ottobre)
Intera giornata dedicata alla visita di Yambulakhang e del monastero Samye.
Yumbu Lakhang secondo la leggenda è la più antica costruzione in pietra del Tibet, fondata da Nyatri Gampo, il primo dei re celesti, che si crede sia disceso dal cielo intorno al 130 a.C. Ma forse questa fortezza è successiva. In ogni caso questo mirabile edificio svetta imponente sulla cima di un monte che domina tutto il circondario.
Il monastero di Samye è il primo monumentale insediamento della religione buddista in Tibet. E' una delle costruzioni più imponenti del Tibet. Fu fondato nel 779 e la sua struttura architettonica vuole rappresentare l'universo: ciascuno dei templi e delle pagode corrisponde ad un punto cardinale, al sole e alla luna. Vi sono stili architettonici differenti: cinese, tibetano e indiano, a testimonianza delle diverse culture che hanno influenzato questa terra. Qui si tenne, nel 792, il dibattito finale tra le due diverse scuole buddhiste cinese e indiana, in cui prevalse l'ispirazione indiana che divenne poi dominante sul Tibet.
Pernottamento a Tsedang.
Giorno 6: TSEDANG - LAHASA (3 ottobre)
Trasferimento e pernottamento a Lahasa.
Giorno 7: LAHASA (4 ottobre)
In mattinata visitiamo il Potala palace e il Drepung monastery, mentre il pomeriggio lo dedichiamo alla visita di Norbulingka.
Il Potala non ha certo bisogno di presentazioni: questa meraviglia architettonica costruita sul fianco della Collina Rossa può essere ammirata da tutte le direzioni per chilometri. Il palazzo originario, che era solo un semplice padiglione dedicato alla preghiera, venne distrutto nel IX secolo da un incendio provocato da un fulmine. Ma nel 1645 il V Dalai Lama lo fece ricostruire per farne la propria residenza. Scampato miracolosamente alla furia distruttrice delle Guardie Rosse negli anni della Rivoluzione Culturale oggi svetta sul panorama di Lhasa. I suoi 13 piani ospitano oltre mille stanze, con diecimila cappelle e duecentomila statue.
Il Monastero Drepung, a 5 km da Lhasa, era il più grande e ricco monastero del Tibet. Fu fondato nel 1416 da un discepolo di Tsong Khapa, poi il V Dalai Lama lo ingrandì e vi governò mentre veniva ricostruito il Potala. Al suo massimo splendore Drepung ospitava più di 10.000 monaci, comandava su 700 monasteri minori e possedeva vaste proprietà. Nel 1959 vi vivevano 6000 monaci ma la metà, compresi tutti i lama di livello superiore, fuggirono con il Dalai Lama. Oggi restano 500 monaci, di cui un centinaio di novizi. Vi è conservata la migliore collezione di statue e oggetti sacri antichi del Tibet.
Norbulingka è l'antica residenza estiva del Dalai Lama, dal 1780 sino al 1950 a Lhasa. Il palazzo dista tre km dal Palazzo del Potala ed è inserito, assieme allo stesso, tra i beni tutelati dall'Unesco e facenti parte del Patrimonio dell'umanità.
Pernottamento a  Lhasa.
Giorno 8: LAHASA (5 ottobre)
Visita del Sera monastery la mattina e di Jokhang e Barkhor nel pomeriggio.
Il Tempio Jokhang (o Zuglakang) è la cattedrale del buddhismo tibetano, vero centro della vita sociale e spirituale della città e del paese. La parte più vecchia risale al 7° secolo ma l'archietttura risente di parecchi stili successivi: tetti dalla forma cinese, strutture di pietra o di legno tibetane, elementi nepalesi e indiani. All'interno del monastero si trovano più di 300 statue. I muri della sala centrale sono decorati con affreschi alti 3 m che occupano una lunghezza totale di 600 m. Il tetto del Monastero delle tegole dorate è decorato con campanelle che tintinnano quando tira vento. 
Il mercato Barkhor è il più variopinto e interessante mercato della città. E' un anello lungo 800 metri intorno al tempio Jokhang. I pellegrini lo percorrono tutt'oggi prostrandosi e camminando in senso orario tra banchetti e negozi di vario genere.
Il Monastero di Sera si trova 6 km a nord di Lhasa, alla base del Monte Tatipu, ed è uno dei Sei Grandi monasteri Gelugpa (gli altri cinque sono Drepung, Ganden, Tashilhunpo, Labrang e Kumbum). Oggi ha circa 300 monaci. Fu fondato nel 1419 d e divenne famoso per i suoi insegnamenti tantrici. Circa 1 km a est di Sera c'è una roccia isolata dove all'alba si svolgeva il macabro e misterioso rituale dei "funerali celesti". Dato che in Tibet il terreno gelato impediva una normale sepoltura e non si poteva cremare i cadaveri perchè mancava il combustibile, i Tibetani impararono a tagliare i corpi dei loro morti in piccoli pezzi e darli in pasto agli uccelli ( avvoltoi, corvi e nibbi).
Pernottamento a Lhasa.
Giorno 9: LAHASA - GYANTSE (6 ottobre)
Si parte per l'avventuroso ritorno in Nepal via terra. In questi giorni dobbiamo attraversare la catena Himalaiana. Lo iniziamo a fare attraverso il passo Kamba, a 4800 metri, a il Karo LaKaro a 5000 metri toccando il lago YamdrokTso.
Nel pomeriggio siamo a Gyantse, dove visitiamo il Kumbum e il monestero Palkhor Chode .
Il Monastero Palkhor Chode (in cinese Baijusi) è un monastero Gelupka risalente al 1365 che un tempo ospitava 1000 monaci e comprendeva un'intera cittadina all'interno delle mura che ancora circondano il complesso.
Il Kumbum. annesso al Monastero Palkhor Chode, è lo stupa più grande del Tibet. Costruito nel 1427 e articolato su 9 livelli, ospita una serie di settanta cappelle affrescate con 27000 figure e contenenti 100 statue. Va visitato percorrendo i vari piani in senso orario: i pellegrini lo fanno meditando e arrivano fino alla cima sovrastata dagli occhi del Buddha.
Pernottamento a Gyantse. 
Giorno 10: GYANTSE - SHIGATSE (7 ottobre)
Al mattino con due ore di gradevole tragitto arriviamo a Shigatse (in cinese Xigaze). Seconda città del Tibet, a 3900 m, Shigatse era la sede del Panchen Lama, la seconda autorità religiosa e civile del Tibet teocratico, abate del Monastero di Tashilumpo e considerato la reincarnazione del Buddha Amithaba. Proprio il fatto che il Panchen Lama è rimasto in Tibet, invece di fuggire come il Dalai Lama in India, ha consentito una quasi integrale preservazione del monastero, rispettato negli anni della Rivoluzione Culturale. L'ultimo Panchen Lama, il decimo, è morto a causa di un attacco cardiaco, ponendo fine a un'esistenza caratterizzata da forti ambivalenze verso il potere cinese.
Nel pomeriggio visitiamo la città monastero di Tashilhunpo, il più grande del Tibet. Fu fondato nel 1447 ed ha ospitato in passato una popolazione di circa 4000 monaci, oggi ridotti a 700. Il monastero è tuttora molto vivo. È un rinomato centro del lamaismo. La Grande Sala contiene diverse pagode funerarie dei Panchen Lama ed è divisa in nove sale affrescate. Visitiamo la cappella del Buddha del futuro, Maitreya (con la più alta statua buddhista di bronzo del mondo, 26,7 m), le cucine, le numerose cappelle e cortili dove si svolgono talvolta funzioni religiose e dibattiti filosofici.
Pernottamento a Shigatse.
Giorno 11: SHIGATSE - XEGAR (8 ottobre)
Oggi si raggiunge Xegar attraverso i passi Tsou e Gyatso (270 km / 8 hrs). Lungo la strada si visita Sakya, un paese monastero del 1070 sopravvissuto intatto alla Rivoluzione Culturale. Una particolarità: qui l’Abate è una carica ereditaria, passa di padre in figlio, mentre in tutti gli altri monasteri il nuovo abate è la reincarnazione del precedente. Il monastero di Sakya ha un'enorma importanza storica: fu l’abate di Sakya che incontrò Kengis Khan offrendogli lo scettro del Tibet, fu l’Abate di Sakya che ricevette da Khubilai Khan la delega a governare e probabilmente anche Marco Polo quando citava il Tibet si riferiva a questa figura e a questo monastero.
Pernottamento a Xegar.
Giorno 12: XEGAR - RONGBUK MONASTERY - XEGAR (9 ottobre)
Oggi faremo l'escursione al campo base everest, al Rongbuk monastery, e poi rientreremo a Xegar.
 
