Giappone Freak Style
15 Giorni - 14 Notti

4 Aprile 2016

Viaggio passato

Giappone Freak Style - 4 Aprile

Viaggio Passato: 04 April 2016

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

4 Aprile 2016    15 Giorni - 14 Notti

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kokowitz

kokowitz

 

Durante il periodo Heian (794-1192), Arashiyama fu la destinazione preferita dalla corte imperiale per quanto riguardava le passeggiate. Il paesaggio conserva tracce di quell’epoca e, tutt’oggi, si può passeggiare in una foresta di bambù, ammirare i ciliegi in fiore in primavera o gli aceri rossi in autunno, partecipare alla festa della luna piena... 

Come non essere assaliti dal desiderio di farsi avvolgere da questo verde abbraccio??? 

Dom 28/02/2016 - 20:19 Collegamento permanente

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Caian_76

Caian_76

La foresta di bambù!!! 

 

-35 giorni

No perchè non è che proprio abbia voglia di partire...35 giorni e un'ora, per la precisione!

Lun 29/02/2016 - 09:44 Collegamento permanente

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Camia

Camia

io porto la copertina per i Pic-nic!! La cercherò azzurra, come da istruzioni, nel caso cerco qualcosa che si abbini ai petali di cliegio......

Cristiana, so che é presto ma hai già info per gli Yen? Meglio cambiare un pò già qui oppure si fa tutto direttamente là? Io a volte uso direttemente il bancomat ma un pò di contanti di sicuro ci vogliono.....

Mar 01/03/2016 - 16:12 Collegamento permanente

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kokowitz

kokowitz

In risposta a di Camia

Ciao!

Ciao!

Per quanto riguarda il cambio dei contanti, dalle informazioni che ho è più conveniente se fatto all’ arrivo in aeroporto in Giappone.

Bancomat e carte di credito:

La maggior parte dei bancomat in Giappone non consentono il prelievo con carte emesse fuori dal paese. Ci sono però delle eccezioni. Con le carte di credito e le carte prepagate si può infatti prelevare presso gli ATM che si trovano negli uffici postali o in quelli dei  7-eleven. Questi ATM permettono di prelevare  utilizzando i circuiti internazionali (Visa/Mastercard/Cirrus, etc….anche se per le carte Maestro in alcuni casi possono esserci dei problemi). Gli ATM dei 7-eleven sono sempre funzionanti (come i negozi in effetti), mentre quelli degli uffici postali nella maggior parte dei casi seguono l’orario di chiusura dell’ufficio (dopo le 17 e nei week end e giorni festivi, ad eccezione di alcuni grandi uffici postali o  gli uffici centrali di Tokyo e Kyoto, che hanno ATM che funzionano h24)

Oltre ai bancomat dei 7-eleven e degli uffici postali ci sono alcune grandi banche (es Citibank) che accettano carte emesse fuori dal Giappone

In linea di massima è comunque difficile riuscire a prelevare con i bancomat e si dovranno utilizzare carte di credito e/o prepagate. Fra le due ritengo che siano preferibili le carte prepagate che potrebbero avere delle commissioni sui prelievi inferiori rispetto alle carte di credito tradizionali e dei massimali per il prelievo superiori.

In ogni caso, sia nel caso di carta di credito che di carta prepagata,  consiglio di:

-          Assicurarsi presso la banca che ha emesso la carta che questa possa essere utilizzata in Giappone

-          Chiedere quali massimali e commissioni sono applicati

-          Avvisate la vostra banca che vi state recando all’estero per evitare che blocchino la carta per rischio frodi

 

A presto!! *DANCE*


Mar 01/03/2016 - 23:16 Collegamento permanente

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kokowitz

kokowitz

"Geisha" è un termine giapponese (come tutti i nomi di questa lingua, non presenta distinzioni tra la forma singolare e quella plurale) composto da due kanji:  (gei) che significa "arte" e  (sha) che vuol dire "persona"; la traduzione letterale, quindi, del termine geisha in italiano potrebbe essere "artista", o "persona d'arte".

Un altro termine usato in Giappone per indicare le geisha è geiko, tipico del dialetto di Kyōto. Inoltre la parola "geiko" è utilizzata nella regione del Kansai per distinguere le geisha di antica tradizione dalle onsen geisha (le "geisha delle terme", assimilate dai giapponesi alle prostitute perché si esibiscono in alberghi o comunque di fronte ad un vasto pubblico, vedi più sotto).

