India del Nord Easy Style
12 Giorni - 11 Notti

15 Agosto 2015

Viaggio passato

India del Nord Easy Style - 15 Agosto

Viaggio Passato: 15 August 2015

agra

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

15 Agosto 2015    12 Giorni - 11 Notti

Vagabondo DOC

CaffèOvunque

Federica è una storica delle religioni giramondo. In questo periodo della sua vita fa base in montagna tra masi e prati alpini dove vive assieme a tanti animali. Adora i boschi, il trekking, pratica yoga e meditazione. È appassionata di...
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Francy23

Francy23

In risposta a di Francy23

Ciao Vagabondi!

Come state? Pronti? Io non vedo l'ora e sono gia' pronta mentalmente e fisicamente!*pardon* Pe l'assicurazione e i biglietti dobbiamo fare qlc?  Buon pomeriggio e a presto! *yahoo*

Mer 05/08/2015 - 15:15 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

CaffèOvunque

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CaffèOvunque

In risposta a di Francy23

Francy cara, trascorrono i giorni e immagino già di vedere dall'alto Delhi....e intanto continuo a leggere, leggere, leggere per non perdere qualche tip interessante da svelare sul posto (ma continuo pure a vedere tutta la filmografia che anche solo lontanamente richiami l'India!!!). A parte questo, ho reperito alcuni titoli di narrativa per Stefania (te li invio oggi per whatsapp). Per voli e assicurazione, Vagabondo trasmetterà i biglietti in formato elettronico, che è sempre utile stampare e portare con sè per le verifiche aeroportuali. Per l'assicurazione, altrettanto. Avrò il riferimento polizza di ciascuno. Ricorda che l'assicurazione copre medico e bagaglio. Ci aggiorniamo in settimana anche per gli ultimi check bagaglio!!!

 

Gio 06/08/2015 - 06:58 Collegamento permanente

Il Rajasthan è sinonimo, tra gli altri, di magnifiche ricchezze architettoniche e le Haveli tra Jaipur, Jodhpur, Jaisalmer e nelle cittadine dello Shekhawati, tra Bikaner e Delhi ne rappresentano un raffinato esempio.

Il persiano hawli, dall’arabo hauwala (letteralmente, attorno a), indica una caratteristica dimora medievale privata generalmente chiusa da alte mura. La dinastia Mughal ha favorito l’edificazione delle Haveli come abitazioni per i nobili e i cortigiani. Tuttavia, attorno alla fine del XVIII secolo, queste strutture vennero commissionate perlopiù dai ricchi mercanti Marwari, originari dei territori tra Jodhpur, Godwar e Mewar, i cui commerci in tessuti, spezie e pietre preziose garantirono solide ricchezze, ostentate con orgoglio tramite la costruzione delle Haveli sulle strade principali e in posizioni visibili.

Una casa tradizionale, quindi, con una o più corti interne e fregi intarsiati nella pietra delle facciate ma soprattutto decorata con affreschi di raffigurazioni di animali, storie di vita di Krishna e temi coloniali. L’Andaruun o hawli-i daruun, la parte interna, era il luogo destinato ai bambini e alle donne. La hawli-i beeruun corrispondeva alla parte esterna, destinata agli ospiti e agli uomini della famiglia. Le due sezioni dell’abitazione erano spesso caratterizzate da ingressi separati.

Oggi, numerose Haveli sono disabitate, abbandonate dagli ultimi discendenti degli storici proprietari oppure affidate a custodi/guardiani, decadenti ma pur sempre incantevoli. 

Lun 15/06/2015 - 20:42 Collegamento permanente

Vagabonde e Vagabondi rapiti dalla magia del Nord dell’India, eh sì, nel fiabesco stato del Rajasthan si tramandano uno stile culinario e una raffinatezza nei sapori sapientemente accostati che hanno reso celebri, oltre l'India, piatti come il biryani con frutta secca e spezie, il pane tondo baati chorma, quello fritto puri ma pure il bajra roti. Chutney piccanti (sì, il peperoncino è molto apprezzato nel Nord :si:) e alla menta, tanto yogurt e cotture nel ghee (burro chiarificato) ma anche nel famoso tandoor!