   
Attenzione, da agosto 2013 c'è una nuova regola, un altro cerchio di fuoco attraverso cui i turisti devono passare per visiare il Tibet: al campo base Everest si può accedere attraverso una camminata di circa 4 km oppure in bus. Il gruppo però deve rigorosamente viaggiare unito, non si può andare una parte a piedi e una parte in bus. Quindi bisogna decidere di cumune accordo per una o per l'altra soluzione.  
Pernottamento a Xegar.
Giorno 13: XEGAR - ZHANGMU - BHAKTAPUR (10 ottobre)
Partiamo la mattina presto per raggingere Zhangmu ed attraversare il confine con il Nepal. Da lì proseguiamo alla volta di Bhaktapur.
Pernottamento a Bhaktapur.
Giorno 14 : BHAKTAPUR (11 ottobre)
La mattina la dedichiamo alla visita di Bhaktapur e Changu Narayan.
Changunarayan è sede del più antico tempio attivo del Nepal, risalente a circa 2000 anni fa. 
Bhaktapur (alla lettera città dei devoti) è un gioiellino medievale che vi rimarrà nel cuore. Entreremo dalla Porta d’Oro per visitare il Palazzo delle 55 finestre, i templi antichi e i mirabili palazzi. La vita qui scorre tranquilla ed ha un antico sapore artigianale. 
Pernottamento a Bhaktapur.
Giorno 15: BHAKTAPUR - KATHMANDU (12 ottobre)
Oggi rientriamo a Kathmandu ed andiamo a visitare il tempio Dakshinkali e il monastero di Pharping e Kirtipur. 
A Dakshinkali visiteremo il Tempio della Dea Kali, regolarmente frequentato dai seguaci induisti, che sorge in mezzo a verde vegetazione. Ogni martedì e sabato vi si tengono sacrifici animali. Uno spettacolo che può apparire cruento ma fa parte integrante della cultura induista. 
Poi si prosegue per Kirtipur, un delizioso villaggio con sapore ancora medievale ricco di edifici di interesse artistico e architettonico.
Pernottamento a Kathmandu.
Girno 16: KATHMANDU (13 ottobre)
Giornata libera a Kathmandu per gli ultimi giretti ed acquisti. Se vorrete potrete anche partecipare al festival Dashain (Duserrah) che si terrà a Kathmandu. 
Giorno 17: KATHMANDU - ITALIA (14 ottobre)
Partenza per l'Italia.
 