L'apprendista geisha è chiamata maiko; la parola è composta anche in questo caso da due kanji,  (mai), che significano "danzante", e (ko), col significato di "fanciulla". È la maiko che, con le sue complicate pettinature, il trucco elaborato e gli sgargianti kimono, è diventata, più che la geisha vera e propria, lo stereotipo che in Occidente si ha di queste donne. Nel distretto di Kyoto il significato della parola "maiko" viene spesso allargato ad indicare le geisha in generale.

Le prime figure presenti nella storia del Giappone che potremmo in qualche modo paragonare alle geisha sono le cosiddette saburuko: esse erano cortigiane specializzate nell'intrattenimento delle classi nobili, che ebbero il loro apice attorno al VII secolo per poi scomparire pochi secoli più tardi, soppiantate dalle juuyo, ossia prostitute di alto bordo, che ebbero più successo tra gli aristocratici.

Per cominciare però a parlare di una figura simile all'odierna "donna d'arte", dobbiamo aspettare fino al 1600, quando alle feste importanti, dove erano chiamate le juuyo, presero a partecipare le prime geisha, che in principio erano uomini. Anche se può sembrare strano, queste figure maschili avevano il compito di intrattenere con danze, balli e battute di spirito gli ospiti e le juuyo partecipanti, qualcosa di simile ai nostri giullari e buffoni medioevali. Col passare degli anni, circa attorno alla metà del secolo successivo, cominciarono a comparire le prime donne geisha, che presero rapidamente piede, contrapponendo alle rudi figure degli uomini la grazia della figura e dei movimenti femminili. Le donne geisha furono così tanto richieste che in pochi anni soppiantarono i loro antenati uomini, acquistando l'esclusiva su questa professione.

Quando nel 1617, durante il periodo Edo, Tokugawa Hidetada, secondo shōgun dello Shogunato Tokugawa, rese la prostituzione legale in tutto il Giappone, bordelli e case di piacere si moltiplicarono a dismisura nelle città; poiché in questi anni la professione della geisha era ancora in via di assestamento, spesso questa figura e quella della prostituta si confusero. Infatti, anche se alle geisha fu subito proibito di acquistare la licenza di prostituzione, il controllo non era molto stretto. Fu solo nel XIX secolo, quando ormai le geisha avevano completamente soppiantato le juuyo, che si cominciarono ad emanare leggi più precise in tale proposito; in tutte le principali città del Giappone (Kyōto e Tokyo in particolare) furono approntati dei quartieri, detti hanamachi ("città dei fiori"), perché in essi vi potessero sorgere le case da tè (ochaya) e gli okiya (le case delle geisha), ben distinti dai bordelli, dove le geisha avrebbero potuto svolgere la loro professione, distinguendola definitivamente da quella delle prostitute. I primi hanamachi furono quelli di Kyoto, capitale imperiale, che avevano nome Yoshiwara e Shimabara.

Mar 01/03/2016 - 23:39 Collegamento permanente

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Camia

Camia

Grazie per tutti i dettagli "soldi", cerco di organizzarmi al meglio.....speravo non ci fossero problemi con i bancomat...in Cina non ho avuto problemi *wacko*

Mer 02/03/2016 - 13:44 Collegamento permanente

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kokowitz

kokowitz

In risposta a di Camia

La cosa positiva è che il Giappone è ritenuto un paese molto sicuro.

In ogni caso poi ci organizziamo e vediamo di gestire la cosa al meglio.

Nel frattempo voi appena potete informatevi magari su costi per il prelievo in Giappone delle carte che avete e verificate anche su che circuito girano (Visa, Mastercard, Maestro, Cirrus), così vedo di fare ulteriori verifiche

 

Ciao

Mer 02/03/2016 - 17:01 Collegamento permanente

Ciao sono laura, sto valutando questo viaggio, è bellissimo , mi è un po' difficile il periodo dovrò chiedere se le ferie ok e la gestione dei 2 figli al padre pure !! però mi piacerebbe molto! sarebbe il mio primo viaggio vagabondo e non so neanche familiarizzare bene con il sito .. spero che questo messaggio sia in calce ai vostri ahahah!

Mer 02/03/2016 - 16:35 Collegamento permanente

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kokowitz

kokowitz

In risposta a di laura lispi

Ciao Laura,

spero tu potrai essere del gruppo! Effettivamente questo è un viaggio bellissimo ed avrai un sacco di cose da raccontare ai tuoi figli quando tornerai se riuscirai a venire.

Se vuoi qualche informazione in più sul viaggio, oppure anche solo fare due chiacchiere per capire come funzionano i viaggi di Vagabondo possiamo anche sentirci al telefono se vuoi.

Quando vuoi io sono a disposizione!

Ciaooo

Cristiana

Mer 02/03/2016 - 17:08 Collegamento permanente

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