Nel nostro intenso itinerario tra i sapori della desertica Jaisalmer e quelli più delicati ma altrettanto speziati di Jodhpur e Jaipur (e tutte le altre cittadine del Nord), lasciamo un po’…anzi un bel po’...di spazio ai rajasthani sweets…insuperabili! Eccone qualche assaggio.

 

Ven 19/06/2015 - 22:22 Collegamento permanente

Studiando l’itinerario che ci condurrà tra le dune del Thar e verso Jaisalmer, mi sono imbattuta in una storia, o meglio nella storia di una comunità fondata sulla tutela della natura e l'egualitarismo: i Bishnoi. La comunità dei ventinove deve probabilmente il suo nome al numero di precetti enunciati dal fondatore Guru Jambheshwar,  Jambhoji. Fu un nobile, Jambhoji, appartenente al clan Rajput dei Paramara. Alla sua morte, cui seguì l’immediata deificazione, la comunità crebbe, divenendo nota in tutta l'India del Nord per la strenua difesa della natura.

Nella storia e nell’impegno dei Bishnoi, fu celebre il massacro di Khejreli del 1730. Trecentosessantadue persone guidate da Amrita Devi vennero uccise mentre proteggevano, abbracciandoli, gli alberi khejadi che il maharaja di Jodhpur voleva abbattere per l’edificazione di strutture reali.

I Bishnoi rispettano regole di disciplina vegetariana e ambientalista (evitano ad esempio di scavare per non rischiare di uccidere i lombrichi). Oggi, in Rajasthan, sono circa sei milioni, concentrati principalmente nella zona di Jodhpur, all’ingresso del deserto del Thar. 

 

Lun 22/06/2015 - 21:30 Collegamento permanente

Jaipur è di un rosa delicato o un po' più acceso. Rosa la Casa del Vento, l’Hawamahal. Rosa nelle strutture decorate, porte d'ingresso a mercati di pietre preziose e stoffe coloratissime. E' una città progettata con meticolosa pianificazione, sugli antichi testi Śilpa Śāstra. E' adagiata tra le colline e un placido lago, il Man Sagar. E' un luogo ospitale, ricco di giardini e forti imponenti come l’Amer Palace e il Nahargarh. Accoglie un osservatorio astronomico all'aperto, il Jantar Mantar. Uno dei cinque della regione, sorti tra il 1727 e il 1734. Il cibo è delizioso, sintesi perfetta del luogo, un crocevia tra le strade carovaniere e il deserto.

Gio 25/06/2015 - 21:31 Collegamento permanente

Udaipur. La Lake City, o meglio, la città dei tre laghi (Pichola, Fateh e Saroop). Circondata, incorniciata, anche dalle cime frastagliate, dai riflessi viola e ocra, dei monti Arvalli. Nelle sue vicinanze, visiteremo il complesso di Eklingji, ben 108 templi risalenti all'VIII secolo. L’edificio principale, con un originale tetto a forma piramidale, è circondato di colonnati e vanta al suo interno una rappresentazione a quattro facce di Shiva. Percorreremo la strada verso Nagda, antica capitale del Marwar, verso il tempio jainista di Abduji e i templi di Sas e di Bahu. 

