Ladakh Wild Style
15 Giorni - 14 Notti

13 Luglio 2018

Viaggio passato

Ladakh Wild Style - 13 Luglio

Viaggio Passato: 13 July 2018

Ladakh

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13 Luglio 2018    15 Giorni - 14 Notti

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A questo punto, parliamo dei principali ordini e scuole tibetane...

BERRETTI ROSSI

L’ordine nyingmapa rappresenta la ‘vecchia scuola’ del buddhismo e affonda le proprie radici negli insegnamenti e nelle pratiche di Guru Rinpoche, il maestro indiano vissuto tra l’VIII e il IX secolo.

 

BERRETTI GIALLI O GELUGPA

Fondatore un monaco che a soli 17 anni si trasferì in Tibet. Il suo nome è Tsongkhapa. Questi propugnava il ritorno alla purezza dottrinale e riaffermò il valore degli organi e della disciplina monastici come prerequisiti per affrontare i più complessi studi tantrici.

Sab 24/03/2018 - 16:07 Collegamento permanente

 

Vagabondi,nella zona del lago Tso moriri spero che potremo incrociare i nomadi Chang - Pa. Sono nomadi pastori di alta quota, che abitano gli altopiani orientali, dedicandosi prevalentemente alla pastorizia. Vivono in tende, rebò, tradizionalmente preparate con pelo di yak e di capra. Allevano prevalentemente ovini e yak e sfruttano come zone di pascolo le aree ai margini dei ghiacciai, dove il terreno, più umido per la fusione dei ghiacci, permette il formarsi di pascoli d'alta quota. Spesso vivono con le tende sugli altipiani tra 4.500 e 5000 m in estate, mentre in inverno tornano ad abitare in villaggi di capanne fisse a quote più basse.

Gli uomini,  si dedicano soprattutto al commercio e viaggiano con le loro piccole carovane di cavalli o di yak verso i centri abitati principali dove scambiano animali, latticini, pelli e tappeti con altre merci, in genere alimenti per l'inverno. Le donne vivono invece nei dintorni delle tende, allevando i figli e dedicandosi alla produzione di tessuti e tappeti fabbricati con rudimentali telai. Gli anziani e i ragazzini più grandi, curano le greggi nei pascoli. 
I Changpa sono buddhisti, ma nei loro monasteri e sulle loro tende, o sulle porte delle loro rudimentali abitazioni, si possono notare numerosi feticci e amuleti sciamanici tipici della primordiale influenza Bon. 

 

 

Ven 30/03/2018 - 14:58 Collegamento permanente

L'altopiano del Tibet, dove il clima è molto simile a quello polare, molto freddo e per lo più arido, è circondato da catene montuose che raggiungono i 5000-8000 metri. La regione tibetana raggiunge i 4000-5000 metri di altitudine ed è per lo più ricoperta da neve e ghiacciai. Ma allora, chi potrebbe vivere in questa terra così inospitale? Sicuramente un animale altrettanto forte e resistente: lo yak.

Lo yak, chiamato anche bue tibetano, è un mammifero  dalla corporatura massiccia, folto manto con peli lunghi di un colore che va dal marrone scuro al nero e che ricoprono anche parte della fronte e la coda; questa pelliccia cade lungo i fianchi e si infoltisce sulle spalle.

Robustissimo, ha cute spessa, zoccoli divaricabili che gli permettono di muoversi anche su terreni acquitrinosi, una costola in più rispetto al bovino, e questo gli permette di avere una gabbia toracica più ampia e quindi anche un cuore e due polmoni più voluminosi.

Durante le tormente di neve, gli yak si chiudono in cerchio e si accovacciano fino alla fine della tempsta.

Lo yak vive nelle steppe e nei pascoli alpini. E'un animale talmente resistente da essere sopravvisssuto alle glaciazioni.

 

Ven 30/03/2018 - 15:18 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Kal

Kal
Mar 16/10/2018 - 13:38 Collegamento permanente

Intanto Buona Pasqua a tutti *yahoo**yahoo**yahoo*

Ormai Carlo tu sei un Vagabondo veterano...

Sono sicura che il viaggio presto si confermerà così passeremo alla fase operativa...Non vedo l'oraaaa *clapping*  *DANCE* :ciao:

Sab 31/03/2018 - 10:49 Collegamento permanente

Un oggetto con cui dobbiamo iniziare ad avere confidenza, sono le ruote di preghiera. Diffusissime in Tibet, Nepal ed ovviamente in Ladakh...

Sono uno degli oggetti simbolo del buddismo tibetano  Accompagnano la quotidianità dei fedeli

 

Nei gompa, di pregiatissima fattura 

Sono ovunque... 

Dom 01/04/2018 - 12:20 Collegamento permanente

Le ruote di preghiera sono anche dette  “ruote della legge”.

Esse rappresentano un mezzo di crescita spirituale e di guarigione interiore. Si crede che far ruotare i cilindri porti benefici a tutti gli esseri viventi. All’interno di ogni ruota vi è arrotolato un mantra, preghiera buddista. Ad ogni giro della ruota corrisponde la recitazione del mantra. Porta sempre inciso il mantra buddhista "OM MANI PADME HUM" frase in sanscrito che si traduce "O Gioiello del Loto!" riferendosi, nel vocativo sanscrito, a uno degli epiteti del Bodhisattva.

Quando la ruota gira, la preghiera che porta al suo interno si sbriciola nell'aria ed il vento la trasporta in tutto l'universo verso le dieci direzioni. Questo aspetto è comune alle bandiere colorate che abbiamo già spiegato.

Le ruote girando accumulano legerezza, purezza, merito, purificano, aiutano gli altri...tutto ciò che è positivo insomma.  Il fedele più spesso gira la ruota in senso orario, poiché è la direzione  del movimento del sole nel cielo. In rare occasioni, i praticanti tantrici più esperti girano le ruote della preghiera in senso antiorario per manifestare un'energia protettiva più accesa.



Dom 01/04/2018 - 12:29 Collegamento permanente

La zona di Tingmosang, Leh, Alchi, Likir, offre colori suggestivi e monasteri arroccati sulle montagne. In questa zona i berretti rossi, sono la comunità prevalente.

Guardate dove andremo:

Lamayuru gompa 

Si tinge d'oro con la luce del sole, veramente bellissimo...

 Un'occhiatina all'interno, anche se di persona potremo godere appieno della sua arte *pardon*

Un monastero davvero molto antico, costruito all'incirca nell'anno 1000.

Mar 10/04/2018 - 18:08 Collegamento permanente

Le bandiere spazzate dal vento, saranno la cornice del nostro viaggio...

Questa strada che s'insinua tra le montagne ci condurrà lontano...

Ma le sorprese saranno tante: gli scenari improvvisi ci sorprenderanno per la loro bellezza. Questa è la zona di Hemis.

Ma Hemis è famosissima perchè ospita il monastero buddista più grande del Ladakh e per il celebre festival. In occasione della ricorrenza si possono assistere a danze, maschere, suoni e musiche molto particolari. Il Festival inizia il 23 e 24 giugno...

Peccato non vederlo, perchè guardate che spettacolo!!!

 

Bellissimooooooo*cuore*

Mar 10/04/2018 - 20:43 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Kal

Kal
Mar 16/10/2018 - 13:39 Collegamento permanente

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