 
La quota comprende : 
- Voli intercontinentali di linea in classe economica ITALIA/KHATMANDU e ritorno
- Il volo KHATMANDU/LHASA in classe economica  
- Tutte le tasse aeroportuali /Franchigia bagaglio 20 kg. 
- Trasferimenti in pullman  + autista a Kathmandu, Tsedang e Lhasa 
- Trasferimenti in jeep 4W (4 posti + autista) da  Lhasa a Gyantse (Shigatse > Campo Base Everest > fino al confine con il Nepal) con dotazione di bombola di ossigeno (per ogni evenienza)
- Sistemazione in hotel 3 stelle (qualche volta 4 stelle)  e  heritage  (B&B camera doppia) - bagno privato sempre tranne una notte con bagno in comune
- Guide locali in inglese o italiano. In genere italiano in Nepal e inglese in Tibet.
- Tour leader di Vagabondo (che traduce le spiegazioni delle guide tibetane) per gruppi superiori ai 7 partecipanti.
- Ingressi ai siti.
- Assicurazione Medico Sanitaria e Bagaglio


Non comprende:   
- Visti per Nepal e Cina e permesso turistico per il Tibet (vedi nota sotto).
- I pasti (calcolate 10 euro al giorno)
- una mancetta per la guida se vi è piaciuta
- permessi fotografie nei monasteri

Supplemento singola 30 euro per notte.

 

Date     Hotels    
29 Sep to 01 Oct     Hotel Manaslu, Kathmandu    
01 to 03 Oct     Yarlung River hotel, Tsedang    
03 to 06 Oct     Dhood Gu hotel, Lhasa    
06 to 07 Oct     Hotel Gyantse, Gyantse    
07 to 08 Oct     Hotel Mansarovar, Shigatse    
08 to 10 Oct     Everest hotel, Xegar    
10 to 12 Oct     Khwapa Chen Guesthose, Bhaktapur    
12 to 14 Oct     Hotel Manaslu o  Summit Residency  

 

Info Visto

Il visto per il Nepal si ottiene all’arrivo in aeroporto a Kathmandu. Servono 2 foto formato tessera uguali. Costo 25 USD.
(Per chi vuole il visto può  anche essere ottenuto prima a Roma all’Ambasciata del Nepal)

Il visto per la Cina e il permesso di viaggio per il Tibet saranno emessi dopo l’arrivo a Kathmandu. Costa 80-120 USD (cambiano in continuazione l'importo*)
* prezzo a luglio 2013 è 85 USD. Soggetto, come sempre, a variazioni. 