Lun 29/06/2015 - 12:50 Collegamento permanente

 

Poco distante da Agra, la città fortificata di Fatehpur Sikri fu abitata per soli quattordici anni. Ai tempi dell’imperatore Akbar, la località era dimora di scalpellini e tagliatori di pietre ma vi risiedeva anche un mistico sufi musulmano, lo Sheikh Salim Chisti. La storia riferisce che il potente imperatore, nonostante giovanissimo, fosse riuscito a consolidare abilmente il suo impero ma non ad avere eredi. Nel 1569, dopo l’annuale pellegrinaggio ad Ajmer, sostò in questa località per far visita allo Sheikh Chisti, il quale gli predisse che molto presto avrebbe avuto dei figli. Fatehpur Sikri, la “città della vittoria”, fu edificata dall’imperatore proprio in ragione della grazia ricevuta - ebbe infatti tre figli – e, per motivazioni strategiche legate alla sua posizione. Nel 1585, tuttavia, Akbar trasferì la capitale a causa, si ipotizzava, di carenza di risorse idriche, ma più probabilmente per la necessità dell’imperatore di spostare la capitale istituzionale e operativa vicino all'esercito, impegnato in campagne militari nel Nord. La città venne quindi abbandonata nel giro di pochi anni e, saltuariamente abitata nei secoli successivi.

Fatehpur Sikri vanta numerosi stili architettonici nei suoi edifici di arenaria rossa. Fu progettata secondo principi persiani e decorata secondo modelli indiani. La Buland Darwaza, uno degli ingressi alla città e accesso alla moschea Jama Masjid, è preceduta da una ripida scalinata. La volta è decorata con sciami di api e sulla parete di destra un'iscrizione recita: Gesù, figlio di Maria - la pace sia con lui - disse: "Il mondo non è che una passerella: attraversala senza costruirci sopra la tua casa".

 

Sab 04/07/2015 - 12:11 Collegamento permanente

Viaggiando tra Jaisalmer e Bikaner, ci fermeremo a Deshnoke per visitare il caratteristico tempio di Karni Mata. Tra ricchi decori in oro e marmo, gironzolano i ratti scuri del tempio, adorati dai fedeli come divinità e nutriti con latte, cereali e laddu, polpettine dolci di farina e zucchero. Secondo una versione della leggenda, l’asceta Karni Mata, reincarnazione della dea della potenza Druga, dopo la morte del figlio di un cantastorie, suo seguace, chiese al dio della morte Yama di riportare in vita il bambino. Yama rispose che non poteva farlo perché il bambino si era già reincarnato. Karni Mata reagì infuriandosi. Proclamò che ogni cantastorie, da quel momento, dopo la morte, avrebbe abitato temporaneamente in un ratto prima di reincarnarsi, privando così Yama di queste anime. Ma la storia non termina qui e aggiunge il mito dei rari ratti albini. Ebbene sì, colui o colei che riesce ad avvistare un ratto bianco nel tempio sarà travolto da una grande fortuna, per sé e per i propri cari!

Mar 07/07/2015 - 21:21 Collegamento permanente

Il porto più antico dell'intero Stato del Bengala Occidentale e l'unico costruito su un fiume. Chi prosegue il viaggio verso Kolkata, Calcutta, ammirerà una metropoli dall’atmosfera viva e cosmopolita che si estende sulla riva orientale del fiume Hooghly, il ramo principale del delta del Gange, ed è situata a circa 60 km dal confine con il Bangladesh. Originariamente, l'area su cui sorge la città era una zona paludosa, bonificata nel corso degli anni per accogliere la popolazione. Sul lungofiume, lo Strand, si estende il centro città col frequentato parco Maidan e la via principale Chowringhee/ Jawaharlal Nehru Rd. A Nord, si apre la parte originaria di Kolkata, con un labirinto di vicoli affascinanti e bazar. Tra i numerosi luoghi suggestivi della città, l’insediamento di BBD Bagh, il Writers’ Building, St. Andrew’s Kirk, Le librerie di College Street, la casa di aste del tè Nilhat House, la moschea di Nakhoda, Mother House, i Giardini Botanici, il Victoria Memorial, il santuario di Kalighat e l’Indian Museum, il più vasto del Paese.

Dom 12/07/2015 - 19:55 Collegamento permanente

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