sara giorgy

Non ho ancora capito se ho studiato lingue perché amo viaggiare o se amo viaggiare perché conosco le lingue. Probabilmente un po' e un po'. I miei si son rassegnati ben presto a vedermi con la valigia: a 16 anni primo viaggio estero senza mamma e papà a 17 prima esperienza sola e da lì non mi son fermata più: Germania, Irlanda, Slovenia, Tanzania, Giappone, Corea, Cina, Malesia, Russia ..... Al di là delle classiche vacanzette e weekend fuori porta ho collezionato alcune esperienze davvero grandi, come le due settimane di Summer School in Slovenia con ragazzi da tutta Europa (un viaggio nel viaggio), o l'Erasmus a Dublino in una casa multietnica e multiincasinata, o i 9 Mesi ad Hannover, o il mese in Tanzania a costruire mattoni con un gruppo di ragazzi Italiani ed altrettanti coetanei africani. Ogni volta torno così piena di un'energia straordinaria che la gente mi guarda incredula per quanto mi vede radiosa, soddisfatta, felice. Viaggiare per me è imparare, è mettersi alla prova, è superare distanze fisiche e mentali, e vedere un modo di verso di approcciarsi alla vita, è dimenticare tutto quello che siamo abituati a fare o vedere o usare, dall'acqua calda alla macchina. E' immergersi in un mondo diverso col massimo rispetto, in punta di piedi. E imparare da questo mondo un nuovo modo di guardare la vita. Lasciarsi contagiare dalla bellezza infinita di certi paesaggi e dalla bontà di alcuni piatti tipici. E' parlare con un ragazzo della tua età che è culturalmente mille miglia lontano da te eppure quando si gioca sembriamo fratelli. Qui una pagina di diario che ho scritto lo scorso anno:

http://www.gondwanasud.org/h/index.php?view=article&type=raw&catid=49:testimonianze-volontari-rss&id=135:agosto-2012-una-pagina-di-diario-dopo-due-settimane-di-africa&format=pdf