Dobbiamo preordinarli come segue:
Ci fornite copia scannerizzata delle prime pagine del passaporto.
La pratica di ottenimento del visto sarà fatta dal ns. agente a Kathmandu ma i moduli saranno di attenta compilazione con assistenza.
La Cina a questo confine non riconosce visti fatti fuori dal Nepal pertanto un visto rilasciato a Roma sarebbe inefficacie. Da questo punto di vista le autorità  cinesi sono amministrativamente precise.

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Qui ci si può presentare ai vostri compagni di viaggio, richiedere informazioni e cercare compagni di stanza.

Vagabondo DOC

Forum del viaggio

Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.

Ciao a tutti! La partenza si avvicina!*yahoo*per ridurre il peso degli zaini forse dovremmo cominciare ad organizzare le stanze,sicuramente un phon a stanza e' + che sufficiente, gli adattatori non sono mai abbastanza (fotocamera, telefonino...) e poi non pesano , anche I farmaci forse nell'ambito della stessa stanza li possiamo dividere! che ne pensate?

Mer 04/09/2013 - 21:20 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

toroav

toroav

ormai mancano 3 settimane o poco più e penso che tutti noi non facciamo altro che pensare al viaggio. Rispondo volentieri a tutti i quesiti che mi avete posto:

x Cinzia: i fermenti lattici, come può confermare Anna Maria, vanno benissimo, ma vanno presi in via preventiva almeno una settimana prima della partenza, così per avere lì la giusta copertura della flora batterica intestinale. Io lo faccio in ogni viaggio e mi sono sempre trovato bene. Ovviamente anche evitare cibi non cotti e non lavati e, soprattutto, non bere acqua non imbottigliata sono precauzioni di carattere generale che vanno benissimo. Riguardo l'abbigliamento, effettivamente in Nepal troveremo un clima più mite rispetto al Tibet, ma la sera è freddino e durante il giorno è consigliabile in ogni caso indossare maglie a maniche lunghe e pantaloni (o gonne) lunghi, di cotone o tessuto traspirante, sia per rispettare ed integrarsi con le abitudini dei locali e sia per evitare la disperzione del calore corporeo e proteggersi da eventuali insetti. Le scarpe devono essere rigorosamente comode e chiuse al fine di evitare la sporcizia per le strade e proteggersi anche dagli insetti nei prati.

La valigia che mi hai descritto va benissimo, anche se ha le rotelle.

X Nadia: bellissime le vette valdostane......e sta tranquilla riguardo il programma, abbiamo talmente tante cose da fare e vedere che credo che avremo anche voglia di riposarci un pò appena potremo. Riguardo i pasti attendo la relazione del TL che ha fatto i ns. stesso viaggio ad agosto per avere tutti i consigli in merito ai locali più o meno convenienti. In ogni caso, tenete presente che per mangiare in un ristorante x nepalesi, 1 euro a testa è già sufficiente, per quelli x turisti ci vogliono circa 10 euro. La ns. guida saprà comunque consigliarci. Ma sapete cosa si mangia in Nepal ? Beh, i piatti forti sono a base di carne di montone, pollo e bufalo, ma vi è tanta scelta per mangiare vegetariano o vegano. poi ci sono ottime frittelle con lardo o salsiccia. E' un'ottima idea quella di allegerire il proprio bagaglio condividendo il phon, le medicine etc. .

X Anna Maria: essendo 8 donne sicuramente capiterete insieme in stanze da 2 o da 4, a meno che non vogliamo dormire tutti insieme in un grande stanzone.....(sto scherzando ovviamente). A tal proposito, per acquisita esperienza nei miei precedenti viaggi quale TL, suggerisco sempre di far ruotare i partecipanti nelle stanze e nelle auto (se è più di una). Ciò fa si che potrete familiarizzare e conoscervi meglio tutti. 

Spero di essere stato abbastanza esauriente nelle risposte. *pardon*

un abbraccio a tutti *biggrin*

Luciano

Mer 04/09/2013 - 22:13 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

toroav

toroav

Silvia, non mi sono dimenticato di te, ma non avendomi fatto domande non ti ho inclusa nel precedente post !

Ti confesso che anch'io apro sempre con piacere la pagina di questo forum per misurare il vostro entusiasmo che cresce giornalmente.

Ciaooooo *yahoo*


Mer 04/09/2013 - 22:18 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Nanny

Nanny

Da ormai un annetto queste bandiere di preghiera sventolano all'ingresso di casa mia

Da quasi un annetto queste bandiere di preghiera sventolano all'ingresso di casa mia*cuore* Namasté

Gio 05/09/2013 - 15:12 Collegamento permanente

Anche a casa mia, da un anno e mezzo!!!!!!!!!!!!!!! Venivano dal Nepal e mi hanno portato molta fortuna! Nanny ecco un'altra cosa che abbiamo in comune :)

Vanno lasciate appese fino a che il vento non si porta via l'inchiostro delle preghiere. Ora lo ha fatto e devo toglierle. Peccato.

Chi me ne riporta qualcuna, così le riattacco?

Sab 07/09/2013 - 13:26 Collegamento permanente

°O°Sarita ciao, ricordati quando le togli di non buttarle via, ma bruciale. Come sai sono considerate sacre quindi non vanno né buttate, non dovrebbero venire calpestate e nemmeno toccare terra...anche le mie arrivano dal Nepal 0:)

Ho intenzione di prenderne altre anche per me, quindi te ne porterò volentieri un'altra fila...consideralo un regalo di buon auspicio e buona vita per la piccola Nadia...un Namaste da Nadia a Nadia:si: magari le lascio a Luciano che ha forse possibilità di fartele avere a Roma o dimmi tu come preferisci *smile*

Nadia

Sab 07/09/2013 - 14:06 Collegamento permanente

Ma Grazie Nadia!!!!!!!!!!!!!!!!!

Si si, puoi darle a Luciano.

E quando passi da Roma fai un fischio così ci conosciamo.

Bruciare le vecchie? Non ci avevo pensato ma ha perfettamente senso. Lo farò!

Sab 07/09/2013 - 16:27 Collegamento permanente

Si con lo stesso principio per cui vengono lasciate al vento che ne trasporta le preghiere (quando cominciano a sgretolarsi per l'azione del vento, le preghiere cominciano a realizzarsi), il fumo è da sempre utilizzato in tutte le religioni per purificare e alla fine vengono bruciate affinché il fumo possa trasportare la loro benedizione in cielo. E'una forma di rispetto e devozione di persone legate profondamente e nel quotidiano alla spiitualità espressa in gesti semplici ma profondi e simbolici. Inoltre c'è un forte legame tra lo spirito, la terra e gli elementi naturali.

Quando passerò a Roma non mancherò di farti un fischio *lol*

Nadia

 

Sab 07/09/2013 - 21:41 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

toroav

toroav

leggendo le relazioni degli altri TL  del ns. viaggio  che lo hanno giá fatto, vi voglio dare le seguenti informazioni:

è ufficiale ! in Tibet fa freddo, per cui attrezzatevi bene. L'albergo dove passeremo la notte prima di andare al campo base dell'Everest non ha riscaldamenti efficienti, quindi bisognerá inventarsi qualcosa per riscaldarsi.

non portate nel bagaglio libri o riviste che trattano del Tibet e del Dalai Lama. Anche per le guide turistiche c'é il rischio che vengano sequestrate alla frontiera dall'Autorità cinese. Il consiglio è quello di rivestire la copertina della guida con pagine della settimana enigmistica o simili per confondere i cinesi. All'uscita dal Tibet, in dogana i cinesi sequestrano anche i cd musicali acquistati in Tibet.

ricordate di portare 2 foto formato passorto che serviranno per il visto in Tibet. È anche utile portarsi dietro la carta d'identitá e la fotocopia del passaporto e della carta di credito.

Portate con voi i lettori musicali con un riduttore  (uscita cuffie) per ascoltare, durante il tragitto, un pó della nostra musica per farci delle belle e sane cantate a squarciagola ed evitando, così, di sentire sempre e soltanto la loro musica.

É  bello se ognuno di noi porti con sé dei prodotti alimentari tipici (sottovuoto o non deperibili) della sua regione in modo da organizzare in loco una bella cena autogestita e per far fronte ad ogni evenienza o situazione di emergenza. Vi piace quest'idea ?

Per stasera puó bastare.

Luciano

Gio 05/09/2013 - 23:22 Collegamento permanente

Da Kathmandu è possibile effettuare con un piccolo aereo un volo sulla cima dell'Everest. Certo, vederlo dal finestrino di un aereo non è come salirci sopra, ma è pur sempre la montagna più alta del mondo.

I voli si fanno la mattina presto, perchè il cielo è in genere più limpido. In caso di brutto tempo non partono e vengono spostati al giorno dopo.

Questi voli vanno prenotati prima.
Pankaj dice che attualmente il costo è 185 USD. Include anche le tasse e il trasporto andata e ritorno dall'hotel all'aeroporto.

Se qualcuno vuole andare può prenotarsi su questo forum e poi pagherà il volo lì. (Attenzione, se vi prenotate poi dovete pagare per forza il volo!)

Ven 06/09/2013 - 09:39 Collegamento permanente

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